La mia posizione sull'autismo e le sue terapie.

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Io non ho un centro o comunque un'attività organizzata di terapia, ma mi occupo principalmente di contrastare l'informazione dominante sull'autismo e i disturbi del neurosviluppo in generale, perché mi sembra profondamente sbagliata. Lo faccio con interventi in internet, sul mio sito e nel gruppo facebook che gestisco.
Il passare dal farlo da professionista singolo e isolato a poterlo condividere con un gruppo di colleghi, che un po' alla volta si è formato, ha condiviso iniziative e con cui abbiamo pubblicato il Manifesto Ripensare l'autismo, è stato per me di grande sollievo.

In secondo luogo mi occupo di sconfermare le diagnosi di questo tipo nei bambini di pochi anni, - con consulti prevalentemente online sul mio sito o per email, fatti sulle informazioni fornite, con un questionario anche sugli aspetti ambientali, e tramite visione di video e osservazioni in videochiamata. Più raramente con visite dirette. Si tratta di solito di famiglie che chiedono un secondo parere dopo aver ricevuto una diagnosi.

Le indicazioni che do in questo periodo sono per lo più rivolte, oltre a evitare a molte famiglie di cadere nel tunnel degli accertamenti e della terapie che rischiano molto spesso di sovvertire la loro vita, a cambiare la loro organizzazione ambientale pedagogica gestionale che è alla base spesso delle difficoltà evolutive dei loro bambini, seguendo i casi per periodi variabili con indicazioni ai genitori.

Devo dire en passant che da molti anni non trovo più casi di autismo tipico nei bambini che vedo e che le situazioni che si fanno seguire hanno evoluzioni piuttosto positive.

Come ho scritto ho proposto il dubbio e l'ipotesi che forse l'autismo non esista e sia diventato un calderone ormai inutile, ma che esistano invece molte difficoltà evolutive diverse a etiopatogenesi diversa, in cui la sintomatologia autistica, specie quella classica di isolamento e assenza di sviluppo mentale, è la via finale comune di più fattori in gioco, che impediscono o ostacolano lo sviluppo della mente. Ipotesi che d'altronde veniva fatta da qualcuno anche negli anni 70...

La messa a fuoco dei fattori ostacolanti e la loro modificazione , anche con interventi diversi che comunque mobilitano risorse familiari emotive, educative e relazionali, sembrerebbe poter in molti casi fare ripartire lo sviluppo arrestato o frenato o deviato ed evitare l'evoluzione negativa verso i gravi casi di autismo che conosciamo in molte persone adulte. Avrebbe quindi un grande valore preventivo di gravi patologie.

Tutto ciò non è però a mio avviso valutabile all'inizio nei bambini di pochi anni né come diagnosi né come prognosi, e bisognerebbe credo rimandarle a un'età più consona, facendo una moratoria di tutte le diagnosi dello sviluppo psichico fino a una certa età, ma tenendo in osservazione e trattamento, in vario modo, i casi di difficoltà di sviluppo.

Cordiali saluti a tutti.

Gianmaria

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.