Genitori sull'orlo di una crisi di nervi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare genitori e un figlio ; età dei componenti 40, 40 quasi 6;

età del bambino: fine dicembre 2016

problemi in gravidanza: no

NASCITA
a che settimama: 41+3
Parto naturale con induzione
alla nascita : 2kg 910 gr, 52 cm, sempre stato al 90% di altezza , meno di peso
indice di Apgar: tutti valori 9 e 10

PRIMI MESI
allattamento: materno fino al nono mese
inizio pappine, minestrine a 6 mesi . Abbiamo fatto autosvezzamento, ha sempre gestito bene ed in autonomia in cibo . Mangia tutto e di gusto
svezzamento definitivo a 9 mesi, abbastanza facile .
eventuali difficoltà: ha ciucciato il dito per qualche mese , ciuccio mai preso .
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà: abbastanza buono per essere un neonato
persone che lo accudivano: genitori e nonna materna
eventuale ritorno al lavoro della mamma: dopo l'anno di età ,orario solo mattutino
persona sostitutiva: Papà, nonna materna e asilo nido

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: mai nessun problema. sonno : Dai due anni dorme tutta la notte molte ore . Ha perso il pisolino pomeridiano alla soglia dei 3 anni . Dorme nella sua cameretta dai due anni e mezzo , prima nella camera dei genitori ma sempre nel suo lettino
abitudini: dorme con un cuscino che ha dalla nascita
tempo video: va a periodi, adesso , all'età di quasi 6 anni , ne vedo 30/40 minuti al giorno

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: tappeto , in braccio o sul passeggino.
seduto da solo a che età : 8 mesi
primi spostamenti a che età e come: 6 mesi strisciando, dagli 8 mesi gattonando
primi passi da solo: 11/12 mesi
capacità motorie attuali: tutto nella norma , va in bici senza rotelle da quando ha 5 anni
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età: 2 anni e 9 mesi

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi: da subito , aveva poche settimane. Sempre stato un bimbo sorridere e socievole.
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo: da subito
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: in molti modi diversi e dai primissimi mesi
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire: sempre molto interattivo,linguaggio leggermente incomprensibile ma ha sempre parlato ( non benissimo ma lo ha sempre fatto , da quando aveva un anno )
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo: piangeva abbastanza facilmente, ora si contiene molto. Si è sempre fatto coccolare e coccola noi genitori e anche cuginetti e altri bimbi .
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: socievole , curioso e sorridente. Mai avuto problemi .
modalità di accudimento: apprensivo da parte della mamma, essendo primo ed unico figlio . Più tranquillo il papà

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato: al papà
il bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? Nonni materni settimanalmente, nonni paterni 3/4 volte l'anno per periodi prolungati

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: al nido qualche difficoltà, dalla scuola dell'infanzia in poi mai problemi .

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE : verso tutti , adulti e bambini. Chiacchierone ( forse anche troppo) e socievole.

CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, etc) : cerca molto l'attenzione degli adulti .
È abituato a stare al centro dell'attenzione perché figlio unico e nipote unico . A volte a problemi di condivisione e di interazione con i pari proprio perché non abituato .

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi: 7/8 mesi lallazione
prime parole : 9/10 mesi ( mamma , papà /
)
due parole insieme: verso l'anno
uso del no e del sì : non ricordo, ma presto
frase minima (verbo e sostantivo ): dopo l'anno
capacità di dialogo: a parole : sempre parlato ma con problemi di pronuncia e di inversione di fonemi , ha fatto anche logopedia per questo , intorno a 5 anni .
senza parole: da prestissimo
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ): Gioca tantissimo, inventa storie , dà nomi ai personaggi, costruisce con i lego . Ha sempre giocato tanto con il papà
DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) : intorno ai 2 anni ma non ama particolarmente il disegno, è più interessato ai numeri .

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve quando si tratta di compiti .lunga quando si tratta di giochi, ad esempio lego, o attività che gli interessano

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE: difficoltà con le regole ma comprensione delle richieste adeguata all'età . Solo che a volte non ha voglia di eseguire le richieste e lo dice apertamente con frasi tipo ' non mi va', ' lo faccio dopo '. Da piccolo spesso piangeva , ora sbuffa ma alla fine esegue quanto richiesto.

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI: sempre stato molto comunicativo, chiede serenamente di cosa ha bisogno , anche a persone che conosce poco .

UMORE: sempre molto sorridente ma impulsivo . Va facilmente in frustrazione ma si calma anche abbastanza facilmente.

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc): è un bimbo vivave , a tratti iperattivo ma è molto migliorato nell'ultimo anno .
adesione a regole, orari, limiti: le regole le mal digerisce ma si attiene agli orari , anzi a volte abbiamo l'impressione che abbia paura di arrivare in ritardo o di non fare in tempo a fare le cose .
obbedienza agli adulti: ultimamente è migliorato molto, a noi genitori ascolta anche se a volte sbuffando. Stessa cosa con il suo allenatore di rugby . Con le maestre ha più difficoltà, riconosce poco la loro autorità ma è una situazione creatasi da poco , all'asilo non era così .
reazione a divieti, frustrazioni: scarsa tolleranza alle frustrazioni, ci stiamo lavorando ma è sempre stato il suo tallone di Achille .
capricci, bizze: dai 18/24 mesi ai 4 anni molti capricci e scenate , poi sono andate piano piano scemando. Ora qualche episodio fuori casa , a casa mai e a scuola spesso .
paure, fissazioni: paura della morte , ci chiede quando moriremo o se invecchiaremo prima di morire .

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido : sì A che età : 9 mesi Orario: fino alle 13 il primo anno poi fino alle 15. Reazioni: un po' di difficoltà al distacco , decisamente meglio quando all'ingresso c'era l'educatrice di riferimento.
Scuola materna: dai 2 anni e 9 mesi eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento: nessuna difficoltà d'inserimento. Qualche difficoltà iniziale con le nuove regole ma poi si è ambientato. Purtroppo ha frequentato poco per via del lockdown il primo anno e delle zone rosse/ quarantene il secondo anno. Terzo anno frequentato completamente ad orario pieno, senza nessun problema.
Successive scuole: ha iniziato la primaria a settembre 2022
apprendimento: nella norma comportamento: tasto dolente, ha atteggiamenti e comportamenti non consoni solo a scuola. Crisi di pianto e opposizione, a volte non vuole lavorare, si stanca e distrae molto. Frequenta il tempo pieno fino alle 16:00.
rapporti con gli insegnati: vuole bene alle maestre ma fatica riconoscerne l'autorevolezza
con i coetanei: cerca i coetanei e ci gioca ma ci litiga molto e tende a voler avere sempre ragione .
attività estra-scolastiche (sport, ecc): rugby due volte a settimana, nessun problema di comportamento. E psicomotricità una volta a settimana per aiutarlo con i fonemi e la grafia, nessun problema di comportamento.

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare: allenamenti di rugby , feste comandate e durante la settimana con i nonni materni. Nel weekend frequenta parchi e giardini senza particolari problemi

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi: nessuno inserimento sociale della famiglia: una famiglia normale , ben inserita nel contesto cittadino.
contatti sociali: il covid ha diradato le uscite ma ultimamente abbiamo ripreso .
Organizzazione familiare per l'accudimento : la mamma è docente , quindi i pomeriggi è sempre con il bimbo . Il papà arriva la sera per cena e a volte anche più tardi . Quando ci sono degli impegni improrogabili, il bambino sta con la nonna materna.
modalità educative: genitori permissivi , poche regole ma chiare . Ad esempio si va a dormire sempre alle 21/21:30 e si mangia tutto ciò che c'è a tavola
. Per il resto i genitori cercano di mediare e di arrivare al compromesso. Si parla molto in famiglia , anche delle proprie emozioni. Non comanda nessuno in genere, ma su cose inderogabili decidono i genitori senza possibilità d'appello.
tempo video: 30/40 minuti al giorno. Prima di più ma abbiamo messo un limite.

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, traslochi, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc: isolamento dovuto al covid e tensione familiare per questioni economiche ora superate.
Visite mediche, ospedale: ospedale per lussazione gomito . Visite e vaccini di routine. Visita dal neuropsichiatra per problemi di linguaggio ( problemi fonologici) con conseguente logopedia, terapia ora terminata perché acquisiti i fonemi mancanti . Inoltre il neuropsichiatra ha prospettato un possibile dsa per via dello scambio di fonemi e di grafia incerta .
Eventuali esami fatti e referti : tutto nella norma , ci vede e ci sente bene, nessun problema medico .
Altre osservazioni ……….
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Salve dottore ,
Le scriviamo in preda a mille pensieri. Mio figlio ha iniziato la primaria da poco più di due mesi ed è un disastro. Piange, vuole tornare a casa, va in frustrazione perché sbaglia e non riesce a calmarsi, inoltre ci hanno segnalato che è oppositivo e con bassa autostima ('non so fare nulla' , ' non ci riesco ' etc ). Le maestre ci hanno già convocati due volte per riportarci questi accadimenti... Noi siamo caduti dal pero. All'asilo non aveva nessuno di questi atteggiamenti, certo è un bambino vivace , che ha difficoltà a stare seduto per molto tempo ma le maestre della scuola dell'infanzia non ci hanno segnalato nulla, a parte la sua vivacità e la sua bassa tolleranza alla frustrazione. Per il resto , lo hanno definito un bambino solare e affettuoso, ben voluto da tutti .
Per via di una difficoltà nel linguaggio ( invertiva le lettere e i suoni nel parlare, pronunciava male alcune consonanti o le ometteva del tutto , soprattutto la S, la Z e la R ) ha fatto una valutazione a 3 anni dal neuropsichiatra che ci ha detto di aspettare. A 5 anni abbiamo fatto una nuova valutazione dal quale è emerso un disturbo fonologico, al quale è seguita una logopedia durata qualche mese che ha risolto quasi del tutto la pronuncia . Siamo arrivati in primaria pieni di speranze: il bimbo diceva correttamente le lettere , era sì vivace, ma molto intelligente e volenteroso. E poi ... La doccia fredda . Ora le maestre premono per una diagnosi, quale non lo sappiamo visto che questi atteggiamenti il bimbo li ha soltanto a scuola. Forse ha una difficoltà a gestire le emozioni ed una immaturità emotiva ( ricordo che il bimbo è di fine dicembre e non ha ancora compiuto 6 anni. Per di più ha frequentato l'asilo meno di quanto avrebbe dovuto per via del covid ) ma tra immaturità e disabilità c'è un abisso . Noi non abbiamo nessuna intenzione di far certificare nostro figlio, stiamo già pensando ad un cambio scuola a favore di una con meno bambini per classe e con più attività all'aperto ( primaria outdoor) . Ma le maestre e addirittura la preside premono per iniziare l'iter diagnostico. Noi abbiamo contattato di nuovo il neuropsichiatra ( ad ottobre ) che ha fatto una nuova valutazione, dove dice, a chiare lettere, che il bimbo ha difficoltà nel gestire la frustrazione, soprattutto a seguito di errori e va monitorato perché un probabile dsa . Ora , da una diagnosi di probabile dsa ad una di disabilità, ce ne passa . Tutto ciò è stato fatto presente alla preside e al corpo docenti , sottolineando come lo stigma che comporta il sostegno e la 104 potrebbero essere deleteri più che benefici e che concordiamo pienamente con la valutazione del neuropsichiatra . Ci hanno anche consigliato un orario ridotto, che nel caso valuteremo. Ora , la scuola può obbligarci a iniziare l'iter diagnostico? Possiamo ritirare nostro figlio e fare educazione parentale? Lei cosa ci consiglia? Siamo disposti anche a fare un incontro virtuale con lei per chiederle consiglio.
Grazie, dei genitori disperati

Commenti

È veramente scandaloso che le scuole si comportino in questo modo. Tendono ad appropriarsi dei bambini ed esautorare i genitori. Non ne hanno nessun diritto. È un dilagare così ovunque. Sono brutti tempi. Difendetevi e rimettete le maestre e la dirigente al loro posto.

Minacciate di denunciarle e di segnalare possibili connivenze con interessi di centri vari. Non hanno diritto di imporvi nessun iter sanitario né ad avere una diagnosi. Fra l'altro esiste anche la privacy!

Direi dalle notizie che il bimbo ha la classica" sindrome del figlio e nipote unico con madre apprensiva" e che passa un momento di crisi maturativa per la perdita dell'ambiente infantile e le nuove richieste di maturazione nel nuovo ambiente.
È assolutamente prematuro pensare a disturbi di apprendimento, e forse gli interventi per correggere pronuncia ecc e che continuano ancora possono aver avuto un effetto collaterale negativo sulla aspetto emotivo e fiducia in sé. Li sospenderei, non sono fondamentali e forse gli 'costano' troppo.
Le tematiche di morte sono state scatenate da qualcosa? Direi che forse segnalano un momento evolutivo difficile emotivo, in collegamento con gli altri 'sintomi' comportamentali. Andrebbe per questo approfondita la situazione familiare come modalità organizzative gestionali educative e dinamiche genitori figlio.

A scuola potete dire che il.bambino ha un momento difficile e che ve ne state occupando. Stop, non sono affari loro. Se devono intervenire lo faranno con gli strumenti educativi e disciplinari della scuola.

Buonasera dottore,
Innanzitutto grazie della sua riposta tempestiva. Ci troviamo d'accordo con lei su tutto . Come genitori, stiamo affrontando una profonda analisi personale e di coppia che ci ha portato alle sue stesse conclusioni. Nostro figlio è stato viziato da noi e dai nonni , ed è abituato a stare al centro del nostro universo familiare. Ovviamente a scuola, tra 20/25 bambini , il suo disagio esplode . La mamma inoltre , come ha accennato lei , è una persona apprensiva e spesso ansiosa e probabilmente ha trasmesso questo sui vissuto sul bimbo. Ci chiedevamo come mai alla scuola dell'infanzia non abbia mai avuto questi comportamenti, ma lei ci ha già anticipata nella risposta precedente.
La paura della morte si inserisce in una paura generale di perdere le figure di riferimento... vorrebbe che noi genitori non morissimo mai . Per quanto riguarda le richieste della scuola, la ringrazio per aver confermato ciò che noi già pensavamo . Abbiamo fatto presente a dirigente e maestre, che siamo assolutamenti contrari ad apporre etichette ( bambino ingestibile) o disabilità ( adhd , dop ) a nostro figlio , perché questo comporterebbe un peggioramento della situazione. La normativa sull'inclusione italiana è all'avanguardia ( lo affermiamo in quanto, la mamma del bambino, è una docente di sostegno specializzata che conosce molto bene la normativa sull'inclusione) ma la società con cui ci rapportiamo purtroppo non lo è... Mettere una 104 su un bambino così piccolo e con problemi emotivi , secondo noi , lo affosserebbe ancora di più . Le risparmiamo i commenti delle maestre sulla bellezza dell'inclusione e sul creare una società migliore perché lasciano il tempo che trovano, visto che questi processi dovrebbero essere fatti sulla pelle di nostro figlio , nonché su quella di tanti altri bimbi. Non ci teniamo ad essere apripista per una società migliore, vogliamo soltanto, nel nostro piccolo , essere genitori migliori ed aiutare nostro figlio. Per quanto riguarda le terapie, stavamo pensando in realtà di iniziare un parental Training ed, eventualmente, contattare una psicologa evolutiva per aiutare nostro figlio nel gestire al meglio le sue emozioni. Crede che possa essere la strada corretta? Stiamo inoltre maturando la decisone di cambiare scuola il prossimo anno , parteciperemo a degli Open day di scuole ( private ) basate anche sull'educazione emozionale. Da ultimo, se possibile e se lo ritiene necessario, vorremmo confrontarci con lei per un consulto privato .
Grazie,
Genitori in ansia ma con una piccola speranza

Se credete possiamo fare un colloquio via (video)telefono. Potete vedere le modalità alla pagina consulti privati...

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.