Bimbo di 7 anni con grossa paura di altri bambini

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera, mio figlio di 7 anni da qualche tempo ha il terrore di giocare con altri bambini, sopratutto se più grandi di lui (a volte anche pari età se non conosce)...è da sempre un bambini parecchio sensibile, ma molto vivace, non sta mai fermo, instancabile (cmq mai aggressivo o offensivo verso gli altri, pensa solo a giocare!). Sino a 5 anni era un pò timoroso, ma non si faceva alcun problema a giocare a calcio (sua enorme passione) anche bimbi di 8-10 anni e tutt'ora fa scuola calcio con bimbi anche di 2 anni più grandi.
Da un anno a questa parte è diventato anche più spavaldo con tutti, anche gente che non conosce.
Ha iniziato la prima elementare ed è stato da subito il più socievole, fatto amicizia con tutti, malgrado si è ritrovato con un solo amico dell'asilo, adorato dalle maestre...cosi sino ad inizio 2018 che si sono verificati un po' di problemi che sono tipici dell'impatto scolastico, tipo qualche presa in giro tra compagni, dispettucci, cose che insomma avvengono poi con il crescere di età...cosi come ritrovarsi intorno anche altri bimbi più grandi che magari litigano tra loro, si insultano a vicenda,ecc... cosi come anche a scuola calcio, suoi compagni da 3 anni ormai e che crescendo sono diventati più vivaci e "aggressivi" e di cui ora ha il terrore solo all'idea di dover andare a giocare con loro!
E' come se lui sia diventato consapevole di colpo, in 2-3 mesi della vita intorno a se, che ci può essere violenza, che ci si può far male, delle battutine e prese in giro tra compagni (si offende facilmente), cosi come anche la consapevolezza della morte (per un paio di settimane ci piangeva al solo pensiero).
Scusatemi, sono un pò lunga ma volevo spiegare bene il processo che nel giro di pochi mesi lo ha portato dall' essere molto spavaldo e socievole ad essere da prima più timoroso nei confronti degli altri e poi da poco più di un mesetto ad iniziare addirittura a piangere già a casa solo all'idea di uscire per andare al parco o ad una festa di compleanno, o qualsiasi posto in cui sa possano esserci dei bambini più grandi...non c'è verso di portarlo e se lo si porta a "forza", con calma, cercando di stimolarlo, dargli coraggio,ecc...resta li fermo senza giocare, guarda o al massimo gioca solo con bambini di pari età che conosce molto bene...la cosa assurda è che una volta li piange se vuoi costringerlo a giocare, ma se vuoi portarlo a casa, visto che non gioca, piange ancor di più e non vuole, perchè vorrebbe tanto giocare, ma la paura lo frena!
A casa comunque è rimasto il bimbo di sempre, instancabile e vivacissimo, ma alla sola idea di uscire a giocare con altri bambini va in panico totale, si fa mille paranoie "...e se ci sono bimbi grandi?... e se mi faccio male?...ecc..ecc..). ..e non c'e' modo di generargli coraggio, spiegargli le cose, dargli stimoli, anche se nel singolo episodio poi si sblocca e gioca, magari con amici "sicuri", appena arriva uno anche solo più alto di lui scappa subito da noi e comunque la volta successiva siamo sempre li con la stessa trafila!
Anche l'ingresso a scuola è spesso accompagnato da "presunti mal di pancia", occhi lucidi e paure, ma abbiamo indagato molto sia con lui, che con insegnanti, bidelle, amichetti di scuola, ecc..non ci risulta siano mai capitato episodi di qualche minima violenza nei suoi confronti ed ogni volta che domando a mio figlio, anche non in forma diretta, ma cercando di indagare girandoci intorno...ha sempre detto che a lui direttamente non è mai capitato nulla, ma che ha paura di grandi che litigano, della maestra che urla ad un compagno che fa casino, nel vedere bimbi al parco un pò aggressivi ecc.. e si crea mille paure, ma tutte paure di cose che potrebbero capitare insomma!
Ci sono soluzioni, cose che possiamo fare per aiutarlo a superare questo momento?...so che possono essere fasi di crescita, ma la cosa ci preoccupa molto e non migliora minimamente!
grazie infinite!!!

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RISPONDO IN STAMPATELLO PER FACILITARE LA LETTURA DOMANDA\RISPOSTA:
composizione familiare; età dei componenti MADRE 46 anni - PADRE 45

età del bambino/a 7 anni

problemi in gravidanza - NESSUNO

NASCITA
a che settimana 36 SETTIMANE + 4 GIORNI
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) PARTO NATURALE, TRAVAGLIO BREVISSIMO
alla nascita : peso 2,5 KG - altezza 48 CM
durata del ricovero in ospedale - 9 GIORNI IN OSPEDALE IN QUANTO PREMATURO.

PRIMI MESI
allattamento: materno NON SONO RIUSCITA, artificiale SI, CON FORMULAT 1 - SOLITAMENTE AD ORARIO.
inizio pappine, minestrine, ecc... - 4 MESI
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età DA 1 ANNO SOLO LATTE A COLAZIONE
eventuali difficoltà NESSUNA IN PARTICOLARE
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà QUASI DA SUBITO DORMITO SEMPRE LA NOTTE (2 MESI DI COLICHE INIZIALI)
persone che lo accudivano SINO A 10 MESI NOI GENITORI, SUCCESSIVAMENTE ANCHE I NONNI
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? A 10 MESI reazioni del bimbo? NESSUNO IN PARTICOLARE

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc) - HA MANGIATO DI TUTTO, ANCHE VERDURE E FRUTTA, A PARTE GLI ULTIMI MESI IN CUI DORME MOLTO SPESSO CON NOI PER PAURA, HA DORMITO SEMPRE DA SOLO IN CAMERETTA SUA, SPESSO SI ADDORMENTA TARDI, 22:30
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) CIUCCIO LO HA RIFIUTATO GIA' VERSO I 2 ANNI, PASSANDO A CIUCCIARE IL POLLICE, FATICANDO MOLTISSIMO A TOGLIERGLI TALE ABITUDINE (INTORNO AI 5 ANNI E MEZZO), MA TUTT'OGGI DI NOTTE INCONSAPEVOLMENTE LO CIUCCIA ANCORA
tempo video: televisione, telefonini, tablet... SPESSO PER ESIGENZE DI LAVORO PASSA MOLTO TEMPO ALLA TV E PLAY STATION (GIOCHI AL TABLET INVECE RIDOTTO MOLTISSIMO L'USO), DIREI NELL'ARCO DEL GIORNO ANCHE 4-5 ORE, SOPRATUTTO NEL PERIODO INVERNALE

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc. ....IN GIRO MARSUPIO E PASSEGGINO, IN CASA SOLITAMENTE LIBERO O PIU DI RADO IN BOX.
seduto da solo a che età - POCHI MESI
primi spostamenti a che età e come: rotolando, strisciando
primi passi da solo GATTONATO MOLTO, POCO DOPO L'ANNO A CAMMINARE
capacità motorie attuali OTTIME, PIEDI LEGGERMENTE PIATTI MA NON HA ALCUN FASTIDIO NEMMENO A GIOCARE A CALCIO
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età - DURANTE IL PERIODO DELL'ASILO, CIRCA 3 ANNI E MEZZO

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ...
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo
cerca di comunicare e richiamare l'attenzione?
facilità a capirlo e interagire...
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ...
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) ...
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ...
IN LINEA GENERALE E' STATO UN PO' SEMPRE TIMOROSO, POI VERO SI 5 ANNI E MEZZO E' DIVENTATO INVECE MOLTO ESTROVERSO, TRANQUILLO E SOCIEVOLE CON TUTTI, MOLTO CHIACCHIERONE CON FACILITA' DI APPRENDIMENTO SIA ASILO CHE SCUOLA.

CONDIVISIONE cerca di condividere interessi, attività, stati d'animo cercando l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere ...
NON E' PARTICOLARMENTE INTERESSATO ALLA CONDIVISIONE, SOLO SPORADICA, DIFFICILE CHE RACCONTA COSE SUCCESSE A SCUOLA DI SUA INIZIATIVA, MA AD EVENTUALI DOMANDE RISPONDE SEMPRE IN MODO SINCERO, NON NASCONDE MAI NULLA E CON NOI GENITORI E' MOLTO APERTO, SPONTANEO E GRAN CASINISTA, NEL SENSO BUONO, IPER ATTIVO, MA COME GIOCHI AMA SOLO IL CALCIO E GIOCHI CON PLAY STATION O SIMILI (SEMPRE E SOLO GIOCHI SPORTIVI), MENTRE NON HA MAI NUTRITO INTERESSE PER QUALSIASI ALTRO GIOCO (COSTRUZIONI, MACCHININE, PUPETTI, ECC..)

SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi SVILUPPO NORMALE, INIZIO DEL PARLARE IN MODO FLUIDO NEI PRIMI MESI DI ASILO
prime parole ......
due parole insieme ...
uso del no e del sì ....
frase minima (verbo e sostantivo )....
capacità di dialogo ...
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti.
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc ...
NON HA MAI AMATO DISEGNARE, TUTT'ORA A CASA DI SUA INIZIATIVA NON DISEGNA O COLORA, LO FA SOLO NEI COMPITI DI SCUOLA, MENTRE LEGGE IN MODO MOLTO FLUIDO E SCRIVE CON OTTIMA FACILITA' E PRECISIONE
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... ...
SOLITAMENTE SI STANCA SUBITO, A PARTE CALCIO E GIOCHI DI TABLET E PLAY STATION PER GLI ALTRI GIOCHI NUTRE SCARSO INTERESSE, PER GIOCHI IN SCATOLA O LEGO CAMBIA GIOCO ANCHE NEI GIRO DI 5-10 MINUTI, MENTRE A PARTE L'ULTIMO PERIODO, PER VIA DEL PROBLEMA SOPRA ESPOSTO, AL PARCO CON AMICI HA SEMPRE GIOCATO TRANQUILLISSIMO, SEMPRE L'ULTIMO A VOLER ANDARE VIA!

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE - SOLITAMENTE MOLTO APERTO E SOCIEVOLE, ANCHE CON CASSIERE IN NEGOZI O PERSONE DEL TUTTO ESTRANEE

figure principali cui è attaccato - IN MODO PARTICOLARE LA MAMMA, UN PO' PIU' SCONTROSO CON IL PADRE, SOPRATUTTO IN PRESENZA DELLA MADRE, MENTRE SE DA SOLO CON IL PADRE DIVENTA ANCHE LI MOLTO PIU' AFFETTUOSO

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori.....- ULTIMAMENTE SOFFRE MOLTO L'ASSENZA DELLA MAMMA, AVENDO UN LAVORO CHE SPESSO MI IMPEGNA IL POMERIGGIO COME TURNO DI LAVORO CI SI RITROVA A VEDERCI PRATICAMENTE SOLO AL PORTARLO A SCUOLA, 20 MINUTI ALL'USCITA DA SCUOLA E POI DALLE 21.30 PER ALTRI 30 MINUTI PRIMA DI ANDARE A LETTO, QUINDI CAPITANO ANCHE 2-3 SETTIMANE DI FILA IN CUI SIAMO INSIEME QUASI SOLO LA DOMENICA IN MODO SERENO, IN SETTIMANA TUTTI MINUTI CONTATI E DI CORSA!

RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti ...... bambini...
PRIMA DI QUEST'ULTIMO PERIODO OTTIMO CON TUTTI, PARECCHIO SENSIBILE, SOPRATUTTO ALLE CRITICHE, ANCHE SE DETTE PER SCHERZO

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE ....
OTTIME, BIMBO MOLTO INTELLIGENTE E APPRENDE MOLTO FACILMENTE

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....
NON SI FA PROBLEMI A CHIEDERE LE COSE ED ESTERNARE PAURE, DISAGI O ALTRI, SOLITAMENTE E' MOLTO APERTO CON NOI

COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc)....,
adesione a regole, orari, limiti, ....
obbedienza agli adulti .....
reazione a divieti, frustrazioni ....
capricci, bizze ...
paure, fissazioni....
IPERATTIVO, MA SEMPRE CON SOLARITA', MAI PARTICOLARMENTE CAPRICCIOSO, PIU' LAGNOSO SE NON VUOLE FARE UNA COSA O HA DISAGIO, MAI CATTIVO O PRESUNTUOSO, NE CON NOI, NE VERSO ALTRI BAMBINI

SCOLARIZZAZIONE
asilo nido - NO ANDATO A che età ……………. Reazioni eventuali ………….
Scuola materna DA 3 A 6 ANNI eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento - NESSUNA IN PARTICOLARE, PRIMI DUE ANNI QUALCHE PROBLEMINO PER PORTARLO IN ALCUNI PERIODI E NON MOLTO APERTO CON LE MAESTRE, L'ULTIMO ANNO INVECE TUTTO PERFETTO E CON MOLTE AMICIZIE ANCHE EXTRA CLASSE
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........
1° ELEMENTARE APPENA CONCLUSA, APPRENDIMENTO OTTIMO IN TUTTE LE MATERIE, COMPORTAMENTO ECCELLENZE A DETTA DELLE MAESTRE, SIA COME ATTENZIONE CHE COME RAPPORTO CON INSEGNANTI E COMPAGNI, SOLO IN QUEST'ULTIMO PERIODO INVECE VA IN MOLTI GIORNI CONTRO VOGLIA (SOPRATUTTO IL LUNEDI DOPO LA DOMENICA DI FESTA), OCCASIONALMENTE CI E' STATO SEGNALATO CHE HA PIANTO DURANTE LA SCUOLA.

RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri........ ...
PRIMA DI SORGERE IL PROBLEMA ERA TUTTO PERFETTO, NON VEDEVA L'ORA DELLE LEZIONI DI SCUOLA CALCIO, DI ANDARE A COMPLEANNI O AL PARCO...ORA INVECE PER LUI SEMBRA UN INCUBO SOLO A RICORDARGLI CHE C'E' UNA DI QUESTE OCCASIONI, ADDIRITTURA ANCHE GITA E FESTA DI FINE ANNO, PER L'IDEA CHE CI FOSSERO BIMBI DI ALTRE CLASSI PIU' GRANDI.

SITUAZIONE FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) NESSUNO
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia).......
SOLITAMENTE CON IL PADRE, CHE LAVORA DA CASA, QUINDI SE NON PRESENTA LA MAMMA, STA CON LUI E CIO' COMPORTA SPESSO APPUNTO DIVERSO TEMPO PASSATO ALLA TV. IN PRECEDENZA, FINO VERSO FINE 2017 PASSAVA INVECE MOLTO TEMPO CON I NONNI, PRIMA DI SOPRAGGIUNGERE PROBLEMI DI SALUTE
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....).........
IO MAMMA MOLTO PIU' PERMISSIVA, MOLTE PIU' COCCOLE E VIZI, IL PADRE INVECE TRANQUILLO E BUONO, MA ABBASTANZA FERREO POI NELLE COSE DA FARE E SPESSO POI IL BIMBO DIVENTA SCONTROSO E LAGNOSO E RICERCA LA MAMMA.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) - COME DETTO IN PRECEDENZA VARIE ORE AL GIORNO

EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....
C'E' STATO IL DECESSO DEL NONNO (MATERNO) 1 MESE E MEZZO FA, DOPO QUALCHE MESE DI MALATTIA, NEGLI ANNI PASSATI ERANO I NONNI PIU' PRESENTI, MA IN MODO PARTICOLARE LA NONNA, MENTRE NEGLI ULTIMI MESI, A CAUSA DELLA MALATTIA ABBIAMO LIMITATO MOLTO, STANDO QUASI SEMPRE CON NOI GENITORI E IN RARI CASI CON I NONNI. ANCHE IL LUTTO E' STATO AFFRONTATO IN MODO MOLTO CAUTO E APPARENTEMENTE NON NE HA RISENTITO, INOLTRE I DISAGI ELENCATI SONO INIZIATI GIA' NELLE SETTIMANE PRECEDENTI, POI PEGGIORATI NELLE ULTIME, MA NON HA MAI EVIDENZIATI QUALCHE GENERE DI ASSOCIAZIONE VERSO IL DECESSO NEL NONNO, ANCHE SE SICURAMENTE A LIVELLO EMOTIVO DA PARTE MIA DI MADRE E DEL PADRE PROBABILMENTE SONO STATE SETTIMANE CON POCO ENTUSIASMO, CERCANDO SEMPRE DI SORRIDERE IN SUA PRESENZA!
Visite mediche, ospedale, altro......
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)
- UN PICCOLO SOFFIO AL CUORE ALLA NASCITA, POI QUASI DEL TUTTO SPARITO
Altre osservazioni ………
LA PRESENZA COSTANTE DEL PADRE (LAVORANDO A CASA) E L'ASSENZA DELLA MADRE, SEMBRA PESARGLI MOLTO ULTIMAMENTE, ANCHE SE CON IL TERMINE DELLA SCUOLA ALMENO MEZZA GIORNATA CON ME ORA CI STA', STIAMO VALUTANDO LE VARIE ALTERNATIVE, ANCHE SE DIFFICILI AL MOMENTO PURTROPPO, ANCHE STARE CON LA NONNA RIMASTA O GLI ALTRI NONNI NON SEMBRA TANTO DI SUO GRADIMENTO.
CI E' STATO CONSIGLIATO DALLA PEDIATRA DI ATTENDERE QUALCHE SETTIMANA, VISTO IL TERMINE DELLA SCUOLA ELEMENTARE E CALCIO (LE SITUAZIONI DOVE FORZATAMENTE ANDAVA INSOMMA) E NEL CASO DI INIZIARE DEI CONSULTI PSICOLOGICI...VORREMMO QUINDI SFRUTTARE QUESTO TEMPO CON QUALCHE BUON CONSIGLIO E SUGGERIMENTO PER VEDERE DI RISOLVERE LA SITUAZIONE, IN QUANTO SEMBRA STIA DIVENTANDO UNA VERA E PROPRIA FOBIA VERSO GLI ALTRI BAMBINI, IN OGNI CASO UNA BRUTTA SOFFERENZA SIA PER LUI CHE PER NOI AL MOMENTO!
..................
GRAZIE PER L'ATTENZIONE

Ho l'impressione che la morte del nonno l'abbia colpito più di quanto sembra, oltre che per il legame esistente, mi pare, anche visto il riferimento fatto da lui al tema della morte e al suo piangere frequente in casa. Forse la 'paura degli altri' magari è stata stimolata dalla paura della morte, quasi a nasconderla. Può darsi che l'assenza di giorno della mamma e forse il lavoro del padre in casa, lo abbiano lasciato un po' solo a affrontare il lutto e le paure conseguenti. Mi dedicherei pertanto più a questo aspetto che all'altro, senza interrogarlo direttamente ma magari portando il discorso al nonno e alla sua morte, e ascoltando bene il bambino e le sue eventuali comunicazioni, non accontentandosi di negazioni rapide. Forse la spavalderia di prima copriva una sua maggior fragilità di fondo, come una corazza, e ora invece il colpo gli è arrivato lo stesso e la corazza non gli dà più sicurezza, lasciandolo completamente indifeso anche di fronte a pericoli minori, e al confronto con gli altri. Limiterei anche la TV e i video che possono essere una distrazione ma non aiutare a sopportare e superare certe crisi e forse sono stati troppo usati in passato.

la ringrazio moltissimo per la risposta, in effetti siamo sempre molto prudenti con i discorsi sul nonno, ci si limita ad accenni nelle frasi, del tipo "...dobbiamo spostare la macchina di nonno", "...questo era di nonno", ecc..senza mai però parlarne in modo specifico e da parte sua non ci sono mai domande o altro a riguardo! Sinceramente non sappiamo se questo avviene perchè ha timore a farci domande o perchè non ci pensa proprio, in quanto lui con i nonni da sempre non sembra particolarmente affettuoso, nel senso che non li cerca e di sua iniziativa non chiede mai di andare a trovarli (poi una volta li gioca ed è il solito bimbo iper attivo senza problemi).
Volevo fare una precisazione molto importante...
il suo primo disagio è iniziato a scuola mesi fa, con la paura di farsi la pipi addosso, siccome è capitato ad altri e c'è stata qualche piccola risatina, ecc..ha iniziato poi subito ad aver timore che potesse capitare anche a lui (e quindi un possibile conseguente imbarazzo), dopo un paio di settimane di timore e disagio ad andare a scuola (non voleva andarci e chiedeva molto spesso di andare al bagno al minimo stimolo anche senza fare pipi il più delle volte) però la cosa sembrava risolta del tutto...poche settimane dopo, inizio marzo, c'è stata la morte del calciatore della Fiorentina Astori, ed essendo mio figlio appassionatissimo di calcio, oltre a giocarci continuamente fuori e dentro casa, lo segue con grande passione anche in TV, figurine del calcio,ecc..ecc.. ed è stato quel preciso evento a destabilizzarlo moltissio (se ne parlava tanto in tv, ma anche tra amichetti,ecc..e come sempre poi c'e' il risalto mediatico del momento su ogni caso simile successo in quei giorni...pur non guardando noi mai TG e simili, comunque in giro se ne parla tanto), a portarlo alla consapevolezza della morte e dove in sostanza gli abbiamo poi spiegato bene (alla portata di un bimbo di 7 anni) cosa sia la morte, in quanto in quei giorni era rimasto molto molto scosso, con frequenti pianti e continui riferimenti al "non voler morire lui" sopratutto o noi genitori, ed anche li dopo un paio di settimane sembrava aver elaborato bene la cosa e superata in quanto "paura della morte", ma sono poi iniziati invece pian piano i timori verso gli altri, probabilmente a causa delle sue nuove consapevolezze della vita da quel momento ha iniziato a generarsi delle paure nel vedere altri bambini litigare, il potersi far male mentre gioca a calcio,ecc..ecc..e con il tempo queste paure sono cresciute sempre di più, sino ad esplodere nelle ultime settimane. Quindi alla scomparsa del nonno ci è arrivato in un certo senso già preparato e all'apparenza (con i dovuti discorsi di preparazione prima di dirglielo dopo qualche giorno) ha accettato bene la cosa, almeno all'apparenza. Probabilmente come dice lei tutta questa serie di eventi nel giro di poco tempo, di nuove consapevolezza della vita e la mia assenza di madre, anche a livello emotivo, oltre che spesso proprio fisico, lo ha reso molto più fragile emotivamente e fatto esplodere tutte queste paure (ultimamente ha anche paura del buio...anche in nostra presenza, di sera, magari non va in cameretta sua a prendere un gioco per paura dei mostri e vuole dormire sempre con noi).
Quindi riguardo il fatto che ultimamente ha il terrore a giocare con altri bambini non dobbiamo in un certo senso dargli troppo peso, forzare a giocarci o evitare di forzarlo, ecc.?
...e dobbiamo invece focalizzarci quasi esclusivamente sul capire le sue paure riguardo la morte (sia del nonno che in generale), invece di "nasconderle", non affrontando mai il discorso, come fatto sino ad oggi?
Se ho capito bene, il concetto è quello di far prima di tutto emergere le fonti della paura, mentre serve a poco procedere come fatto sino ad ora, con il solo cercare di dargli stimoli di coraggio e fiducia in quanto si gira intorno al problema, ma non lo si affronta mai insomma!
La ringrazio molto
Buona giornata

Sì, credo che il bambino sia stato e destabilizzato dagli eventi descritti, morte di persone vicine o comunque conosciute, ed altre. Forse il vostro modo di minimizzare e evitare l'argomento non lo ha aiutato ed è finito in un cricolo vizioso. Non capisco cosa intende con queste parole "la mia assenza di madre, anche a livello emotivo, oltre che spesso proprio fisico," Indubbiamente non basta il 'trauma' a spiegare le conseguenze, bisogna guardare anche alla situazione in cui si trovava la persona traumatizzata in quel momento, se era abbastanza forte o forse, come mi sembra, copriva una debolezza di fondo con una specie di corazza. Voi intorno forse non vi siete accorti che il bambino sotto la corazza aveva dei punti deboli che sono stati colpiti dagli eventi traumatici e lo hanno lasciato così. Credo che dovete cercare di aiutarlo a parlare, senza 'interrogarlo', ma magari per cenni e stando attenti a lui e alle sue comunicazioni.

intendevo dire che essendosi la malattia di mio padre protratta per qualche mese, spesso il mio tempo libero di pomeriggio l'ho passato a dare una mano a casa dei miei genitori o in ospedale (tra i vari ricoveri), di conseguenza tra scuola sua e impegni pomeridiani miei (con i miei o con il lavoro), con mio figlio ci siamo visti molto poco e purtroppo quel poco tempo anche di scarsa qualità, dovendo gestire anche un peso emotivo personale...che per quanto uno lo possa nascondere sicuramente non c'e' quella spensieratezza e serenità di altri momenti e quindi probabilmente sono coincise le due situazioni, lui momento di crescita\fragilità e noi come genitori meno presenti per poter gestire al meglio questo suo momento!
Proveremo ora a seguire i suoi consigli al meglio ed aiutarlo a superare questo disagio. grazie

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.