Bambino 3 anni e 2 mesi: ritardo nel linguaggio

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Salve dottore, mio figlio ha tre anni e 2 mesi. Presenta un ritardo del linguaggio, un comportamento oppositivo e soffre di otiti ricorrenti da quando aveva 1 anno (otiti acute trattate con antibiotico e otite catarrale).

La sua prima diagnosi la riceviamo all'età di due anni da un neuropsichiatra della USL: ritardo globale dello sviluppo. La visita è stata fatta in 15 minuti in modo approssimativo e in condizioni non idonee (il bambino era molto nervoso). Nella relazione veniva segnalata la mancanza di triangolazione dello sguardo (assolutamente errato) e si consigliava il sostegno /104 (richiesta fatta alcuni mesi dopo ma respinta dall'INPS, non abbiamo fatto ricorso).
Purtroppo ha sempre sofferto di otiti ricorrenti e il nostro sospetto è che lui abbia catarro nelle orecchie dall'età di due anni (se non prima). Nel tempo non sappiamo quanto ci sentisse e se questo abbia influito sulla produzione del linguaggio. Alternava dei periodi in cui parlava di più (lallazione e prime paroline: mamma, bau) a periodi di completo mutismo. In questo momento sembra sentire di più ed infatti la produzione di parole e l'assimilazione non si sono più interrotte da ottobre 2022 circa (ha fatto delle terapie che probabilmente sono servite un po', ma non hanno risolto sicuramente la situazione perché presenta ancora catarro nelle orecchie: timpanogramma piatto).
Ho provato a segnarmi tutte le parole dette, sono circa a 150- 190 (una decina in inglese e le altre in italiano), crescono con il tempo. Canta la canzoncina del compleanno in inglese e certe volte usa frasi a due parole (es.papà nanna; tutto chiuso). Ho notato che più gli interessa l'argomento e maggiore è la possibilità che usi la parola e tende a tenersi per se le parole che magari non gli sono funzionali (es. Dice apple, ma è capitato solo in una condizione di gioco).

Vista la pesante relazione del neuropsichiatra siamo stati presi in carico da un centro convenzionato dove svolge due ore di logopedia e due ore di psicomotricità alla settimana.
In questo centro è seguito da un annetto e la scorsa settimana ci hanno informato che le sue capacità di comprensione sono nella media per l'età, capacità visuali/spaziali oltre la media (probabilmente compensa la mancanza del linguaggio) e ci consigliano di andare in un centro npi specializzato nell'autismo per sentire il parere di altri professionisti. Questo consiglio viene giustificato per garantire al bambino un sostegno per il secondo anno di infanzia e per l'ingresso nella scuola primaria, in modo che possa avere -non parlando adeguatamente- un supporto per mediare con i suoi coetanei e con le maestre.
Il loro dubbio scaturisce dal fatto che mio figlio presenta un carattere oppositivo (è un bambino cresciuto indipendente, ama fare le cose da solo e gli piace avere il controllo) e con poca iniziativa. Secondo loro non propone una "vasta gamma" di giochi. Lui è un po' selettivo, nel senso che ama alcuni giochi rispetto ad altri, ma una volta che proponi qualcosa riesce a giocare e a creare schemi di gioco personalizzati. Può magari essere selettivo nel breve periodo, ma nei mesi i giochi "preferiti" cambiano.
Inoltre la Neuropsichiatra del centro si chiede se questa sua oppositività e selettività possa nascondere una situazione rientrante nello spettro autistico, o altro disturbo del comportamento; quindi appunto ci consiglia di sentire anche il parere dell'ospedale per vedere cosa dicono (informandoci anche che può chiamare lei per prenotare). A detta loro questo parere serve anche perché non ci sono i presupposti per ricevere il sostegno (in base a quanto hanno rilevato).

Da ignorante secondo me mio figlio ha solo bisogno di vivere le sue esperienze. Con il Covid non ha avuto possibilità di gioco con i coetanei e i suoi problemi di salute -tra cui anche un ricovero per mononucleosi all'età di 1 anno- potrebbero averlo rallentato. Sta crescendo e imparando cose nuove ogni giorno. Non posso dire che sono tranquillo (visto le pressioni a cui siamo sottoposti) ma sono fiducioso che abbia solo bisogno di tempo. Per questo abbiamo deciso con mia moglie di scriverle.

Grazie Dottore e mi scuso se il post è troppo lungo.

Commenti

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare 4; età dei componenti mamma 38, papà 38, nonno 87, figlio 38 mesi;

altre notizie ( bilinguismo, immigrazione interna o dall'estero, ecc.)

- frequenta una scuola internazionale dove si parla esclusivamente inglese (1 anno di nido e adesso infanzia) e predilige i cartoni e le canzioni in quella lingua;

-seguito in maniera importante dalle baby sitter nel range di età da 8 mesi a 2 anni (4 persone che si sono alternate in questo lasso di tempo; più o meno brave);

età del bambino/a (data di nascita) nato a dicembre 2019 (3 anni e 2 mesi);

problemi in gravidanza arteria ombelicale unica;

NASCITA
a che settimana 39°;

Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) naturale, nato con birilubina alta;
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica 3,270Kg, 52 cm, circonferenza cranica 35,5 cm;
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1'minuto 9/10 - 5'minuto 10/10 ;

durata del ricovero in ospedale 6 giorni;

PRIMI MESI
allattamento: materno no. artificiale si orario o a richiesta tendevamo ad anticipare la sua fame, ma capitava che lo richiedesse difficoltà problemi con intolleranza al lattosio (utilizzato latte di soia per neonati in polvere);
inizio pappine, minestrine, dal sesto mese;
svezzamento definitivo (cioè DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età 2 anni e 3 mesi tolto del tutto;
eventuali difficoltà. Non è stato difficile, era più una comodità nostra dargli la merenda della nanna con il biberon prima di andare a letto;
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà non è mai stato un dormiglione, poteva capitare di essere svegliati di notte (se sentiva rumori, per fame, cambio pannolino);
persone che lo accudivano mamma e papà;
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? 8 mesi; Orario? dal lunedì al venerdì full time con problematiche da gestire al telefono anche fuori orario (fino all'età di 2 anni);
persona sostitutiva ( nonni, babysitter,...)? babysitter dall'età di 8 mesi ; reazioni del bimbo? Tranquillo, difficoltà nel distacco per andare a lavoro (pianti e frustazione);

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione Alimentazione variegata, mangia da solo di tutto anche se ha dei piatti preferiti; sonno regolare, se non ci sono elementi di disturbo dorme tranquillamente; orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc) Dall'età di un anno è stato messo nella sua cameretta per dormire. Ora dorme tranquillamente da solo e se si sveglia nella notte non ci sveglia ma si riaddormenta in camera sua (fuori dal lettino). Si addormenta con il tablet da solo (tempo 5 minuti), passo in un secondo momento per trasferirlo nel lettino;
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) Si addormenta con il tablet. Il ciuccio è stato tolto senza difficoltà all'età di 2 anni;
tempo video: televisione, telefonini, tablet Ha inziato a vedere gli schermi intorno ai 2 anni e mezzo. Di solito mentre mangia e qualche minuto prima di dormire (luminosità al minimo e senza audio). Nelle giornate in cui siamo provati può arrivare a 2 ore – 4 ore . Di solito non rimane molto e si limita da solo. Cerchiamo di limitarne l'uso;

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: (in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.) Rimaneva sul tappeto libero di muoversi, prima a pancia in su con l'altalena per bambini sopra per stimolare la presa delle mani e poi strisciando appena i muscoli si sono rinforzati;
seduto da solo a che età 8 mesi;
primi spostamenti a che età e come: (rotolando, strisciando, uso del girello) strisciando a 7 mesi;
primi passi da solo 1 anno;
capacità motorie attuali Adesso sale le scale da solo con un piede per gradino, corre. Alcune volte salta a piedi uniti ma non sempre. Non riesce ad andare sul monopattino ma sulla bici senza pedali si;
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età Da febbraio 2023 ha smesso di farsi la pipì nei pantaloni (iniziato lo spannolinamento a settembre/ottobre - prima dei 3 anni). Per la cacca non avvisa sempre. Se lo anticipi riesce a farla nel wc. Diciamo che per la cacca ti avvisa a cosa iniziata. Devi anticiparlo. Di notte ha il panno.

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi è sempre stato un bambino sorridente, già dai primi mesi;
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo molto curioso, con una spiccata capacità nell'imitazione e osservazione.
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione Facendo vocalizzi e indicando gli oggetti, con preferenza nel fare da solo se possibile;
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire è sempre stato molto comunicativo anche se non verbale. Ha cercato di compensare la mancanza di parole con sguardi, vocalizzi e indicazioni;
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ... tendenzialmente molto propenso al pianto e alla frustrazione. Ha sempre avuto un sonno leggero e questo, oltre alla mancanza della verbalizzazione, ha fatto in modo che ricorresse al pianto -anche nervoso-. Si buttava in terra, stringeva i pugni, lanciava oggetti. Ora -dai 2 anni e mezzo- si è stabilizzato e gli episodi sono meno duratori e intensi (pianti legati ad attività che non vuole fare o divieti). Dai 3 anni ha sviluppato una capacità di ascolto e comprensione maggiore; È sempre stato facile consolarlo. Sono pianti che usa per ottenere i suoi scopi, sono molto funzionali a questo (non sono pianti slegati dagli eventi);
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) di fronte a contesti nuovi ha sempre priviligiato un'osservazione attenta delle dinamiche del nuovo ambiente, per poi replicarle personalmente -sfruttando la sua forte capacità imitativa-. Per le persone nuove è sempre andato a pelle, poteva fidarsi subito o essere restio a qualsiasi avvicinamento, soprattutto se veniva forzato dalla nuova persona. Dentro ad un supermercato con molte persone non ha mai mostrato segni di ansia o disagio;
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro difficile dirlo, sicuramente non siamo stati genitori apprensivi e in assenza di pericoli abbiamo tendenzialmente sempre lasciato fare; dopo la diagnosi a 2 anni forse questa cosa è un pò cambiata, è stato più seguito e sollecitato, ma sempre rispettando i suoi tempi e lasciandoli spazio; ora siamo più sereni;

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato mamma e papà i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? Il nonno paterno; e dopo il lockdown ha iniziato a vedere i nonni materni, due zii e la cuginetta.

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori solo inizialmente in contesti nuovi. Se si fida della persona o conosce il contesto si lascia andare;

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE è interessato alle persone e scambia anche sorrisi con sconosciuti se sono a loro volta gentili adulti si bambini si

CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere ... ama essere al centro dell'attenzione, vuole essere gratificato e ama fare da solo. Sta imparando ora a condividere i giochi, ma tende a voler comandare o tenersi tutto per se. Spontaneamente o su richiesta di un adulto è capitato che abbia concesso e diviso i giochi. Gioca in gruppo e singolarmente;

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi 7 mesi
prime parole 1 anno (mamma, bau)
due parole insieme 2 anni e mezzo
uso del no e del sì 2 anni e mezzo
frase minima (verbo e sostantivo ) mai, o meglio dice "mamma nanna" per dire mamma voglio dormire
capacità di dialogo: a parole ... senza parole... è sempre stato molto comunicativo prima a gesti e poi con l'uso delle paroline. Ora a 3 anni fa dei mini racconti usando parole corrette e altre incomprensibili per raccontarci eventi successi nel passato o al momento;
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti. Imita molto, fa finta di cucinare, riparare oggetti, fa il fuoco (ultimamente gli piace molto farlo per finta), finta di festeggiare il compleanno, finto medico. Utilizza i lego normali -no duplo- e ha una discreta manualità.
DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) nel disegno spontaneo tende a fare linee e cerchi. Insieme ad un adulto sta iniziando a disegnare l'omino testone;

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... ... attenzione buona ma non lunga, a volte molto breve. Predilige le attività in movimento. Stare seduto non è il suo forte;

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE .... comprensione nella media per l'età. Capisce le richieste sia in inglese che in italiano (inglese solo a scuola);

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI .... utilizza il pianto se non riesce a farsi capire a gesti o parole (che conosce). Tende a fare molto da solo, altrimenti ti trascina per aiutarlo o indica. Usa molto la parola "now": mamma now per farsi seguire.

UMORE

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc).... poco paziente e capriccioso. È molto attivo e gli piace fare di testa sua; è molto coccolone e sorridente;
adesione a regole, orari, limiti, .... segue le regole ma alcune volte ha bisogno di essere ripreso;
obbedienza agli adulti ..... poco propenso a essere obbediente, è testardo e vuole decidere lui;
reazione a divieti, frustrazioni ....capricci, bizze ... piange per un tempo che ritengo normale. Non si butta più a terra o rimane a piangere per minuti. Stiamo cercando di ignorarlo quando piange per capriccio; Se è molto nervoso oltre al pianto stringe i pugni;
paure, fissazioni....non ama essere sporco o bagnato; es. vuole essere pulito se si sporca con la tempera (niente di esagerato);

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido Scuola totalmente in inglese, con compagni di nazionalità diverse.. A che età è andato all'asilo nido dall'età di 20 mesi. Orario Dalle 9.00 alle 15.00. Dal lunedì al venerdì. Reazioni L'inserimento è avvenuto per gradi senza eccessivi capricci. All'inizio si limitava ad osservare i suoi pari (stando chiuso in casa per il Covid erano i primi approcci). Piano piano si è sciolto ed ha stretto amicizia soprattutto con un compagno, i due si cercavano e stavano sempre insieme. Ha una preferenza per gli spazi esterni ed ama osservare i dettagli.
Scuola materna Scuola totalmente in inglese, con compagni di nazionalità diverse. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento....È andato alla scuola materna all'età di 33 mesi. Dalle 9.00 alle 15.30, dal lunedì al venerdì. L'inserimento è stato più difficile, nuove maestre forse un pò più rigide. Tendenza a non rispettare le regole all'inizio ma cessato con il passare del tempo. Ci sono stati alcuni giorni in cui il bambino ha fatto molti capricci a scuola, mettendo in atto dei comportamenti di ribellione che a casa non faceva da tempo (lancio pietanze, sputare, pipì nei pantaloni). Questi capricci sono successi durante l'inserimento e al rientro delle vacanze natalizie e sono cessati a metà febbraio. Ha stretto amicizia con due compagni, partecipa volentieri alle attività ma ha difficoltà a seguire i giochi più complessi dove l'aspetto verbale è preponderante. Nel mese di gennaio è andata via la sua insegnante di riferimento (con cui ha legato di più);
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........rapporti con gli insegnati..... con i coetanei.... attività estra-scolastiche (sport, ecc) ... segue un "corso di musica" dove partecipa attivamente e con motivazione. Segnalato a inizio anno una leggera difficoltà a condividere le bacchette della batteria – ormai passato-. Si sta comportando bene;

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare ....occasioni sociali molto limitate. 2 anni totalmente isolato, non ha visto i suoi pari. Ora stiamo cercando di recuperare, ma i suoi pari li vede solo a scuola. Qualche fine settimana vede la cuginetta più grande di 7 anni o altrimenti amici nostri adulti;

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) nonno inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc)...abbiamo vissuto sempre nello stesso posto, italiani. contatti sociali...
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia)..la giornata tipo parte dalle 8.00, con la preparazione per andare alla scuola dell'infanzia (oppure al centro per logopedia/psicomotricità ed entra dopo a scuola); esce da scuola alle 15.30 (lo porta e lo riprende il papà). Ritorno a casa, merenda, doccia fatta dal papà, tablet 30 minuti e un'ora di gioco con lui o osservandolo. Si cena tutti insieme (tv accesa) e nanna alle 9.00 / 9.30. Quindi di solito quando esce dalla scuola si rientra subito a casa;
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....)......cerchiamo di dare poche regole chiare. Per alcune cose siamo più morbidi e altre più decisi. Dorme da solo. Tende a voler comandare lui ma difficilmente gliela diamo vinta. La mamma tende a essere più permissiva;
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) in una giornata normale 1 ora/ 2 ore. Può capitare la giornata in cui siamo cotti e si arriva a 4 ore max.

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, traslochi, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....
Visite mediche, ospedale, altro....-ricoverato per mononucleosi all'età di 1 anni, malattia abbastanza debilitante per l'età. Si è arrestato con lallazione dopo questo evento e per ripetute otiti nei mesi successivi (l'arresto è durato qualche mese, e ha fatto scaturire la visita dal neuropsichiatra);
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) presenza costante di otite catarrosa (da almeno quando aveva 2 anni. Timpanogramma piatto). otiti ricorrenti da quando aveva un anno e mezzo;
Altre osservazioni …Per le orecchie stiamo pensando di portarlo in un'ospedale diverso da dove si trova ora perché stanno procrastiando da un anno. Negli ultimi sei mesi lo hanno sottoposto a varie audiometrie comportamentali ma non sono riuciti a tirare fuori niente: ci sono falsi negativi perché il bambino non collabora (dice di sentire anche quando non vengono emessi suoni). In questi mesi di controlli il timpanogramma è uscito sempre piatto. Per quello che hanno potuto vedere secondo loro in questo momento sente. Ma quanto sente? Possibile che questo catarro in entrambe le orecchie non gli crei alcun disagio? Vogliono rivederlo a giugno per vedere se l'otite è rientrata da sola.

- reazioni allergiche ad alcuni antibiotici che hanno reso difficile curare le otiti;

- sospettiamo che la notte russi o respiri con la bocca (cuscino bagnato di saliva), questo potrebbe influire sul sonno e renderlo nervoso la mattina e meno collaborativo;

I bambini con problemi di udito hanno spesso difficoltà di linguaggio, mi sa che anche nel vostro caso è successo.. In più un eccessivo cambio di persone, babysitter, il bilinguismo, ..
Sono altri fattori di ostacoli allo sviluppo, generale e del linguaggio.
Ma ora sembra aver preso ad usarlo e dovrebbe evolversi con la pratica.
Addormentarsi da solo col tablet a 3 anni non mi sembra una buona abitudine.
La diagnosi avuta è sbagliata, non vedo utile la logopedia e psicomotricità , specie se non coinvolge i genitori.

Basta vedere il primo video che gioca col papà con la torta finta ecc per escludere qualsiasi problema patologico. Il bimbo interagisce e comunica e si diverte e collabora. L'evoluzione è positiva e c'è solo da lasciargli i suoi tempi senza forzarlo né fare alcun intervento. Bastano le normali esperienze in famiglia e a scuola , direi, verificando la sua evoluzione
Il video che gioca con la mamma è significativo, come il suo commento: avete torto voi e ha ragione il bambino! La mamma non deve comandare il gioco, e tanto meno minacciare di andare via. Non lo faccia, è un pessimo ricatto. Deve seguirlo, farsi guidare da lui.a solo nel gioco, non nella realtà.
Leggete la pagina 'guardami giocare'. Dovete guardarlo e così conoscerlo, non insegnargli!, Lasciate che impari dalle esperienze che fa. Imparerà a stare con i bambini e a scuola dall'esperienza!
Il bambino è solo ancora indietro nel linguaggio ma comunica e si esprime e interagisce bene. Ripeto non faccia logopedia né psicomotricità , può esserne solo frenato.
Ovviamente va seguita l'evoluzione con aggiornamenti periodici
Se volete possiamo anche fare un'osservazione in videochiamata e parlarne.

La ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato e per i consigli. Abbiamo già sospeso il tablet. Il bambino è riuscito ad addormentarsi da solo dopo avergli raccontato una storia e mi sembra molto più sereno e socievole. Non mi sono reso conto di quanto stesse influendo negativamente. Abbiamo optato per toglierlo del tutto (stavamo valutando un limite di 30 minuti al giorno ma creerebbe solo confusione).

Le confesso che ho un pò di paura a sospedere le terapie totalmente, ma sono consapevole che sia la scelta giusta (anche perché messe così spezzano la giornata del bambino; entra in ritardo a scuola per tre giorni a settimana, saltando merenda e circle time).

A breve dovrei avere un quadro più completo riguardo le orecchie (deve fare delle visite audiologiche in un nuovo ospedale). Ci sarebbe molto utile una videochiamata dopo aver ricevuto queste nuove informazioni.
Appena saranno disponibili l'aggiornerò tempestivamente.

Grazie Dott. Benedetti

Buongiorno Dott. Benedetti,
abbiamo fatto l'esame all'udito e il bambino in questo momento sente sufficientemente.
Vorrei chiederle un'informazione. Come scritto in precedenza noi siamo in carico in un centro convenzionato a seguito della relazione del neuropsichiatra della usl. Ma è normale che quest'ultimo non intervenga più e che le terapie vengano rinnovate direttamente dal neuropsichiatra del centro? Non ci dovrebbe essere un organo esterno che prescriva le eventuali terapie?

Grazie

Temo che funzioni così, in effetti. C'è un bombardamento pubblicitario a fare sempre più terapie e sempre più presto, all'insegna dei centri commerciali, più che di centri sanitari affidabili....
E il bimbo come procede?

Il bimbo produce nuove parole e si sforza nel comunicare. Tronca ancora le parole ma vediamo un notevole sforzo comunicativo da parte sua. La logopedista dell'ospedale, dove ha eseguito l'esame audiometrico, ci ha confermato che il bambino capisce bene ed è in linea con la sua età. Tenta di dirigere il gioco ma si fa guidare senza frustazione (ben lontano dal dire che è oppositivo e che non si può lavorare9. Ha segnalato che non muove bene le dita (non riusciva bene a fare il tre) e ha consigliato di continuare anche con la psicomotricità.
Da quando abbiamo tolto il tablet sta andando a letto sereno e si addormenta senza difficoltà, dorme sempre tutta la notte (in media 9 ore. avevo letto che dovrebbe dormire almeno per 11 ore, ma non ci arriva mai a farle, neanche con il pisolino).
Abbiamo notato che il viaggio di 4 giorni per fare le visite lo ha notevolmente stimolato (come dice sempre lei. Le esperienze sono tutto); si è divertito un sacco ed è ritornato a casa molto sereno, come se avesse staccato dal "lavoro-terapie".
In questo momento siamo molto combattuti. Stiamo cercando di capire se queste terapie sono fatte bene e se servono veramente; consci del fatto che lei ci ha consigliato di toglierle completamente. Ci piacerebbe tenere due ore di logopedia, ma con una persona qualificata in grado di creare un'intesa con lui, non come se stesse andando a "lavoro". senza emozioni. Non so se sono riuscito a spiegarmi.

Queste terapie da un lato ci sembrano molto impattanti nella sua vita e sproporzionate (4 ore a settimana divise in tre giorni e sempre in mezzo alle ore della scuola), ma dall'altro abbiamo paura di fare un errore e di togliere una risorsa, di ostacolarlo. La soluzione potrebbe essere andare da un privato per due ore di logopedia. La cosa positiva è che lui ci va volentieri, ma vediamo che si stanca parecchio. Senza contare che per fare queste ore di terapia perde varie attività a scuola. Da una parte si fa psicomotricità puntata alla socialità ma dall'altra si fa perdere al bambino la merenda con i compagni. alcune ore di gioco libero e il circle time. Non ha senso.

Non ha bisogno né di psicomotricità né di logopedia. I bambini imparano spontaneamente a muoversi e a comunicare e infine a parlare. Possono solo essere ostacolati dagli adulti con metodi pedagogici sbagliati Sono interventi inutili se non per rassicurare i genitori. I genitori però sono sotto ricatto se non li.mandano, perché tutti fanno così....

Nel mio caso ha fatto breccia il fatto che abbiano sottolineato varie volte il fatto che il bambino vada seguito ora, quando il cervello è ancora molto plastico. Si crea uno stato d'ansia e di emergenza più o meno voluta che non ci sta aiutando per niente. -Se non lo "prendi ora" non lo "prendi mai più"! Puoi fare un danno e il tuo bambino rimarrà indietro. Ha bisogno di un aiuto... -
Grazie ancora per i consigli. Mi permetta di dirle che per noi è una spalla su cui appoggiarci, confrontarci e sfogarci. A breve prenderemo la decisione.

Ho visto bambini iniziare a parlare anche dopo i cinque anni. Un bambino ha cominciato a sette anni, in prima elementare. Mentre imparava contemporaneamente a leggere il scrivere. Senza particolari problemi. Ovviamente ogni caso è a se stante, ma tanto per dare elementi di conoscenza.

Buonasera Dott. Benedetti.
Nel mese di giugno, a seguito di un'elevata frustrazione e stress del bambino, abbiamo deciso finalmente di interrompere le terapie con il centro convenzionato. Dopo solo una settimana ha iniziato a stare meglio; la terapia più efficace per mio figlio è quella di non fare terapie (o meglio di non farle come le stava facendo)!

Rispetto all'ultimo aggiornamento ha iniziato a dire qualche frase a tre parole. Cerca di ripetere di più. Rimane ancora il problema del taglio di alcuni suoni/parole, che rende incomprensibile alcuni discorsi o parole che dice.

Sul lato del comportamento ha iniziato a capire quando sta facendo qualcosa di sbagliato e chiede scusa.

Rapporto con i pari: cerca il contatto con gli altri bambini ma il deficit del linguaggio lo ostacola nella comunicazione; non riesce a farsi capire e soffre un pò di isolamento. L'intenzionalità sociale c'è, ma se non trova un bambino particolarmente "paziente" o più grande non si instaura un rapporto di gioco reciproco.
Inoltre si offende facilmente e spesse volte vuole dirigere il gioco; anche questo aspetto non gli è di aiuto nel gioco con i suoi pari.

Terapie; abbiamo notato che la terapia fatta principalmente "sul tavolo" con schede non è fruttuosa di risultati. In passato c'erano state logopediste più dinamiche e i risultati si erano visti. Stiamo valutando di cercare una terapista con queste caratteristiche, ma soprattutto deve essere in sintonia sia col bambino che con noi (deve saper condividere con noi, renderci partecipi).

Se lo ritiene ci piacerebbe avere un suo consulto in videochiamata.

La ringrazio

Dimenticavo, stiamo pensando di fargli fare i test genetici ed eeg. Potrebbe essere utile?

No, non credo. Non ci sono indicazioni specifiche. Il bambino è partito col linguaggio e se non lo pressate e non lo stressate dovrebbe imparare dall'esperienza, maturando da sé. Basta avere pazienza e ascoltarlo e rispondergli, senza correggerlo.
Prima della videochiamata mandatemi magari qualche video del bimbo insieme a voi.

Anche questi video mostrano un bambino in dialogo serrato nel gioco con mamma e papà, di pirati e pesci ecc. Usa parole e brevi frasi, ma con pronuncia ancora incerta. La comprensione mi sembra ottima, così come l'interesse di fare cose insieme e di comunicare. L'atteggiamento di voi genitori mi sembra giusto, di seguirlo e dialogare cercando essenzialmente di capirlo senza bombardarlo di richieste ecc
Si tratta direi solo di un ritardo del.linguaggio, della pronuncia, verosimilmente per le otiti e il disturbo sull'udito.
Direi che il gioco libero dialogato (copyright mio vedendo i filmati...) è la terapia di scelta, che state facendo nei filmati. Magari non fategli tante domande, semmai fate commenti, ma aspettando che sia lui a guidare il dialogo, cercando di capire sia le parole sia quello che pensa...
Al momento non ha bisogno di altro, né logopedia né tantomeno psicomotricità, se non di controllare periodicamente l'udito e di seguirlo nell'evoluzione, periodicamente. E di difenderlo dalle pressioni esterne di scuola e altri....

Si, confermo che abbiamo letto e seguito tutti i suoi suggerimenti. Questo sito è utilissimo per noi genitori, è un luogo di confronto e crescita. La ringrazio per averlo creato e per il tempo che ci sta dedicando.

Grazie. Se volete potete seguire anche il gruppo facebook indicato nella colonna destra in alto.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.