WEBINAR autismo una visione diversa , con M Zappella, E Tribulato, D Novara e G Benedetti
PSEUDO-AUTISMO: DIFFICOLTÀ DELLO SVILUPPO REATTIVA TRANSITORIA
WATCH ME PLAY-GUARDAMI GIOCARE un intervento per genitori e bambini in difficoltà e una modalità di interazione consigliata per tutti .
GRUPPO GIADE di genitori per condivisione, confronto e auto-aiuto
'LA BOLLA DELL'AUTISMO . Il libro per evitare la TRAPPOLA DELL'AUTISMO.
gbenedetti
Ven, 26/02/2021 - 19:18
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Innanzitutto basta essere una
Innanzitutto basta essere una mamma "abbastanza buona", diceva un pediatra e psicoanalista molto esperto di bambini e di mamma.
Per secondo poi benvenuta nel club: i genitori, dal momento che lo diventano, avranno a che fare sempre con sensi di colpa e di inadeguatezza, ed è un segno molto più sano direi che sentirsi perfetto o bravissimo. e molto meno dannoso per i bimbi e per tutti.
Dopo di che bisogna dire, come quella pubblicità contro gli incidenti stradali dei motociclisti, "non basta il casco, ci vuole la testa...", che anche nella vita, e con i figli, non basta l'amore, ci vuole anche la testa, appunto. Mi sa che c'è stata un po' di confusione e avete perso un po' le redini del bambino, che si comporta come un cavallino imbizzarrito che non sopporta restrizioni. A proposito, c'è anche un padre? La responsabilità di solito si divide in due. Sembra esserci qualche problema educativo e gestionale, d'altronde non si nasce genitori, bisogna imparare e diventarlo. Se non si persevera negli errori di solito ce se la fa.
Comunque mi dia più informazioni sia del bambino che della situazione familiare, seguendo il questionario - bambini, e magari mi mandi qualche video, come scritto nella colonna sinistra qui accanto.
Unteruns
Ven, 26/02/2021 - 21:32
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Grazie per la risposta
La ringrazio per la risposta. Ho scritto nella “disperazione” questa mattina e speravo di ricevere una risposta. Ha ragione su tutto e come può vedere io so da dove nascono delle colpe e altrettante ne ne do io. Come dice lei ci siamo fatti sopraffare dal bambino forse a causa della giovane età e della inesperienza o forse dalla brama di voler fare gli errori che sono stati fatti con noi. Non lo so. Non ho parlato di mio marito e quindi del padre di mio figlio perché la gestione ed educazione e crescita di mio figlio la seguo prettamente io. Mio marito lavora ogni giorno, tutti i giorni. Spesso anche a casa.Non ha ne il tempo e forse nemmeno tanto la pazienza di dedicarsi al piccolo. Io lo accudisco in tutto e per tutto. Ci gioco. Lo consolo. Lo rimprovero. Scoppio e poi cerco di spiegargli perché mi sono arrabbiata. Qualche volta ho cercato di far capire a mio marito che anche lui dovrebbe dedicarsi, uscire con il bambino, giocarci ecc ecc. ma lui le prende come critiche rimproveri e nasce una discussione tra noi. Oppure a volte lo fa ma solo dietro mio invito. Non so se ancora non ha l’istinto paterno o se è semplicemente carattere o stress o se è mancanza di voglia in quanto Come le ho descritto il
Bambino è molto ma molto impegnativo è difficile da gestire. In tutto questo il bambino è figlio unico e non vede mai nessun parente( abitano lontano e come le ho accennato sulla mia infanzia non sono nemmeno nonni modello i miei genitori ma purtroppo nemmeno quelli di mio marito). Quindi il bambino l’unico contatto sociale che ha al di fuori di me è la scuola.
gbenedetti
Sab, 27/02/2021 - 13:03
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Probabilmente la situazione è
Probabilmente la situazione è molto impegnativa e difficile da gestire perchè le modalità educative e gestionali usate forse non sono abbastanza adeguate, per lo stress eccessivo. Rischia che il bambino subisce una situazione di stress per le ansie e le tensioni dei genitori. I bambini risentono della situazione ambientale e assorbono quello che c'è nell'ambiente.
Magari si potrebbero migliorare le cose con cambiamenti anche piccoli, mettendo a fuoco l'organizzazione e il funzionamento familiare.
Cercate di pensarci e di farlo perchè altrimenti i problemi potrebbero aumentare in futuro e potreste trovarvi in difficoltà maggiori con il bambino, crescendo.