Vademecum per genitori...

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Vademecum per genitori preoccupati per lo sviluppo psichico dei loro figli

Purtroppo le valutazioni che oggi vanno per la maggiore, con brevi osservazioni e test al bambino e ai genitori, sono per lo più dannose, a mio avviso e distorcono la vita di molte famiglie gettandole in 7n tunnel da cui non escono facilmente. Questo perché mettono subito l'idea di un 'disturbo' (malattia o anomalia biologica) del bambino da curare con 'terapie' varie, non validate scientificamente, e invece trascurano i possibili aspetti ambientali educativi che potrebbero ostacolare e disturbare lo sviluppo del bambino.
Con alcuni colleghi, Zappella, Tribulato, Russo, il pedagogista Novara e altri, da tempo abbiamo messo a fuoco, separatamente, situazioni di 'pseudoautismo', 'stress evolutivo', 'sindrome dismaturativa', che hanno in comune di avere manifestazioni simil- autistiche, ma di essere invece reazioni a situazioni di disagio di varia natura, prevalentemente stress ambientale, e richiedere interventi diversi essenzialmente volti a ridurre questo stress e gli ostacoli allo sviluppo correlati. Vedere nella colonna qui a destra.

Non è il bambino che deve essere 'curato', se non è malato (parafrasando il libro "Primo, non curare chi è normale: Contro l’invenzione delle malattie" dello psichiatra Allen Frances), ma è l'ambiente che deve essere modificato, spesso con poche indicazioni di natura pedagogica e organizzativa, seguendo poi l'evoluzione del bambino.

Occorre ricordare che bambini hanno i loro tempi di crescita e di sviluppo che dipendono sia da loro stessi che dall'ambiente che hanno intorno, e possono essere molto diversi ma pur sempre nei limiti della norma. Spesso è meglio non forzarli ma lasciare che si sviluppino naturalmente, per evitare gli inevitabili effetti negativi di tutti gli interventi sanitari, specie se non sono assolutamente necessari.

Invece come si diceva è bene vedere che non ci siano ostacoli ambientali o modalità pedagogiche inadeguate che rallentino il loro sviluppo, escludendo con esami medici anche ostacoli biologici come ipoacusia, rare forme di epilessia tipo sindrome di Landau Kleffner, ecc.

Gli ostacoli ambientali sono di tipo pedagogico e psicologico e organizzativo. Nessuno è perfetto e degli ostacoli ci sono in tutte le situazioni, ma oltre a una certa soglia provocano difficoltà . Certi ambienti e certe esperienze non sono a misura di bambino, per stress, traumi, difficoltà di vario genere, psicologiche e sociali, esperienze negative, più o meno evidenti.
Si possono commettere errori educativi che portano, specie in condizioni di ansia per possibili diagnosi, a peggiorare le situazioni.

Nelle cosiddette visite di salute del pediatra dovrebbero essere messi a punto anche gli aspetti ambientali, e non solo quelli individuali del bambino ma raramente ciò accade. Molte situazioni ambientali potrebbero essere individuate e modificate facilmente e rapidamente, con vantaggi importanti e poca spesa, sia per lo stato che per le famiglie, e grandi effetti sullo sviluppo e sulla salute di bambini e famiglie.

Purtroppo invece oggi l'attenzione è puntata in modo spasmodico sulla diagnosi precoce dei cosiddetti disturbi del neurosviluppo, - in realtà una categoria falsa, o ci sono malattie neurologiche o si tratta di difficoltà di sviluppo psichico - per avviare bambini sempre più piccoli a interventi sanitari non comprovati, oltre che a interventi di sostegno a scuola non necessari e non rispondenti ai criteri di legge. Contribuendo al caos e al disastro attuale.

Per lo più i servizi pubblici o privati trascurano questi aspetti. Le 'terapie' indicate sono in questo caso controproducenti e spesso aggravano e fissano le manifestazioni di disagio, oltre ad etichettare i bambini, fissandone spesso in conseguenza lo sviluppo come 'diversi' e avviandone una carriera separata, con la Legge 104, il sostegno, le terapie che spesso sovvertono la vita familiare.
Invece in genere ci sono errori educativi, situazioni stressanti, provocate anche dall'ansia che viene per l'autismo fobia dilagante ovunque. Molti genitori cominciano a fare continue richieste ai figli, a testarli in ogni momento in un circolo vizioso frustrante sia per genitore che per bambino che porta a non capirsi più. La prima cosa da fare è fermarsi, uscire dal circolo vizioso, liberare il bambino, come appunto si chiama questo gruppo. E anche liberare i genitori dalle ansie che li travolgono e fanno perdere il buon senso, facendoli partire spesso per tunnel di accertamenti deleteri .

Con i bambini piccoli, nei primi 3 4 anni, consiglio sempre di adottare un modo pedagogico di lasciarli liberi, con buon senso, nelle loro iniziative, in compagnia di un adulto, senza televisione e altri schermi, badando a non interferire con le loro iniziative ecc.
Consiglio di leggere alcune pagine sul mio sito, 'guardami giocare', comunicazione e linguaggio, errori frequenti dei genitori, e il libro montessoriano da zero a tre anni, citato in colonna dx.

Vedere anche questa pagina https://gbenedetti.altervista.org/?q=node/781

Questo testo è pubblicato anche nel gruppo facebook citato in colonna destra

_________________________

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.