Bimbo 29 mesi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Gent.mo Dottor Benedetti,

Sono la mamma di un bambino di 29 mesi e vorrei chiederLe una consulenza circa alcuni atteggiamenti di mio figlio.

In casa viviamo io, mio marito, il primogenito (5 anni e mezzo) e il piccolo.

Io sono a casa a tempo pieno e accudisco io i bambini. Il grande va alla scuola materna.

Il piccolo parla ancora poco in modo efficace ma si fa comprendere molto bene comunque con i gesti e gli atteggiamenti. Usa le parole sporadicamente ma sa contare fino a dieci e canta le canzoni e le filastrocche che gli vengono cantate da me o dalla nonna. Comprende alcune cose ma non ha comprensione piena e continua di tutto ciò che gli viene detto. Ad esempio, se gli dico: "Vieni a mangiare il pranzo?", capisce e reagisce. Se gli dico:" Andiamo a cambiarci per uscire", non reagisce. Proprio a questo proposito Le scrivo: non riesco a comprendere se mio figlio non comprenda o se mi voglia volutamente ignorare in alcuni momenti. Il bambino tende a non guardarci negli occhi quando viene chiamato. Si volta solo quando gli viene detto qualcosa che gli interessa in quel momento e non sempre. Se richiamiamo la sua attenzione, giocando, allora c'è contatto visivo ma lui tende ad essere schivo e sfuggente (con lo sguardo ma non fisicamente). Gli sguardi sono normali, non laterali. Sembrerebbe dire..." io con te non ci parlo". Il bambino non risponde spesso al nome. Se chiamato da un'altra stanza per nome però viene. Abbiamo notato che fino a poco tempo fa tendevamo a chiamarlo con dei nomignoli e non per nome e ci siamo detti che poteva essere questo il

motivo dovuto al nostro errore.

Ci tengo ad aggiungere che il fratello è stato un parlatore tardivo ed è bilingue. Le prime parole le ha dette a 30 mesi. A 18 mesi emetteva suoni onomatopeici per nominare oggetti o cose... tipo il treno: ciuf ciuf, ECC. Dai 30 mesi c'è stata progressione lenta ma costante ed ora ha recuperato benissimo. Ricordo che però la sua comprensione della lingua era molto maggiore e interagiva. Se gli chiedevo:" come fa il gatto?", mi rispondeva "

Miao". Il fratellino non mi risponde. Se mi rispondo da sola "miao!", mi guarda e ride. Ogni tanto dice " gatta" riferendosi alla nostra gatta. So che in alcuni contesti capisce ma non risponde ai miei stimoli.

È molto molto coccolone e chiede spesso contatto fisico durante il giorno. Gli bastano due minuti di coccole e poi torna a giocare tranquillo. Se però in quel momento non posso dedicarmi a lui, si consola da solo ciucciandosi il dito e seguendomi.

La cosa che mi preoccupa è la scarsità del contatto visivo, che deve essere cercato da parte nostra con insistenza e dura poco.

Non so se sto sbagliando qualcosa come madre, nelle interazioni, nei modi o se questo è semplicemente il suo carattere. Ho il timore di non averlo stimolato abbastanza perché presa da altre situazioni in famiglia, di averlo trascurato e ho il timore che questa possa essere una sua reazione di disagio al mio comportamento poco presente.

Il bambino interagisce con tutti, gioca con noi adulti, con gli altri bambini( ogni giorno lo porto al parco) e col fratello. Non è violento, non è aggressivo. Riconosce le persone a lui care ed esprime affetto quando le incontra.

Di seguito il questionario :

età del bambino/a : 29 mesi

problemi in gravidanza. Infezioni ricorrenti materne

NASCITA :39+6
Parto: naturale
Peso 3700gr, 56cm
(eventuali curve di accrescimento: 75esimo percentile
indice di Apgar: 9/10

PRIMI mesi: allattamento misto a richiesta , soffriva di grave RGE trattato con antiacidi fino al settimo mese. Svezzato facilmente non ha mai voluto pappe ma subito cibi solidi. Mangia tutto e con gusto.
Accudito dalla mamma a tempo pieno e dal papà la sera e nei week end.

EPOCA SUCCESSIVA

Mangia tutto, da solo, ha appetito sempre. Fino ai 18 mesi aveva un risveglio notturno di una/due ore che passava comunque al buio cercando di riaddormentarlo. A 18 mesi tolto il latte di notte si è regolarizzato anche il sonno. Dorme dalle 22.30 alle 8:00 circa e fa un riposino di 1 ora, a volte 1.30 di pomeriggio. Sonno tranquillo. tempo video: televisione un po' il pomeriggio e a volte la sera (max 1 ora totale). Si addormenta da solo, accanto a me.

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:

Stava spesso a terra, nel box o in braccio.
seduto da solo a che età : 7 mesi
primi spostamenti a che età: 7 /8 mesi gattonando
Primi passi: 9 mesi e subito ha iniziato a camminare bene
capacità motorie attuali: molto avanzate, corre e si arrampica benissimo
controllo sfinterico: no, ha ancora pannolino

RELAZIONE e COMUNICAZIONE : bambino sorridente, sempre di buon umore ma anche capriccioso
curiosità verso oggetti e persone: verso i 18 mesi era molto attratto dalle ruote. Ora non più. attenzione, capacità di seguire con lo sguardo: media
cerca di comunicare e richiamare l'attenzione? Si. Se sono in una stanza diversa mi prende per la mano e mi porta dove lui era mostrandomi cosa vuole. Se sono nella stessa stanza urla o piange oppure mi porta il gioco che non riesce ad usare
facilità a capirlo e interagire: si fa capire benissimo
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo: non piange spesso, piuttosto frigna. Fa capricci.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: diffidenza iniziale che dura pochissimo e poi molto curioso, si lascia andare subito.
modalità di accudimento: bambino molto curioso, molto attivo, sempre alla scoperta di qualcosa. CONDIVISIONE cerca di condividere interessi, attività, stati d'animo cercando l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? : Attivamente e anche passivamente. Se sta facendo un gioco accetta di buon grado la condivisione, se vede altri giocare vuole unirsi a loro, a volte propone giochi a noi adulti e accetta le nostre proposte di gioco se gli interessano.

SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione: 6 mesi
prime parole: 14 mesi
due parole insieme: no
uso del no e del sì: fa di no con la testa. A volte dice si.
frase minima: a volte
capacità di dialogo: non verbale, ottima. Verbale, scarsa. Il bambino sa i numeri e conta fino a 10. Riconosce i nomi di alcune parole o azioni. Pronuncia alcune parole quando ha bisogno di qualcosa.
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti (trenino sulla pista, macchinine, adora i puzzle di legno ad incastro e i giochi che emettono suoni.
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: dipende da cosa sta facendo. Direi media.

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE: al parco gioca coi bimbi, a casa col fratello maggiore, con noi genitori soprattutto se non c'è il fratello altrimenti predilige giocare con lui

figure principali cui è attaccato: mamma, papà, fratello, nonni

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: ci cerca e al ritorno ci abbraccia e vuole le coccole

RAPPORTO CON LE PERSONE: interagisce poco con gli adulti verbalmente, cerca la presenza dei bambini

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE :scarsa

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI : moltoefficace

COMPORTAMENTO
Curioso e attivo, capriccioso, non accetta i divieti e tende a fare ciò che gli viene vietato.
adesione a regole, orari, limiti: media
obbedienza agli adulti: se diciamo "no" smette subito, ma tenta poco dopo di riprovarci aspettando di non esser visto.
Non ha paure particolari.

SCOLARIZZAZIONE
asilo nido: no

SITUAZIONE FAMILIARE
altri conviventi: papà, fratello
Organizzazione familiare per l'accudimento: bambino sempre con la mamma e alcune volte lasciato con la nonna materna
modalità educative : siamo poco permissivi ma allo stesso tempo affettuosi, orari di sonno stabili e regolari, dorme nel suo lettino, chi 'comanda': adulti. Ma il bambino cerca di imporsi molto.
tempo video: Max 1 ora davant alla TV. Non sta mai però a guardarla, in genere gioca mentre è accesa. La guarda i primi venti minuti e poi passa ad altro.

EVENTI PARTICOLARI: il bambino è nato e cresciuto in un momento di grande stress familiare durante il quale si stava decidendo se trasferirci o no all'estero (mio marito non è italiano). In casa si litigava quasi ogni giorno. Questa situazione si è risolta alcuni mesi fa. Io sono affetta da una malattia immunitaria e questa condizione spesso è fonte di stress materno (accertamenti, visite, malattia, paura) che cerco di non far vivere ai miei figli ma so che viene in qualche modo percepito da loro.

La ringrazio molto.
Cordialmente

Commenti

Gli esempi che fa di frasi più o meno comprensibili al bambino, "Vieni a mangiare il pranzo?" " Andiamo a cambiarci per uscire", se così letteralmente, forse non sono a livello di bambino, ma un po' troppo forbite e complicate. Consiglierei frasi più immediate, "c'è la pappa!", o "andiamo ai giardini?". E magari usare le parole anche come gioco, in canzoncine, filastrocche, con qualsiasi pronuncia. Conta forse anche il tono di voce con cui si parla. E' bene mettere un po' di enfasi, di tono giocoso o comunque più carico emotivamente del normale dialogo fra adulti. Forse la preoccupazione per la malattia e altro può influire su come uno si rivolge a un bambino, comprensibilmente, influenzando magari lo stato d'animo.
Comunque mi sembra che lo sviluppo globale sia nella norma e non vedo particolari anomalie nell'evoluzione o nella situazione ambientale. Certo un sovraccarico di stress e tensione può rallentare lo sviluppo del linguaggio in certe fasi, e magari anche il bilinguismo, se c'è.
Penso che si possa aspettare tranquillamente e vedere che succede nei prossimi mesi, senza insistere particolarmente né 'insegnargli' a parlare, perché i bambini imparano da sé, da quello che sentono intorno a loro, se c'è l'interesse al contatto e alle persone e a comunicare e condividere le esperienze, come sembra.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.