Richiesta consulenza per atteggiamenti capricciosi e provocatori

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno,

sono mamma di un bimbo maschio di 3 anni e le scrivo perchè alle volte fatico proprio a gestirlo, sono arrivata al punto che per prevenire certe sue arrabbiature (o sarebbe meglio dire capricci), evito di dire o fare determinate cose.
Il bambino va al nido da quando aveva 8 mesi e, nonostante un iniziale inserimento difficile, ha poi sviluppato una buona interazione con compagni e maestre. E' un bimbo solare, che gioca e parla con tutti (parla moltissimo, anche a casa), educato e molto preciso (oserei dire che, un pò come me, è un pò "maniaco del controllo" ahimé).

L'organizzazione familiare è stata ed è tutt'ora molto incentrata su di me. Il papà c'è, è presente e in parte lo accudisce ma determinate cose le fa solo con la mamma, come prendere sonno e andare a letto (dorme da sempre tutta la notte nel suo lettino in cameretta sua), la pappa, il bagnetto. Addirittura la mattina, pur essendo mio marito ad accompagnarlo all'asilo in quanto io esco di casa prima per lavoro, sono io a svegliarlo, lavarlo, vestirlo ... ho provato alcune volte a farlo fare a mio marito ma quest'ultimo si lamenta che non vuole lasciarsi preparare (attenzione nemmeno con me è sempre collaborativo ma io forse sono un pò più ferma ed autoritaria del papà), e il bambino "ne approfitta" lamentando che vuole sia la mamma a farlo. La sera lo stesso, dopo avergli preparato la pappa e preparato per la nanna, sono io ad addormentarlo cullandolo, non ha mai voluto provare a farlo con il papà (e ammetto che un pò anche per me è diventato un rituale, anche se questo mi impedisce ormai da 3 anni di poter uscire una volta ogni tanto con un'amica o far qualcosa). Il pomeriggio poi, uscito dall'asilo alle ore 16, trascorre il resto della giornata sempre con me, interagendo con altri bambini al parchetto per carità, ma l'adulto con cui sta e che lo accudisce sono sempre solo io.

Fin da neonato, e parlo proprio fin dai primissimi giorni di vita ha mostrato subito un'indole un pò capricciosa e soprattutto un esigenza di altissimo contatto. Voleva sempre e solo stare attaccato in braccio a me, nemmeno nel passeggino seppur vicino stava senza urlare e diventare rosso paonazzo. Sempre e solo la mamma, tanto da doverlo lasciare urlare come un pazzo in braccio a papà o alla nonna (nonni non molto presenti nel quotidiano sebbene mio figlio sia, in modo un pò inspiegabile ammetto, attaccatissimo alla nonna materna) per potermi fare un doccia al "super volo" e con tanto di sensi di colpa verso il bimbo urlante che desiderava solo la sua mamma.

Dove voglio arrivare con questa mia lunghissima mail? che inizio a domandarmi cosa io stia sbaglaindo e se stia sbagliando qualcosa. Quando è all'asilo o quando è da solo con qualche nonno o anche con il papà è un bimbo solare, gentile, tranquillo, non capriccioso (o nella norma) e ubbidiente, quando è con me ... il più delle volte si scatena l'inferno! Capricci a non finire per qualsiasi (e sottolineo qualsiasi) cosa, io dico A lui vuole B, allora dico B e lui vuole C, piange, mi manda via e dice di voler papà o la nonna (ma se in loro presenza fingo di andare via si dispera neanche mi stessero uccidendo).
Mio marito si "vanta" che la mattina lui riesce a farsi le cose sue o le faccende domestiche ed il bimbo gioca in autonomia, quando ci sono io (tutti i giorni), non riesco nemmeno a preparare la cena che pretende, con tanto di capricci incorporati, che io stia solo con lui, a terra a giocare o comunque a interagire con lui.

Io, che gli ho sempre messo dei paletti (più del papà) e dei punti fermi oltre i quali non va bene, ho sempre cercato di spiegargli in modo semplice, chiaro e veloce le cose. Molte volte davanti ad un suo no, ad una arrabbiatura immotivata o ad un capriccio cerco di prenderlo col gioco, ovvero di distrarlo con altro o di buttarla in ridere e fargli un buffetto ... alle volte funziona ma non sempre.
Purtroppo poi ci sono dei momenti in cui invece "mi trasformo", lo rimprovero sgridandolo ad alta voce, lo "minaccio" di portarlo all'asilo anche il sabato e domenica dato che con mamma e papà fa sempre i capricci, alle volte lo sculaccio sul sederino ... e ahimè (di questo mi vergogno molto) mi è capitato qualche volta di perdere le staffe (per sfinimento proprio) e di urlare nel vero senso della parola! E' sbagliato lo so, non è educativo ed è un pessimo esempio da dare, e per questo mi sento veramente pessima in quei momenti, ma mi creda in certi momenti è davvero tanto, tanto difficile!

Alle volte ho la sensazione che lo faccia di proposito, che mi provochi solo per attirare la mia attenzione (anche se è un controsenso dato che la mia attenzione ce l'ha perennemente), che mi sfidi per vedere fin dove porto pazienza e quando la perdo, ma non solo, poiché continua a sfidarmi mandandomi via o facendo capricci anche dopo che l'ho persa, è come se volesse vedere cosa arrivo o non arrivo a fare.

Nel weekend quando siamo tutti e tre insieme è mediamente capriccioso, frignottoso e fastidioso. Con il papà è meno capriccioso solo se io non ci sono, ma se siamo tutti insieme prevalgono i capricci. Se siamo da soli io e il bimbo poi .. un escalation di attenzioni e capricci.
Attenzione, io dico che è molto capriccioso con me ma al contempo è molto affettuoso, è attaccato moltissimo a me, anche fisicamente, mi bacia, mi abbraccia, vuole sempre stare in braccio, mi cerca di continuo appena mi allontano, sia chiamandomi a voce che con gli occhi.

All'età di un anno e fino a circa 6 mesi fa, ha sofferto saltuariamente di spasmi affettivi di natura fisica e non emotiva, per cui di fronte ad evento "traumatico" fisico (quindi solo in concomitanza di piccoli "dolori" come se inciampa e prende una botta nel sedere) inizia dapprima a piangere a squarciagola e poi smette di emettere suono, va in apnea 4-5 secondi e ruota gli occhi come se stesse per perdere i sensi, ma fortunatamente non è mai svenuto e si è sempre ripreso da solo nel giro di una manciata di secondi. Solo una volta, al nido, un anno fa, è accaduto un episodio in reazione ad una arrabbiatura per un gioco sottratto da un altro bimbo, ma per il resto delle volte è sempre accaduto a seguito di un dolore fisico improvviso. Ora però sono circa 6-8 mesi che non accade, la pediatra infatti mi aveva avvisata che sarebbero scomparsi da se.

Dunque la mia domanda nonché il mio grande dilemma è: cosa devo fare? in cosa sto sbagliando e potrei migliorarmi? Sono atteggiamenti legati alla crescita, al suo temperamento o sono indice e reazione di qualcosa?

Mi scuso se mi sono dilungata oltre ma ogni parola mi è uscita spontanea per poter finalmente offrire un quadro il più possibile completo e corretto.

Le sarò grata se vorrà rispondermi e darmi la sua opinione!

Saluti

Commenti

Come Lei accenna nel titolo, la 'diagnosi' sembra averla già fatta: il bambino è "capriccioso e provocatorio", vuol fare come vuole lui e specie con la mamma è diventato un piccolo tiranno difficile da gestire. Le sue domande colgono anche le 'cause' probabili: errori educativi e di gestione, probabilmente lo avete lasciato che vincesse lui in tanti capricci e si è abituato male. Dietro sembrano esserci anche delle difficoltà fra i genitori, nel collaborare per gestire il bambino, e forse un certo caos gestionale e organizzativo, di cui il bambino ha approfittato per prendere il potere, per così dire. Tutto sommato però il problema sembra principalmente con la madre, mentre con altri e all'asilo è più gestibile. Potrebbe essere utile farsi seguire e consigliare, per qualche tempo, da un esperto di bambini e famiglie, per vedere di raddrizzare un po' la barca e migliorare la gestione generale. Per darmi qualche elemento in più di conoscenza, provi a rispondere alle domande del questionario-bambini, nella colonna qui a sinistra.

_________________________

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.