anoressia in bimba di 7 mesi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera dottore,

Nostra figlia è nata i primi di giugno, con un parto naturale, ma con un'induzione di 18 con ossitona. La bambina aveva un indice apgar 9 al 5', peso 2,945 Kg; lunghezza 52 cm; circ. cranica 35 cm. Ha avuto l'ittero nella seconda giornata.

L'allattamento non è iniziato bene, la bambina dormiva sempre e dovevo svegliarla per farla attaccare ma, evidentemente, non si attaccava bene, perché il sabato ci hanno dimesso dall'ospedale e la domenica pomeriggio mi sono accorta che la bimba dormiva sempre, così l'ho portata in ospedale, dove è stata ricoverata 2 giorni in neonatologia per calo glicemico.

Al ritorno a casa ho chiamato una consulente per l'allattamento e tutto è partito bene, tanto che la piccina dopo un mese dalla nascita pesava 4,150Kg ed era lunga 54 cm.

Intorno ai 2 mesi e mezzo, però, la bimba ha cominciato a rifiutare il seno, da un momento all'altro, non voleva più attaccarsi, faceva attacco brevissimi (di massimo 1 minuto) e solo da sdraiata.

Di nuovo ho chiesto l'aiuto di consulenti, le quali mi hanno incoraggiata a continuare l'allattamento in posizione sdraiata, di stare sempre disponibile con il seno e, soprattutto, di attaccarla quando si stava svegliando, perché era più rilassata e più propensa a poppare.

Da quel momento, però, la bimba prendeva quantità di latte minime e l'accrescimento ne ha risentito andando un po' più a rilento, ma, comunque, al quinto mese Nora pesava circa 6 kg, quindi aveva raddoppiato il peso della nascita.

La pediatra mi ha consigliato di iniziare lo svezzamento un po' prima, perché secondo lei, poteva migliorare questa situazione di rallentamento di peso, ma di fatto ho aspettato i 5 mesi e mezzo, perché mia figlia non sembrava pronta all'uso del cucchiaino.

Iniziato lo svezzamento, ovviamente, le pappe non sono mai state gradite, ho provato anche a cambiare un po' gli ingredienti, dando cose simili a quelle che mangiamo noi, ma niente, Nora accettava qualche cucchiaino e poi serrava la bocca e cominciava a piangere, perché non voleva stare sul seggiolone.

La crescita è andata ancor più calando, in un mese la bimba ha preso 150 g e la pediatra ha cominciato ad allarmarmi, proponendomi di portare N al .... per fare delle visite approfondite.

Il problema è che N non cresce, perché non mangia, quindi io mi sto, invece, domandando se dietro al suo primo rifiuto del seno e poi della pappa non ci sia un disagio psicologico.

In questi giorni, poi, ha avuto l'influenza e con quella Nora ha deciso di dire basta definitivamente alle pappe e a qualsiasi forma di nutrimento, se non solo un po' di latte, ma quanto e quando vuole lei e così, in pochi giorni la bimba ha perso 400g e continuerà a perdere peso se la situazione non cambia.

Fino ai 5 mesi e mezzo N ha preso solo latte materno, rifiutando biberon e ciuccio; dai 6 mesi e mezzo ha cominciato ad accettare il biberon, ma solo quello per neonati di un mese (intendo quello con un foro, con 2 o più fori non li accetta, gira subito la testa appena sente il flusso più veloce) ed io mi tiro il latte e alterno il mio latte a quello artificiale, perché se si attacca al seno non ci sta più di due minuti e prende pochissimo latte. Anche con il biberon, però, non è semplice, bisogna quasi forzarla per farle prendere 100ml, che non sono niente, considerando che ora ha 7 mesi e mezzo e pesa 6,400 Kg, la crescita in lunghezza c'è stata, perché è 69.5 cm e la CC 43,1cm.

La bimba sembra avere ancora il riflesso di estrusione della lingua, per cui, anche se trova qualcosa di interessante da mangiare, lo risputa; inoltre ci sembra avere difficoltà di deglutizione ( per esempio, l'arancia spremuta, che è l'unica cosa che le piace, la prende con il cucchiaino, ma non riesce a buttarla giù, torna fuori quasi tutta).

Fino a prima dell'influenza (la febbre risale a 9 giorni fa, ma poi è seguito un bel raffreddore), N era allegra, vivace e sorridente; ora è sempre stanca, nervosa, di giorno ha bisogno di dormire quasi sempre e la notte si sveglia spesso verso le 3 e poi piange disperata e non trova modo di riaddormentarsi.

A detta del pediatra le competenze cognitive e lo sviluppo motorio sono nella norma; N sta seduta da sola già da almeno un mese, rotola e sta provando a gattonare, ma in questi giorni non ha voglia di fare niente e chiede di stare sempre in braccio.

Aggiungo un'ultima informazione: la notte è sempre stato il momento di avvicinamento al seno; da quando abbiamo iniziato lo svezzamento N non si attacca più di giorno, ma di notte lo fa anche ogni ora; da quando ha avuto l'influenza è decaduta anche questa abitudine.

Siamo preoccupati per questa forma di anoressia e questo disinteresse verso qualsiasi forma di nutrimento, oltre, naturalmente al fatto che una bimba di 7 mesi, ha bisogno di mangiare più volte al giorno e non sappiamo quanto possa essere pericoloso il calo di peso a questa età, ma prima di affidarci al ...r, volevamo sapere cosa ne pensa di questa situazione e se ha consigli da darci per avvicinare N al cibo con serenità.

La ringraziamo per l'interesse e ci scusiamo per la lunghezza dell'email.

Due genitori preoccupati

Commenti

Temo di poter dire poco a distanza, e d'altronde non ho avuto una grande esperienza in situazioni simili. Mi limiterei a dire che l'importante mi sembra trovare un modo di alimentazione che sia gradito alla bimba, qualunque sia ( ad esempio non insistere col latte materno, i bambini crescono anche a latte artificiale, senza particolari problemi, nonostante quanto si dica, altrimenti l'Europa avrebbe perduto popolazione negli anni 60 o 70, quando l'allattamento materno era scoraggiato o quasi, cosa che non è accaduta, anzi...; così pure non insistere col seggiolone se non le è gradito) cercando di non forzarla e di non concentrarsi solo sul cibo, lasciandola fare anche tutte le altre esperienze di quest'età, di iniziative motorie e di conoscenza delle cose e delle persone intorno a sè. Più che pensare a disagi psicologici conviene essere bene attenti a cogliere eventuali difficoltà a trovarsi e ingranarsi fra bambina e ambiente circostante, per cercare di superarle. E' sicuramente una delle situazioni più stressanti anche per i genitori. Cercate di resistere. Teneteci aggiornati.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.