Rischio spettro autistico lieve

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera. Siamo in una situazione molto difficile. Nostro figlio che ora ha 4 anni e mezzo è stato valutato da psicologa e npi per richiesta del pediatra e il risultato (che abbiamo discusso solo a voce) è che rientra nello spettro autistico. Dicono che ha tratti autistici lievi. Riassumo un po’ la nostra storia.. a 2 anni viene visto dal pediatra nuovo il quale ci ha subito fatto notare il suo nervosismo e il non stare fermo, niente contatto visivo e pochissime paroline. Lo abbiamo portato in npi infantile e hanno fatto le osservazioni, ma causa covid hanno dovuto sospendere. Poi abbiamo deciso proprio noi genitori di non portarlo più e di aspettare l’ingresso all’asilo. Ha patito tanto il periodo della pandemia, voleva uscire a tutti i costi, non riusciva a capire che era impossibile. Per calmarlo gli facevo vedere tanta tv, perché ad un certo punto non voleva nemmeno giocare. È diventato selettivo nel mangiare e lo è tutt’ora.. mangia solo 4 cose e guai se non c’è quello, rimane a digiuno. Gli piace l’odore del cibo ma non vuole assaggiare.

A 3 anni iniza l’asilo. Il delirio. Per un mese faceva fatica a staccarsi da me, ma piano piano andando si è abituato e ora fa la giornata intera. Ho fatto un enorme errore di dire alle maestre che è stato visto dai npi e loro non hanno aspettato tanto a convocarci per parlare. Era un problema il mangiare, faceva ancora la popo nelle mutandine perché del pannolino non ne voleva sapere, non si avvicinava ai bambini, non cercava le maestre se non per i propri bisogni, non collaborava nel compiti da svolgere e soprattutto ECOLALIE, ripeteva le cose che vedeva in tv per filo e per segno. Noi volevamo aspettare che finisse l’anno scolastico per farlo rivalutare e così e stato.
Nel frattempo è stato svezzato completamente per andare in bagno, fa tutto da solo, ha iniziato a chiacchierare tantissimo anche se non in modo correttissimo… usa ancora spesso la terza persona quando si rivolge a lui stesso. Inizia a cercare i bambini e a giocare con loro ma solo giochi di movimento, mentre nei giochi di gruppo fa ancora fatica. Ama la sua sorellina piccola, si preoccupa quando piange, quando è in pericolo, quando gli dico di guardarla mentre ho fa fare si diverte a farlo anche se poi si perde nei giochi..Ha iniziato a chiedere e rispondere alle domande fatte. Fa domande, è interessato a tutto ciò che lo circonda, quando andiamo al ristorante vuole ordinare da solo, pagare ringraziare.. secondo noi è anche molto capriccioso, se gli si dice di no inizia a piangere, urlare finche non ottiene ciò che vuole e spesso noi cediamo.. siamo consapevoli che questa cosa sia sbagliata ma tante volte penso che abbia proprio difficolta’ ad accettare i no e a capire certe cose. Il suo vocabolario si sta ampliando ogni giorno, sa contare, l’alfabeto, forme, animali e tutto ciò che lo circonda. Gli piace fare discorsi di fantasia quando gioca, ma appena si avvicina qualche bimbo mentre lo fa gli dice chiaramente che vuole giocare da solo. Se invece si tratta di correre nascondersi e fare “casino” è sempre disponibile.

2 mesi fa siamo andati di nuovo dal npi all’asl e abbiamo rifatto tutte le osservazioni. Io stavo fuori ad aspettarlo mentre lui era dentro che giocava con la dottoressa. Sentivo che ripeteva versi dei cartoni, la considerava poco ma le rispondeva. Quando lei gli chiedeva di cambiare gioco si innervosiva. Settimana scorsa ci hanno convocato per parlare di come sono andate le sedute e abbiamo parlato a lungo. Secondo loro è totalmente un altro bimbo rispetto a 2 anni fa. Intelligente, curioso chiaccherone. Ma, MA, il contatto visivo con loro era scarso, quasi assente. Il suo NON interesse al gioco che gli proponevano ma solo a quello che piaceva a lui, i discorsi “poveri”, quasi inesistenti, nonostante rispondesse a qualsiasi domanda fatta.. non gli piace disegnare, e fa anche un po’ fatica, anche questo per loro è un problema. Le ecolalie frequenti durante le sedute.. tutte queste cose le hanno portate a pensare allo spettro autistico. Dicono che ha tratti autistici LIEVI. Lievi perché è autonomo in tutto ciò che fa, ha fatto progressi da solo (con tanto impegno da parte di tutta la famiglia) senza terapie. Hanno deciso di iniziare a fare un ciclo di psicomotricità per vedere se ci saranno cambiamenti.
Le maestre inistono per avere la maestra di sostegno per “spingerlo” a fare più attività insieme agli altri… ma a me questa cosa mi spaventa un po’ visti i suoi continui miglioramenti, ho paura che si senta diverso, che gli pongano limiti anche se lui è disposto a fare tutto quello che fanno gli altri, almeno ci prova. Ha fatto una recita fantastica senza l’aiuto di nessuno!
Io ho proposto di non dargli nessuna etichetta per ora e vedere come vanno le sedute di psicomotricità, ma le dottoresse dicono che un nome bisogna darlo ma non dare peso a quello ma ai progressi fatto da lui. Ecco ho il terrore di questa etichetta, perché ho paura che lo segnerà per tutta la vita. Ma allo stesso tempo vorrei aiutarlo, fargli fare psicomotricità e magari in seguito anche logopedia… tra 2 giorni abbiamo l’appuntamento con la commissione e noi genitori dovremmo firmare quel foglio. Ma è una decisione che non mi fa dormire la notte.
Io vedo un bambino come gli altri, forse un po’ indietro per quanto riguarda lo sviluppo psicomotorio, ma sta iniziando a recuperare piano piano. Preciso che noi siamo bilingue, tra di noi parliamo la nostra lingua d’origine mentre con lui sempre e solo italiano. Ho pensato che anche questo fattore potrebbe aver inciso a quello ma dicono tutti che non è un problema il bilinguismo.

Volevo chiedere un parere vostro, come comportarci, accettare la diagnosi di spettro o no. Io vorrei aiutarlo, e non accettando mi sento un genitore che evita le problematiche per paura.. vogliamo solo il suo bene ma in questo momento non sappiamo come agire.

Grazie mile per il vostro tempo

Commenti

Avete ragione voi e torto tutti gli altri. Vostro figlio probabilmente ha patito la situazione di ritiro dei suoi primi anni e l'esposizione agli schermi TV ecc. Si parla appunto di pseudo-autismo con sintomi simil-autistici da fattori ambientali come quelli descritti. Rischiate di cadere nella trappola. Prendetevi il tempo di pensare, siete voi a decidere. Leggete su questo sito, sul mio libro che è leggibile anche qui in gran parte, e sul link a facebook il gruppo liberare i bambini dalle diagnosi.
Siete ancora in tempo!
Mandatemi se volete altre notizie seguendo il questionario e anche dei video per WhatsApp, come da istruzioni nella colonna qui a sinistra in alto.
Non continuate la strada iniziata, rifiutate diagnosi e certificazioni e sostegno e interventi individuali sul bambino. Vostro figlio sta facendo da sé e con voi dei passi avanti importanti.
Leggete la pagina 'guardami giocare' per avere spunti su modi pedagogicamente utili a facilitare lo sviluppo.

Grazie mille, mi ha rincuorato con le sue parole. Io mi sono informata tanto, e leggendo sul vostro gruppo ho sentito parlare di pseudo-autismo. Ho cercato di parlare con la psicologa riguardo a quello ma lei mi ha detto che non esiste lo pseudo autismo, o si è autistici o no! E diciamo che si sono fatti una risata…. Ci hanno detto che noi lo difendiamo tanto e non vogliamo vedere il problema, mentre io essendo abbastanza informata cerco di “lottare” per fargli capire che essendo un bambino in età evolutiva dovremmo aspettare ancora per vedere se fa progressi da solo. Un altro “problema” sono le maestre che insistono ad avere una insegnante solo per lui.. grazie mille ancora, in giornata le manderò più informazioni e video.

La psicologa pensa che non esistano le cose che lei non conosce e non sono sui suoi libri..

Ridere in faccia a genitori preoccupati mi sembra faccia perdere qualsiasi fiducia e rispetto in quelle persone.

Dai filmati in vari momenti mi sembra nei limiti della norma come sviluppo generale comportamento capacità con un linguaggio ancora non maturato completamente, e una modalità relazionale non completamente 'sciolta', in parte forse legata a modalità comunicative e relazionali e educative familiari che hanno risentito dello stress dei sospetti diagnostici, visibile anche nei brevi filmati: neanche la mamma è completamente sciolta e libera nella relazione e nella comunicazione con lui, forse...
È l'effetto distorcente di queste diagnosi che creano una bolla intorno al bambino distorcendo spesso i rapporti. Aspetto il questionario.

Ha ragione per quanto riguarda la modalità relazionare… io ci sto tanto fin troppo dietro a lui, cerco sempre di sponarlo insegnarli più cose possibili, e spesso sono anche esagerata mi rendo conto!! Penso spesso a questa cosa, ho tanta paura che lui non sappia cavarsela senza di me in un futuro… so che lui sente tutto, percepisce il mio stato d’animo anche se cerco di non fargli notare le mie preoccupazioni… ma non è affatto semplice.. appena entro nella sua scuola le maestre mi accolgono con le stesse domande: quando lo porti? Hai chiamato? Hai notizie? Queste cose influiscono tanto sul mio stato d’animo e di conseguenza sulla mia relazione con lui, vedo gli altri e poi vedo lui che fa cose diverse, ha altre preferenze, fatica a disegnare.. non fare niente mi fa sentire una madre egoista che non accetta la realtà , accettare tutto ciò mi spaventa anche. Sono in mezzo a due fuochi ..

- [ ] QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
- [ ] composizione familiare: padre, madre, il bambino in questione e la sorellina piccola; età dei componenti: 33, 30, 4anni e mezzo, 18 mesi;
- [ ] altre notizie: noi genitori siamo bilingue (siamo cittadini stranieri)
- [ ] età del bambino/a (data di nascita) 18.07.2018
- [ ] problemi in gravidanza............. No, tutto regolare

- [ ] NASCITA
a che settimana …………. 38+4
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà)…………… Naturale
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica ... 2880 kg, 48.6 cm, 33 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1'……./ 5'……….. durata del ricovero in ospedale…….. 3 giorni

- [ ] PRIMI MESI
allattamento: materno… artificiale ……… a orario o a richiesta... difficoltà... Allattamento esclusivamente materno a richiesta, per i primi 2 mesi usava il paracapezzolo perché aveva difficoltà ad attaccarsi.
- [ ] 
inizio pappine, minestrine, ecc... 6 mesi
svezzamento definitivo (cioè DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età ……… facile ... difficile ....
eventuali difficoltà....
- [ ] Distacco dal seno a 13 mesi per necessità mediche mie quindi è stato un distacco drastico. Per le prime due settimane ha patito tanto soprattutto la notte, poi ha iniziato a dormire tutta la notte senza risvegli
- [ ] 
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà... allattando a richiesta si svegliava spesso la notte per mangiare, mentre di giorno manteneva più o meno le 3 ore di distanza da una poppata all’altra
- [ ] 
persone che lo accudivano... io, la mamma
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi?... Orario?..... a circa 2 anni dalle 9 alle 12
persona sostitutiva ( nonni, babysitter,...)?........ reazioni del bimbo? .....
- [ ] Persone sostitutive erano i nonni o il padre. Il bimbo stava bene con loro anche se il distacco dalle mamma era sempre difficile per lui.

- [ ] EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc)
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) .....
- [ ] L’alimentazione è un punto debole, è molto selettivo. Mangia solo 4 cose e se non ci sono è disposto a stare a digiuno. Il sonno è regolare, si addormenta non prima delle 10 abbracciato a me nel lettone. Prende ancora il biberon di latte al mattino e alla sera.
tempo video: televisione, telefonini, tablet...
- [ ] Guarda la tv 2 ore circa tutta la giornata ma spezzettato, a volte gioca mentre guarda. Il telefono lo chiede spesso ma dopo circa 15 minuti ce lo restituisce e passa al gioco.

- [ ] - SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: (in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.) ....
- [ ] Stava tanto in braccio ma anche sul tappeto fin da piccolo. 
seduto da solo a che età ..... a 6 mesi
primi spostamenti a che età e come: (rotolando, strisciando, uso del girello) ... iniziò a rotolare verso i 5 mesi, poi strisciva e verso gli 8 mesi abbiamo introdotto il
- [ ] Girello ma lo mettevo al massimo un oretta durante la giornata 
primi passi da solo........ a 10 mesi
capacità motorie attuali.... nella norma, è molto agile e sicuro di quello che fa. Ha una buona capacità motoria, va in bici corre
- [ ] salta… e’ consapevole dei pericoli e sta attento a non farsi male.
- [ ] 
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età..... pipì a 2 anni compiuti mentre la popo’ a 3 anni e 8 mesi

- [ ] - SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ... i primi mesi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione.
- [ ] Verso i 5 mesi.. indicava, faceva versi, allargava le braccia verso ciò di cui era intersssato
- [ ] 
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire... noi genitori lo capiamo benissimo, al di fuori spesso le altre persone fanno fatica a capirlo, ha difficoltà ad esprimersi anche se le parole tutto sommato le dice correttamente.
- [ ] 
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ...
- [ ] È altamente sensibile, si commuove e piange facilmente ma si fa altrettanto consolare con facilità.
- [ ] 
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) ...
- [ ] Di solito è curioso di tutto ciò che lo circonda, ambienti nuovi, è felice quando incontra bambini, verso gli adulti dipende a volte è indifferente spesso lo devo sponare per salutare o rispondere. Ha le sue preferenze ci sono persone con le quali comunica con più facilità rispetto ad altre.
- [ ] 
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ...
- [ ] È molto ansioso, me lo comunica dicendo che ha male al pancino, preoccupato quando deve fare visite pediatriche anche se dopo un po’ si scioglie. Nell’ambiente famigliare è tranquillo e sereno.

- [ ] FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato............ i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici?.....
- [ ] Le figure principali siamo noi genitori e nonni ai quali è abbastanza attaccato.. anche se non ama abbracciarli tanto gli vuole bene e li cerca. È molto attaccato a mamma e papà. È abituato a vedere altre figure oltre a noi, passiamo tanto tempo in compagnia con amici ( con figli della sua età)

- [ ] REAZIONI AL DISTACCO dai genitori................
- [ ] Dipende, quando si va all’asilo o deve andare con un solo genitore non ci sono problemi, quando gli si chiede di rimanere ad esempio con i nonni non accetta molto facilmente la cosa

- [ ] INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... adulti ...... bambini.....
- [ ] È interessato ai bambini, li cerca vuole giocare ma preferisce giochi di movimento ai giochi costruttivi e di gruppo
- [ ] CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo?
- [ ] Con noi a casa cerca di coinvolgerci nel gioco: gli piace giocare a dentista, commesso, cuoco, e spesso ci chiede di giocare insieme. Comunica quando è triste, felice, spaventato o malato.

- [ ] cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) .... si, soprattutto da noi genitori 
Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere ... dipende, se è un gioco che gli piace tanto non lo condivide, se invece è una cosa a cui non è interessato lo cede volentieri.

- [ ] - SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi... verso i 5-6 mesi
prime parole ...... 2 anni
due parole insieme ... dopo i 3 anni
uso del no e del sì .... No verso i 2 anni, Si dopo i 3 anni
frase minima (verbo e sostantivo ).... dopo i 3 anni
capacità di dialogo: a parole ... senza parole... senza parole dopo i 2 anni con parole a 4 anni
- [ ] 
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti.
- [ ] I giochi e gli oggetti li usa in modo funzionale, imita spesso quello che sente o che vede in tv, oppure quello che fanno all’asilo.
- [ ] 
DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) ...
- [ ] Non ama disegnare, in realtà credo che faccia fatica e per questo motivo si arrende facilmente. Fa scarabocchi, linee, cerchi e disegna l’omino completo con le parti del corpo. Fa anche il vasino e la popo’ vicino. Quando disegno una forma ad esempio e gli chiedo di farla lo fa ma con molta fatica, chiede aiuto a me nel farlo.

- [ ] ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... ...
- [ ] L’attenzione è quasi sempre breve, se è una cosa che gli piace dedica più tempo, altrimenti tende a cambiare con facilità.

- [ ] COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE ....
- [ ] Comprende abbastanza le richieste per lo più semplici, ma vedo che ultimamente inizia a capire anche quelle più complesse

- [ ] COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....
- [ ] Si, comunica bene i suoi bisogni e interessi
- [ ] UMORE
- [ ] È molto lunatico, ci sono giornate no dove è di malumore, si arrabbia facilmente e altrettanto giornate quando è calmo e tranquillo

- [ ] - COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc)....,
- [ ] È sempre in movimento, iperattivo. Curioso, vuole esplorare, chiede sempre ciò che lo interessa così che noi glielo spieghiamo.. e anche molto capriccioso soprattutto quando si tratta di comprare giocattoli.
- [ ] 
adesione a regole, orari, limiti, ....
- [ ] Rispetta abbastanza i limiti, gli orari ( sul mangiare soprattutto) adesione alle regole fa ancora fatica
- [ ] 
obbedienza agli adulti .....
- [ ] Dipende, all’asilo è obbediente, fa ciò che gli dicono e lo fa volentieri, a casa con noi è capriccioso, anche su piccole cose quotidiane come indossare un paio di scarpe invece di un altro oppure mettere a posto, non mangiare dolci etc.
- [ ] 
reazione a divieti, frustrazioni .... la maggior parte delle volte reagisce male, dice di No, rugna, “piange” o fa finta finche non ce l’ha vinta. Le frustrazioni sono frequenti… 
capricci, bizze ...
paure, fissazioni.... ha paura dei costumi di carnevale e halloween, e lo dice lui stesso che non gli piace halloween ma solo natale. Le maestre vedono questo come un grosso problema.

- [ ] - SCOLARIZZAZIONE
asilo nido ………. No A che età ……………Orario ....... Reazioni ………….
Scuola materna ……………. A 3 anni
- [ ] eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............ difficoltà a staccarsi da me, ad ambientarsi( per la prima settimana) e per 2 mesi ha faticato ad inserirsi.. sia con bambini che con insegnanti. Dopo aver acqusito fiducia ha iniziato a cercare sempre più i collaboratori e insegnanti e a giocare con gli alti bimbi.
- [ ] 
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........rapporti con gli insegnati..... con i coetanei.... attività estra-scolastiche (sport, ecc) ....
- [ ] Come attività extra scolastiche per ora niente, ama andare a cavallo e cerchiamo fi andare appena si può.

- [ ] RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare ........ ...
- [ ] Tendiamo ad uscire spesso soprattutto i weekend, e siamo circondati da tanti amici e parenti con i quali ci vediamo di frequente. Cerca sempre i bambini del paese i suoi amichetti per giocare insieme, gli zii e nonni.

- [ ] - SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) ………… No
- [ ] inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc).... contatti sociali..
- [ ] Ci siamo trasferiti in Italia dall’estero 20 anni fa, abbiamo fatto le scuole qui e acquisto la cultura del posto. Abbiamo tanti contatti sociali, soprattutto vivendo in un paesino piccolo ci conosciamo tutti tra di noi, viviamo in un ambiente sereno e tranquillo
- [ ] 
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia).......
- [ ] Io, la mamma lo porto all’asilo alle 9 poi lo vado a prendere alle 15.30 ( viaggia con il pulmino della scuola) dopodiché andiamo a casa, oppure al parco giochi quando il tempo ce lo permette. A volte vuole andare dai nonni o da amichetti. A casa fa merenda, gioca, guarda un po’ di tv e poi ci riuniamo tutti per la cena. Diciamo che in settimana la routine è questa. Nei weekend facciamo più attività insieme, usciamo di più e incontriamo più persone.
- [ ] 
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....).........,
- [ ] Come genitori siamo abbasta permissivi (più io la madre che il padre) ci sono cose sulle quali siamo fermi, ma spesso purtroppo cediamo ai suoi capricci fino a permettergli di fare ciò che desidera. È assolutamente sbagliato e ne sono consapevole, ma quando lo vedo frustrato che piange penso che abbia difficoltà ed è per questo che fa così…
- [ ] 
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc)
- [ ] Circa 2 h di tv spezzettati al giorno… il cellulare lo chiede spesso ma dopo qualche minuto lo lascia da solo

- [ ] - EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, traslochi, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....
- [ ] In seguito al lockdown ci siamo trasferiti nella casa nuova, e dopo un anno circa è arrivata la sua sorellina. Non ha avuto il tempo di metabolizzare la nuova arrivata che ha dovuto iniziare l’asilo… e tutti questi cambiamenti li ha patiti tanto.
- [ ] 
Visite mediche, ospedale, altro...... nulla di importante, semplici raffreddori 
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) no
Altre osservazioni ……….
..................

Confermo quanto scritto sopra. Ci sono elementi di stress che hanno un po' disturbato lo sviluppo per l'aspetto emotivo, direi, rallentandolo un po' nella maturazione. Ma direi come aspetti psicologici, non di un disturbo organico come va per la maggiore di questi tempi. Non va trattato come autistico, ma cercato di favorire il suo sviluppo forse frenato ancora da certi aspetti pedagogici ambientali da approfondire. Non ho capito se dorme nel lettone, come si svolgono i pasti, le vostre modalità interattive, se si è creata un po' la bolla che dicevo che disturba le relazioni e le comunicazioni. Si potrebbe vedere con altri filmati o con una osservazione in videochiamata.

Dorme nel lettone con me e la sorellina più piccola salvo alcuni periodi dove chiede di dormire in cameretta da solo. I pasti si svolgono in cucina tutti insieme alla stessa ora, noi variamo sempre cerco di cucinare cose sane e invitanti ma nonostante ciò lui non vuole assaggiare altro oltre alla pasta al pesto, focaccia, pane, patate, brodo vegetale con i filini… lo faccio apparecchiare alle volte e lui collabora, sa dove si trovano le stoviglie è tutto messo in posti facilmente accessibili a lui. Inizialmente con lui comunicavamo solo nella nostra mandre lingua, in seguito ai dubbi del pediatra e le visite dal npi abbiamo deciso di parlargli solo ed esclusivamente in italiano. Così in poco tempo ha iniziato a capire di più e ad interagire. Siamo genitori tranquilli, tolleranti, cerchaimo di creare un ambiente sereno dove lui si possa sentire sicuro e casa sua per lui è un luogo sereno e tranquillo.. non ignoriamo mai le sue richieste, giochiamo insieme, usciamo il più possibile quando il tempo ce lo permette.. rispettiamo le sue difficoltà nel inserirsi in alcuni contesti (carnevale, halloween) e non lo obblighiamo a fare cose che vedo che lo fanno stare male. Dice chiaramente che non gli piacciono i costumi (anche se a casa si traveste quando vengono amichetti da poliziotto, carcerato,picathu, dottore). Spesso fa fatica ad inserirsi nel gruppo e io cerco di invogliarlo, spingerlo amorevolmente mai con la forza. Forse qui sbaglio. Amici, parenti e conoscenti spesso mi dicono che sono io “il problema”.. nel tempo sono diventata ansiosa, spesso triste anche se cerco di negarlo.. so che questo influisce tanto a lui infatti cerco di nascondere le mie paure il più possibile. Potrei raccogliere altri filmati, preferisce vederlo nel contesto famigliare o fuori?

Avevo perso il suo post 'ha ragione' e penso che insieme a questo sopra individui un aspetto importante. Rischia di non vedere suo figlio vero, ma coperto delle sue paure. Questo disturba forse il rapporto fra di voi e forse e' quello che vedono i suoi conoscenti. C'è anche la sorellina piccola, poi. Come ha accolto il suo arrivo, e la gravidanza prima e come si sono assestati gli equilibri?
Comunque forse è il momento di mettere entrambi nel loro lettino in camerina loro e far tornare il papà nel lettone, rimettendo le cose al loro posto e forse rendendo più stabile la barca, per così dire. Bisognerebbe anche vedere meglio l'architettura per così dire e gli equilibri familiari, che sembrerebbero un po' alterati e quindi possono disturbare il funzionamento di tutti. Mi mandi entrambi i tipi di filmati, magari con tutti voi. Il fuoco non è sul bambino solo, ma sulle interazioni e le relazioni.
I pediatri non sono esperti di linguaggio. Direi che fate bene a parlare anche la vostra lingua, con loro. La lingua madre è importante per lo sviluppo.

Va bene provo a fare dei filmati in entrambi i casi. Cosa intende per equilibri famigliari alterati? Il rapporto che abbiamo io e il padre e “normale “, tranquillo, rispettoso. Cerchiamo di limitare le discussioni davanti ai bambini.. l’unico fatto effettivamente strano è che non dormiamo insieme, ma questo perché allatto ancora a richiesta la piccola e si sveglia molto spesso.. è lo stesso motivo per il quale avevo messo lui nel lettino appena nato. Posso sapere il perché non va bene se dorme con me? È un fatto che ostacola lo sviluppo? La gravidanza con la piccola è stata un po’ dura per me perché lui non riusciva a capire cosa stesse succedendo e non si aspettava di vedere un nuovo membro della famiglia. All’inizio era un po’ giu’ di morale, anche se tutto sommato ha accettato la situazione.. io passavo più tempo con lui invece che con la piccola così ha capito che non era cambiato nulla. Sto pensando che il fatto di parlare tra di noi nella nostra lingua e con lui solo in italiano ostacoli un po’ il suo linguaggio. Le spiego, siamo ad un pranzo di famiglia con i miei oppure i suoi, si parla la nostra madrelingua e lui “si ritira” nel suo mondo (giochi, telefono) Quando invece parliamo italiano spesso si intromette nei discorsi quando sente qualcosa che lo interessa. Infatti sto iniziando a insegnarli alcune paroline.. anche se non lo vedo molto interessato..

La questione dell'equilibrio è come su una barca. I pesi devono essere ben distribuiti perché la barca sia equilibrata. E poi in sala comandi, e in sala macchine, i passeggeri non devono entrare... Così anche nella barca familiare. Poi quando entra un nuovo passeggero ci sono degli scossoni che possono alterare l'equilibrio.
Sul dormire insieme, come sull'allattamento protratto, ci sono più pareri, così come sulle configurazioni familiari. Se tutto funziona no problem, se un figlio mostra delle difficoltà è utile analizzare tutto, senza tabù o paraocchi.
Più che insegnargli la sua lingua, la usi per parlare con lui, alternata all'italiano, poche parole, in modo che ci si familiarizzii un po' alla volta. La lingua madre non si insegna...

Ho visto la relazione del servizio. Direi che è solo una misurazione delle prestazioni del bambino poco utile per capire il bambino e le sue difficoltà e i possibili fattori in gioco. Vi sconsiglierei di seguire le loro indicazioni, cercando invece di ridurre i possibili ostacoli ambientali cui ho accennato e che vi propongo di approfondire proseguendo questa consultazione per qualche tempo.
Consiglio anche di applicare il modo 'guardami giocare' un po' di tempo al giorno. Vedere sotto l'intestazione.

La ringrazio. Proverò sicuramente questo metodo

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.