Bambino 6 anni e mezzo

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno dottore, sono la mamma di un bambino, già anni fa le scrissi per chiedere un suo parere.
Il bambino sta frequentando il primo anno di primaria, le maestre mi hanno detto che è bravissimo dal punto di vista didattico, svolge i lavori a scuola con estrema velocità e tende quindi a voler chiacchierare con i compagni quando non è impegnato nelle attività scolastiche, forse il tempo (è un tempo pieno) non è organizzato dalle maestre in maniera adeguata? Visto che il bambino termina con estrema velocità i lavori non sarebbe il caso che viene impegnato in altro modo (magari con attività supplementari per non farlo annoiare)?
Inoltre mi è stato detto che tende a voler abbracciare molto i compagni e compagne e le maestre , può denotare un suo disagio?
In effetti negli ultimi tempi avevo notato che mio figlio era un po' agitato al ritorno da scuola ed in occasione di una festa di compleanno di classe è stato preso a spinte e pugni da un suo compagno , naturalmente sono intervenuta subito per fermare la cosa e lui mi ha raccontato che questo compagno in classe infastidisce un po' tutti da tempo (prova a rubare le cose e fa il prepotente), ho scoperto poi che era stato sistemato proprio affianco a lui in classe da almeno un mese, ho fatto quindi presente la cosa alle maestre chiedendo che venisse spostato di banco, naturalmente le maestre hanno cercato di sminuire la cosa ma anche altri compagni stanno raccontando dei comportamenti prevaricatori di questo bambino in classe.
Parliamo tanto di bullismo e poi perché a scuola non si prende alcuna contromisura affinché non si verifichino questo episodi e perché non si consiglia un consulto psicologico a bambini con comportamenti simili?

Signora la ringrazio dell'aggiornamento, che , come la volta scorsa, mostra la buona evoluzione che ha avuto il bambino. Il suo tema ora riguarda il funzionamento della scuola e la gestione delle difficoltà che emergono ogni giorno. Per fortuna sembrate fuori dalla palude dei 'disturbi'...

Buongiorno caro dottore, sicuramente è stato un percorso pieno di insidie che sono riuscita a schivare a partire dalla scuola materna in cui c'erano tante maestre pronte a individuare fantomatici problemi come la troppa vivacità del bambino e l'incapacità di gestire le frustrazioni,
fortunatamente però impegnando il bambino in tante attività costruttive (Lego, libri, disegno) e tenendolo lontano da tv e cellulari siamo riusciti ad evitare il tunnel, ma c'è voluto tanto impegno soprattutto da parte mia, che sono la madre, e naturalmente anche del bambino, un impegno che però l'ha gratificato e fatto maturare

Bene, ne sono lieto.

Io la ringrazio per il suo fondamentale supporto via web avvenuto anni fa, grazie ai suoi utilissimi consigli ho capito l'importanza di interagire nella maniera corretta in famiglia con il bambino, coinvolgendolo in tante attività (cucina, sport, lavoretti creativi, pittura) e abbandon
ando la tv, trappola infernale che aliena i bambini e

secondo me che è responsabile (oltre naturalmente agli smartphone) di tanti "ritardi" e "disturbi" di cui le maestre parlano nelle scuole, ma nessuno che ponga domande su quanto tempo venga trascorso davanti a tv o smartphone... è assurdo...crescere un bambino richiede tanta passione e impegno, se si intende invece parcheggiarli a casa dei nonni davanti alla tv è prima di tutto una mancanza di rispetto e di attenzione nei confronti dei bambini che, in una fase così importante come la crescita, hanno bisogno di ben altro e soprattutto di qualcuno che gli faccia apprezzare la vita e tutto ciò che di bello devono scoprire ed e' poi la scuola di oggi, così competitiva ed interessata solo ai risultati e non ad un processo educativo e di maturazione degli alunni che richiede necessariamente che in famiglia venga tenuto un certo tipo di atteggiamento affinché i bambini non si trovino esposti già dal primo anno di primaria ad etichette e fantomatiche diagnosi

Si, sono d'accordo.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.