Ritardo linguaggio bimbo di due anni e mezzo

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Salve Dottore, sono la mamma di un bimbo di due anni e mezzo che ancora non parla, o meglio, dice qualche parolina. Le racconto ,spero brevemente, la storia di mio figlio. È stato fin dalla nascita un bimbo molto sveglio. Ricordo ancora che appena nato non ha dormito per due notti in ospedale. Le cose a casa non sono cambiate molto perché continuava a non dormire. L'ho allattato fin da subito e ancora continuo a farlo contro tutto e tutti. Mio figlio non ha mai preso ciuccio ma il biberon sì. È stato da sempre un bimbo molto irrequieto ogni qualvolta uscivamo, tanto che le nostre uscite sono diventate molto rare. A tre mesi lallava già e a sei mesi diceva già mamma. Intorno agli otto mesi faceva già ciao con la manina e dava i bacetti agli orsacchiotti se dicevo di farlo. Dal punto di vista motorio, invece, stava già seduto a 4 mesi, in piedi, tenuto ad esempio nella culla, a 5 mesi, a gattonare a 9 mesi, a correre ad un anno (mio figlio non si è messo a camminare piano piano come tutti gli altri bimbi ma ha corso direttamente). Doveva ancora compiere un anno che a causa del lavoro di mio marito siamo stati trasferiti in un'altra città, la nostra città, dove, quindi, il mio bimbo aveva tutti i parenti. Da lì le prime stranezze di mio figlio. Non guardava più negli occhi , ed era triste e molto nervoso. In estate ci siamo trasferiti alla casa al mare dei miei genitori e li il bambino è cresciuto molto. Ad un anno e tre mesi correva e giocava in spiaggia come un bimbo grande, socializzava e sembrava più grande della sua età sia come stazza che come modi di fare. Sempre lì ha imparato tutti i versi degli animali, a dire acqua, nonna e nonno. Ha legato moltissimo con il nonno, con la manina se lo portava ovunque, e i baci che dava a lui a nessuno, oltre me ovviamente. A dicembre siamo stati trasferiti nuovamente. I primi tempi il bambino alternava momenti di tristezza con momenti di euforia e proprio per questo lo avevamo iscritto al nido. Al nido è andato poco per tutte le malattie prese, finché l'ho ritirato. In quel periodo ha aggiunto qualche parolina al suo scarno vocabolario ( apri, papà, il verso della scimmia).È sempre stato un bimbo molto affettuoso, tanto che ogniqualvolta ci sente litigare ci afferra le teste e ci costringe a baciarci. È molto amorevole anche con i bimbi, soprattutto con le bimbe, che abbraccia e bacia. Quest'estate, invece, mio figlio è cambiato. Ritornati al nostro paese non ha più voluto dare confidenza al nonno ed era molto nervoso. A mare voleva stare solo e sempre in acqua ,solo vedendo i cuginetti ,a fine estate, ha imparato a giocare con la sabbia. Si è legato a me in un modo morboso tanto da non poterlo lasciare nemmeno per andare in bagno. Alternava sempre momenti di euforia a un pianto assurdo, questo anche quando siamo andati in vacanza. Non reagisce affatto bene ai cambiamenti di casa e quindi le nostre notti in vacanza sono state insonne. Diventa sempre più morboso nei confronti del seno e ogni volta non voglio o non posso darlo urla come se gli stessero facendo chissà cosa. Non so veramente come fare per levarlo, sono sola e mio marito lavora dalla mattina alla sera. Da settembre ha cominciato a frequentare l'asilo e anche lì i pianti ogni volta che lo lascio sono assurdi. La prima settimana di asilo è andata bene, la seconda no. Le maestre mi dicono che è socievole, ma che non ha regole. Lancia i giocattoli in aria e durante il pranzo non si siede e disturba tutti. A casa è un continuo urlare e si lagna per qualsiasi cosa. Da qualche giorno gira su se stesso anche senza motivo e si ciuccia la maglia. Come linguaggio è rimasto quello di prima.

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