Leggi a tutela delle famiglie vs la Scuola e la Sanità

La Legge n. 219/2017 riguarda il Consenso Informato

L'art 1 al comma 1 stabilisce che nessun trattamento sanitario puo' essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge;

al comma 5 stabilisce che ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte, con le stesse forme di cui al comma 4, qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso. Ha, inoltre, il diritto di revocare in qualsiasi momento, con le stesse forme di cui al comma 4, il consenso prestato, anche quando la revoca comporti l'interruzione del trattamento.

l' Art. 3 stabilisce che per quanto attiene al minore, il consenso informato è espresso o rifiutato dagli esercenti la responsabilità genitoriale o dal tutore, tenendo conto della volontà della persona minore, in relazione alla sua età e al suo grado di maturità, e avendo quale scopo la tutela della salute psicofisica e della vita della persona.

E pertanto evidente che i genitori possono rifiutarsi, se vogliono, di accettare indicazioni degli insegnanti a rivolgersi a medici e centri specialistici e di avviare le pratiche della Legge 104/92 per avere il sostegno scolastico. Allo stesso modo possono cambiare idea in ogni momento e revocare il consenso dato in precedenza, interrompendo quindi qualsiasi intervento, compreso il sostegno scolastico.
Il consenso o la revoca dello stesso va messo per iscritto e consegnata una copia alla Scuola, all'ASL di riferimento, e all'INPS dove era stata effettuata la visita della commissione medica.

Il fatto che resti la diagnosi sulla cartella e sugli atti pregressi, nonché sul fascicolo sanitario elettronico non ha importanza. Atti e cartelle restano negli archivi, non possono essere consultati da estranei, e il fascicolo elettronico può essere secretato dagli interessati.

Potrebbe essere da sottoporre a un parere legale la pratica di molte scuole di fare pressioni , ricatti e minacce alle famiglie che resistono alle richieste delle scuole stesse. In ogni caso è consigliabile ai genitori di farsi mettere per iscritto le richieste delle scuole, in modo ufficiale.