Bimbo di 24 mesi con ritardo nel linguaggio e possibili problematiche di comportamento

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno dottore,

descrivo il caso di mio figlio che ha da poco compiuto 24 mesi per chiederle il suo parere qualificato.

Il bimbo è nato alla 39 settimana, con parto cesareo programmato (3.650 gr. di peso; 54 cm); le visite di routine dei primi giorni hanno dato tutte esiti regolari, ad eccezione dei valori minimi della glicemia che risultavano tendenzialmente più bassi rispetto al range di normalità; tuttavia, al quarto giorno anche tali valori si sono normalizzati.

Durante i primi mesi di vita io e mia moglie non abbiamo osservato comportamenti del bimbo che potessero sembrare anormali. Il bimbo ha iniziato a gattonare intorno ai 13-14 mesi e a camminare tra i 17 e i 18. Durante lo scorso anno, complice la pandemia, il bimbo è rimasto sempre in casa; nei mesi del lockdown con me, mia moglie e la sorellina maggiore; dai 9 mesi di vita in poi, con la baby sitter a tempo pieno, considerato che entrambi siamo impegnati nei rispettivi lavori. Il bimbo non ha quindi frequentato mai il nido. Ha interagito essenzialmente con noi, i nonni, e, più occasionalmente, i cugini e gli zii. Da un anno circa, c’è stato un avvicendamento tra la baby sitter “storica” e la nuova (latinoamericana).

Il bimbo ha sviluppato la lallazione dopo i 12 mesi ma ad oggi non ha pronunciato che pochissime parole (mamma, papà, pappa) intenzionalmente e nel contesto corretto, senza tuttavia ripeterle. Ha appreso il verso di alcuni animali e li ripete quando li vede attraverso i cartoon e i video.

Compiuti i 24 mesi, il ritardo nello sviluppo della comunicazione verbale mi è sembrato quindi evidente; ciò ha iniziato a destare una certa preoccupazione in me e mia moglie, che abbiamo iniziato ad osservare più analiticamente i comportamenti quotidiani del bimbo. Le riferisco le aree che ci sembrano più problematiche.

Di fondo, ci sembra che il bimbo, pur trascorrendo le proprie giornate in modo sereno e divertendosi nel gioco da solo, con la sorellina e con noi, tenda a mostrare una certa oppositività (ad es. nel resistere alla sorella nelle contese sui giocattoli o anche nell’adeguarsi alle nostre richieste); tende a piangere spesso e irritarsi se non lo si asseconda; in alcune situazioni (ne ricordo un paio durante l’ultima estate, in vacanza), è stato difficile calmarlo (lo si è calmato tenendolo in braccio e facendo una passeggiata). Quest’ultimo aspetto sembra si sia negli ultimi mesi un po’ ridimensionato; nel complesso, è un bimbo affettuoso; cerca spesso le coccole e viene ad abbracciarci.

Come anticipavo, la comunicazione verbale è ancora praticamente assente. Comunica a gesti, indicando l’oggetto delle richieste (ad es. acqua, cibo, giochi), persone che riconosce in foto o in video; indica anche per condividere l’attenzione con noi su situazioni o cose. Comunica anche portandoci in mano e indirizzandoci nella direzione che desidera (ad es. cucina), o anche prendendo le sue scarpine quando capisce che tutta la famiglia è in preparativi per uscire di casa.
Porta spesso oggetti (ad es. la cravatta o le scarpe quando mi vesto di mattina) o porge cibo dando l’idea di volerlo condividere.
Comprende quasi tutte le richieste che gli facciamo; conosce un buon numero di parole (per l’età) che includono oggetti, animali, giochi, cibi, parti del corpo.
Se chiamato, tendenzialmente risponde al nome girandosi o alzando lo sguardo; tende invece a non rispondere se sta guardando la TV o se è assorto nel gioco.
Non sfugge allo sguardo o al contatto fisico; l’aggancio oculare è abbastanza ricorrente durante l’interazione; ho notato tuttavia che quando mi corre incontro felice per abbracciarmi (ad es. quando rientro dal lavoro nel pomeriggio) distoglie lo sguardo proprio a “a fine corsa”, inclinando la testa sul mio corpo.
Varia i giochi con buona frequenza. Ho notato però che talvolta dà l’impressione di ripetere alcune sequenze (ad es. toglie per alcune volte i giochi da un box e poi li ripone dentro); negli ultimi giorni ha iniziato a giocare con un passeggino giocattolo in casa; lo spinge in modo funzionale per circa 10 minuti; dopodichè si interrompe da solo. Sono comparse forme di gioco simbolico: finge di parlare al telefono, utilizza piccoli utensili giocattolo della sorella.

Cammina e corre correttamente. Ho notato che la sera, in genere prima di addormentarsi, per alcuni secondi, scuote la testa, come a dire no; questi movimenti si articolano in una o due ripetizioni (e non si verificano tutti i giorni); altra cosa che mi preoccupa è che il bimbo (anche qui non tutti i giorni e per alcuni secondi quando capita) fa alcuni passi come barcollando intenzionalmente e flettendo un po’ le gambe che tiene divaricate; nel farlo dà l’idea di divertirsi. Capita che cammini anche sulle punte (per pochi secondi).

Nelle poche occasioni che fino ad ora ha avuto di interazione con bimbi della sua età (o anche più grandi), ho avuto l’impressione che cercasse prima con lo sguardo il contatto. Nell’ultima uscita in un parco, dopo aver speso del tempo a giocare solo, si è avvicinato per prendere la mano ad un bimbo sorridendo; ha interagito correndo con altri, esprimendosi nella sua lingua fatta di sillabe e vocali.

La pediatra ci ha suggerito l’inserimento immediato al nido e di approfondire il quadro con un psicoterapeuta e vagliare eventuale visita di neuropsichiatria infantile. In questi giorni il bimbo entrerà al nido e siamo in apprensione per vedere quale sarà la sua evoluzione. Non le nascondo che il ritardo nel linguaggio, unito alle caratteristiche che le ho riferito, ci preoccupano.

La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.

Commenti

Gli aspetti indicati non mi sembrano 'problematici'. Perché li considerate così? Fino a tre anni poi non si parla nemmeno di ritardo del linguaggio, ogni bambino fa la sua strada, più o meno diretta e veloce. Mi mandi comunque il questionario con le vostre risposte e magari qualche video, seguendo le istruzioni nella colonna qui a sinistra.

Buongiorno dottore,
la ringrazio molto per la sua attenzione.
Come suggerito, riporto di seguito il questionario cui ho risposto dando quanti più dettagli possibili. Le invio anche un paio di video.
Resto in attesa di un feed back e la ringrazio ancora.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare......; età dei componenti .....; altre notizie ( bilinguismo, immigrazione interna o dall'estero, ecc.)
La famiglia è composta da me (45 anni), mia moglie (40), una bimba di 6 anni e, appunto, il bimbo di 24 mesi (oggi 25).
età del bambino/a (data di nascita): 30 ottobre 2019
problemi in gravidanza.............nessun problema per lo sviluppo del feto durante la gestazione; la mamma ha sofferto di nausee persistenti durante i primi mesi di gravidanza.
NASCITA
a che settimana ………….38 settimana
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà)……………cesareo programmato senza difficoltà
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica ...peso: 3,760 Kg; altezza 54 cm; circonferenza cranica 35,5 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...accrescimento regolare (tra l’85-90 percentile)
indice di Apgar: 1'……./ 5'……….. durata del ricovero in ospedale……..4 giorni
PRIMI MESI
allattamento: materno ……. artificiale ……… a orario o a richiesta... difficoltà...il bimbo è stato da subito allattato con latte artificiale, a richiesta.
inizio pappine, minestrine, ecc...: dal quarto mese in poi il bimbo ha inizio ad mangiare pappine.
svezzamento definitivo (cioè DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età ……… facile ... difficile ....Lo svezzamento definitivo è avvenuto tra l’8 e il 10 mese, senza grosse difficoltà.
eventuali difficoltà....
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà...Nei primi mesi, il bimbo si svegliava in media 2/3 volte a notte.
persone che lo accudivano...
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi?... Orario?.....La mamma è rientrata a lavoro subito dopo il parto per interrompere durante il lock down. A giugno 2020 (quando il bimbo aveva 8 mesi circa), la mamma ha ripreso il lavoro a regime; da allora il bimbo è stato accudito da una babysitter a tempo pieno, ad accezione del periodo delle vacanze estive (2 settimane).
persona sostitutiva ( nonni, babysitter,...)?........ reazioni del bimbo? .....Il bimbo si è adattato piuttosto bene alla prima baby sitter; ad ottobre dello scorso anno (il bimbo compiva anno) c’è stato un avvicendamento con una nuova figura di riferimento. La nuova baby sitter, al quale il bimbo è affezionato, è latinoamericana. Tende a parlare poco con il bimbo (senza disporre peraltro di un vocabolario vasto, ma esprimendosi comunque correttamente).
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc). Il bimbo mangia ad orari piuttosto regolari. Il sonno tende a rispettare orari regolari (dalle 22/22.30 alle 8 del mattino), con un breve risveglio (non tutte le notti), seguito da riaddormentamento spontaneo. Notiamo che il bimbo tende ad avere un sonno piuttosto “leggero”.
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) .....
tempo video: televisione, telefonini, tablet...Nota dolente: fino a pochi giorni fa, nel tempo trascorso durante la giornata con la baby sitter il bimbo vede la TV per un tempo prolungato. Al rientro della sorellina dalla scuola (intorno alle 16.30), vi sono ulteriori occasioni di accensione della TV. Io e mia moglie abbiamo ora deciso di ridimensionare drasticamente questa tendenza; gli concediamo una mezzora/ora la sera, che può preludere all’addormentamento. Ricorriamo al potere “calmante” dei video cartoon nello smartphone quando il bimbo è stanco e nervoso, oppure quando ha la febbre.
- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: (in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.) ....Dopo i primi mesi, in casa il bimbo è stato tenuto in passeggino, alternando momento di libero movimento. Assecondando le sue richieste, spesso è stato tenuto in braccio.
seduto da solo a che età .....intorno ai 6/7 mesi
primi spostamenti a che età e come: (rotolando, strisciando, uso del girello) ...il bimbo ha iniziato a girare strisciando intorno agli 11/12 mesi ed utilizzare il girello per un mese circa.
primi passi da solo........17/8 mesi
capacità motorie attuali....cammina e corre regolarmente; sale e scende le scale “con prudenza”, appoggiandosi quando scende ad eventuali passamani o muri.
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età.....ha ancora il pannolino
- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ...durante il 3 o 4 mese di vita
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo. Il bimbo orientava lo sguardo verso oggetti e persone, soprattutto quando usciva in passeggino.
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione. Richiamava l’attenzione indicando e piangendo.
Successivamente: attualmente, il bimbo richiama la nostra attenzione avvicinandosi e indicando cose, luoghi, e anche associando una produzione verbale “modulata” con delle intonazioni (la lingua in se è ancora, penso, definibile, come lallazione)
facilità a capirlo e interagire...in condizioni normali riesce ad esprimere bisogni ed esigenze abbastanza facilmente; quando è felice sorride; durante i suoi giochi, non di rado, se siamo presenti (o anche se presente la sorella), interrompe per venirci ad abbracciare. Da baci, quasi a richiesta, in modo un po’ buffo. Ultimamente alle domande poste senza un preciso contesto spaziale o indicazione (ad es. vuoi dei biscotti? Hai fatto pipì o popò?), risponde scuotendo la testa per dire no. Altra modalità di comunicazione è rappresentata dal prenderci per mano e indirizzarci nei luoghi topici (cucina/credenza, bagno, camera/letto).

facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ...se, contrastato o non assecondato, tende a irritarsi e piangere facilmente. In genere, si placa subito, se coccolato, preso in braccio o se gli si offre qualcosa di accomodante. In alcune occasioni (due o tre), mi sembra sempre in vacanza o fuori casa, è stato difficile calmarlo; chiaramente, quando ha febbre tende a lamentarsi e ad essere nervoso.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) ...di fronte a persone nuove tende ad essere inizialmente un po’ diffidente per sciogliersi dopo non molto, fare sorrisi, suscitare attenzione indicando, portando oggetti. In ambienti nuovi tende invece a mostrare paura; anche qui l’adattamento interviene, ma con più difficoltà.
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ...io e mia moglie siamo ansioni ed apprensivi. La baby sitter è abbastanza tranquilla.
FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato............ i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici?.....Il bimbo è attaccato alla mamma, al papà, alla sorellina e alla baby sitter. Dimostra affetto appena rivede i nonni, sia i paterni (che vede poco perché vivono fuori città), sia materni.
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori................ Il bimbo alterna reazioni di pianto al distacco quando io o mia moglie usciamo di casa (e lui ci segue fino all’uscio di casa), a situazioni in cui continua giocare tranquillamente (chiaramente, se io o mia moglie continuiamo ad essere presenti nella “scena” o se è presente la baby sitter). Proprio oggi, secondo giorno di nido, il bimbo ha reagito con pianto continuato all’allontanamento della madre.
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... adulti ...... bambini..... a quanto abbiamo osservato il bimbo sembra curioso nei confronti delle persone che vede per la prima volta. Le guarda come per mettere a fuoco e poi si avvicina (scontando quel minimo di diffidenza iniziale di cui dicevo sopra). Le occasioni di interazione nei confronti di bimbi fino ad ora sono state piuttosto rare. In quelle occasioni, ho notato che inizia a seguire con lo sguardo movimenti e reazioni dei bimbi e farsi un po’ alla volta avanti camminando verso il “focus” dove si sta svolgendo l’azione degli altri bimbi. Scorsa settimana, ad una festa di una compagna della sorella, ha conosciuto un bimbo di 2 anni; dopo aver giocato da solo, con me o mia moglie, ha preso l’iniziativa di andargli vicino, sorridendo e prendendogli la mano, come per voler camminare insieme. Il bimbo un po’ si è ritratto e lui ha provato con un altro tentativo. Con altra bimba (di 3 anni e mezzo, però), ha giocato rincorrendola, facendole sorrisi; mentre lei le parlava ho notato che le dava delle “spintarelle”.
CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) ....
Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere ...Come anche detto sopra, i suoi tentativi di coinvolgerci, quasi sempre attivi, si esprimono attraverso: l’indicazione di oggetti di interesse quali giochi, TV, quadri, animali, cose in movimento, persone; il portare oggetti che ci appartengono (abiti, telefono, telecomando) o che vuole condividere/mostrare quanto buono (cibo). Per rafforzare il senso della comunicazione, unisce all’indicazione, gesti delle braccia, frasi nella sua “lingua” che sembrano voler essere “pregnanti”, che pronuncia con enfasi, quasi a voler far capire che sta dicendo cose importanti (cfr. video che sto per inviare).
- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi... 6/8 mesi
prime parole ......(dice mamma, papà, pappa, ma senza ripeterle in modo sistematico)
due parole insieme ...
uso del no e del sì ....no, scuotendo la testa
frase minima (verbo e sostantivo )....
capacità di dialogo: a parole ... senza parole...vedi sopra; ripete versi di animali, quando li vede nei video
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI: Il bimbo si mostra curioso nei confronti tutte le gli oggetti o giochi nuovi che vede, anche se non intuisce la funzionalità, perché ad esempio si tratta di giochi più avanzati della sorella.
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti. Gioca con macchinine o palla, cavalluccio, costruzioni (in modo funzionale); molto frequentemente anche con giochi della sorella. Ho notato altre due forme di gioco che mi destano qualche attenzione: ha scoperto nelle ultime settimane un passeggino giocattolo della sorella, che si diverte a spingere per tutta casa, per alcuni minuti di seguito. Lo riprende anche più volte durante la giornata; prende talvolta box pieni di giochi; li svuota e li rimonta per alcune volte. Qualche volta ha adocchiato biciclette e ha voluto fari girare i pedali (oltre a volerci salire e girare, aiutato da me).
Tende ad imitare frequentemente; ultimamente, quando mi vede lavarmi i denti, corre verso di me per brandire uno spazzolino e fingendo di lavarsi i denti, passandolo sotto l’acqua. È comparso gioco simbolico che ho riconosciuto in queste forme: fingere di parlare al telefono (con telefoni o oggetti simili), ha avvicinato il biberon o biscotti alle bambole; nei giorni scorsi, ha finto di mescolare con un cucchiaio qualcosa in pentolino giocattolo; ha preparato una pizza “giocattolo” (cfr. video).
DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) ...spesso, anche imitando la sorella, vuole sedersi e disegnare. Scarabocchi, abbozza cerchi e linee.
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... ...da breve ad una decina di minuti (salvo i cartoon e i video su smartphone, per i quali l’attenzione è più duratura).
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE ....Il bimbo comprende circa un 30/40 parole (parti del corpo, giochi, oggetti, animali, verbi di base). Comprende e esegue richieste, ad esempio: dare la mano, porgere un gioco, mettere a posto qualcosa, gettare carte, prendere in altra stanza un oggetto che conosce.
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....come detto, comunica indicando (anche enfatizzando con la sua “lingua”), a gesti, prendendoci per mano.
UMORE Giocoso/irritabile
- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc)...., capriccioso
adesione a regole, orari, limiti, ....non è facile fargli rispettare delle regole; se richiamato in modo stentoreo, si ferma e guarda il genitore.
obbedienza agli adulti .....
reazione a divieti, frustrazioni ....tende a sottolineare con il pianto e l’irritazione la frustrazione per il non riuscire ad ottenere ciò che vuole e, credo (è una mia impressione), il non riuscire a comunicare in modo immediato, se non viene compreso.
capricci, bizze ...
paure, fissazioni.... non ha particolari fissazioni. Si è mostrato però impaurito in alcune situazioni con rumori forti e improvvisi.
- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido ………. A che età ……………Orario ....... Reazioni ………….ha iniziato il nido ieri
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........rapporti con gli insegnati..... con i coetanei.... attività estra-scolastiche (sport, ecc) ....
RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare ........ ...Nelle occasioni di incontro con nonni, zii e cugini, sempre affettuoso e entusiasta (anche dopo se non li vede da settimane). Tali occasioni sono comunque limitate in quanto nonni e alcuni zii vivono fuori città.
- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) ………… inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc).... contatti sociali...Il nostro nucleo è composto da me, mia moglie, la figlia primogenita e il bimbo. La baby sitter viene quotidianamente a casa e vi resta tutta la giornata anche per le faccende domestiche. Viviamo e lavoriamo stabilmente nel luogo di residenza.
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia).......Di mattino, ci svegliamo tutti insieme; il bimbo viene avviato alla colazione dalla mamma, mentre io mi preparo con la sorellina (che frequenta la prima elementare). Mia moglie attende con il bimbo la baby sitter, per recarsi a lavoro. Rientriamo in genere intorno alle 19 dal lavoro; il bimbo pranza e un buon numero di volte cena con la baby sitter. Quando rientriamo, giochiamo insieme fino alle 22 circa. Il bimbo dorme nel lettone (e spesso lo fa ancora la sorella).
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....)........., permissivo/variabili. Il bimbo dorme dalle 22/22.30 alle 8 circa.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc): fino ad ora, la baby sitter ha fatto ampio uso della TV. Ora le cose stanno cambiando.
- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, traslochi, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....nulla; soprattutto lo scorso anno, ci sono state però frequenti discussioni in casa tra me e mia moglie.
Visite mediche, ospedale, altro......
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) su richiesta del pediatra, svolti esami audiometrici, risultati nella norma.
Altre osservazioni ……….
..................

Allora ho visto 3 video. Nei primi due il bimbo 'fa la pizza', molto attento e intento al suo lavoro. lei gli fa varie domande, che non potrebbero interessare di meno il bimbo, che infatti non Le bada. Nel terzo il bimbo è arrabbiato perchè Lei ha spento la televisione e inveisce contro di lei nel suo linguaggio, chiedendole evidentemente di riaccenderla. Lei di nuovo gli fa varie domande ma dopo un po' il bambino si stufa e se ne va.
Qui il problema è che Lei non riesce a entrare in contatto con il bambino, a sintonizzarsi su di lui. Probabilmente anche se lo capisce le sue parole suonano un po' false, non sintonizzate, non sono vere comunicazioni, e non lo raggiungono.
Dalle notizie, mi sa che il bimbo passa ed ha passato poco tempo con voi genitori, e forse così ha conosciuto più le babysitter che voi, e anche voi lo conoscete poco. Genitori non si nasce, si diventa, ma se non c'è il tempo di fare esperienza... La baby sitter parla poco italiano, come fa a imparare a parlare il bimbo? Forse dalla televisione?... Se l'acqua non ce sta la papera non galleggia, dice l'adagio... Mi sa che 'il problema' è questo. Il bambino non sta abbastanza tempo in un ambiente parlante italiano. Ora in effetti andando all'asilo la situazione cambierà. Resterà però il fatto che non state abbastanza col bambino e questo potrà comunque creare dei problemi.
A parte il linguaggio non ci sono altri aspetti problematici, mi sembra. Cercate di cambiare organizzazione e di adottarne una più a misura di bambino, vi consiglio, cercando di passare più tempo con lui.

La ringrazio ancora dottore per la sua analisi.
Stiamo cambiando organizzazione proprio quello che lei ha intuito; le confesso di aver pensato che l'ambiente parlante italiano fosse sufficiente (stando il bimbo comunque con noi la sera e i fine settimana) per lo sviluppo linguistico del bimbo.
Le confesso anche una preoccupazione di fondo per i temi che le ho segnalato sopra (movimenti della testa, postura, irritabilità) che, certo, dai video non emergono. Mi chiedo poi se, e con questo non la assillo più, ha notato una adeguata interattività per lo stadio evolutivo del bimbo.
La ringrazio infinitamente.

Vi ho detto che non vedo altri aspetti problematici, cioè da far risalire a 'malattie' o 'disturbi' del bambino. La questione è che forse l'organizzazione ambientale ha influito su altri aspetti, non solo sul linguaggio, rallentandolo in qualche modo. Ma vi direi di non stare a vivisezionarlo e non guardarlo con la lente di ingrandimento nei pochi momenti che state con lui. Cercate di osservarlo e di conoscerlo meglio, ma non a parole, ma cercando di capirlo, di intuire quello che gli passa per la mente. In modo da capirvi e stare bene insieme. E' questo che conta!
Vediamo che succede all'asilo: ovviamente avrà bisogno di tempo per adattarsi, e di andare gradualmente, per non dover fare un 'salto' troppo grande...

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.