Gioco stereotipato e ossessione per oggetti

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno Dott. Benedetti,

Seguiamo da molto il suo portale e il sito di Facebook che ci sono stati di grande supporto e hanno evitato che ci ritrovassimo in un vortice di diagnosi e terapie, nonostante l'insistenza di molti pediatri e maestre. Crediamo che il problema di nostra figlia sia stato di tipo ambientale (con cause simili a quelle descritte bene nel suo scritto sullo "pseudo- autismo"). Le scriviamo comunque per un consulto. Nostra figlia di 3 anni e 10 mesi ha un ritardo del linguaggio (dice solo poche parole). Premesso che a livello comportamentale sta facendo notevoli progressi e che molte delle stereotipie che presentava da piccolina sono passate con il tempo, c'e' un aspetto che comunque ci preoccupa ancora molto. Il suo modo di giocare. Non ha gioco di finzione e rarissimamente utilizza i giochi nel modo tradizionale. Passa la maggior parte del tempo con un gioco in mano, o un oggetto, o parti di oggetti, facendoli roteare tra le mani e girando per la casa facendo suoni vocali. E' un' ossessione.
La bambina e' comunicativa, affettuosa e mostra interazioni sociali. Ma il ritardo del linguaggio e questo modo bizzarro, ossessionante e ripetitivo di giocare ci preoccupano o comunque ci chiediamo come dovremmo intervenire in modo che provi interesse anche in altre attivita'.

La ringraziamo di cuore per il suo lavoro,
Saluti

Commenti

Mandatemi dei video come scritto nelle istruzioni nella colonna qui a sinistra e aggiungete qui sotto il questionario sempre come nelle istruzioni

Composizione familiare: 4 persone; età dei componenti: mamma 43, papa 40, sorellina 6 mesi e bambina in oggetto 3 anni e 10 mesi; altre notizie: genitori italiani ma esposta a 4 lingue a causa di vari traferimenti in diversi paesi nei primi 3 anni della bambina
età della bambina: 3 anni e 10 mesi
problemi in gravidanza: nessuno
NASCITA
a che settimana: 40
Parto (naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà): naturale con epidurale
alla nascita: peso, altezza, circonferenza cranica nella norma
(eventuali curve di accrescimento epoche successive): sempre nella norma
indice di Apgar: Ignoto. durata del ricovero in ospedale: 3 giorni
PRIMI MESI
allattamento: materno a richiesta fino a 6 mesi, poi la mattina e la sera fino a 19 mesi
inizio pappine, minestrine: 6 mesi
svezzamento definitivo (cioè DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), dal seno a 19 mesi, dal biberon a 3 anni (solo la sera prima di dormire) eventuali difficoltà: nessuna
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà... Ha sempre avuto problemi di sonno fino ai 2 anni e mezzo, momento in cui ha iniziato a dormire nel suo letto ed il sonno e’ migliorato
persone che lo accudivano. Fino ai 2 anni e mezzo principalmemte la mamma e un po’ il papa’. Ma molto attaccata alla mamma con cui passava la maggior parte del tempo.
eventuale ritorno al lavoro della mamma: mamma lavorava da casa in assenza di asilo (non ha potuto frequentare l’ asilo fino a 3 anni e mezzo perche’ non trovavamo posto nel paese dove viviamo).
persona sostitutiva (nonni, babysitter,...)? a volte i nonni, a volte una babysitter, ma molto tempo con la mamma (stiamo all’estero e molto isolati) reazioni del bimbo? tranquille
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità Ora dorme in camera sua nel suo letto da sola tutta la notte (10-11 ore a notte). Alta selettivita’ alimentare fino ai 3 anni (farla mangiare un disastro) ma dai 3 anni l’ alimentazione e’ migliorata moltissimo. Non e’ una mangiona ma mangia una buona varieta’ di alimenti (carne, pesce, uova, pasta, frutta).
abitudini (ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) Ciuccio fino a 1 anno, biberon fino a 3 ma tolto senza problemi. Si addormenta con il papa’.
tempo video: eliminati completamente dai 2 anni e 2 mesi quando ci siamo resi conto dei danni che le causavano. I primi due anni avevamo purtroppo esagerato (soprattutto i nonni). Da allora non li ha piu’ visti ne’ dimostrato interesse.
- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: (in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.) Molto libera di muoversi (tappeto), ha camminato prima degli 11 mesi.
seduto da solo a che età 5 mesi
primi spostamenti a che età e come: (rotolando, strisciando, uso del girello) molto presto, a 7 mesi si e’ alzata in piedi per la prima volta appoggiandosi a una sedia.
primi passi da solo 10 mesi poi ha iniziato ad arrampicarsi ovunque. Molto precoce sul lato motorio, capacità motorie attuali eccellenti, bambina da sempre molto vivace che ama giocare all’ aperto
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età 3 anni e mezzo
- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ... 1 mese
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo nella norma
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione. Piccoli suoni e prime paroline
Successivamente: il linguaggio si e’ interrotto con regressione tra 1 anno e mezzo e 2
facilità a capirlo e interagire... si e’ sempra fatta capire prendendo quello che le interessava o portando le persone a prendere cio’ che le interessava
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc Non molto piangiona e molto coccolona
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...). Diffidente, all’inizio sta sulle sue, timida, ma appena trova affetto ricambia. In generale tollera abbastanza bene i cambiamenti
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ... Forse molto libera di muoversi da sola ma abbiamo speso poco tempo ad aiutarla a sviluppare l’autonomia (es.mangiare da sola, servirsi l’ acqua, vestirsi, cose che l’aiutavamo sempre a fare noi)
FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato. mamma e papa’ e nonni paterni. i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? Principalmente i nonni paterni, ma non molto vivendo all’ estero. Purtroppo pochi incontri con amici di famiglia, principalmente quando torniamo in Italia.
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori molto tranquilla da sempre
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... adulti ...... bambini..... ha iniziato a provare interesse per i bambini ma e’ timida non sapendo parlare e ha bisogno di un pochino per lasciarsi andare. Con gli adulti meglio ma sempre un po’ timida inizialmente poi si lascia andare e molto affettuosa. Preferisce gruppi piccoli di bambini, non troppi tutti insieme.
CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) si molto attivamente ma solo con le persone che conosce.
- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi... nella norma
prime parole ...... a 1 e mezzo ma poi si sono interrotte
due parole insieme ... dice solo un paio di gruppi di parole ma molto raramente.
uso del no e del sì .... molto limitato.
frase minima (verbo e sostantivo ).... no
capacità di dialogo: a parole ... senza parole... senza parole si fa capire perfettamente, comunicazione non verbale molto buona. Comunicazione verbale assente.
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti. Uso totalmente non funzionale dei giochi, molto scarsa imitazione, gioco rappresentativo assente
DISEGNO SPONTANEO a
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) ... a 2 anni disegnava ovunque (scarabocchi su tele, muri, fogli). Dopo di che ha completamente perso interesse. Adesso mostra interesse per le tempere ma piu’ che altro si colora mani e braccia e gioca con il colore.
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE .... molto migliorata negli ultimi 6 mesi, adesso sembra capire quasi tutto e risponde alle richieste.
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI .... ci prova ma non sempre riusciamo a capire, il 70% delle volte si fa capire.
UMORE molto allegro ma a volte un po’ nervosa, profonda e riflessiva
- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc)...., iperattiva ma nell’ ultimo anno si e’ calmata moltissimo
adesione a regole, orari, limiti, .... con la comprensione anche il comportamento e’ migliorato molto
obbedienza agli adulti ..... media, solo quando vuole! Ma e’ molto migliorata
reazione a divieti, frustrazioni .... fino ai 2 anni e mezzo ha avuto frequenti tantrum, ora e’ molto migliorata e reagisce generalmente tranquillamente ai divieti
capricci, bizze ... nella norma, occasionalmente qualche capriccio
paure, fissazioni.... e’ ossessionata nel tenere in mano piccoli oggetti o parti di essi di qualunque tipo (bastoncini, parti di giochi, pezzi di plastica, o pupazzetti) e farli roteare fissandoli intensamente, spesso correndo per casa, facendo suoni senza senso.
- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido Ha frequentato un asilo nido per due mesi in un paese straniero, poi ci siamo dovuti trasferiti nuovamente e ha interrotto il nido A che età un anno e due mesi Orario mezza giornata Reazioni non buone, frequentemente sguardo triste e piangeva spesso.
Scuola materna ha iniziato a 3 anni e mezzo in un altro paese per la prima volta dopo una lunghissima attesa e molto isolamento. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento La bambina e’ molto felice di andare a scuola ma a causa dei suoi comportamenti molto attivi, la non conoscenza della lingua locale e l’assenza del linguaggio, e la mancanza di gioco funzionale simbolico, le maestre la hanno immediatamente indicata come autistica e continuano a farlo nonostante abbiamo fatto un visita specialistica con il dott. Zappella, che ha escluso autismo e indicato invece sindrome dismaturativa. Il rapporto con gli insegnanti e’ buono con quelle maestre che si dimostrano affettuose nei suoi confronti, mentre e’ di indifferenza con quelle che la trattano come diversa.
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........rapporti con gli insegnati..... con i coetanei.... attività estra-scolastiche (sport, ecc) .... Fino ad ora no per via della sua mancanza di linguaggio e scarsa attenzione
RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare Siamo stati molto isolati prima a causa del COVID, poi per via dei continui trasferimenti per lavoro. I rapporti con parenti e amici sono buoni ma li vede poco.
- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) ………… inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc).... contatti sociali... Siamo una famiglia di italiani emigrati all’estero, con poche occasioni di socialita’.
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia). Nell’ultimo anno abbiamo preso in mano la situazione attuando tutte le strategie possibili perche’ la bambina possa trovare un ambiente favorevole al suo sviluppo. Al momento frequenta la materna di mattina, nel pomeriggio vede una babysitter 3 volte a settimana con cui gioca e si trova molto bene, ha sviluppato un forte legame con il papa’. Sta’ inoltre iniziando ad interagire con la sorellina di pochi mesi. Cena verso le 19 e intorno alle 21 va a letto, si addormenta col papa’ e dorme nel letto da sola nella sua stanza.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....).Fino ai 2 anni siamo stati troppo permissivi su tutto (orari, schermi, cibo). Dopodiche abbiamo iniziato ad essere piu’ rigidi nelle regole, con modalita’ ferma ma non severa.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) Zero assoluto a partire dai due anni. Prima, purtroppo, tanto, troppo.
- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, traslochi, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....
Visite mediche, ospedale, altro. Nei primi 3 anni la bimba ha vissuto 4 traslochi in diversi paesi a causa del lavoro dei genitori, per via dei quali sicuramente ha sofferto e di cui ci pentiamo. Da circa un anno siamo finalmente stabili ed ha una sorellina di pochi mesi.
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) Ha fatto esami dell’udito a 2 anni e mezzo risultati nella norma. Ha fatto una visita logopedistica con la dott. Turchetti con cui ci consultiamo regolarmente per trovare strategie.
Altre osservazioni Da quando abbiamo migliorato l’ambiente che la circonda, e con la crescita ovviamente, abbiamo notato numerosi miglioramenti: molte stereotipie iniziali sono sparite, il contatto oculare e’ ottimale, maggiore appetito, miglioramento nel sonno, comportamento piu’ calmo e ubbidiente, generale migliore comprensione del linguaggio, qualche parola in piu’ (specialmente per ripetizione), umore piu’ allegro. La preoccupazione rimane relativamente alla completa assenza di qualsiasi forma di gioco funzionale e di finzione, e il permanere di un uso ossessivo e ripetitivo di oggetti e parti di oggetti, oltre al ritardo del linguaggio.

Sono d'accordo con la vostra valutazione e con Zappella. È probabile che dei fattori ambientali stressanti abbiamo disturbato lo sviluppo della bimba. I miglioramenti nell'ultimo anno probabilmente legati a una diversa gestione da parte vostra sembrano confermarlo.

È comunque utile escludere possibili cause organiche, anche se improbablli. Per prima cosa farei un EEG nel sonno per escludere la sindrome di Landau Kleffner, un raro tipo di epilessia afasia, senza altri sintomi che la regressione del linguaggio nel secondo anno di vita. Va anche confermato che non vi sono problemi di udito, magari anche con opportuni esami, tipo timpanogramma, a cura di un otorino audiologo.

Per poi concentrarsi sugli aspetti pedagogici e psicologici. Vi invito a leggere la pagina 'guardami giocare', link sotto l'intestazione del sito, e adottarla come modo di stare con la bimba. Leggete anche le pagine sul 'gioco libero autogestito' del dr Tribulato, che scrive spesso anche sul mio gruppo facebook, con link al suo sito e al suo libro Bambini da Liberare.
E anche la pagina comunicazione e linguaggio, qui a destra.

Forse potete provare a cambiare ancora un po' il vostro modo con la bimba. Nel vedere i video salta all'occhio che voi volete che la bimba faccia qualcosa e non state attenti invece a guardare cosa vuol fare la bimba. Finisce che non si riesce a stare insieme, e la bimba frustrata (e forse ingelosita dalla sorellina) mette via e cerca magari il contatto fisico come regredendo a un contatto solo fisico corporeo, con frustrazione sia sua che vostra.

Le stereotipie motorie sono probabilmente, nessuno ha la sfera della verità, uno scarico di tensione ( potete leggere la pagina stereotipie motorie sempre nella colonna qui a destra) mentre la mancanza di un gioco più evoluto può essere espressione di uno stato di scarso interesse che non la porta a imitare e imparare. Come si vede nei filmati quando preferisce mettere via.

Vista la discreta evoluzione globale nell'ultimo anno cercherei di modificare nel modo detto sopra le sue esperienze di relazione con voi lasciandola libera nelle sue iniziative senza volerla guidare ma rispondendo alle sue proposte e richieste. Ovviamente quando possibile e con buon senso.
Anche eventuali aiuti esterni, babysitter o educatori o a scuola dovrebbero utilizzare il metodo del guardami giocare.
L'evoluzione nei prossimi mesi potrebbe dare elementi di conferma.
Cosa vi dice la Turchetti?

Grazie Dottore per la veloce risposta e per l' indicazione degli scritti sul gioco e il linguaggio. Non avevo ancora letto in particolare lo scritto "se il guardarmi giocare non funziona" che indica l'importanza di sorprendere con attivita' piu inusuali il bambino disinteressato. Questo spunto ci e' stato dato anche dalla Dottoressa Turchetti l'ultima volta in sessione. Noto in mia figlia non tanto la mancanza di capacita' manuali o di gioco in se, quanto piuttosto un totale disinteresse verso certi giochi e forse un po' di noia, che la portano poi a ricercare quelle attivita' piu' ripetitive che in un certo senso la tranquillizzano. Un esempio se vogliano l'ho avuto ieri quando all'improvviso le ho detto "vuoi gelato" e lei ha immediatamente gettato a terra l'oggetto che aveva tra le mani da un po' e correndo a prendersi il gelato, mostrandomi se vogliano che quando c'e' qualcosa che realmente le interessa l'ossessione viene dimenticata. Il gioco libero autogestito mi ha interessata molto come approccio. Anche se, ha ragione, dobbiamo renderlo un vero e proprio modo di approcciarci a lei, piu' che un' attivita' di qualche momento, senza sbagliare come facciamo nei video di volerle far fare quello che vogliamo noi. La pedina che mi mancava credo pero' fosse proprio quella del disinteresse da stimolare perche' la frustrazione arrivava quando sedendoci a terra vicino a lei, lei comunque ritorna alle attivita' ripetitive o corre via e fatichiamo a trovare la condivisione. Una cosa e' certa tutti i progressi che abbiamo visto sono sempre stati quando la bambina si e' sentita piu' serena, meno frustrata, piu' compresa, quando mamma e papa' fanno cose insieme a lei, andiamo in giro o ridiamo. Quando si pretende da lei qualcosa, si ottiene l' effetto opposto ( e la scuola purtroppo sembra non capirlo). Per quanto riguarda il linguaggio la Dottoressa Turchetti e' una persona eccezionale (lei tranquillizza noi che in questo modo siamo piu' sereni con la bambina) e ci sta aiutando molto, e' molto rassicurante e ha un approccio molto simile al suo se vogliamo, tutti i consigli che riceviamo portano verso il rispetto della bambina, il capirla, il cercare il legame affettivo e comunicativo con lei anche senza il linguaggio, senza mai forzarla. Lei ha incontrato la bambina a Dicembre e poi continuiamo online. Non ha riscontrato nulla che possa indicare a una patologia in nostra figlia (se non un rallentamento dovuto a questo blocco dal quale sta uscendo). La dottoressa sostiene esattamente quello che ho letto ora anche nel suo scritto "comunicazione e linguaggio". Dice che il linguaggio e' l' ultimo ad arrivare, una volta che tutto il resto si e' strutturato, il comportamento, la comprensione, la comunicazione non verbale, all fine di tutto arriva il linguaggio. Noi non vediamo l' ora lo ammetto, credo che sara' una rivoluzione quando finalmente esplodera'.

Buongiorno Dottore, la contatto di nuovo in preda alla disperazione e per un consiglio. La scuola materna ci ha convocati continuando a sostenere che mia figlia sia autistica nonostante avessimo portato la diagnosi del Prof. Zappella. Vogliono il sostegno (e quindi una diagnosi perche' senza non c'e' sostegno). Noi abbiamo nuovamente rifiutato (anche perche' la diagnosi di non autismo gia' la abbiamo). Ormai per loro mia figlia e' autistica o plusdotata, la novita' del giorno, si perche' hanno sparato anche quello, nel senso che qui si sparano le diagnosi come i numeri del bingo a caso. Ma il concetto e' sempre lo stesso, vogliono il sostegno perche' loro non la possono gestire. Mia figlia oggi piangeva a scuola, loro sostengono che pianga spesso (anche se mi e' difficile crederlo perche' e' una bambina allegra e mi sembrava andasse sempre molto volentieri a scuola). Noi non ci sentiamo piu' di portarla li perche' se loro hanno deciso cosi' non cambieranno mai idea e temiamo possa essere deleterio per nostra figlia su cui ora stiamo cercando di non commettere errori. Ma se la togliamo avremo possibilita' di inserirla in una nuova scuola solo a settembre (siamo all'estero) e perderebbe mesi e mesi di possibilita' di interazioni sociali (che le sono gia' mancate cosi' tanto nei primi anni di vita). Le chiedo ormai persa senza sapere piu' dove sbattere la testa un consiglio. Secondo lei cosa puo' essere peggio? Toglierla da una scuola che non la comprende, che ha deciso non si prendera' cura di lei e dove oggi l'ho trovata piangendo. Oppure mesi e mesi a fare turni tra nonni, io e il papa e i parchetti ma senza darle la possibilita' di una vera socialita' come quella che da la scuola? Finche' a settembre riusciamo a inserirla in una nuova scuola? Grazie per qualsiasi punto di riflessione possa darmi.

Perché piangeva a scuola? E la bimba che dice , parla della scuola, dei compagni, ci va volentieri? E com'è di umore, anche fuori...,?

Purtroppo mia figlia non parla e non puo' raccontarmi cosa succede. E' una bambina sempre allegra con noi ma che ha una sensibilita' molto profonda. A noi sembrava andasse molto volentieri a scuola ed era felice e anche a casa lo era. La tengono solo 3 ore, non vogliono tenerla di piu' senza insegnante di sostegno. Ce ne siamo fatti una ragione e abbiamo pensato di iniziare almeno cosi per aspettare i suoi miglioramenti (che a casa sono evidenti) sopratutto perche' pensavamo fosse felice. Ma ieri ci hanno convocate e dai 2 giorni prima della convocazione fino al giorno della convocazione sono arrivata e scuola e la bambina piangeva. Durante la riunione hanno detto che per loro lei e' diversa, che senza sostegno non la possono gestire, che la maestra di referenza e' convinta sia autistica. Cose cosi. Ieri l'ho presa a scuola e piangeva e sta notte ha avuto una crisi, una specie di pavor notturno. Urlava sbatteva ma sembrava dormire. E' stato bruttissimo, questo era successo in passato ma non era mai piu' successo da quando la bambina era serena. Ma io ho la sensazione che negli ultimi giorni sia successo qualcosa di stressante a scuola che le ha turbato la serenita' e sospetto quasi manipolato apposta per poter tornare all'attacco con noi sul sostegno. Sta mattina ho pensato che forse le hanno tolto il suo bastoncino con cui era andata a scuola la mattina, o forse lo ha perso, o forse l'hanno portata fuori senza lasciare che lo prendesse e lei si e' arrabbiata e si frustrata perch' non la capiscono. Non lo so davvero.

Non avevo rivisto i post iniziali.
Situazione molto spiacevole. La bambina sembra sacrificata nel confronto fra scuola e genitori. Non da voi.
Ci sono alternative tipo scuola parentale con altre famiglie? Esperienze simili si stanno diffondendo, mi sembra. Potreste fare qualcosa di questo tipo, usando come base il metodo del Watch me play, che essenzialmente è simile a quello Montessori.

Grazie mille. Mi fa piacere che ci consigli una scuola parentale di tipo montessoriano perche' e' piu' o meno la scelta che abbiamo fatto noi per settembre. L'abbiamo iscritta a una parentale steineriana, pedagogia Waldorf. Un mondo tutto nuovo per noi ma in cui poniamo molte speranze almeno vista la loro presentazione a cui abbiamo assistito. Sembrerebbe il posto giusto per la situazione di mia figlia. Speriamo pero' che le insegnanti ne abbraccino davvero a pieno il pensiero. Il nostro problema pero' e' da qui fino a Settembre. Sono tentata e infondo credo che la cosa migliore sarebbe ritirarla da dov'e' perche' non sta funzionando. Non la capiscono. L'hanno etichettata. Ma perderebbe la socialita' di cui ha tanto bisogno. Anche se infondo si tratta solo di 4-5 mesi, mi sono accorta in questa avventura con mia figlia che ogni errore porta brutte conseguenze. Un caro ringraziamento dottore.

_________________________

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.