ADOS

Il test ADOS a suo tempo, negli anni 90, mi pare, nacque come strumento non per fare diagnosi, ma per tentare di misurare 'oggettivamente' i 'sintomi' di autismo, quando era ancora considerato una gravissima condizione, e le eventuali variazioni nel tempo in corso di terapie varie o meno. Solo in seguito, col crescere dell'industria dell'autismo, è diventato lo strumento unico per estrarre il responso fatidico, attribuendogli il potere assoluto di dire la verità, accettata fideisticamente dagli adepti come una verità rivelata. In pratica è una pagella di voti attribuiti alle più varie 'materie', una lista di pretesi sintomi, con un giudizio finale desunto dalla somma dei vari punteggi. Non si basa su una valutazione approfondita del bambino, della sua storia, del suo ambiente, delle sue esperienze, ma sulle sue prestazioni in un dato momento. La sua semplicità e facilità d'uso ha fatto sì che la diagnosi di autismo è diventata alla portata di persone senza una formazione clinica complessiva e senza esperienza clinica generale, ma solo abili nella somministrazione del test. A ciò si può aggiungere che anche la più sponsorizzata e diffusa terapia, l'ABA, è una lista di attività ripetitive che richiede una formazione minima per diventare 'tecnici', che la somministrano ai bambini, sotto supervisione periodica di uno più esperto. L'effetto combinato è quello che tutti vedono. La diagnosi e la terapie sono spesso affidate a persone giovani e inesperte nelle cui mani viene messa la sorte di bambini e famiglie. Quasi armi micidiali distribuite in quantità a molte persone irresponsabili perché non informate della complessità dellesituazioni in cui intervengono e privi delle competenze per accorgersene.
Che dire ai genitori? Evitate di farlo ed evitate quanti ve lo propongono.