Confusione

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Salve Dottore,
Sono la mamma di un bimbo di 3 anni e 2 mesi che in questa fase evolutiva dimostra un disturbo del neurosviluppo.
Mio figlio parla poco e male è molto socievole ma, secondo i neuropsichiatra, poco sociale.
Michele è nato durante la pandemia e la prima volta che è stato in un gruppo di bambini è stato a 2 anni, quando ha iniziato la scuola.
Michele è stato sempre un bambino con una bellissima risata, simpatico a cui piace molto scherzare. Non ha problemi con le persone, non ha paura dei dottori e riesce a stare un po' con tutti.
Ha iniziato da poco la materna e, dopo tre giorni, le maestre si sono lamentate del fatto che lui si distrae facilmente, non vuole seguire la didattica e non riesce a condividere i giochi con gli amichetti tanto che ha iniziato a dare i morsi per difendere le cose che, secondo lui, sono sue.
La maestra mi ha fatto richiedere le terapie di logopedia e psicomotricità da fare a scuola e mi ha detto di velocizzare una visita dal neuropsichiatra della scuola che avvierà i documenti della 104 per il sostegno perché, secondo loro, il bambino ha difficoltà che loro non riescono a gestire.
Mi è crollato tutta la serenità anche perché, nonostante non parli tanto e bene ed è molto esuberante, mio figlio è un bambino molto autonomo, sotto la mia osservazione fa la doccia da solo, mangia da solo e fa tantissimo gioco simbolico dove spesso mi coinvolge per inventare una storia
Il logopedista privato dice che recupererà, con pazienza, il linguaggio e che, secondo lui, porterà benefici anche sul comportamento.
Io ho sempre saputo che il bambino avesse una difficoltà ma non che potesse cadere nello spettro.
Da dire che nei due anni in cui non è uscito è stato solo con me ed il papà è forse abbiamo sbagliato nello stimolarlo in modo efficace.
Da giugno ha levato il pannolino ma con la cacca si rifiuta di farla nel gabinetto.

Attendo una sua risposta

Grazie

Aggiungo, il bambino ha lallato, fatto gioco simbolico già nel primo anno di vita.
Seduto da solo tra i 7/8 mesi e dopo poco ha iniziato a gattonare.
Camminato a 13 mesi.

Direi a prima vista di cambiare subito scuola e di trovarne una meno medicalizzante se non collusa con i cacciatori di autismo
Resistere e non fatevi intrappolare. Non so se segue il mio gruppo facebook liberare i.bambini dalle diagnosi, glielo consiglio. Link in colonna qui a destra.
Comunque mi mandi il questionario compilato e dei video, come da istruzioni in colonna sinistra

(continua)

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Questionario
Le notizie del questionario, relative sia alle tappe di sviluppo che alle esperienze ambientali e all'organizzazione di vita, sono importanti per la richiesta di consulto su bambini piccoli e non (questioni di sviluppo psicomotorio, linguaggio, comportamento, relazionalità, problemi scolastici, ecc): dopo aver illustrato i motivi della richiesta, si prega di allegare le seguenti informazioni, rispondendo se possibile a tutte le domande, anche se in modo sintetico, non più di due pagine, per favore. Potete fare copia/incolla sulla pagina del vostro consulto o sulla pagina email. Le varie voci sono una falsariga, uno spunto da seguire per dare le informazioni necessarie per conoscere lo sviluppo del bambino e l'organizzazione familiare e il modo di avere rapporto con lui.
Si consiglia di non limitarsi a risposte sì - no o poco più ma di rispondere descrivendo i vari aspetti con le proprie parole dando tutte le informazioni possibili.

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QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO E SUL CONTESTO AMBIENTALE

composizione familiare: papà,
mamma, bambino; età dei componenti Papà 38, mamma 36, bambino 3
; altre notizie ( bilinguismo, immigrazione interna o dall'estero, ecc.) Nulla.

età del bambino/a (03/08/2020)

problemi in gravidanza: gravidanza tranquilla, solo al termine parto d'urgenza.

NASCITA
a che settimana 39+5
Parto: Taglio cesareo d'urgenza per sofferenza, cordone avvolto al collo e sotto le braccia.
alla nascita : peso 3,820 kg, altezza 51 cm, circonferenza cranica 34.
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1' ok / 5' ok durata del ricovero in ospedal 3 giorni

PRIMI MESI
allattamento: materno SI per 11 mesi artificiale SI per 12 mesi a orario. Difficoltà: le prime due settimane il bambino aveva difficoltà nella suzione che con pazienza abbiamo risolto.
inizio pappine, minestrine: svezzamento a 5 mesi e mezzo con brodo vegetale, creme. Primi tempi liofilizzati, poi omogenizzati fatti in casa e frutta fresca, in barattolo so per emergenza.
svezzamento definitivo svezzamento tradizionale con verdure, carne, pesce, dopo l'anno ha mangiato quasi tutto tranne l'uovo per intolleranza età 12 facile Si difficile No
eventuali difficoltà Dopo i 2 anni ha mostrato preferenze.
ritmo sonno veglia nei primi mesi Non riusciva a dormire solo nella next to me ma preferiva starmi vicino , orari In base l'esigenza del bambino, difficoltà Si, perché non ha mai avuto una routine. Diciamo che il bambino nel primo anno di vita ha sofferto di una importante dermatite monnullare che lo infastidiva.
persone che lo accudivano Genitori.
eventuale ritorno al lavoro della mamma: No a quanti mesi?... Orario?.....
persona sostitutiva ( nonni dopo i 2 anni)?........ reazioni del bimbo? Molto positiva, ha sempre mostrato piacere nel restare con i nonni.

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione i primi 2 anni tutto ok, alimentazione variegata e sana, sonno Ha riscontrato la necessità di dormire nella culla, orari e modalità (culla, favole o musica)
abitudini ( ad 1 anno biberon, 2/3 anni nulla) .....
tempo video: Purtroppo si, ha utilizzato TV e Tablet.

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: (in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.) In braccio, box e sediolone ed alcune volte a terra. Avevamo paura si facesse male.
seduto da solo a che età 7/8 mesi
primi spostamenti a che età e come: (rotolando, strisciando, uso del girello) ...dai 7 mesi seduto, 9/10 mesi gattonava e si manteneva all'inpiedi. Mai usato girello.
primi passi da solo 13 mesi.
capacità motorie attuali. Corre tanto, mette le pantofoline da solo, mangia tranquillamente da solo (già da un bel po') pedala la bici, con i braccioli sa nuotare, si arrampica ovunque. Unica cosa è scoordinato nel salto.
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età 2 anni e 10 mesi ha tolto il pannolino. Controlla benissimo la pipì ma la cacca No.

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi dai 3/4 mesi più che sorrisi il bambino rideva di gusto.
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo: i suoi giochi preferiti sono i veicoli, gli animali e la plastilina. Ha piacere di stare con le persone e chiamarle quando ha voglia della loro compagnia. Mostra attenzione solo se l'attività è di suo interesse. Ha sempre avuto uno sguardo attento.
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione. Nel primo anno mi chiamava o utilizzava delle piccole urla per attirare l'attenzione ed indicava la cosa che voleva.
Successivamente: Quando ha iniziato a camminare ha comunicato molto col corpo e se voleva qualcosa mi veniva a chiamare e, con la mano, mi accompagnava verso l'oggetto che voleva. Adesso, a modo suo, me lo chiede verbalmente.
facilità a capirlo e interagire: Per me è stato sempre abbastanza facile capirlo. Per le persone estranee è un problema.
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ...
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) Il bambino piange facilmente solo quando va in frustrazione perché non accetta il NO di mostrando un'oppositività abbastanza difficile da controllare. Per il resto è molto affettuoso con tutti.
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ...Noi genitori siamo abbastanza ansiosi ed apprensivi, ed in questo momento il bambino percepisce la nostra preoccupazione.

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato Genitore, Nonno e cugino maggiore. i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? Adesso Si.

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: Tranquilla in tutti i contesti. Mai dato problemi.

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE SI adulti SI bambini SI, anche se ancora non è molto sociale con loro.

CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) Qualche volta cerca di coinvolgerci nel giochi simbolico, alcune volte condivide il suo interesse. Cerca l'attenzione delle altre persone come a voler dire "ehi ci sono anche io!"
Attivamente: Abbastanza Solo passivamente: No Non è interessato a condividere: con i bambini non riesce a condividere i giocattoli ed in questi momenti che partono i morsi.

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi precisamente non ricordo il mese preciso ma, nel primo anno, c'è stata.
prime parole 8 mesi (mamma, papà, nonno, tetta, No)
due parole insieme quasi 3 anni
uso del no e del sì il NO già nel primo anno, il si prima dei 3 anni
frase minima (verbo e sostantivo )....Verbi non tanto, sostantivi si
capacità di dialogo: In questa fase iniziale qualche piccola frase e domanda la fa, ma con tanta difficoltà.
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti.
Il bambino presenta un forte interesse nei veicoli, li usa sia per il gioco simbolico sia per capire come funzionano e come sono fatti, in modo molto dettagliato, ad es. Vuole capire perché e come si muove una ruota, le porticine. Sa distinguere i vari veicolo infatti, col gioco simbolico, imita il rumore dei motori e di eventuali sirene. Imita il papà che lavora e me con la cucina.
DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) ...Non è amante del disegno, è ancora in fase di scarabocchio. Si limita a colorarsi la mano con la tempera riportandola sul foglio.

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve: sulle cose che non gli interessano l'attenzione è breve. lunga: se il gioco o l'attività gli interessa ha maggiore attenzione.

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE. Il bambino comprende le richieste che gli facciamo ma, se si scoccia di esaudirle, risponde con il NO.

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI : buona comunicazione. Non ho mai riscontrato particolari problemi.
Non parla tanto ma si fa capire.
UMORE

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc) Fuori casa è molto esuberante, non gli piace star fermo, non rispetta i turni. Ad es., al parco, non comprende che c'è una fila da rispettare per un gioco.
adesione a regole, orari, limiti: Non gli piacciono le regole.
obbedienza agli adulti: dipende, se deve esaudire un suo desiderio allora obbedisce, altrimenti NO.
reazione a divieti, frustrazioni: il bambino va in frustrazione quando deve condividere e quando gli diciamo NO.
capricci, bizze: capricci quando non può fare quello che vuole e così che partono i morsi o i pizzichi.
paure, fissazioni: Ha paura degli insetti e lucertole. Quest'anno ha dimostrato una forte fissazione per i condizionatori infatti, in vacanza, voleva sempre controllare le case dei vicini per sare se anche loro lo avessero.

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido Si A che età 2 Orario 8:30 Reazioni 14:00
Scuola materna Si eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento No. Le maestre hanno avuto difficoltà col bambino.
Successive scuole ....... apprendimento Discreto. comportamento sempre molto esuberante rapporti con gli insegnati Abbastanza tranquillo. con i coetanei tranquillo fino a quando non deve condividere. attività estra-scolastiche (sport, ecc) nulla

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare: Il bambino non ha mai mostrato difficoltà relazionali con parenti ed amici o altro.

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) No inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc)No contatti sociali pochissimi nei primi 2 anni.
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia) nello stato attuale il bambino si sveglia verso le 6:45, fa la colazione e ci prepariamo per la scuola. All'uscita ritorniamo a casa e sta con noi genitori o nonni che vengono a trovarlo, verso le 18:30 fa la doccia, cena e poi, verso le 21:30 dorme. Il pomeriggio non riposa quasi mai. Nei week end, quando capita, usciamo ma il bambino sta spesso solo ed esclusivamente con noi e qualche volta i nonni. Raramente incontriamo altri bimbi.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....) Come genitori non siamo severi, ci arrabbiamo quando è dovuto. Il pomeriggio non riposa quasi mai, dorme in culla e, qualche volta, comanda lui quando io ed il papà ci sentiamo sfiniti.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) Durante la pandemia, purtroppo, ha visto tanti video in TV e cellulare. Ora gli do un tempo limitato ma deve scegliere una storia da seguire. Altrimenti nulla.

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, traslochi, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....Nulla
Visite mediche, ospedale, altro......Michele, lo scorso anno, a causa delle molte virosi ha visto molti medici ed è stato anche al PS. Ma non ha mai mostrato agitazione. Non ha paura dei medici ed è molto collaborativo.
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) Analisi del sangue eseguite lo scorso anno causa febbre persistente.
Altre osservazioni: Il bambino non mangia più con gusto da quando,.lo scorso anno, ha iniziato la refezione a scuola. Questa cosa mi porta un po' di sconforto e difficoltà nel gestire la sua alimentazione che è sempre stata ottima e soggiacente.
Da ricordare che parla poco e male, cosa che gli porta ad avere un comportamento disfunzionale.
Contatto oculare Ottimo.

Al nido la situazione com'era?

La mia impressione è che il bambino passi una fase di crescita un po' stressata, e lo mostra nel rifiuto del vasino per la cacca e nelle reazioni ai no e nel comportamento all'asilo. Ma non vedo nessun "disturbo". Il linguaggio è un po' indietro ma sembra in evoluzione. Negli ultimi sei mesi è progredito o no? Molto bambini parlano più tardi, senza altri problemi.
C'è semmai da fare attenzione agli aspetti psicologici e pedagogici per non fare troppi errori (vedete in colonna destra gli errori frequenti dei genitori), magari per l'ansia e l'apprensione, ma non vedrei necessità di nessun intervento sul bambino.
All'asilo dovrebbero avere pazienza e aiutare il.bambino a passare questa fase, e certo non hanno alcun diritto di imporvi terapie o visite. Siete voi che scegliete e decidete, non fatevi condizionare, spesso in questo periodo molte maestre fanno cose molto fuori dei loro limiti. Difendetevi. Se vi stressano troppo e troppo a lungo cambiate asilo.
Aspetto i video

Negli ultimi mesi, specialmente in estate, ha fatto progressi col linguaggio. Dice tante paroline in più ed ha solo la difficoltà nel metterle insieme. Ha imparato tutti i nomi dei nostri vicini, li chiamava e li salutava.
Al nido alcune volte le maestre lamentavano il suo essere esuberante ma nulla più, anzi, dicevano che era molto simpatico. Del nido privato non sopportava la direttrice, non gli piaceva proprio ma le maestre le amava. C'è da dire che non ha frequentato assiduamente perché ogni mese si contagiava. Avrà fatto 1 massimo 2 settimane al mese e dicembre, aprile e giugno a casa.
Alla recita di Natale scappò dal coro e faceva gli affari suoi, però c'è da dire che a dicembre ha fatto tutto il mese a casa ma ho tirato un sospiro di sollievo alla recita nel mese di maggio, dove il bambino ha collaborato tanto ed a un certo punto piangeva perché non voleva scendere dal palco.
Le ho inviato alcune video su whatsapp.
Video in cui giochiamo insieme non ne ho perché non avevo chi lo facesse e poi ero concentrata a giocare con lui.
Magari, se serviranno, ne farò qualcuno nei prossimi giorni.
Grazie

Altra cosa quando capita, ma raramente, andiamo ad una festa non ascolta gli animatori ma interagisce solo se propongono qualcosa che a lui interessa.
Da quando ha iniziato la nuova scuola, circa 2 settimane, il bambino ha iniziato a sfarfallare ogni tanto e correre per casa, come se volesse scaricare la tensione. Prima della scuola non lo faceva, devo essere onesta.

Nei video non vedo nessun problema. Lasciatelo giocare li beramente, quello che vuole lui. Leggete la pagina "guardami giocare" e seguito quel modo lì, vi consiglio. Cercate di fargli fare esperienze di conoscenza di posti e persone.
Non date retta alle maestre. Dite che avete capito e ci penserete. Non è affare loro. Tenetemi aggiornato e ricontattatemi in caso di necessità

Grazie mille Dottore, è stato molto chiaro e rassicurante. L'aggiornerò in caso di necessità ed anche per eventuali progressi.
Ancora grazie. Le auguro una buona serata.

Buongiorno Dottore, la contatto a distanza di qualche giorno perché ho piccole novità.
Purtroppo non ho potuto cambiare scuola perché non ci sono posti altrove e, per adesso, mio figlio è ancora in questo asilo fatte di maestre che credono di essere specializzate in psicologia o neuropsichiatra (con tutto rispetto per le maestre che fanno bene il loro lavoro).
Io e mio marito abbiamo deciso di fare fare terapia al bambino, psicomotricità e logopedia, non a scuola come ci dissero le maestre. Per questo motivo abbiamo prenotato una visita dal NPI Asl (per usufruire poi della convenzione) prevista per novembre/dicembre.
Settimana scorsa arriva telefonata Asl, dove ci dicono che hanno anticipato visita per pressione da parte della scuola. Cioè ci hanno fatto saltare una fila di bambini che stanno aspettando chissà da quanto tempo. Porto il bambino a visita, dove ha interagito tanto, la NPI ci fa delle domande dicendomi che vuole rivedere il bambino il 23 ottobre.
La dottoressa non mi ha detto nulla di che, oltre al ritardo del linguaggio ed un disturbo del comportamento che va assolutamente corretto con terapie. Dice che le terapie vanno fatte fuori scuola e mi ha messo il bambino in osservazione programmando visite periodiche mensili.
Io sono molto in ansia. Da mamma sono consapevole che mio figlio vive una condizione particolare col linguaggio ed atteggiamenti, non sempre, disfunzionali, ma queste visite mensili mi mettono un'angoscia tale e la paura di una diagnosi sbagliata e precipitosa.
Un'altra cosa che mi preoccupa è che il bambino ha fatto una bella regressione con la pipì. Bagna anche 3 volte il letto la notte, cosa che non faceva da tempo, anzi si è sempre svegliato per essere accompagnato in bagno.
Inoltre vuole stare solo con me, non vuole nemmeno più il papà, cosa che prima non faceva visto che è un bambino che non ha mai dato problemi di adattamento, anzi è sempre stato bene ovunque e con tutti.
Non vorrei che ci stiamo illudendo di fare bene ma lo stiamo solo stressando di più, rischiando un etichetta che non gli appartiene.

Grazie per l'attenzione.

Mi spiace che non mi avete dato retta e siete andati mettervi nei guai. L'ansia è una cattiva consigliera. Forse non ero stato più esplicito.

Bisogna capire il bambino, e ora i motivi della sua regressione con la pipì, anche se forse è una parola grossa ..., Più che correre a fare queste diagnosi inaffidabili e pericolose.

Fermatevi finché siete in tempo

Se volete possiamo vederci in videochiamata, anche col bambino, per parlarne. In tal caso contattatemi per email, vedete le istruzioni nella colonna qui a sinistra

Dispiace anche a me Dottore, non ci dormo la notte ed i sensi di colpa mi stanno uccidendo. Sono sempre in dubbio, mi fanno sentire così. Di solito i genitori sono contenti che inizi la settimana per portare i figli a scuola per giocare e divertirsi. Io, invece, faccio il conto alla rovescia ed aspetto il week end per stare con mio figlio lontano da tutto questo stress.
Per la videochiamata le faccio sapere che mio marito si organizza con il lavoro. Grazie mille sempre.

Salve Dottore,
Mi scusi se non l'ho contattata più tramite email, ma tra il lavoro impegnativo di mio marito ed alcuni avvenimenti spiacevoli, non ho potuto farlo.
Ho delle novità. La NPI dell'ASL ha rivisto mio figlio e non ha riscontrato nulla di patologico oltre il linguaggio immaturo.
Mi ha chiesto di poter parlare con le maestre per dire loro di dare tempo al bambino e soprattutto di fare il loro mestiere senza mettere ansie inutili.
Inoltre, mi ha invitata a ritornare a febbraio da lei col bambino, ma ho deciso di non andarci.
A scuola sembra andare molto meglio, il bambino lavora bene, mangia e rispetta un po' di più le regole, anche se la maestra lamenta un certo atteggiamento troppo fisico del bambino nei confronti dei compagni, aggiungendo che rischia l'isolamento dal gruppo.
Io ed il papà abbiamo deciso di aiutarlo con un percorso logopedico perché il bambino ha un buon vocabolario ma ancora tanta difficoltà nel formulare frasi, come se avesse un disturbo espressivo.
Prima di iniziare questo percorso, uno psicologo ha detto che il bambino cognitivamente è in epoca e dobbiamo dargli tempo lavorando col linguaggio.
Nonostante tutto ho sempre timore che qualcosa non va, specialmente quando vedo i coetanei di mio figlio che sembrano molto più maturi di lui, hanno già individuato un migliore amico, parlano come degli adulti e fanno gruppo. Mio figlio li cerca ma sembra indietro e col fatto che parla poco e male non lo aiuta ad includerai meglio.
Grazie e buon lavoro

Resto a disposizione.

Salve dottore, le riscrivo dopo tanto tempo perché ho voluto un po' riflettere sulla situazione di mio figlio. Mese scorso, presa dall'insicurezza, sono stata dal Dottore Zappella che ha fatto una visita bella lunga a mio figlio. Lo ha osservato tanto, ci ha giocato, fatto delle domande ed il bambino ha interagito tanto anche perché la stanza in cui eravamo era grande, luminosa, colorata e piena di giochi. Alla fine della visita il Dottore ha detto che mio figlio, che ha 3 anni e mezzo, ha un semplice ritardo del linguaggio e deve fare logopedia ed a casa metodo portage. Siamo rientrati a casa sollevati perché il dottore ci ha rassicurati dicendoci che, una volta acquisito un buon linguaggio, mio figlio avrebbe migliorato anche l'aspetto comportamentale un po' immaturo.
Al colloquio a scuola le maestre non hanno voluto sentir ragioni e mi hanno detto che devo andare all'asl perché mio figlio ha bisogno del sostegno perché non si autoregola e sono rientrata in quel vortice di ansia incontrollabile.
A logopedia sta andando abbastanza bene anche se il foniatra mi ha detto che mio figlio parlerà ma avrà molti problemi sociali causati dei discorsi disfunzionali che farà.
È come se Zappella, a causa della sua età, non venisse più considerato perché usa metodi vecchi come lui.
Mio figlio ha fatto progressi, usa frasi in modo contestuale e guarda negli occhi cosa che logopedista e foniatra contestano.
Io sono molto restia al sostegno, perché in estate potrebbe avere un esplosione nella crescita, e quindi vorrei aspettare...anzi vorrei proprio non arrivarci.
Il bambino cerca tanto le persone, sia adulti che bambini, per giocare ma, soprattutto i suoi amichetti, gli giocano e lo trattano come un bambino piccolo e questa cosa mi fa male perché so, che dietro a questi atteggiamenti, ci sono le maestre che ormai sembrano non voler sentire ragioni.
Il bambino non mi chiede nemmeno più di andare in bagno e si fa sotto come quando ho iniziato lo spannolinamento a giugno ed, inoltre, è diventato onicofagico come se stesse sotto stress.
Non vivo serena ed ho paura per il futuro ma, allo stesso tempo, credo che Professori come lei e Zappella non hanno nulla da guadagnarci, oltre al bene dei bambini e delle famiglie, dando dei pareri specifici e certi.
Grazie per l'attenzione, spero in un suo consiglio.

Signora, purtroppo viviamo in un mondo in cui è aperta la caccia all'autistico o a ogni altro disturbo come se si trattasse di stanare pericolose spie che devono essere catturate e messe in condizioni di non nuocere.
Tutto ciò è molto pericoloso per bambini e famiglie , e il rischio è di essere presi in trappola. Bisogna difendersi e per farlo conoscere i propri diritti e anche le norme per bloccare le intrusioni di scuole e servizi vari.

Nel gruppo facebook in alto a destra molti genitori si confrontano su questi argomenti e traggono forza per resistere e strategie per opporsi.. vi consiglio di seguirlo.
I bambini vanno protetti dalle interferenze degli adulti che spesso ostacolano il loro sviluppo. I genitori sono soggetti a ogni tipo di pressione. Ricordate che l'ultima parola, la scelta e la responsabilità è loro, e che maestre, medici ecc passano, mentre i genitori restano.

Salve Dottore, il gruppo lo seguo da tempo e qualche volta ho parlato della mia situazione.
Le volevo dire che questa mattina mi ha telefonato la scuola e la segretaria, che si occupa della burocrazia sostegno, mi ha detto che mio figlio ha bisogno di un supporto e che me lo consigliava come una mamma. Io ho risposto che il bambino a settembre andrà in un'altra scuola, più piccola, meno caotica con persone che già conoscono il bambino. La Signora al telefono mi ha ribadito che il bambino non è in grado, non ha autoregolazione e che sicuramente ha bisogno della sia maestre, sottolineando che mi stava dicendo tutto come una mamma...bha
Io, sinceramente, non voglio anche se la paura di prendere una scelta sbagliata. Sono confusissima, mi descrivono un bambino che non è il mio. A casa non fa quello che fa a scuola. Dicono che il suo problema è in gruppo e che non ci sa stare e richia di avere problemi di socialità.

A presto

Signora. Se uno ha una patologia, ce l'ha sia a casa che a scuola. Il sostegno scolastico è regolato dalla legge 104 per i bambini con handicap fisso e definirivo, per il loro inserimento in scuole normali,, non come intervento preventivo di futuri problemi.
La scuola fa pressioni in ogni modo, sbagliando e danneggiando bambini e famiglie e distorcendo la legge, spesso falsificando i dati. Sono irresponsabili.

Infatti la dottoressa dell'ASL ha scritto che mio figlio ha disturbo neurosviluppo, per fargli avere sostegno, cosa che Zappella ha escluso dicendo che con il linguaggio si autoregolerá il comportamento.
Zappella lo ha visitato ore non 15 minuti e, secondo me, già questo fa la differenza.
Ha scritto che il bambino deve essere trattato con dolcezza e simpatia perché è capace e raggiungerà le tappe che non è riuscito a raggiungere perché parla poco.
La cosa che mi fa ridere è che prendono in considerazione le opinioni di altri privati, dell'ASL e non quella di Zappella che di esperienza ne ha il doppio. Per me tutto questo è un insulto a chi realmente e purtroppo ha delle difficoltà serie ma, allo stesso tempo, la paura di sbagliare è tantissima perché ormai hanno fatto un gioco psicologico pericoloso.
Io sto così male che lo stesso Zappella mi ha consigliato una piccola terapia perché ha percepito un inizio di depressione. La mia depressione non è dovuta al problema del bambino, ci mancherebbe, ma è stata causata dalla pressione e dall'ossessione del personale scolastico. Io amo mio figlio più di ogni altra cosa e mi fa male vedere che non viene trattato come meriterebbe solo perché non parla bene ed è vivace. Sto lottando a denti stretti ma è pesante, molto pesante.

La ringrazio per avermi ascoltata.

Signora, per opporsi alle pressioni e alle falsità su cui sono basate bisogna informarsi sulle norme e sui diritti, e cercare di mantenere il buon senso e di guardare con i propri occhi e di pensare con la propria testa. Loro si basano sulla paura, diffondono ansie, fanno vero e proprio terrorismo. Bisogna resistere e difendersi , unendosi ad altri genitori nelle stesse situazioni.
Cerchi di.mantenere un rapporto spontaneo e naturale con il bambino, e di non farsi travolgere.
Che conta è avere un buon atteggiamento pedagogico. Legga e la pagina 'guardami giocare' e cerchi di applicarla quando possibile.

Grazie dei consigli Dottore. Parlare con lei da speranza.
Spero di sentirla quanto prima per dirle che va tutto bene.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.