COLLOQUIO ANSIOGENO CON LE MAESTRE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno professore,
Sono mamma di un bimbo di 4 anni e 3 mesi di nome X.
Il bambino è nato a termine, non ha mai avuto alcun problema si salute se non le banali influenze stagionali. Ha detto le prime paroline intorno ai 14/15 mesi. È molto disinvolto a livello motorio ed è incredibilmente espressivo e teatrale, tanto che lo hanno appellato come il bimbo più simpatico del paese. Ha frequentato il nido con assoluta tranquillità e ha tolto il pannolino prima dei 3 anni. L'anno scorso ha frequentato il primo anno di scuola dell'infanzia e le maestre mi dicevano che è molto sveglio e caparbio, nel senso che non è un bimbo che si lascia volentieri comandare e ragiona con la sua testa. Quest'anno, ahimè, una delle due insegnanti di classe è cambiata. La nuova maestra arriva dalla scuola primaria e per noi sono iniziati i problemi, o meglio, sono a conoscenza di questi problemi dal giorno 1 febbraio, poiché, durante i colloqui sono emerse le seguenti criticità:
Il bambino non è interessato ai comandi, per esempio non canta le canzoncine che vengono richieste e non svolge con entusiasmo le attività proposte. Molto spesso ripete i soliti giochi che lui preferisce e non ama molto che gli altri compagni invadano i suoi spazi mentre gioca con le costruzioni o con i puzzle
Lui ha interessi molto selettivi ma multipli: macchinine, costruzioni, bicicletta, pallone, parco giochi, gonfiabili. Quando siamo a casa o in "giro" gioca con tutti i bambini, quelli che conosce e anche quelli che non conosce, di tutte le età.
Partecipiamo a feste di compleanno in cui si butta nella mischia senza alcun problema .
Però all'asilo non canta le canzoncine e non recita le filastrocche come richiede la maestra.
Dicono che non riconosce i colori primari ma io ho più volte constatato che li riconosce, sicuramente i colori primari. Fa associazioni perché dice che il rosso è il colore di Spiderman e il verde è quello di Hulk.
La maestra dice che non conosce i suoi compagni e a me è venuto da sorridere perché lui conosce i nomi e i cognomi di quasi tutti e di alcuni conosce le automobili. In estate andiamo al mare un mese e nel tempo restante frequenta un centro estivo in cui ci sono più di 100 bambini divisi in fasce d'età.
A casa canta a squarciagola le canzoni che ama di più.
Io sono davvero frastornata perché mi è stato richiesto un consulto in NPI per un possibile spettro autistico/Asperger.
Ho visto la sua pediatra che è trasalita quando le ho raccontato la vicenda e ha fatto una piccola valutazione. Mi ha detto che il bimbo è assolutamente adeguato e che secondo lei, siamo semplicemente di fronte a strategie comportamentali che mette in atto perché forse non gli piacciono molto le attività, oppure si annoia, oppure c è qualche persona che lo infastidisce.
Insomma, io ero pronta a tutto ma non a questa doccia fredda e ho l'impressione che vogliano che i bambini abbiano un rendimento in serie, senza tenere conto del temperamento e del carattere di ciascuno. È così grave se mio figlio non canta le canzoncine e non ripete ogni giorno il nome di tutti i suoi compagni? Io non so davvero più cosa fare. Mi hanno letteralmente destabilizzata e caricata di ansie. Continuo a chiedergli alcune cose, lo sottopongo a continui test per vedere se c'è qualcosa di strano e non riesco più ad essere serena. Le chiedo questo consulto per capire quale possa essere per lei una strategia da utilizzare. La ringrazio anticipatamente e la saluto caramente.

Commenti

Le maestre dicono che fatica a discernere i maschietti dalle femminucce e che quando raccontano le storie e fanno le domande, lui spesso è distratto perché sta facendo altro.
Il bambino ha sempre avuto il vezzo di toccarsi l'orecchio quando ha sonno o è in relax, anche questo è motivo di interrogativi per le insegnanti.
Mi hanno inoltre detto che anche la sua inappetenza è allarmante, effettivamente non è mai stato un gran mangione ed è piuttosto piccolino per costituzione, come del resto me, il papà e le nostre famiglie, siamo piccoli di statura praticamente tutti. Le femmine sotto i 155 cm e i maschi intorno ai 168 cm. La pediatra ha sempre detto che, finché il bimbo cresce ed ha energie da spendere, non c'è da allarmarsi.
Questa insegnante è proprio convinta che in mio figlio ci sia qualcosa di anomalo ed io non so come fare per togliere da lui questo stigma ai suoi occhi. Ho l'impressione che lei penserà sempre così di mio figlio e l'anno prossimo lo presenterà alla scuola primaria come un bambino problematico. Più ripenso ai suoi 4 anni di vita e più non riesco ad individuare periodi o situazioni in cui io mi sia allarmata tanto da dover pensare allo spettro autistico.

Signora, dello psichiatra ha bisogno quella maestra. O forse di cambiare mestiere.
Quello che scrive e il commento del pediatra tolgono ogni dubbio.
Per scrupolo mi mandi anche dei video per WhatsApp, veda in istruzioni, colonna qui a sinistra in alto

La ringrazio infinitamente per la tempestiva risposta. Quello che più mi rattrista è come sia cambiato il modo di guardare mio figlio: sono sempre lì che indago, che gli chiedo cose, che lo osservo e se capto qualcosa vado in allarme. Ieri non mi rispondeva ad una cosa che gli avevo chiesto e sono andata subito in allarme. La serenità che io avevo, adesso, chi me la risarcisce?

Signora,
Cerchi di uscire dalla bolla in cui è entrata, e di recuperare un atteggiamento normale e spontaneo con suo figlio.
Mi mandi qualche altro filmato

Lui corre, è felice, spensierato e scapestrato...a me è sempre sembrato tutto benissimo, così come alla pediatra
..ma secondo lei va tutto bene?
Lui corre, è felice, spensierato e scapestrato...a me è sempre sembrato tutto benissimo, così come alla pediatra

Signora, non dia retta alla maestra. Il bambino va volentieri all'asilo, ha fatto delle amicizie?
State ovviamente attenti a difendere il bambino e voi stessi da possibili intromissioni della maestra. Senza vostra autorizzazione il bambino non dev'essere sottoposto ad alcun intervento a scuola, né valutazione o osservazioni da persone esterne. Può succedere e spesso le scuole fanno pressioni indebite alle famiglie di portare i bambini in visita da specialisti collegati con loro. Sono abusi, truffe. È un business...
Mi aggiorni fra qualche tempo.

La ringrazio infinitamente. La aggiorno e le mando dei video.

Il bambino va all'asilo molto volentieri, ha sempre avuto buoni rapporti con i compagni che, talvolta, incontriamo anche fuori dall'asilo. Lui è del mese di novembre, quindi è uno dei più piccoli della sua classe, tanti altri hanno già compiuto 5 anni. Ho pensato che, forse, non è ancora abbastanza maturo per le attività che propongono e non ha ancora i tempi di attenzione abbastanza lunghi, però, credo anche che si debba tenere conto del fatto che lui abbia poco più di 4 anni, in un anno i bambini maturano e cambiano tanto, si evolvono...

Lo lasci crescere con i suoi tempi, senza volerlo spingere e affrettare. E tenga a bada la maestra...

La breve videochiamata ha confermato che il bambino è assolutamente nella media per l'età. E che probabilmente è la maestra un po' disturbata , quasi una munchausen by proxy,e da tenere a bada, perché non cagioni danni al bambino.

Io non so come ringraziarla dottore, adesso pensiamo seriamente alla tutela del bambino.

Buongiorno dottore. A seguito del nostro colloquio ho riferito alle maestre le quali si sono dette molto contente. Non ho ancora avuto modo di sapere se c è stata qualche modifica nel comportamento del bambino all'asilo. Sabato scorso abbiamo svolto la prima lezione di nuoto e il bimbo ha risposto piuttosto bene. In vasca ha svolto tutti gli esercizi richiesti dall'insegnante che non conosceva e giocava con gli altri bimbi del corso, anch'essi sconosciuti. Abbiamo avuto un piccolo problema dopo perché mio figlio odia fare la doccia, lui predilige il bagnetto perché è letteralmente terrorizzato dall'acqua in faccia...quindi ha fatto un po' di capricci per fare questa benedetta doccia. Un altro dei problemi che ci hanno comunicato è che il bambino parla ogni tanto in terza persona. Lui usa quasi sempre la prima persona ma, a volte usa delle espressioni in terza persona ad esempio mi dice: " mamma siediti qui con Eric" però nelle attività quotidiane usa la prima persona: io faccio il disegno, io faccio la gara, vinco io, voglio mangiare, non mi piace, voglio fare la nanna, voglio fare il castello di sabbia...secondo Lei il fatto che utilizzi certe espressioni in terza persona costituisce un problema? Ho constatato che riconosce tutti i colori ma si scorda il nome di qualcuno, oppure si scorda il nome di un numero....se gli chiedo di prendere 4 caramelle, lui ne prende 4, me se vede il numero 4 disegnato, non si ricorda che quel simbolo si chiama 4

No, no... Non badi a queste cose, e non gli faccia test e interrogazioni, per carità. Quello che serve è la libertà di fare esperienze che gli interessano, con i limiti della sicurezza e dei diritti altrui. E qualcuno con cui condividerle e parlarne. E ci vuole buon senso, che oggi è una merce rara.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.