WEBINAR autismo una visione diversa , con M Zappella, E Tribulato, D Novara e G Benedetti
PSEUDO-AUTISMO: DIFFICOLTÀ DELLO SVILUPPO REATTIVA TRANSITORIA
WATCH ME PLAY-GUARDAMI GIOCARE un intervento per genitori e bambini in difficoltà e una modalità di interazione consigliata per tutti .
GRUPPO GIADE di genitori per condivisione, confronto e auto-aiuto
'LA BOLLA DELL'AUTISMO . Il libro per evitare la TRAPPOLA DELL'AUTISMO.
Commenti
gbenedetti
Dom, 12/04/2020 - 18:38
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Buonasera e buona Pasqua!
Buonasera e buona Pasqua!
Inevitabile che con la chiusura forzata alcuni bambini diventano più nervosi e lo manifestano ciascuno a loro modo. D’altronde anche gli adulti quando sono nervosi lo manifestano in vario modo, camminano su e giù, prendono a calci le cose, sono irritabili, fumano, sono distratti, rispondono male, ecc . Se lo fanno anche i bambini quindi non è molto strano…
Quanto alle stereotipie veda nella colonna qui accanto a destra la voce corrispondente. Non sono un segno patologico particolare, a volte durano nel tempo ma non disturbano lo sviluppo. Disturbano più gli altri che il bambino, che invece viene disturbato dalle reazioni degli altri.
Quanto all’autismo lo so che è difficile liberarsi dei fantasmi, ma è meglio farlo, per occuparsi dei problemi reali. Spero di far uscire fra un po’ il mio libro sulla Bolla dell’autismo. E’ già uscita la versione inglese in e-book, fra poco spero uscirà anche in italiano e in cartaceo.Troverà la segnalazione qui sul sito. Abbandoniamo il concetto di autismo, è a livello del malocchio e delle streghe e dei fantasmi! Un retaggio di medio evo.
Invece cercate di non stare troppo addosso al bimbo e di lasciarlo fare per quanto possibile. Non forzatelo a attività didattiche, consideratelo in vacanza!
In bocca al lupo anche a voi.
drGBenedetti
Demetra
Gio, 16/04/2020 - 12:26
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Buongiorno, mi permetto di
Buongiorno, mi permetto di rispondere a questo post perchè in alcuni punti mi sembra di "vedere" il mio bambino. Sono entrata spesso in contatto con il dott. Benedetti e seguo i suoi consigli. Vorrei fare un'osservazione ... mio figlio non frequenta un centro e non ha un insegnante di sostegno , fa logopedia ,ha smesso con la psicomotricità (privata) e migliorava ... grazie a tutti questi interventi? grazie alla scuola ? non lo so .. perchè da quando siamo chiusi in casa mio figlio sta migliorando più velocemente . Ovviamente io e mio marito abbiamo deciso di cambiare un pò di cose in casa ( per quanto ci è possibile). I problemi relativi alla comunicazione ( ancora non funzionale) ci sono sempre. Sappiamo che la scuola , i bambini ecc sono indispensabili nello sviluppo di un bambino ma forse c'è un tempo per relazionare che è diverso da bambino a bambino ? e forzare un bambino che non è pronto potrebbe essere controproducente? forse mio figlio ( in questo caso) ha bisogno prima di acquisire quella sicurezza necessaria per poi entrare in relazione con gli altri?! e si ritorna sempre sullo stesso punto : l'ambiente in cui cresce e in primis la famiglia , è lì che il bambino si sente sicuro e capace di relazionare poi con il mondo esterno, è li che dobbiamo "fare terapia" , le nostre ansie e le nostre preoccupazioni sono aspetti fondamentali nel loro sviluppo. E' li che bisogna intervenire non sul bambino ma su di noi! Attendo con ansia il vostro libro.
gbenedetti
Gio, 16/04/2020 - 15:02
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Ha ragione al 100%, secondo
Ha ragione al 100%, secondo me.
L'ultimo numero di una delle più importanti riviste scientifiche di psicologia e psichiatria del bambino intitola il suo editoriale: The primacy of parenting, La primaria importanza delle cure genitoriali, si potrebbe tradurre. Per fortuna sembra che stia recuperando terreno la psicologia basata sull'osservazione delle persone nel loro ambiente, rispetto a quella basata sui test di laboratorio. Puo vedere un commento in questa pagina http://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/2340
o andare direttamente alla rivista (J L Luby, Editorial: The primacy of parenting, J. Child Psychology and Psychiatry, April 2020, 61,4)
link: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/jcpp.13236
Dalle notizie che ricevo in questa fase, direi che ci sono bambini che hanno tratto vantaggio dalla chiusura in casa, per ritrovare un rapporto prolungato con i genitori, altri che invece patiscono questo periodo, per la perdita di contatti esterni. Sarebbe utile sicuramente una raccolta di informazioni a livello scientifico e un'analisi dei dati, per capire quali fattori possano incidere su queste diverse risposte di bambini.
Demetra
Gio, 16/04/2020 - 17:48
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... e aggiungerei ... è
... e aggiungerei ... è diminuito lo "stress dei bambini" tra centri , logopedia e interventi riabilitativi di ogni genere. Patiscono quelli che passavano la maggior parte del tempo "fuori da casa" non sapendo ( la famiglia) che quello di cui hanno realmente bisogno è stare in casa . E mi ritrovo perfettamente con quanto riportato nell'articolo da lei citato. Quindi potremmo un giorno non parlare più di intervento precoce sui bambini ? ma di "intervento precoce sui genitori" che con le loro storie mancate , le loro esperienze , i loro problemi ( che si traducono nella famosa "ansia") generano bambini incompresi ," bambini da capire". Bellissima l'affermazione "nutrimento emozionale" ... è tutto qui il senso!
gbenedetti
Ven, 17/04/2020 - 10:02
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Ha perfettamente ragione.
Ha perfettamente ragione.
Sissa
Lun, 04/05/2020 - 19:43
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Stereotipie
Utilissimo questo confronto. Tra l’altro ho visionato anche la pagina Facebook suggerita dal dottore e ho riscontrato molte similitudini tra i comportamenti dei bambini filmati e quelli di mio figlio. Non mi è chiaro però un aspetto: mi pare di capire che tutti questi bambini abbiamo una diagnosi di Stereotipie come se se trattasse di una patologia. Ho compreso bene? Inoltre vorrei chiedere a chi vive questa stessa situazione come poter gestire questi movimenti tanto “fastidiosi”. Appena togliamo l’attenzione da lui mio figlio esegue una serie di movimenti ( anche il digrignare i denti) e suoni gutturali che onestamente non si riesce a non considerare. Mi dispiace anche perché gli altri bambini notano e lo imitano deridendolo.non so proprio come intervenire...
gbenedetti
Mar, 05/05/2020 - 09:41
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Riguardo alla 'diagnosi'.
Riguardo alla 'diagnosi'. Siamo in un'epoca in cui ad ogni comportamento si vuol dare una diagnosi, probabilmente nell'aspettativa interessata di vendere la pillola per modificarlo, o in alternativa una 'terapia' comportamentale - che oggi vanno per la maggiore.
Io credo che siano movimenti da considerare alla stregua dei 'tic'. Anche questi, conosciuti da sempre, al 90 per cento passano con la crescita. Ma hanno ovviamente la loro diagnosi e classificazione e le loro terapie farmacologiche , che fanno p'ù male dei tic stessi. Spesso sono correlati con situazioni di stress ed emotive, e 'risolvendo' queste di solito si riducono e passano.
Essere presi in giro purtroppo fa parte dei rischi del contatto sociale, capita a quelli grassi, o piccoli, o troppo alti, o troppo magri, ecc ecc. Imparare a sopportare fa parte del 'training' a vivere nella società ( che non è piena solo di cose buone, come si impara presto...)
gbenedetti
Mer, 12/05/2021 - 18:42
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Ricevo
Ricevo
Buongiorno Dottore,
La spero in salute.
Eccomi a disturbarLa dopo parecchio tempo per ripresentarLe il solito problema che nonostante i mesi trascorsi non accenna ad essere superato. Ho veramente bisogno di un consiglio professionale e ancor prima umano.
Non so più, come madre, come poter gestire i tic motori/stereotipie di .... Non riesco ad arginarle e la cosa sta mettendo sotto stress l'intera famiglia.
... frequenta l'ultimo anno di materna con il sostegno.
Proprio oggi dal colloquio con le insegnanti è emerso che il bambino ha raggiunto il livello degli altri, socializza bene, comprende gli ordini, le regole e anche la parola, sebbene ancora abbia difficoltà con alcune lettere, è decollata.
Ma corre, corre, corre. Deve essere continuamente interrotto e distratto.
Anche a casa lo fa, e quando gli chiedo il motivo mi risponde: mi faccio i muscoli!
Ma è evidente che sia piu forte di lui.
A ciò si aggiungono un bel po di tic facciali (smorfie, incrocio degli occhi, ecc.ecc.).
Abbiamo chiuso il canale ASL perche ci hanno rifilato l'educatrice di sostegno senza mai proporre nulla di diverso: Solo test ma nessun percorso. A settembre andrà alla primaria e non vogliamo che parta già etichettato e con una insegnante di sostegno. Abbiamo sbagliato? Cosa possiamo fare concretamente dottore? Lei mi ha parlato spesso delle stereotipie, ho consultato anche la pagina facebook consigliata . So di medici che suggeriscono addirittura dei farmaci. Cosa possiamo fare? ho un forte senso di colpa perche forse avremmo dovuto accettare di farlo seguire con l'ABA o non so con cosa altro invece abbiamo sempre confidato nella sua crescita, ma non è andata come speravamo.
E' un bambino con tanta memoria, apprende velocemente...insomma potrebbe essere "Normale" ma questi comportamenti non lo sono affatto. Cosa lo disturba? Le abbiamo provate tutte, anche ad essere severi e a impedirgli di fare questi gesti.
Anche io ho sempre avuto molte fissazioni e molti gesti rituali (non stereotipie fisiche)che però hanno avuto esordio nell'adolescenza e che ho sempre nascosto agli altri. Potrebbe essere un comportamento ereditato da me?
dovremmo farlo seguire? Ma da chi?
gbenedetti
Mer, 12/05/2021 - 19:00
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Mi sembra quindi che lo
Mi sembra quindi che lo sviluppo sia proseguito in quest’anno in maniera globalmente positiva, tanto da pensare ad iniziare le elementari senza sostegno. L’unico problema persistente sembrerebbe quello delle stereotipie, che non sono diminuite. E' difficile valutare l'effetto della chiusura da covid, mi sembra che non ci siano ancora dati sufficienti ed attendibili.
L’evoluzione globale positiva mi fa pensare che non avete sbagliato, nell’iter seguito finora. Non credo che interventi di sorta avrebbero modificato ‘evoluzione. Sulle ‘terapie’, farmacologiche e comportamentali, e sull’evoluzione a distanza si sa poco. Sembra che molti bambini crescendo imparino a controllare queste manifestazioni spontaneamente e che comunque non li danneggino, se non sono in un ambiente ostile. Importante è stare attenti che non si creino situazioni di bullismo. Forse l’ambiente meno permissivo della scuola elementare dovrebbe facilitarne il controllo, almeno in classe, permettendo magari che esca di classe per ‘sfogarsi’, se necessario, e portarlo a un maggior autocontrollo, almeno in certi ambiti.
Non ho maggiori conoscenze, e non mi sembrano che le abbiano altri. Il centro che più segue la questione mi sembra quello della John Hopkins University di Filadelfia, citato nel sito indicato sopra. Forse potreste porre direttamente a loro la questione, mi sembra che sul sito diano qualche indicazione su come fare. Eventualmente aggiornateci, sia sul riscontro che sull’evoluzione. Restando a disposizione
gbenedetti
Gio, 13/05/2021 - 11:23
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Ho visto anche il filmato,
Ho visto anche il filmato, che mostra le corsette che ha descritto, con movimenti contemporanei delle mani, ecc. Sembra quasi un 'sketch', un po' teatrale. Ma un po' come nei 'tic', sembra qualcosa di irrefrenabile, altrimenti la tensione monta fino a un culmine insopportabile. Forse bisognerebbe che fosse visto per un'osservazione da uno/a psicoterapeuta per bambini (psicoanalitico), per esplorare gli stati d'animo del bambino e il rapporto con la persona. Nella vostra zona non dovrebbe essere difficile trovarne. Può vedere nei 'link' in colonna destra in alto.
gbenedetti
Gio, 13/05/2021 - 16:21
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Mi chiede la madre: "
Mi chiede la madre: " potrebbe essere un problema di ansia? Mi dicono a scuola che il bambino è spesso in ansia e insicuro ...oppure e’ da escludere?".
Ansia e insicurezza possono complicare la vita, anche se fanno parte dell'esperienza comune. Bisognerebbe cercare di capire da dove originano. A questo potrebbe servire il lavoro con uno psicoterapeuta, da estendere magari anche a livello familiare. Servirebbe anche per mettere a fuoco la persona del bambino e non solo il suo 'sintomo', anche se così eclatante.