Le presento mio figlio

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno dottore e grazie del suo lavoro. Ho letto il suo libro e concordo su molte cose. Ciò che però mi spaventa e che rimane ancora oggi è la prognosi di questi bambini che presentano dei ritardi: che adolescente sarà mio figlio?

Mio figlio ha 4 anni e 2 mesi. Da quando aveva 2 anni, ha diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Al solito, il bambino presentava tutti i sintomi: non parlava, non indicava, non si girava al nome.... Ci hanno prescritto psicomotricità che ha fatto per un anno, poi logopedia.

I progressi sono arrivati in fretta, il bambino ha preso ad indicare e a denominare, ha poi iniziato a ripetere frasi, per poi formarne da solo. Molto gioioso e simpatico, sorride agli altri e saluta.

Il linguaggio è poco sviluppato: il vocabolario è vasto, ma la frase è telegrafica. Priva di articoli, preposizioni e congiunzioni, spesso ripetitiva. Fatica a rispondere alle domande, anche se nel tempo è migliorato. Sa dire come si chiama, l'età, dove andiamo/dove siamo andati. Ma non cosa ha fatto, né perché qualcosa.

Arrivo al punto, da qualche giorno ha fatto una nuova valutazione. Viene fuori che il bambino guarda, si relaziona bene con la mamma e a cui dice "guarda mamma" sopporta la frustrazione e il cambiamento, mangia più alimenti, ha le autonomie: controllo sfinterico, mangia si veste e si sveste da solo (spannolinato prima dei 3 anni), Ma: ha gioco ripetitivo, ha stereotipie (saltare, ecolalie) e la relazione è buona a due, ma non a tre; quindi hanno riconfermato l'autismo. Inoltre, dalla Pep 3 evidenziano che: il bimbo non sa ricopiare un cerchio, ha esplorazione fisica dello spazio, alla richiesta "tocca pescatore" osserva solo una parte dell'immagine.

Ora, ma può essere che prima era autistico perché non si relaziona a due e ora, lo è perché non si relaziona a tre? Verrà fuori che di deve relazionale a 25? Poi evidenziano un cognitivo basso dato dal test...

Grazie in anticipo del tempo dedicato.

Commenti

Signora, come vado dicendo da tempo, queste diagnosi non valgono nulla ma purtroppo creano un sacco di danni. Come sa è stato proposto di sospenderle almeno nei bambini piccoli, per la loro inaffidabilità. Distribuite a pioggia come succede oggi sono armi micidiali in mano a persone incompetenti, che molto spesso non conoscono i bambini e i fattori dello sviluppo.
Ogni bimbo va seguito nel suo sviluppo per vedere che abbia la possibilità di fare le esperienze fondamentali per la crescita e l'apprendimento, qualsiasi diagnosi possa avere. Anche i bambini con handicap reali risentono, positivamente e negativamente, delle condizioni ambientali. Su queste possiamo intervenire, spesso con ottimi risultati. Sul cervello, come si dice oggi, invece no.

Grazie. Mi prenderò del tempo per rispondere al questionario e girarle dei video.

Ok

Buongiorno Dottore.
Bimbo del 2017. Dicembre.
Mio figlio è nato alla 41,5. Parto naturale. 3 kg e 762 g. Per 55 cm. Circonferenza cranica 37 cm. Lo ho allattato per 20 giorni. Dopo di che il bimbo è stato ricoverato per aver perso 500 g. Di peso. Siamo rientrati dopo una settimana. Da lì solo latte artificiale. Io lo avevo perso completamente. Svezzato con difficoltà, mangiava solo crema di riso con acqua (no brodo) qualche frutto e latte. Ancora oggi non mangia di tutto.
Nei primi mesi il bambino si svegliava per mangiare ogni tre ore, poi gradualmente sempre meno. Sì addormentava con il latte fino ai tre anni e mezzo.
Sono tornata a lavoro quando lui aveva 5 mesi. Io lavoravo alla scuola serale e stavo con lui fino alle 18.00 alle 18.00 andavo a lavoro e lui stava con il papà.
Ciccio tolto a 3 anni e due mesi. Era molto attaccato. Il papà lo teneva sin da subito molto di fronte ai video. Stava molto in carrozzina, nella sdraietta e sul tappeto. Poco in braccio.
A sei mesi ha iniziato a strisciare sulla pancia. A 8 a gattonare. Ha iniziato a camminare a 12 mesi. Seduto da solo a 6. Tolto il pannolino a 2 anni e 8 mesi. Bambino solare e sorridente. Non salutava. Batteva le mani. Faceva il cucù. Bambino tranquillo. Piangeva poco. Spesso cadeva e non piangeva. Iperattivo. Non indicava. Ci portava verso l'oggetto richiesto. Sereno con gli estranei. Inizia il nido a 10 mesi. Non cerca la condivisione con gli altri e non porta gli oggetti per mostrarli. Inizia a lallare a nove dieci mesi, prevalentemente "papà". Gioco funzionale e imitativo presente già da dopo l'anno. Gioco simbolico dopo i tre anni. Disegno: presente lo scarabocchio e i puntini. Da poco disegna un cerchio con gambe, braccia, occhi, bocca e naso. Fa delle linea di colore diverso, ognuno un supereroe. Inizia a denominare oggetti da un libretto a 2 anni e mezzo. Inizia a chiamare papà contestualmente dopo i tre anni. Chiama la mamma "amore" fino ai tre anni e mezzo. Dai tre anni linguaggio ecolalico. Due parole insieme dopo i tre anni e mezzo. Attualmente frasi lunghe sgrammaticate e telegrafiche:"posso cuscino piedi", "andiamo macchina bianca piscina". Uso del no dai tre anni. Uso del sì, di molto successivo. Ora li usa entrambi, più o meno correttamente. Fatica ancora a rispondere alle domande. Comprensione di comandi semplici verso i due anni e mezzo. Ora la comprensione è migliorata, ma deficitaria se non contestualizzata. L'attenzione è prolungata se non è distratto.
Abbastanza obbediente. A volte, se stanco piange per una sciocchezza, fa dei capricci. Chiede le coccole, si calma molto con il papà. Raramente pianto inconsolabile.
Inizia la scuola materna a 2 anni e 8 mesi con insegnante di sostegno. Piscina una volta a settimana. Psicomotricità da quando aveva 2 anni e logopedia da quando ne aveva tre. Entrambe per un'ora a settimana. Papà straniero, mamma italiana. Nonni lontani, li vede in estate. Una volta al mese vede gli zii e due cuginetti. Non frequentiamo amici. Genitori fermi. Mamma a casa dalle 13.00, ora in cui il bimbo esce dall'asilo. Nanna alle 21.00. prima doccia e denti, poi libro.
Bambino molto cagionevole, da piccolo soffriva molto di broncospasmo. Anche adesso spesso raffreddato. Dorme con me. Telefonino quando deve fare Aerosol. Giochini al telefono spesso proposti, ma non molto interessato.

Mio figlio attualmente parla, indica, mangia da solo e richiama l'attenzione. Gioca molto con costruzioni, supereroi e macchinine. Se proposti con non eccessiva insistenza, fa puzzle da 12 pezzi da solo. Il linguaggio presente delle lacune, se la conversazione è complessa il bambino non sa rispondere. Sorridente, ama i bambini e ci sta insieme volentieri. Con gli estranei se non in rapporto 1a1 fatica ad interagire e a comprendere il contesto. Ha paura ad arrampicarsi.

Fatto il test Pep3. Un disastro. No altri test, ma diagnosticato nello spettro dai 2 anni.

Attendo i video... Le sole notizie non mi dicono molto.

Buongiorno Dottore.

Le ho girato qualche video ieri sera via mail.

Saluti.

Ho visto i filmati. Due all'esterno , gioca con coetaneo (?) a prendere la palla, senza però sapersi confrontare, due in casa in brevi momenti, dice qualche parola, anche in più lingue. Fisicamente e motoriamente nella norma, appare un po' indietro come evoluzione generale e nel linguaggio.
L'autismo è chiaramente una diagnosi fasulla, dovuta ai test e non a valutazione clinica. È un ritardo evolutivo e del linguaggio a mio avviso dovuto, come ipotesi, a possibili esperienze ambientali critiche, come bilinguismo, nido prematuro, troppa TV, modalità educative gestionali forse non corrette, come ora il dormire con la mamma. Temo che trattarlo come un bambino autistico gli abbia solo messo un'etichetta e abbia peggiorato le cose. Anche il sostegno! Assurdo. Ha un ottimo rapporto con i genitori. Direi che gli va dato tempo per la sua evoluzione che è in atto, senza forzarlo, per maturare nello sviluppo simbolico e linguistico e nel rapporto con i coetanei.

La ringrazio dottore. Il bambino nel video è il cugino. Ha 10 mesi più di lui (febbraio 2017/dicembre 2017 mio figlio). Spero nel lieto fine e in un'evoluzione positiva. Spero di poterla aggiornare positivamente più avanti.

Buongiorno,

Mi scusi la domanda probabilmente banale, ma cosa si intende per ritardo evolutivo? In cosa si discosta dall'autismo? L'autismo non è esso stesso un ritardo evolutivo?

La ringrazio della pazienza e del grande lavoro a supporto di noi genitori.

È la stessa cosa di un treno in ritardo, rispetto all'orario previsto. Arriva alle stazioni ma in ritardo. I motivi possono essere diversissimi.
L' autismo all'inizio era un sintomo, (isolamento, disinteresse per persone, mancato sviluppo mentale, cc) poi divenne una malattia, poi un disturbo, a causa ignota, oggi per qualcuno è solo una 'neurodiversita'. Ne parlo in varie pagine e nel mio libro La Bolla dell'Autismo.

Grazie. Riprenderò in mano le pagine di cui parla.

Buongiorno Dottore

Le ho inviato qualche video nuovo. La registrazione del webinar non è visibile al link indicato.

Il webinar sarà stasera alla 17:30, poi resterà registrato sul canale YouTube Giade.
Ho visto video e disegni..., Bene, va avanti, mi sembra, anche se resta un po' in ritardo sugli 'orari' stabiliti. Il viaggio continua, c'è tempo per recuperare... Buone chiaccherate!

Buongiorno Dottore,
È da un po' che non le scrivo, a breve le invierò qualche video di mio figlio, per avere un suo parere.
Mio figlio ha attualmente 5 anni e 8 mesi, a settembre inizierà la primaria.
Il problema è che io e suo papà ci stiamo separando.... Da tempo le cose non andavano, ma siamo rimasti insieme viste le difficoltà del bambino. Ora però lui ha deciso di andare via, è la soluzione migliore, ma io temo per il bambino, che possa regredire. Come affrontare una separazione con bambini che hanno già difficoltà? Grazie.

Mi dispiace per voi e per il bambino. Difficile dare consigli, forse rimandare il più possibile l'uscita di casa, se la convivenza non è disastrosa, in modo che il bambino sia più maturo per comprenderlo e per sopportarlo.
Ci sarà inevitabilmente una fase di turbolenza, più o meno manifesta, fino a che la nuova situazione sarà stabilizzata e sperimentata. Bisognerà che il bambino sperimenti lo sdoppiamento della sua vita, e trovi un nuovo equilibrio. Un po' alla volta, se non ci sono strappi eccessivi, la maggior parte dei bambini ci passa senza troppi danni. È il male minore, se inevitabile....
In fondo è un lutto, per una perdita grave. Normalmente si supera, col tempo e vedendo che la vita continua.
In bocca al lupo a tutti voi.

Grazie di cuore Dottore, parole molto vicine.

Buongiorno Dottore,
La aggiorno sulla situazione. Alla fine io e il mio compagno non ci siamo lasciati. Abbiamo fatto le vacanze separatamente, per poi, una volta rientrati a casa, riappacificarci. O meglio, la sua idea di andare via, sembra essere cambiata. Io non ero per la separazione.
Al momento la convivenza è serena, il bambino non ha percepito gli screzi, seppure ha risentito molto dell'assenza del padre in vacanza e, quando non lo vede a casa, manifesta la paura che possa non ritornare: ha sempre bisogno di essere rassicurato sul fatto che papà: dopo torna.

Le manderò qualche video sul bimbo che ha iniziato la primaria. Siamo a circa un anno e mezzo dall'ultimo consulto.

Mi aggiorni anche sull'evoluzione del bambino e sul contesto, è seguito da chi, come...?

Allora, lo abbiamo portato a due anni dal NPI su prescrizione del pediatra e gli è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico. Mio figlio è del 2017, di dicembre, quindi da una decina di giorni frequenta la classe prima primaria.
Ha fatto psicomotricità e logopedia. Da due anni è seguito da una logopedista che ha introdotto la CAA e fa psicomotricità di gruppo con altri due bambini. Fa piscina, fino a giugno in rapporto uno ad uno, dal nove di settembre in un gruppo "normale", cioè un corso di nuoto con altri bambini. Ha fatto chirofonetica (dei massaggi "musicali", ad ogni suono è associato un massaggio diverso sulla schiena), ora però vorrei che iscriverlo in un coro con bimbi sempre "normali". Gioca molto coi lego quando siamo in casa, guarda i cartoni solo mentre cena o durante l'aerosol. Usciamo per andare al cinema, a teatro, al circo, alle giostre, oggi siamo stati ad una mostra. Non ama il parco giochi. Con gli adulti si relaziona discretamente, un po' timido all'inizio. Coi bambini molto impacciato e talvolta "fuori luogo". Fa domande che sono nella sua testa e gli altri bimbi non lo capiscono, tipo: "tu vuoi essere forte come Spiderman?". Oppure: "Il mio papà si chiama xxxx", senza che ci sia una conversazione dietro che giustifichi questa frase. A volte va dai bambini che non conosce e regala una foglia, un sassolino, un bastoncino.
Il linguaggio non è completo. Manca il periodo ipotetico, frasi avverbiali. Non capisce domande con "quando". Va in bici a rotelle, ma non la ama, ha paura ad arrampicarsi.
È un bimbo sorridente, ironico a volte. Frequentiamo poche persone e non ha molti amichetti pomeridiani.

Mi sembra che sia un problema di linguaggio ancora non completamente maturato. Con le conseguenze sulla facilità di trovarsi con i coetanei...
Non ci vedo nulla di 'autistico', queste diagnosi assurde sono solo un effetto dei test, non badateci e lasciatelo crescere con i suoi tempi. Cercate di mantenergli il carattere allegro. Ci sono bambini che hanno tempi più lunghi di maturazione.

Grazie!!!! La terrò aggiornato!

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.