ADHD?

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera, sono iscritta anche io al gruppo Liberare i bambini dalle diagnosi. Le racconto la storia di mio figlio, è un po' lunga...

Mio figlio compirà 5 anni a fine maggio, quindi frequenta il 2 anno di scuola dell'infanzia e quasi ogni giorno le insegnanti si lamentano che non sta seduto a pranzo, quando finisce di mangiare, che si alza spesso anche durante le attività, che a volte non vuole svolgere, che spesso litiga con due bambini in particolare, che ha poca attenzione e concentrazione. In sostanza, secondo loro C ha l'adhd.

Ma partiamo dal principio. Durante il primo lockdown aveva 8/9 mesi per cui è rimasto in casa con noi, e da subito ha mostrato un bel caratterino, molto deciso e testardo. Bisogna fare come dice lui oppure si innervosisce. Ma di base è un bambino dolcissimo, affettuosissimo e molto sensibile. Ci abbraccia e bacia sempre, ripetendoci che ci vuole bene, e così fa anche con le insegnanti e gli amichetti.

X a due anni e mezzo (2021) non parlava ancora, per cui decidemmo di iscriverlo alla sezione primavera di un istituto paritario religioso, dove si è trovato benissimo. Maestra tuttavia gli ha permesso di fare sempre ciò che voleva non insegnandogli le regole dello stare a scuola infatti ho diverse foto in cui i bambini coloravano e mio figlio invece era sulla macchinina pure arrampicato ai mobiletti. In ogni caso lei era molto affezionata lui l'ha viziato e coccolato molto e gli ha permesso di fare sempre di testa sua e anche lui era molto affezionato a lei.

Ciò che mi dicevano sempre era che il bambino spingeva gli altri toglieva i giochi si buttava addosso agli altri bambini anche se quelle era una cosa che faceva sempre con il nostro cane e comunque non avrebbe dovuto farlo con i bambini; tuttavia quella era la sua modalità comunicativa al tempo.

Al termine della sezione primavera quindi al compimento dei tre anni, finalmente si è sbloccato e ha iniziato a parlare recuperando subito la sua difficoltà e infatti adesso parla benissimo. Successivamente per la scuola dell'infanzia decidemmo di lasciarlo in quell'istituto anche se la maestra è la suora di riferimento sarebbero cambiate.

Sin dall'inizio la maestra si lamentava che non stava fermo non ascoltava correva sempre perché andava in classe della sua ex maestra e infatti lui diceva sempre che voleva tornare lì ovviamente perché la maestra della sezione primavera lo accontentava sempre. Ha frequentato in quell'istituto i primi due mesi di scuola quindi settembre ottobre perché un giorno è tornato a casa con il padiglione auricolare completamente bordeaux, tumefatto. Gli ho chiesto più e più volte cosa fosse successo ma scoppiò in un pianto inconsolabile senza dirmi nulla. Nello stesso periodo cominciò a svegliarsi di notte in preda agli incubi, urlando e siccome lui ha sempre dormito avevo capito che ci fosse qualcosa che non andasse. Indagando con gli altri genitori ho scoperto che l'orecchio tumefatto era il risultato di una tirata di orecchie da parte della suora che era famosa per questa sua predisposizione a toccare a tirare le orecchie perché la maestra lo sculacciava spesso anche davanti agli altri bambini che spaventati gridavano di fermarsi. Altro bambino invece per punizione Era stato messo in una stanza e lasciato lì fino a quando non l'hanno ritrovato addormentato.

Dopo questo abbiamo deciso di ritirarlo e scriverlo alla scuola dell'infanzia statale. Anche lì all'inizio le maestre si lamentavano che non ascoltava che faceva sempre di testa sua che si arrampicava ai mobiletti faceva le attività si me l'hanno sempre detto ma non insomma non non seguiva le regole e non ascoltava le insegnanti.
Intanto si scrive in piscina dove raggiunge il con successo il primo livello.

I colloqui dopo Pasqua le maestre mi dicono che la situazione è migliorata nel senso che il bambino non si arrampica più sui mobiletti che spinge anche di meno i compagni però resta il fatto che non ascolta e non segue le regole e vabbè la scarsa attenzione e concentrazione. Nemmeno tanto velatamente loro continuano a a farmi capire che secondo loro il bambino ha l'adhd. Decido di consultare una analista del comportamento che viene a osservarlo a casa e che mi rassicura dicendomi che il bambino non ha l'adhd e nessun tipo di problema semplicemente mostra una costante richiesta di attenzioni che è quello che poi comunico alle insegnant

Comincia il secondo anno scolastico quindi questo è una situazione non cambia cioè dall'inizio mi comunicano che il bambino non presta attenzione a scarsa concentrazione si alza litiga con due compagni in particolare insomma niente di nuovo che risponde male agli insegnanti se lo rimproverano lui ride cosa che ovviamente dà fastidio perché lo fa anche con me insomma la situazione non è migliorata anzi da quando è arrivato in classe un bambino nuovo la situazione è precipitata in quanto mio figlio litiga spesso con questo bambino.
Richiamo di fargli fare un periodo di prova al calcio dove ci fanno i complimenti perché il bambino è molto educato molto rispettoso ma Christian vuole comunque tornare in piscina. Questa volta il livello non lo supera in quanto è iscritto una sola volta a settimana e ci hanno detto che chi frequenta una sola volta in genere non supera il livello ma io ero incinta e ho partorito a gennaio quindi non ho potuto portarlo più di una volta a settimana, soprattutto l'insegnante era cambiato è Christian era molto affezionato al precedente quindi ha mostrato ancora una volta di non ascoltare la figura dell'insegnante.

LAdesso ho appuntamento dalla NPI perché voglio capire come poterlo aiutare a superare questa distanza che lui ha rispetto la figura degli insegnanti del rispetto delle regole. Io da psicologa Non credo che abbia l'adhd perché invece a casa e negli altri contesti gioca, corre sì, salta, si arrampica ma quando trova un'attività che lo interessa è capace di stare fermo anche ore e di prestare attenzione.
Dal punto di vista cognitivo le maestre mi hanno sempre detto che il bambino è il migliore anzi è molto più avanti della sua età la sua difficoltà è autoregolarsi è limitare questi comportamenti tra "aggressivi che ancora si porta dietro. Ha un' intelligenza davvero molto sviluppata, a volte fa dei ragionamenti che mi lasciano sbalordita. Io sono sicura che questo suo comportamento nell'ambito scolastico e in generale dove ci sono regole e degli insegnanti, derivi dalla brutta esperienza che ha avuto con l'altro istituto scolastico.
Non so davvero cosa fare, so solo che mi dispiace molto perché lui ha il suo bel carattere, ma le maestre di sicuro lo hanno preso di mira...secondo lei, sarebbe meglio portarlo dal Npi?

Commenti

Signora, l'adhd in realtà non esiste, è solo un nome per etichettare bambini iperattivi e distratti che danno fastidio a scuola per il loro comportamento.
In realtà i motivi sono sempre legati alle esperienze fatte, a modalità pedagogiche, educative non adeguate, a scuola ma anche in famiglia.
Certo in america li 'curano' con le anfetamine, il Ritalin, che una volta erano nell'elenco delle droghe illegali...

Non è il bambino che ha bisogno di etichetta e terapie, ma gli adulti che hanno bisogno di usare modalità pedagogiche adeguate per riportare il bambino ad obbedire ai grandi r rispettare le regole. Forse quella suora esagerava , però anche a fare il contrario non si aiuta...
Forse quindi sarebbe utile una consulenza pedagogica agli adulti, sia genitori che insegnanti.
Sconsiglio invece di fare interventi sul bambino,
tantomeno con medicine.
Cercate di attivarvi presto e cambiare modalità educative.
In questa pagina può leggere quello che succede a volte https://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/12

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.