Bambino di 23 mesi ritardo linguaggio

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera, sono il papà di un bambino di 23 mesi Fino a circa 2 mesi fa nella nostra bellissima avventura da genitori filava tutto liscio, fino a quando a un controllo di routine della pediatra la stessa ci fa una domanda: il bambino parla? E noi gli diciamo si dice mamma, papà, ciao ciao accompagnato col gesto della mano( nn sempre però) dice più più quando nn desidera più mangiare, quando finisce un cartone animato. Pur avendo elencato tutto questo alla pediatra lei ci consiglia per scrupolo una visita dal neuropsichiatra infantile.Al primo colloquio durato circa 20 minuti il Dott ci fa alcune domande su come è andata la gravidanza, il peso alla nascita,se il bambino indica col dito( cosa che ha sempre fatto da quando aveva circa 11 mesi) le parole che dice ( mamma, papà, acqua, più più, fa il verso del cane, ciao ciao) e infine ci lascia dicendoci che nn dobbiamo preoccuparci perché il bambino è ancora piccolo ma che al momento nn ci può lasciare nessuna relazione perché dobbiamo fare prima un colloquio con la psicologa. Dopo circa una settimana andiamo a fare questo colloquio, la psicologa dalla sua valigia esce una bambola ( il bambino essendo un maschietto nn ha mai visto bambole fino ad ora) e chiede al bambino quali sono i capelli , gli occhi , la bocca, ma il bambino nn risponde ( ma a casa con noi quando lo cambiamo o quando è sul seggiolone ci indica il naso, la lingua , si pettina ) poi gli fa fare un gioco con gli incastri, sarebbe il triangolo, il cerchio e il quadrato , dopo un minuto circa di insicurezza il bambino riesce a incastrare le varie forme, gli chiede di fare il trenino e lo fa dicendo anche cui ciuuuu.Poi sempre dalla sua valigia esce una scatola con un calzino, una spazzola, una macchinina è una pallina, la psicologa a uno alla volta chiede al bambino di dargli questi oggetti, ma il bambino nn glieli da , perché secondo me era intento a guardarli e a giocare con la macchinina.Allora la psicologa mi chiede di uscire dalla stanza e il bambino subito si alza ed apre la porta per vedere dove ero, lo fa rifare di nuovo stavolta con mia moglie e li il bambino nn ha una reazione.... dopo circa due ore in una stanza 3 metri x 3 il bambino inizio ad innervosirsi fino al punto che siamo costretti ad andarcene.La psicologa ci dice che abbiamo bisogno di un altro colloquio, stavolta il bambino nn ne vuole proprio sapere di stare seduto a fare le stesse cose della volta precedente, piange , e ci indica che vuole uscire, ci alziamo e ci accorgiamo che il bambino aveva fatto la cacca, lo cambiamo e cerchiamo di rientrare dentro , ma il bambino nn ne vuole sapere, era in preda a un pianto, come il bambino capisce che dobbiamo andare via il bambino saluta tutti dicendo ciao con la manina anche e accompagnato da me da un bacio alla psicologa e alla tirocinante che era presente.Ora veniamo al punto, dopo 2 giorni vado a ritirare la relazione e c è scritto : sindrome iper cinetica con difficoltà a relazionarsi (icd10 f 89)ci dicono che il bambino ha bisogno di psicomotricità e ci consigliano degli esami genetici...Noi viviamo tutti i giorni nostro figlio e ci sembra assurda come cosa, lei che ne pensa? Grazie...

Commenti

Dimenticavo, il bambino sa mangiare da solo, quando ha sete dice acqua, quando vede Masha e orso dice orso, imita il verso del lupo, della papera, del cavallo, dice i numeri a modo suo.Gli piace giocare con noi facendoci sedere per terra con lui.A volte ha questi pianti incontrollati quando gli imponiamo di smettere di giocare per andare a dormire, oppure quando siamo al mare e gli imponiamo di uscire dall' acqua, la maggior parte Delle volte che ha questi scatti/pianti di ribellione prende a morsi soprattutto la madre.Attendo vostre info grazie ancora

Sembra assurdo anche a me, ma questà è la realtà oggi, da molte parti, grazie alla scuola comportamentista neuro-biologica che ha prevalso da tempo e comincia a fare danni sempre più evidenti. Vi direi di tenervi lontano da quella struttura e forse anche di cambiare pediatra... Mi sembra che il vostro bimbo sia assolutamente nella norma. Il linguaggio evolve di solito nel terzo anno con tempi variabili. Dimenticate la brutta esperienza ( che può servire a conoscere certi rischi e evitarli...) e cercate di farla dimenticare al bambino. Le sue ribellioni sono abbastanza normali a questa età, manifestazioni della sua volontà emergente che ovviamente si scontrerà con i limiti e le necessità della realtà. Con pazienza e resistenza e senza spaventarvi potrete aiutarlo a superare questa fase. Informateci degli sviluppi.
Vi consiglierei di leggere gli errori comuni dei genitori in questa pagina http://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/1851 ( per evitarli) e il libro sui bambini fino a tre anni di orientamento montessoriano, forse potrà servirvi.

Buonasera grazie mille per la celere risposta.La struttura dove ci siamo rivolti fa parte dell' ASL, io e mia moglie ci siamo rifiutati di seguire le loro indicazioni, perché il bambino noi lo viviamo tutti i giorni e vediamo i suoi progressi.Ci hanno parlato di un controllo tra 6 mesi, possiamo rifiutarci vista la bruttissima esperienza? grazie....

La scelta del medico e di a chi rivolgersi è esclusivamente dei genitori. Nessuna visita o controllo o intervento sanitario possono essere imposti, salvo i vaccini e i trattamenti sanitari obbligatori (TSO) che riguardano situazioni di gravi disturbi psichiatrici solitamente con comportamento pericoloso per sè e per gli altri. I genitori certo devono vedersela e spesso difendersi da una quantità di 'esperti', a partire spesso da vicini di casa, educatrici nido, maestre, ecc ecc., quando anche non operatori sanitari e specialisti...

Buongiorno dottore, la ringrazio tantissimo per la celere risposta, mi scuso se non l ho ringraziato anticipatamente .Il mio unico pensiero al momento è la paura che ad una eventuale chiamata per un controllo al bambino seguito da un mio rifiuto si attivino altre procedure come assistenti sociali a casa ecc... cosa che vorrei evitare assolutamente....Solo questo è il mio timore, perché comunque vedo il bambino che tutti i giorni fa progressi, relaziona con i bambini, interagisce con noi genitori, quindi del bambino noi genitori non siamo assolutamente preoccupati.... Quindi solo questo vi volevo chiedere, ad un nostro rifiuto x un controllo in quella struttura potrebbero attivarsi altre procedure come assistenti sociali o qualcos altro? Grazie....

Per una segnalazione ai servizi sociali ci vogliono fondati sospetti di gravi mancanze dei genitori, trascuratezza o abusi, che di solito non partono certo dalla scelta di non andare a una visita. I controlli non sono obbligatori e uno può scegliere a chi rivolgersi e quando. Il vostro pediatra dovrebbe rassicurarvi su questo. In fondo, anche se online, voi vi siete rivolti a questo sito di consulenze specialistiche per avere indicazioni, non state certo trascurando vostro figlio.

Grazie ancora dottore....

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.