18 mesi , non parla

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Salve Dr. Benedetti, le scrivo in quanto preoccupata per mio figlio di 18 mesi.
Non parla, non dice parole di senso compiuto (ma parla a suo modo, dede, tete, dai, ghe ecc). Nato a 39+4, 4,040kg, gravidanza andata benissimo. E’ stato svezzato con svezzamento tradizionale a 6 mesi, allattato esclusivamente al seno fino a 6 mesi, poi dopo lo svezzamento allattamento misto con seno a richiesta e due poppate di artificiale (mattina e sera). È sempre cresciuto bene, mai sovrappeso, si trova leggermente al di sopra della curva di crescita ed è molto alto.
Sorriso sociale presente nei tempi previsti, lallazione idem, gattonamento a 10 mesi, ha iniziato a camminare senza appoggi a 14.
Dopo che ha iniziato a camminare sono iniziate le mie “ansie”.. durante la lallazione “papà” lo diceva..mamma mai.
Legato molto a me, a mia madre (la nonna) , al nonno e al papà. Piange quando uno qualsiasi di noi si allontana, lascia la stanza o scende dall’auto. Nessun disturbo del sonno, 3/4 risvegli notturni al massimo solo perché richiedeva allattamento al seno, adesso che sto iniziando a staccarlo, ne fa meno. Mai nessun problema per mangiare. Assaggia tutto, e richiede di assaggiare anche quello che mangiamo noi. Indica quello che vuole, se invece vuole fare qualcosa con noi, ci tira e ci conduce dove vuole. Ama stare in braccio, giocare al cucu’, al cavalluccio , batti le manine..rifiuta il mangiare da solo, mi restituisce il cibo in mano e vuole che sia io a portarglielo alla bocca. Beve il latte dal biberon da solo, e anche l’acqua dalla borraccia. Adora fare il bagnetto, da quando era piccolo, è stata una delle prime cose che ha capito subito: “facciamo il bagnetto”. Capisce le cose che gli dico se fanno parte della sua routine: “prendi la palla”, “prendi bing”, “andiamo a letto”, “facciamo il bagnetto”, “usciamo” ecc
Quando vede i cani ne è molto attirato, quando era più piccolo era attirato anche dai bambini. Sono stata a casa in maternità i primi 6 mesi della sua vita, poi ad orario ridotto a lavoro (6 invece di 8) fino ai 12 mesi, poi tempo pieno ad 8 ore come prima della gravidanza. Ovviamente vedendomi solo la sera per qualche ora prima di dormire, e poi la mattina quando ci svegliamo, il bambino è molto attaccato a me, e ha una forte “sindrome” di senso dell’abbandono..se così puo’ definirsi. Nelle ore in cui sono a lavoro sta con la nonna (figura che lui sostituisce a me in toto quando sono assente), da una settimana ha iniziato inserimento al nido molto graduale ma le educatrici mi dicono che pur non piangendo cerca sempre il loro contatto, si lamenta, osserva ma non svolge ancora alcuna attività..l’ho iscritto per la sola fascia della mattina per fargli frequentare i coetanei e svolgere delle attività adeguate alla sua età. Un errore che abbiamo fatto, a causa della pandemia per la quale siamo stati costretti in casa, il guardare i cartoni (soprattutto uno) alla tv. Ho ridotto molto i tempi, ma con il papà spesso capita che lo guarda di piu’ (anche 3 ore in una giornata). Mentre guarda la tv, non si estranea, è cosciente di quello che avviene attorno a se’, se io mi allontano mi segue o se si allontana qualcun altro, se suonano al citofono, se lo chiamo per fare qualcosa che gli interessa maggiormente ecc. Si gira quando lo chiamo, a meno che non sia concentrato in quello che fa. Non mette più nulla in bocca da tempo, tranne quando ha qualche fastidio ai denti. Gioco simbolico poco, a parte passare la scopa o parlare al telefono. Ama aprire e chiudere gli sportelli, adora i giochi sonori che hanno dei tasti da premere, sa accendere la luce.
Volevo sapere se secondo lei ci sono delle problematiche da attenzionare, se l’inserimento al nido è una scelta corretta, se ci sono dei consigli che posso seguire, o se tutto è collegato alla mia ansia. Grazie anticipatamente

Commenti

No, signora, non mi sembra che ci siano problematiche particolari, se non i normali affanni che ogni giorno la vita procura, anche ai bambini, con i cambiamenti, i distacchi, le novità. Niente di 'patologico', e direi che non è vero che non parla, parla a modo suo e comunica, e reagisce giustamente alla novità del nido, che è uno scalino alto da fare, e limiterei a poche ore, se non ci sono necessità. Cercate di essere voi a imparare la sua lingua rispondendogli e dialogando con lui, poi sarà lui a imparare la vostra spontaneamente. C'è tutto il tempo, direi. Non badate alle tabelle di normalità che circolano, numero di parole, ecc. Valgono per le macchine, non per le persone. Cercate di ascoltarlo, di capirlo e di leggere quello che gli passa per la testa e di rispondergli: è l'unico stimolo necessario.

Grazie mille Dr Benedetti, per la sua celerità e per la sua franchezza.
A presto

Salve Dr. Benedetti, le scrivo per aggiornarla sulla situazione di mio figlio di 22 mesi. G ancora non parla, nessuna parola di verso compiuto, solo suoni vocalici e consonantici (dedede, tetete, dei dei, nana, mama qualche volta, baba). Dopo la visita dal pediatra ai 20 mesi, il pediatra esordì nei confronti di G "eh ma adesso devi parlare sei fatto grande".
La notte seguente valutai le parole del pediatra e decisi il giorno dopo di chiedere se a suo avviso avessi dovuto muovermi in qualche direzione. Il pediatra mi disse di fare una consulenza logopedica e di lì a poco la prenotai (privatamente). La logopedista ci ha fatto durante un primo incontro molte domande sull'excursus di vita del piccolo, domandandoci come comunicasse ecc. Durante la seconda seduta invece si è approcciata nel gioco con G.
Ha dedotto dalle nostre info e dalla visita effettuata che G ha un'immaturità (secondo lei non correlata ad alcuna patologia) delle prassie oro-facciali (G infatti non chiude le labbra per baciare, ma da il bacio a bocca aperta, non sa soffiare, non esce la lingua). Ha poi esaminato il frenulo che a suo dire è corto ma non anchilosato (di conseguenza non imputa l'assenza del linguaggio a questo ma all'immaturità di cui sopra). Secondo la logopedista questa sua immaturità si riflette anche nelle abilità finomotorie, se infatti G non riesce in qualche attività tende ad abbandonarla e verte su quello che sa fare. Ci ha consigliato comunque di attendere altri due mesi (fino al compimento dei due anni), età secondo la dottoressa di completa maturazione delle strutture articolari della bocca,e qualora non ci fossero differenze eventualmente valutare insieme un trattamento logopedico abbinato a psicomotricità.
Dopo questa breve introduzione quello che invece mi premeva valutare con lei, è il comportamento che mio figlio ha nel gioco. G tende ad abbandonare e a frustrarsi in un'attività dove non riesce (ad esempio se non riesce rapidamente ad incastrare un mattoncino lo butta e tira un sospiro) e passa ad altro. Ama i giocattoli sonori, quando parte una musichetta inizia a ballare e ti guarda sorridendo mentre lo fa. Non presenta gioco "far finta di" ma gli ho fatto vedere come dar da mangiare "per finta" con piatto e forchetta e mi avvicina la forchetta alla bocca, idem con tazzina e cucchiaino, ma non lo fa con le bambole e soprattutto non in maniera autonoma (devo sempre farglielo vedere prima almeno una volta). Ha la fissazione per l'apertura, ma soprattutto la chiusura, dei cancelli e delle porte. A casa lo fa sporadicamente (circa 3 volte in una giornata) mentre in luoghi nuovi, tipo il parco o un ristorante, tende a volerla aprire e chiudere più volte e si arrabbia se lo tiriamo via o glielo neghiamo. Aveva questo comportamento anche con le luci ma lo sta via via abbandonando da solo.
La logopedista mi ha inoltre consigliato di tenere la sua stanza in ordine con pochi giochi a vista, di modo che la sua attenzione (per antonomasia già labile in quanto piccolo) non si disperda ulteriormente su altre attività. Grazie anticipatamente

Mi dispiace che non abbia scritto prima . Temo che pediatri e logopediste in genere non abbiano abbastanza competenza per valutare lo sviluppo di un bimbo nel suo ambiente. Salvo eccezioni loro vengono ritenuti competenti me non lo sono. Lo sono solo nell allarmare i genitori, specie quelli un po' ansiosi, e farli finire nelle grinfie di interventi inutili c comunque non provati come efficaci.
A 22 mesi la normalità è molto ampia, ci sono bambini che parlano già e altri che ne sono lontani. Ma è sempre nei limiti della norma . Così come tutto j comportamenti sono nella norma, anche i più strani, visti nell'ottica del singolo bambino.
Non ci sono patologie nascoste in agguato, né virus dell'autismo ecc. Ci possono essere invece situazioni più o meno ottimali da un punto di vista pedagogico educativo relazionale, andrebbero valutati questi aspetti per facilitare lo sviluppo.
Lo stress ambientale può disturbare e rallentare lo sviluppo di un bambino, non se ne tiene conto abbastanza e invece si aumenta l'ansia e lo stress con visite, terapie, ecc
Se volete mandatemi dei filmati per vedere il bambino insieme a voi, potrei forse darvi un parere e delle indicazioni. Vi consiglio comunque di leggere la pagina 'guardami giocare', nella colonna qui a destra, e anche gli "errori comuni dei genitori"...

Grazie mille sempre per il celere riscontro. Leggeremo il metodo “Guardami giocare” come suggerito e sicuramente le inoltreremo dei video. A presto

Salve Dr Benedetti, la aggiorno dopo svariati mesi su mio figlio.
Non parla, ha delle atipie comportamentali (ama gli ascensori, tutto ciò che in realtà ha un meccanismo scorrevole, come porte o finestre, a volte muove in aria la mano come per farla volteggiare delicatamente a mo’ di direttore d’orchestra).
Non sa gestire il distacco , principalmente da me che sono la mamma, ma anche dagli altri caregiver, se cambio stanza spesso mi insegue piangendo.
Fino ai 20 mesi, forse 22 ha sempre mangiato e assaggiato tutto, ora non vuole la pasta, nemmeno assaggiare.
Abbiamo fatto visita neuropsichiatra infantile privata, è durata 20 minuti, zero domande, dopo 10 il medico ci ha riferito e refertato quanto segue: compromissione del linguaggio verbale e decodifica in soggetto con spiccata disregolazione emotiva e comportamentale tali da sostenere l’ipotesi del sottosoglia per spettro autistico (ma poi che significa?)
Ci ha consigliato logopedia, terapia comportamentale per la “disregolazione emotiva” (non ABA). EEG in sonno, indagine genetica, test audiometrico per verificare risoluzione dell’otite media effusiva precedentemente diagnosticata. Desideravo un suo parere. Grazie mille anticipatamente

Mandatemi qualche video, e magari compilate il questionario della colonna sinistra in in alto. Per avere un quadro più completo.

Mandatemi qualche video, e magari compilate il questionario della colonna sinistra in in alto. Per avere un quadro più completo.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare Mamma, Papà, Figlio;
età dei componenti 32 - 47 - 29 mesi;
altre notizie : nessuna

età del bambino/a (24/02/2021)

problemi in gravidanza nessuno fino al parto (liquido amniotico tinto, necessità di cesareo per evitare che il bambino potesse ingerire meconio)

NASCITA
a che settimana 39+4
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) Cesareo per liquido amniotico tinto

alla nascita : peso 4,040 kg, 52 cm altezza, 36cm circonferenza cranio...

(eventuali curve di accrescimento epoche successive): sempre attestato intorno 50/75 percentile

indice di Apgar: 1’ indice 9 ./ 5' indice 10.
durata del ricovero in ospedale 72h

PRIMI MESI
allattamento: materno esclusivo fino a 6 mesi, misto dai 6 ai 20 mesi……… a richiesta... difficoltà nessuna

inizio pappine, minestrine - 5 e mezzo, nessun problema

svezzamento definitivo (cioè DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età 20 mesi distacco dal seno, biberon lo prende al mattino e alla sera… distacco dal seno difficile, ai 20 mesi sono riuscita per mia maggior convinzione

ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà: ha dormito sin dall’inizio (allattamento e due ore di sonno continuative), la notte richiedeva maggior contatto. Mai risvegli se non legati ad allattamento , per pochissimi minuti

persone che lo accudivano: io, la nonna, il papà, il nonno
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi?6 mesi Orario? Per i primi 12 mesi dalle 9 alle 15, successivamente dalle 9 alle 18

persona sostitutiva ( nonni, babysitter,...)?Nonni materni. Ha frequentato nido dai 17 mesi ad i 28

reazioni del bimbo? .....coi nonni, nessun problema in quanto abituato sin da piccolo.
Il nido non lo ha mai accettato appieno, la mattina non voleva essere lasciato e si aggrappava, lo abbiamo dunque ritirato

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc): fino a 22 mesi nessun problema di alimentazione, ha sempre mangiato tutto, adesso rifiuta la pasta, non prova nemmeno ad assaggiarla. Di giorno durante il riposino dorme nel lettino, di notte vuole dormire con noi, nessun risveglio anomalo, a volte uno o due perché perde il ciuccio e lo cerca

abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) : biberon per il latte , ciuccio per dormire, ma lo richiede spesso anche durante il giorno (soprattutto da quando non lo allatto piu’)

tempo video: televisione, telefonini, tablet: telefonini e tablet ad uso esclusivo mai dati, tv persistente per circa 3 ore al giorno fino ad un mese fa (ora non la vede più, gliel’abbiamo eliminata)

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio per addormentarsi, nel lettino per dormire durante il giorno, quando sveglio sul divano o tappeto, passeggino ogni tanto ma raramente, non lo gradiva

seduto da solo a che età : 7 mesi/7 mesi e mezzo

primi spostamenti a che età e come: (rotolando, strisciando, uso del girello) gattonando 10 mesi, mai usato girello

primi passi da solo: 14 mesi
capacità motorie attuali: sale e scende da scale, sedie, si arrampica spesso per arrivare dove vuole se non ha nessuno vicino a cui fare una richiesta

controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età: porta ancora il pannolino

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi : 2 mesi e mezzo
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo: è sempre stato partecipe, comunicava con sguardo , sorrisi, vocalizzi sin da piccolissimo

Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: vocalizzi principalmente, venire a cercarti e condurti con lui, chiedere di andare in braccio, indicare

facilità a capirlo e interagire: indica tutto quello che desidera o che desidera mostrare, quando non è semplice indicare ti conduce fino al luogo di interesse

facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc : è molto sensibile, piange o si lamenta se ha un bisogno, ma lo consoliamo velocemente

reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...): nessuna paura per nuovi posti, ama i bambini e ne è subito attirato, anche con gli adulti che giocano con lui instaura subito un “legame” e se li rivede nel tempo ricorda i giochi fatti insieme

modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro …sono un po’ ansiosa ma non lo do a vedere, apprensiva solo se la situazione lo richiede (malessere o insofferenza del bimbo)..mio marito molto ansioso e apprensivo

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato.....mamma, papà, nonno, nonna, zie…il bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici?.....si, vede moltissime persone diverse, negli incontri è sempre preso e quasi si scorda della mamma, ma non mi perde di vista per evitare che mi allontani o lo lasci

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori...piange, a volte anche in casa stesso se cambio stanza io, o se la cambia mio marito. Vorrebbe sempre uscire al mattino con entrambi piuttosto che soltanto con un genitore

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... adulti ...... bambini.....sempre curioso, soprattutto se gli adulti e i bambini cercano di interagire con lui

CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) ....si, ama che la gente intorno condivida l’attività con lui, se fa qualcosa per cui gli diciamo bravo e battiamo le mani lui è molto felice e guarda tutti affinché ogni presente gli batta le mani e “partecipi” all’interazione

Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere .……attivamente

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi...lallazione qualche giorno prima di compiere sei mesi

prime parole ..ripeteva mama, baba da piccolo ai 11/12 mesi ..ma ad oggi nessuna parola

due parole insieme ...no

uso del no e del sì ....per il no a volte lo dice con indice, a volte con la testa..per il si’ invece esegue un suono onomatopeico con tono di approvazione

frase minima (verbo e sostantivo )....no

capacità di dialogo: a parole ... senza parole...dialoga indicando e attendendo un nostro feedback, ad esempio se indica immagini sui libri e vuole nominati gli animali o se ci mostra qualcosa per strada tipo aerei, cani, bambini, gatti..

INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti.
Gli piace eseguire tutti i giochi di movimento, bubu settete, ballare, scivolo, altalena anche se prima ci stava di più, nascondino. Giocare a palla, costruzioni a volte, travasi con acqua o pasta, incastri. Se prendo scopa, aspirapolvere o pezza lui lo vuole fare pure subito dopo. Scoppiare le bolle di sapone. A volte mi da il caffè per finta o da mangiare con un cucchiaio vuoto

DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) ...scarabocchi, se ha colori a portata di mano preferisce il pavimento al foglio

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: a volte breve a volte lunga, dipende se il gioco lo diverte

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE ....comprende varie cose: usciamo, facciamo bagnetto, vuoi ‘acqua, dammi il ciucco, vuoi il latte, dov’é papà/nonno/mamma, andiamo a letto, prendi la palla, mettiamo le scarpe, diamo da mangiare ai pesci, soffia, bravo, ciao ciao…

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....

UMORE

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc)....si muove sempre, non é un bambino sedentario, tranquillo ma capriccioso se vuole qualcosa e là si nega..

adesione a regole, orari, limiti, ....comprende perfettamente il no, il rimprovero lo interiorizza e a volte si mette a piangere e cerca subito di “ fare pace” con le coccole. Ha sempre rispettato orari per dormire e per mangiare..

obbedienza agli adulti ...si
reazione a divieti, frustrazioni ....si frustra osi mette a piangere se il no il divieto sono molto decisi
capricci, bizze ...a volte
paure, fissazioni....paure direi nessuna di rilievo, fissazione per porte scorrevoli e ascensori (2/5 minuti circa di comportamento ripetitivo per aprire e chiudere)

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido ………. Si ma non frequenta più
A che età ……………17 mesi
Orario .......9/13
Reazioni ………….ha sempre pianto al distacco al mattino con chiunque lo lasciasse, nascondendosi in braccio
Scuola materna …………….. no
eventuali difficoltà di inserimento…troppo breve
ambientamento............le maestre mi hanno sempre detto che interagiva con tutti i bambini ed era tranquillo
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........rapporti con gli insegnati..... con i coetanei.... attività estra-scolastiche (sport, ecc) ....no

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare ........ ...

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) …………nessun convivente
inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc).... no
contatti sociali...si
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia).......al mattino sta con la nonna materna, rientro da lavoro nel pomeriggio e lo vado a prendere.

modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....).........,permissive se non ledono in alcun modo la sicurezza, o se non disturbano gli altri se siamo fuori, severe quando serve..si sveglia tra le 7 e le 8, riposino di tre ore circa alle 13/ 14, nanna se siamo in casa 22.30
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) prima era 3 ore di media al giorno tv, ora assolutamente niente

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, traslochi, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....no, otite media effusiva con timpanogramma piatto bilaterale, ancora in cura.
Visite mediche, ospedale, altro......solo audiometrica, no ospedale
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...): otite media effusiva con timpanogramma piatto bilaterale, ancora in cura. ABR con perdita di 10db monolaterale

..................

I video mostrano un bambino che interagisce con i genitori, gode il rapporto con loro in vari momenti di gioco fisico e di movimento, a cucù, palla, in contatto emotivo e relazione, esulta, si fa battere le mani, ecc.con una comunicazione ancora limitata, senza parole. Abbastanza autonomo nel mangiare C'è quindi nei video e anche dal questionario una limitazione della comunicazione e del linguaggio e un lieve ritardo evolutivo. Confermo che non ci sono aspetti di malattia o disturbo autistico o altro, ma di ritardo evolutivo direi da modalità pedagogiche ambientali forse un po' frenanti.
Ci sente bene il bambino?. L'ipoacusia da otiti e catarri negli orecchi può dare ritardo del linguaggio
Anche la TV nei primi anni può ritardare lo sviluppo, come l'intenso attaccamento fisico favorito dal contatto fisico e uso del seno prolungato.
Non ho capito se va al nido o no .
A questo punto si dovrebbe un po' alla volta trattarlo da bambino più grande e diminuire il rapporto fisico con la mamma per lasciarlo prendere il largo, uscendo dal porto...

Grazie Dottore.
L’otite media al terzo controllo dopo circa un mese non era ancora risolta. L’audiologo lo voleva rivedere dopo 3 mesi (appena trascorsi) per verificarne la risoluzione.
Non va più al nido poiché l’ho ritirato. Ma c’è andato dai 17 mesi ai 28..
Secondo lei come potrei favorire ulteriormente lo sviluppo del bambino? A suo avviso dunque non dovrei eseguire EEG e test genetici come ha indicato npi? Io sinceramente mi sono sentita presa alla sprovvista da questa richiesta.
Grazie

Perché l'ha ritirato? Che dicevano le educatrici?
Gli esami genetici sono inutili per indicare eventuali rimedi. L'eeg nel sonno può essere utile, ma si può ancora aspettare perché gli elementi emersi sono sufficienti per spiegare il lieve ritardo evolutivo.
Sono importanti gli aspetti pedagogici, cioè come favorire lo sviluppo del bambino, evitando ostacoli ed errori.
Veda la pagina 'guardami giocare' e anche quella 'errori frequenti dei genitori'. E se vuole il libro Montessori zero tre anni, tutti nella colonna qui a destra

Le educatrici non hanno indicato nulla di anomalo, mi chiedevano solo se il bambino tendeva a stare molto in braccio perchè richiedeva di frequente il contatto, e piangeva se la maestra cambiava stanza . Ma mi hanno sempre detto che a livello relazionale com gli altri bimbi non aveva nessun problema. L’ho ritirato perché la mattina piangeva molto quando lo lasciavamo, e si nascondeva tra il collo e la spalla di chi lo accompagnava, a volte aggrappandosi anche ai capelli..inoltre durante l’anno gli hanno cambiato la classe e di conseguenza anche la maestra. Sommato ad altri due fattori: mi hanno fatto fare un inserimento di 4 giorni, dove mio figlio non era per nulla pronto a mio avviso ad essere lasciato..e circa 3/4 mesi dopo l’inizio del percorso al nido ha smesso di mangiare la pasta..

Forse a 17 mesi in effetti non era ancora pronto e l'esperienza può essere stata stressante, accentuando la difficoltà al distacco dalle persone conosciute. Aggiungendosi agli altri aspetti critici , l'uso della TV, l'ipoacusia, la paura di staccarsi, si può confermare che la situazione può essere legata alla situazione ambientale e alle esperienze fatte, e non a disturbi genetici del cervello.
Per facilitare lo sviluppo, rallentato da una situazione di stress ambientale, si dovrebbe quindi ridurre lo stress in modo che il bambino si rassicuri e riprenda il suo sviluppo spontaneo, seguendo i suoi interessi e curiosità, senza pressarlo e stressarlo ulteriormente. Controllando anche attentamente che ci senta bene.
Bisogna liberarlo dalle cose che lo frenano, più che spingerlo o tirarlo forzandolo.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.