segnali di autismo a 19 mesi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera Dott Benedetti,

siamo i genitori di una bimba di 19 mesi. Le scriviamo in quanto siamo molto preoccupati per la nostra bambina.
La pediatra, durante la visita di controllo dei 18 mesi, ci ha detto che A. potrebbe avere un disturbo dello spettro autistico. Il sospetto le è venuto perchè, quando ho messo A. a terra, nello studio, la bambina, incuriosita dall'essere a terra in un posto nuovo, non ha risposto al suo nome tutte le volte che la Dottoressa ha provato a chiamarla.
Dieci minuti dopo, in braccio a me, invece, la bambina si è girata ad un nuovo richiamo della dottoressa.
Come scritto nel questionario, la bambina sembra più disobbedire che essere in un mondo tutto suo. Con noi, un pò a fatica, esegue piccoli comandi, anche se non tutti quelli che richiediamo e non tutte le volte.
Tengo a segnalare che, tre giorni, prima, nello stesso studio, per il controllo dopo una caduta, A era in braccio al papà e la Dottoressa ha chiamato la bambina, che si è girata prontamente verso di lei, e, alla domanda, "dove sono le scarpine?", la bambina le ha guardate.
Noi ci siamo allarmati subito, e abbiamo chiesto dei chiarimenti alla dottoressa, la quale ci ha dato il numero di una psicoterapeuta, dicendo che potrebbe anche trattarsi semplicemente di un ritardo del linguaggio e che, nella migliore delle ipotesi, un pò di terapie avrebbero solo potuto fare bene alla bambina.
Siamo andati dalla psicoterapeuta che ha notato altri segnali: La mancanza dell'indicare, la camminata a volte sulle punte, la mancata richiesta di attenzione dei genitori con comportamenti consoni, nel gioco delle costruzioni la Psicoterapeuta insisteva nel richiedere che indicasse il pezzo per darglielo, A dopo un pò si è allontanata, pur essendo interessata al gioco.

Ci siamo, così, ritrovati a prenotare una visita in un centro specializzato sull'autismo nei più piccini.

Le chiediamo un consulto, pur sapendo che non potrà sostituire una visita diretta, in quanto siamo profondamente affranti da quanto accaduto e pieni di timori per il sospetto che ci è stato segnalato. Siamo a conoscenza che il consulto sarà pubblicato sul sito ma non ne conosciamo i tempi, per cui le chiediamo in quanto tempo sarà possibile avere una risposta.

Siamo disponibili a rispondere ad altre domande e ad inviarLe dei video, se necessario.
Cordialmente,
Due genitori preoccupati

Di seguito il questionario richiesto:

Genitori italiani, del Sud, Viviamo nel Nord, la famiglia è lontana.
A 19 mesi, mamma 42, papà 34.
Nata a 34,5 settimane, cesareo d'urgenza per rottura del sacco.
Indice di apgar 9.
44 cm, 2,300 gr, è stata una settimana in incubatrice con saturazione monitorata in quanto durante le poppate scendeva il valore.
Rientrati a casa la pediatra ha notato una plagiocefalia laterale, trattata facendo cambiare la posizione di appoggio della testa.
Da subito allattamento artificiale, ad orari, nessun problema. Frutta introdotta a 4,5 mesi, pappe a 6.
Adesso fa pranzo e cena completi, a colazione e prima della nanna prende il latte con biberon.
Pranza e cena nel sediolone, ha bisogno di tanti giochi e anche cartoni animati per non fare capricci. Impila i bicchieri, sfoglia i libri, quando si stanca butta giù tutti i giochi. Stiamo togliendo i cartoni animati con discreto successo.
La mamma non ha ripreso ancora a lavorare. L'accudisce prevalentemente lei. Ma con il covid il papà lavora da casa, per cui dall'età dei 3 mesi ad ora è stata accudita da entrambi i genitori.
Il papà gioca tantissimo con A., che è molto legata a lui, anche perché di sera è sempre lui a cullarla, visto che impiega diverso tempo per addormentarsi.
Fino ad un anno circa ha dormito nella sua culletta, poi è stato impossibile metterla a letto senza che si svegliasse continuamente, per cui da circa sei mesi dorme nel lettone.
Si ciuccia il dito. Non ha voluto ciuccio, o altro. Ha qualche peluche preferito, ma senza attaccamento eccessivo.
Quando, per stanchezza, lasciamo che guardi telefoni, tablett, diventa in breve tempo difficile distoglierla, per cui stiamo togliendo questa abitudine, ridotta al minimo necessario, durante lo shampoo o per calmarla quando piange eccessivamente.
Dopo i primi mesi è stata tenuta nel passeggino, nella sdraietta, in braccio, sul tappeto qualche ora al giorno per farla muovere.
Seduta a quasi 8 mesi, gattonava a 9, in piedi con appoggio a 10, a 11 camminava mantenendosi, a 12 da sola.
Adesso ha una grande padronanza del corpo, si abbassa, si alza, si infila sotto ai mobili bassi senza farsi male, sposta tavolini, sediolone, alza bacinelle e diversi oggetti, anche pesanti. Li trasporta ovunque.
Sale le scale in piedi e da sola, o con aiuto se i gradini sono particolaemrte alti. Le scende in piedi con aiuto o anche sola.
Sale e scende da sedie, letto, divano.

Porta ancora il pannolino.

Primi sorrisi nei primissimi mesi, a 3/4 mesi interesse a oggetti, persone, stringeva giochini tra le mani, seguiva il gioco delle api.
A un paio di mesi sono arrivate le coliche, trattate con goccine.
La bambina è, secondo noi, piuttosto capricciosa, non molto facile da consolare, in braccio, cullata, talvolta con l'apporto di cartoni.
Fino a qualche mese fa presenti episodi di terrore notturno, pianto improvviso con difficile risveglio e difficile da consolare. Non si presentano da un paio di mesi, anche se qualche risveglio notturno lo ha, ma si riaddormenta tra le braccia del papà.

Abbiamo sempre cercato di anticipare i suoi bisogni, lei richiede la nostra attenzione piangendo, urlando, lamentandosi in prossimità dell'oggetto interessato, ma senza indicare, anche allungandosi verso l'oggetto.

I nonni sonoal sud, a 7 mesi siamo stati in famiglia, non ha pianto negli ambienti nuovi nè con nuove persone, se non quando è stata data in braccio per più volte a persone nuove, senza un minimo contatto precedente.
Durante questa vacanza, durata due mesi, ha iniziato a sedersi e a stare in piedi poco dopo.

È accudita da mamma e papà, accudimento un po' apprensivo. Legatissima al papà, piange se lui si allontana.

Al parco ha mostrato fin da subito interesse verso gli adulti e i bambini, avvicinandosi e inseguendoli. Il Contatto è stato sempre impedito causa Covid.
Adesso le permettiamo di giocare con gli altri bambini li segue sullo scivolo. Gioca a palla, la lancia, la calcia.

Sa fare ciao ciao con la manina ma non lo fa quasi mai, batte le mani per farsi dire brava, fa "bu bu settete", gioca a nascondino, ci cerca dietro le tende e vi si nasconde.
Ci prende per mano per giocare a giro giro tondo.

Non va al nido. Inizierà a Settembre.

Non parla. Ha iniziato a lallare in vacanza con i nonni, a 8 mesi, poi ha smesso.
Dice mammmammmamma, pa, gne..va...na..ma si sforza in modo da fare sempre una pernacchietta prima di pronunciare la sillaba. Nessuna frase. Adesso cerca di imitare il verso dell'asinello. Noi diciamo "i-o", lei ripete m-m senza aprire la bocca. Non dice mamma per chiamarmi, infatti non mi chiama ancora.

Non disegna.

Gioca con la palla, con i peluches, accende e spegne l'orsetto che riproduce musica, accende e spegne gli interruttori delle luci, apre e chiude le porte chiudendici fuori. Usa il telecomando per cercare i suoi cartoni.
Gioca con il trenino, lo fa partire e lo arresta con l'interruttore a suo piacimento.
Ci lancia la palla con le mani. La calcia. Raramente la prende al volo.
Utilizza una macchinina senza pedali, ci va dappertutto.
Ci imita nell'uso dei giochi.
Non dà da mangiare ai peluche, è stata un po' gelosa quando ho provato a farle dare il biberon all'orsetto. Una volta, però, lo ha fatto anche lei.
Gioca con le costruzioni, impila i bicchieri di plastica.
Sfoglia i libri ma senza indicare. Dopo la mia stimolazione di questi giorni, che le ho mostrato gli uccellini sul libro, ha indicato su mia richiesta, gli uccellini sulle pagine.

Presta attenzione alle varie attività anche per 15/20 minuti, o pochi secondi, a seconda del gioco.
Se il papà fa il caffè, lei presta attenzione e conosce esattamente dove sono riposti gli ingredienti. Ha imparato a buttare l'involucro nel cestino.
Comprende le nostre richieste, non sempre le esegue, anzi, le esegue se alziamo un pò la voce o quando è di vena. Sembra disubbidiente.
Comunica prevalentemente con capriccio, se vuole uscire ci porta le scarpe, o la mascherina, e si avvicina alla porta o alle scale.

È sempre sorridente, con tutti, quando vede le persone e quando gioca.
Quando non fa ciò che vuole è molto capricciosa. È iperattiva.

Non va al nido. I momenti di incontro con altri bambini non sono tantissimi, gioca con tutti, si avvicina e sorride.
È molto curiosa.

Il papà l'ha viziata molto, senza comportamenti severi. Adesso stiamo introducendo qualche regola, ci ascolta al 50%.
Non è abituata a dare la manina, sta imparando a stare più tempo accanto a noi, ma è sempre curiosa e pronta a correre via.
Vuole comandare lei e le è stato permesso per un bel po'. Al parco è stata lasciata abbastanza libera di esplorare.

Non ci sono stati eventi particolari o traumatici, tranne una caduta dalla macchinetta un mese fa. Lei giocava già al pronto soccorso.
I rumori nuovi, come il rombo di una moto, aspirapolvere, omogenizzatore, la spaventano all'inizio. Adesso è abituata a sentire anche passare le moto.

Commenti

Mi sembra un buon esempio del pessimo servizio che oggi fornisce il sistema sanitario ai bambini piccoli e alle loro famiglie. Male ha fatto il pediatra a parlare subito di spettro autistico e inviare a specialisti. Come se per un pallore del bambino parlasse subito di leucemia e lo inviasse in reparti specializzati, o per un po' di tosse lo mandasse in un centro per tubercolosi. Avrebbe dovuto almeno rivedere la bimba alcune volte per confermare i suoi dubbi, non è una situazione di urgenza, da 'salva-vita', e forse vi avrebbe risparmiato questo trauma.
E' un'esperienza pessima che devono fare molte famiglie. Molti pediatri sono stati indottrinati così e per molti specialisti è un business. Consiglio di leggere il mio libro (nel frontespizio) per orientarsi. Si puo' avere subito per meno di un euro. ( scusate l'autopromozione, ma penso sia utile ai genitori in situazione simile)
Dalle notizie inviate direi che siamo completamente fuori strada. Mi dispiace che vi siate precipitati a fare le visite, rischiate di precipitare ancora di più nella trappola dell'autismo.
Invece direi che c'è da approfondire un po' la situazione, non tanto per lo sviluppo della bimba, che sembra nella norma, ma per certi aspetti educativi che forse sono ostacolanti, già avete cominciato a ridurre i video, vi consiglio di sospenderli proprio, sono un rimedio peggiore del male, E poi ci sono forse dei conflitti latenti sia fra i genitori che con la bimba, che possono disturbare un po'. Ma per prima cosa mandatemi dei video, facendoli se possibile come indicato nelle istruzioni in colonna sinistra.

I video confermano in modo sicuro che la bambina è assolutamente nella norma, vispa, intelligente, curiosa, attiva, in contatto, comunicativa. Per il linguaggio è ancora presto e non ci sono elementi di preoccupazione. C'è un rapporto buonissimo fra la bimba e il padre, mentre con la mamma forse c'è qualche dissapore che disturba. Nei filmati si vede che il papà si diverte con la bimba ed è molto disponibile a lei, la mamma forse si diverte meno ed è molto didattica, forse per ansie di qualche tipo, ed è richiedente verso di lei. Rischia di rovinarsi il rapporto con la bimba e di non godersela, in questa fase splendida che poi non torna più... Si tolga le preoccupazioni di doverla educare, stimolare, ecc... Basta qualche no ogni tanto, per indicare la strada...
Vi consiglio di leggere il libro Montessori da 0 a 3 anni indicato nella colonna a destra, e la pagina errori comuni dei genitori.
Annullate la visita al centro specializzato e fate una croce su quella psicoterapeuta e magari vedete se c'è qualche altro pediatra meno allarmista. Ha rischiato di rovinarvi la vita.
Stavate per cadere nel tunnel dell'autismo e restare intrappolati come in un labirinto.
La vostra storia è simile a quella di tanti, leggete se volete il mio libro, la bolla dell'autismo,per vedere cosa succede...
E considerate che i bambini sono persone, con cui stabilire un rapporto, non sono nè animali da ammaestrare, nè cani da riporto, ne'soldati da addestrare a credere obbedire. combattere... Sono persone che crescono e imparano dalle esperienze che fanno, assorbendo come spugne tutto quello che c'è intorno.
Resto a disposizione

volevo aggiornarla sulla situazione. Dal primo consulto sono trascorsi 10 mesi.
la bambina ha 2 anni e 5 mesi e sicuramente ha fatto enormi progressi. Ha imparato ad indicare, adesso infatti ci indica l'aereo che passa, gli animali che incontriamo, riconosce le macchine simili a quelle dei nonni, che vivono lontano. Indica anche i giochi che preferisce o qualcosa che desidera da mangiare. Sembra, però, di vedere mia figlia sempre indietro rispetto ai suoi coetanei. Non parla, conosce poche parole, ma riconosce tutti i colori e prova a dire i numeri fino a cinque, con i limiti del linguaggio che ha. Dice mamma, "aa" per papà, "use" per luce, "glieglie" per latte, "avlan" per Aslan che è il cane della nonna, "ala" per palla", "mommo" per nonno, "aua" per acqua. Produce qualche verso di animale. Un pomeriggio, dopo il nido, ripeteva più volte la parola "grasie, e quando la mamma le ha recuperato un gioco che aveva perso, lei ha detto chiaramente : grasie mamma. Purtroppo non si è più ripetuto. In questi ultimi mesi ha iniziato a dire "U" per dire "dove" , dice anche le due parole combinate come "U mamma" o "U papà" per chiedere dove siamo quando non ci vede. " Ovviamente la comunicazione risente molto di questo ritardo. Vediamo suoi coetanei ragionare con i genitori, noi facciamo fatica a spiegarle le cose, soprattutto le regole, la bambina sembra spesso ingestibile, poco ubbidiente, facciamo fatica a cambiarle il pannolino, mentre a scuola lascia fare tranquillamente alle maestre, facciamo fatica a farla stare seduta per mangiare, a scuola ci riescono, facciamo fatica a farla vestire per uscire, se, invece, vuole fare lei una cosa, ovviamente il livello di collaborazione cambia notevolmente.
Da pochi mesi esprime il si ed il no, ma non lo fa sempre, c'è bisogno che insistiamo affinché risponda ad una nostra domanda. Le viene più semplice esprimere il no e lo fa scuotendo la testa o anche dicendo esplicitamente "MO". Anche al nido, mi dicono, a volte risponde, a volte no. Mi hanno segnalato, inoltre, che la bambina ha difficoltà a concentrarsi nei luoghi in cui ci sono molti stimoli per lei, ad esempio in bagno, dove l'acqua e le fontane l'attirano molto. Durante il pranzo non resta ferma ma va in giro, mentre al nido ha imparato a stare ferma e seduta.

Veniamo al dunque.: La nostra preoccupazione per il linguaggio ci ha portato a farle fare una visita neuropsichiatrica per valutare la necessità di eventuali terapie logopediche. Abbiamo portato A. al centro "La nostra famiglia di Bosisio Parini". La dottoressa ha giocato un pò con A. ed ha concluso dicendo che ci sono dei comportamenti a rischio, campanelli di allarme, in quanto ha fatto fatica a catturare l'attenzione della bambina e che non risponde puntualmente al suo nome. Ci ha proposto un ricovero di 7 giorni per fare una valutazione e tutti i controlli strumentali: visita logopedica, oculistica, otorinolaringoiatrica, esami genetici, e tutto ciò che sarà necessario. La dottoressa ha segnalato come comportamenti a rischio condotte iperattive della bambina, non costante risposta, intolleranza alle attese, strumentalizzazione della mano del genitore, interesse per le ruote. Questi ultimi due comportamenti non ci sembrano affatto presenti, perchè A. ha giocato con le ruote di una macchinina cavalcabile solo qualche giorno, all'età di un anno, appena ricevuta la macchinina in regalo, e non aveva ancora capito che si cavalcasse, allora ha giocato un pò a girare le ruote. La strumentalizzazione della mano è capitata quando, dopo aver indicato invano i succhi che lei preferisce e mangerebbe in abbondanza, dopo un nostro rifiuto, ci ha preso per la mano per forzarci ad aprire il cassetto.
I comportamenti, invece, che noi vediamo nella nostra bambina sono la mancata risposta al suo nome e l'iperattività.

- Effettivamente, se sta giocando da sola, A. non ci risponde quasi mai. In altre situazioni,se è meno presa risponde, e ci guarda. Vista l'età in corso non abbiamo dato troppo peso a questa cosa ma adesso ci stiamo rendendo conto che anche per noi è difficile catturare la sua attenzione. Abbiamo però l'impressione che lei capisca e ascolti e ci risponda solo se interessata. Ieri infatti, le abbiamo proposto la frutta, la mela, la banana e non si è mai girata. Allora le abbiamo offerto una barretta Kinder, sempre parlando a distanza, e subito si è girata, si è alzata ed è venuta in cucina a prendere la barretta. Anche quando era più piccola si girava solo quando la mamma le diceva che aveva qualcosa per lei. Adesso ha imparato la frase "vedi mamma che ti da" e sembra non funzionare più.
Tutto cambia se stiamo giocando con la bambina, che è pienamente coinvolta e in contatto con i genitori o anche i cuginetti, o anche altre persone.
Il saluto è un pò forzato. Non saluta spontaneamente, ma su nostra richiesta. Fa ciao con la mano. Manda baci, sempre su richiesta.
Quando siamo al parco è difficile gestirla: non da la manina, non cammina di fianco a me, come gli altri bambini, ma scappa via facilmente e corre. Un anno fa correva senza fermarsi mai. Adesso corre, ad un certo punto si ferma e si gira a guardarci. Per lei è come un gioco. Facciamo fatica a farci tenere la mano, e, se le diciamo che ci deve dare la mano altrimenti deve stare seduta nel passeggino, qualche volta sceglie di tornare nel passeggino.
Quando scende dal passeggino si guarda intorno ed inizia la sua esplorazione: lei vorrebbe sempre correre via e spesso lo fa. In questi casi, praticamente sempre, se la chiamiamo, non si ferma immediatamente, oppure si ferma, ci guarda e poi riparte. Anche in questi casi sembra un gioco che fa con noi, Non ascolta tantissimo, non ubbidisce molto, fa un pò quello che vuole.
Quando siamo al parco giochi fa la fila per lo scivolo senza problemi ma invece non ha per nulla pazienza per l'altalena, piange perchè vuole andarci subito. In quel momento non riesco proprio a comunicare con lei per spiegargli che deve aspettare. Sono costretto a distrarla con altri giochi ma non sempre funziona.
Per quanto riguarda il contatto visivo, la bambina lo mantiene fino a 3/4 secondi, mentre se stiamo giocando insieme riesce a farlo per più tempo. Non so se questo possa essere un ennesimo comportamento a rischio.

Evidentemente non avete letto il mio libro La Bolla dell'autismo...
forse vi avrebbe aiutato a evitare questo calvario

Per carità non fate il ricovero, l'autismo non c'entra nulla, la bambina semplicemente ancora non è partita con il linguaggio ed è abituata ad essere troppo autonoma con voi e a non darvi retta, cosa che invece non fa a scuola. Se uno è malato lo è sia a casa che a scuola. La bimba ci sente, capisce le vostre parole, semplicemente a volte non vuole darvi retta. Probabilmente per la vostra paura e ansia in cui state da molto tempo non siete riusciti a metterle le redini, per così dire, e a darle limiti e regole.
Il video con la nonna e il cugino che fanno il gioco occhio bello, ecc, mostra una bimba assolutamente nella norma. Anche con la mamma nel mettere il sale e lo zucchero sul gelato, e col papà ...
Niente esami medici o psicologici, semplicemente fatevi valere di più voi genitori, senza arrabbiarvi ma con fermezza e resistenza. E smettete di esaminarla con test e misure continue, basta. La bimba parlerà quando ne avrà voglia, non forzatela, non occorre fare niente. Molti bambini parlano dopo i tre anni e oltre...
Dimenticate i cacciatori di autismo e quello che vi hanno messo in testa!

Buongiorno Dott. Benedetti,

sono trascorsi due mesi dall'ultimo aggiornamento. In questi due mesi, visto anche l'ennesimo spavento che ci ha fatto prendere la NPI del Centro, abbiamo spento e non più acceso la TV. Durante le vacanze di Natale A. aveva ripreso, insieme ai cugini, a Napoli, l'abitudine di guardare i cartoni animati.
Purtroppo questa brutta abitudine è durata 3/4 mesi, durante i quali la bambina era diventata dipendente, con crisi di pianto disperate allo spegnimento.
Con la scusa che si fosse rotta la TV, che con il freddo fatica qualche secondo ad illuminarsi completamente, non l'abbiamo più accesa.
A distanza di due settimane, A ha iniziato ad essere molto più partecipe. Adesso non succede più che non si giri quando la chiamiamo. Inoltre, ha iniziato a ripetere tutte le parole, o le finali delle parole.
Il progresso è stato molto evidente, ma il problema è che ancora non pronuncia le consonanti. In pratica dice tutto con le vocali:
Mamma: mamma
Nonno: Mommo
Arianna: ava
Nonna anna: o-a ava
No: mo
Si: iiiiiiiiiii
Acqua: acqua
Latte: lae
Tartaruga: ua
Palla: alla
Verde: glieglie
Minnie: Ninni
Papà: a-a
Luce: u-e
Pane : a-e
Pasta : a-a
Scarpe: a-e
Rosso: o-ho
Rosa : o-ha (invece della S in questi casi mette un H aspirata).

Ci sarebbero tanti altri esempi di parole che dice, ma le dice tutte in questo modo. Ad esempio è tanto tempo che dice A-A per dire Papà, ma ancora non ha imparato a pronunciare la P.
Sappiamo che molti bambini non pronunciano alcuni fonemi ma A. non ne pronuncia quasi nessuno. A volte è come se parlasse con la bocca chiusa, ad esempio il SI lo dice quasi senza aprire la bocca. Lei pronuncia tutte le vocali ma per la U non apre la bocca e dice "mm". Inoltre la bambina ancora non riesce a soffiare con la bocca. Da poco abbiamo preso un flauto per farla esercitare.
Adesso siamo preoccupati per questo, ed inoltre lei parla con una vocina nasale e spesso a voce alta.
Abbiamo consultato una logopedista, la quale ci ha consigliato, per controllo, una visita otorinolaringoiatrica.
Quando guardiamo A. sappiamo che lei comunica con noi, ma bambini della stessa età fanno veri e propri discorsi con i propri genitori e questo ci destabilizza puntualmente, perché la nostra bambina sembra sempre essere la più indietro.
Inoltre persiste il suo comportamento capriccioso, soprattutto in presenza del papà, con il quale ha un legame molto intenso, bellissimo.
Il papà lavora da casa dal 2020, per cui la bambina è abituata a stare sempre con lui, a parte qualche giorno ogni tanto.
Ovviamente, la bambina non può avere, a due anni e mezzo, il senso del pericolo, ma facciamo fatica a fare una passeggiata tenendole la mano, non vuole quasi mai tenercela, preferisce venire in braccio o sulle spalle se non la facciamo camminare da sola.
Gli altri bambini che incontriamo al nido, stessa età, sembrano, a confronto, dei piccoli adulti, che camminano sul marciapiede con la manina, senza manina e addirittura una bambina con il monopattino sul marciapiede.
Tutta questa situazione ci fa vedere nostra figlia ancora molto immatura per la sua età.
Le chiediamo di guardare qualche altro video in cui parla, a modo suo.
Ovviamente ciò che ci preoccupa maggiormente è la situazione del linguaggio, pensavamo che avrebbe iniziato a pronunciare meglio qualche parolina ..ma ancora niente e soprattutto niente consonanti.
Un'ultima cosa, la più importante:
Sabato 04/06 saremo a Firenze di passaggio, per scendere a Napoli dalle nostre famiglie. Se lei è disponibile, ci farebbe piacere se potesse visitarla, anche perché vorremmo una sua valutazione per sapere se iniziare un po' di logopedia. Con la logopedista che abbiamo incontrato non abbiamo ancora avviato alcuna terapia logopedica.
Sappiamo che è sabato e che il preavviso è minimo, ma abbiamo deciso da poco di trascorrere una settimana in famiglia.
In caso contrario, passeremo a Grosseto oppure a Firenze a fine luglio.
In attesa di un cortese riscontro, le porgiamo i nostri migliori saluti.

Contattatemi il giorno prima, forse potremo vederci all'aperto, magari anche a un parco all'uscita dell'autostrada.
L'andamento della bimba è in progresso, ma mi sembra che voi facciate molti errori educativi, leggete magari la pagina con questo nome, colonna qui a destra, oltre a quello della televisione. Il fatto che fa più progressi quando siete presso i parenti che a casa vostra da soli mi conferma che il motivo del lieve ritardo dovrebbe essere ambientale. Comunque per sicurezza potreste fare un EEG nel sonno, per escludere una possibile forma di epilessia ,la sindrome di Landau-Kleffner. Ma è molto improbabile. Nel caso va curata con medicine specifiche.
La pronuncia delle parole a due anni e 7 mesi non è motivo di preoccupazione. Migliora spontaneamente con la pratica, e quanto descrivete corrisponde all'inizio del linguaggio. Non forzatela, non tartassatela ma siate naturali e spontanei e fate il 'guardami giocare' , come nella pagina omonima.

Nei video che mi avete inviato non vedo niente di anomalo, la bimba è molto vispa, attiva, con molti interessi, le piace molto il gelato, ecc ecc. Non vedo nessun problema. L'eeg non è urgente, si può rimandare fino a tre anni. Non occorre fare nulla. Mi sembra pronta ad iniziare il nido. Non vedo il motivo di tutta la vostra apprensione.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.