Mi sento una non buona mamma

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno,
Inizio dicendo che ho letto molto sulla mia situazione e sono pienamente consapevole degli errori cause ed effetti. A livello teorico ci sono. Il problema è a livello pratico. Ho un bambino di 3 anni che amo alla follia( che sto crescendo a tempo pieno, che cerco sempre di rendere felice non solo con cose materiali ma anche giocandoci, parlandoci e dedicandomi), infatti il bambino è molto sensibile. L’unico Problema è che è molto ma molto capriccioso, prepotente e disubbidente. Vuole “comandare“ e decidere su tutto e tutti( cosa guardare in tv, dove ci dobbiamo mettere affinché lui tiri il pallone ecc ecc perché altrimenti si arrabbia lo dice e lo fa, fa scenate, inizia a piangere e fare capricci che non si possono ignorare perché sono insopportabili e senza freni. Se non ottiene ciò che vuole o se non ci arrabbiamo tanto da farlo quasi spaventare lui non la smette da solo. Va avanti a oltranza. Ovviamente regole 0 per quanto io mi sforzi a trasmettergliele. Non ascolta. E non accetta il no! O il basta! Morale è che io poi esplodo e per quanto è la mia vita poi ho momenti di pazzia anche io. Urlo, lo sculaccio, dico cose brutte dalla rabbia tipo che non lo sopporto più che è maleducato. Tutte cose che anche se vere in quel momento ma che non si dicono a un bambino di 3 anni. Dopo poi lui magari la smette, forse capisce e si calma anche ma io? Mi sento morire! Piango! Sto male! Mi sento una mamma cattiva e che non è capace mi sento io sbagliata e mi do tutte le colpe Sia per la mia reazione sia per come è lui. Non so che fare. Ho tutti buoni propositi di essere paziente di non scoppiare e perdere le staffe così ma capita sempre più frequentemente anche perché lui è così da sempre. Da quando aveva 5 mesi ma anche prima sempre capriccioso sempre che non voleva dormire. Non lo so prendere forse. Non so cosa sbaglio. Anche a scuola ha problemi con le maestre e i bambini perché lui è così. Ho provato ciò che ho letto a essere ferma a stabilire le regole a non esplodere ma è impossibile nella pratica perché mi trovo un piccolo esserino che è la mia vita è che adoro e che è così piccolo ma che a volte si trasforma in un diavoletto. Forse è colpa mia! Anche le mie reazioni la mia poca pazienza forse derivano da un’infanzia negativa (genitori che litigavano,padre violento e aggressivo anche con noi figli). Questo mi ha segnata lo so e so anche che le mie reazioni di “violenza” e che ho soppresso per tutta la vita è che ora emergono sono state causate da quel padre e nonna che da piccola mi hanno sempre umiliata, maltrattata, sfidata, denigrata. Mai avrei voluto far subire ciò che ho subito io a mio figlio e per questo che ho cercato e cerco di amarlo di essere presente (non lavoro anche se avrei potuto ). Non so che fare. Come si vede so autoabalizzare tutto ma non so aiutarmi/ci. Sto solo male perché sto ottenendo cio che mai avrei voluto. Un bambino che è a sua volta triste, scontento sempre di tutto e io che quando esplodo divento cio che non avrei mai voluto e faccio del male a me e a lui. Lo so che la sculacciata non uccide ma a me si. Mi uccide. Mi uccide dire a mio figlio piccolo cose brutte, urlare, arrabbiarmi, strillare ma mi uccide anche il suo essere così. Quelle urla quei capricci con quella voce stridula h 24. Non so che fare!?

Innanzitutto basta essere una mamma "abbastanza buona", diceva un pediatra e psicoanalista molto esperto di bambini e di mamma.
Per secondo poi benvenuta nel club: i genitori, dal momento che lo diventano, avranno a che fare sempre con sensi di colpa e di inadeguatezza, ed è un segno molto più sano direi che sentirsi perfetto o bravissimo. e molto meno dannoso per i bimbi e per tutti.
Dopo di che bisogna dire, come quella pubblicità contro gli incidenti stradali dei motociclisti, "non basta il casco, ci vuole la testa...", che anche nella vita, e con i figli, non basta l'amore, ci vuole anche la testa, appunto. Mi sa che c'è stata un po' di confusione e avete perso un po' le redini del bambino, che si comporta come un cavallino imbizzarrito che non sopporta restrizioni. A proposito, c'è anche un padre? La responsabilità di solito si divide in due. Sembra esserci qualche problema educativo e gestionale, d'altronde non si nasce genitori, bisogna imparare e diventarlo. Se non si persevera negli errori di solito ce se la fa.
Comunque mi dia più informazioni sia del bambino che della situazione familiare, seguendo il questionario - bambini, e magari mi mandi qualche video, come scritto nella colonna sinistra qui accanto.

La ringrazio per la risposta. Ho scritto nella “disperazione” questa mattina e speravo di ricevere una risposta. Ha ragione su tutto e come può vedere io so da dove nascono delle colpe e altrettante ne ne do io. Come dice lei ci siamo fatti sopraffare dal bambino forse a causa della giovane età e della inesperienza o forse dalla brama di voler fare gli errori che sono stati fatti con noi. Non lo so. Non ho parlato di mio marito e quindi del padre di mio figlio perché la gestione ed educazione e crescita di mio figlio la seguo prettamente io. Mio marito lavora ogni giorno, tutti i giorni. Spesso anche a casa.Non ha ne il tempo e forse nemmeno tanto la pazienza di dedicarsi al piccolo. Io lo accudisco in tutto e per tutto. Ci gioco. Lo consolo. Lo rimprovero. Scoppio e poi cerco di spiegargli perché mi sono arrabbiata. Qualche volta ho cercato di far capire a mio marito che anche lui dovrebbe dedicarsi, uscire con il bambino, giocarci ecc ecc. ma lui le prende come critiche rimproveri e nasce una discussione tra noi. Oppure a volte lo fa ma solo dietro mio invito. Non so se ancora non ha l’istinto paterno o se è semplicemente carattere o stress o se è mancanza di voglia in quanto Come le ho descritto il
Bambino è molto ma molto impegnativo è difficile da gestire. In tutto questo il bambino è figlio unico e non vede mai nessun parente( abitano lontano e come le ho accennato sulla mia infanzia non sono nemmeno nonni modello i miei genitori ma purtroppo nemmeno quelli di mio marito). Quindi il bambino l’unico contatto sociale che ha al di fuori di me è la scuola.

Probabilmente la situazione è molto impegnativa e difficile da gestire perchè le modalità educative e gestionali usate forse non sono abbastanza adeguate, per lo stress eccessivo. Rischia che il bambino subisce una situazione di stress per le ansie e le tensioni dei genitori. I bambini risentono della situazione ambientale e assorbono quello che c'è nell'ambiente.
Magari si potrebbero migliorare le cose con cambiamenti anche piccoli, mettendo a fuoco l'organizzazione e il funzionamento familiare.
Cercate di pensarci e di farlo perchè altrimenti i problemi potrebbero aumentare in futuro e potreste trovarvi in difficoltà maggiori con il bambino, crescendo.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.