Disturbo multisistemico dello sviluppo - bambino di tre anni e mezzo

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Il bambino è nato a novembre 2016, secondo figlio, il fratello ha 6 anni.
Non è andato all’asilo nido ma è rimasto con la mamma, che non lavora. Spesso vede tutti e 4 i nonni e i 2 cuginetti.
Fino all’estate 2018 non abbiamo notato nessuna anomalia nel comportamento.
A giugno 2018 gli viene somministrato il vaccino mpr e meningococco. Dopo 2 o 3 mesi, settembre /ottobre,iniziano i primi problemi con il cibo: se prima il bambino aveva sempre mangiato tutto ora inizia ed escludere alcuni cibi e a mangiare meno , saltando anche qualche pasto. Appare, al contempo, una brutta infiammazione nella zona anale, molto estesa. Inizia stitichezza, mai verificatasi prima, e aria nell’addome. Il bambino esegue analisi del sangue e prove allergiche, con lieve positività per grano e glutine, e una visita gastroenterologica. La causa scatenante dell’infiammazione non viene identificata e dura parecchi mesi anche con presenza di vescicole di liquido. Nel frattempo facciamo seguire al bambino una dieta senza glutine e grano per 3 mesi, senza risultati apprezzabili sull’appetito e sull’infiammazione.
Nel frattempo, notiamo che il bambino, a volte, sembra fissare un punto per un po’ , e, inoltre, in alcune occasioni ha dei tremori che durano qualche secondo. Il bambino ha 2 anni e qualche mese, ora.
Arriviamo all’estate successiva e il bimbo ha 2 anni e 7 mesi: parla ma non tantissimo, si fa capire quando ha bisogno di qualcosa, a gesti o con parole specifiche, ad esempio bere o acqua, fame, andare a nanna. Gioca con suo fratello più grande, interagisce con i nonni, con i cuginetti e con gli zii. E’ vivace, non sembra consapevole del pericolo, va bene sul monopattino già da quando aveva 2 anni. Elimina altri cibi dalla sua alimentazione, la pizza bianca, il riso ed altro. Passiamo le vacanze in un villaggio estivo al mare e il bambino non reagisce come ci saremmo aspettati: non si sente a suo agio, dice più volte di voler tornare a casa, frase che ripeterà tutta l’estate, in molte circostanze. Si rifiuta di entrare nella sala ristorante con i vari ospiti e non tocca più cibo in questa circostanza. Solo in camera riusciamo a dargli qualcosa, jogurt, frutta, crackers. Difficilmente lo convinciamo a fare il bagnetto, in piscina o al mare.
Questo disagio si ripete anche dopo qualche settimana, in un’altra vacanza in montagna, così come al parco giochi o a casa dei nonni, una volta tornati a casa.
In questo periodo inizia a ripetere frasi e situazioni dei cartoni animati che ama vedere, spesso fuori contesto. Non risponde a tutte le domande che gli si pongono. Sembra essere svagato, però memorizza numeri, animali e colori.
A settembre 2019 inizia la prima materna. Dopo un iniziale adattamento vediamo che migliora nel parlare e nell’interazione con gli altri. Si rifiuta sempre di mangiare a scuola, esce alle 14, primo orario possibile, rimanendo, quindi, a digiuno per parecchie ore. Non mangia più neanche dai nonni e al ristorante. Quando decide, assaggia qualcosa ma con difficoltà. Elimina, in una prima fase, pasta, riso, pane e pizza, mangiando solo carne. Dopo qualche settimana rifiuta anche i secondi mangiando solo pochissimi alimenti: crackers , grissini, biscotti, gelato, merende. I suoi pasti principali rimangono la colazione e la merenda. Ha la fobia dei cibi troppo caldi, anche se, nella maggior parte dei casi, sono solo tiepidi. È infastidito dalle mani sporche, che sembra non sopportare.
E’ molto affettuoso, con noi, con le maestre ecc, ma, allo stesso tempo, diffidente con chi non conosce bene. E’ vivace, ama saltare sui letti, divani, correre e ballare con la musica e ama cantare le canzoncine. Gioca a palla, con il didò e la pittura con i pennelli, senza molta costanza, però. Nel disegno ama i colori ma non riesce ancora a rimanere nei contorni delle forme. È difficile che vada oltre lo scarabocchio e solo ultimamente riesce a disegnare dei cerchi. Gli piace molto andare al parco e giocare all’aria aperta su scivoli e gonfiabili adatti alla sua età, anche se dimostra più timore che in passato. Gioca con i pupazzi dei personaggi dei sui cartoni preferiti, anche per molto tempo e da solo, inscenando lunghe rappresentazioni. Non riusciamo sempre a capire se si tratta di riproposizioni di episodi visti in televisione o di elaborazioni proprie.
I concetti che esprime sono semplici e non fa discorsi articolati. A volte allunga il tempo di una frase, come se fosse una cantilena, scandendo lentamente le parole. La dizione è un po’ problematica su alcune lettere. Fino a quando è andato a scuola non ha mai riportato qualche fatto accaduto, semmai tornava spesso di malumore. Adesso inizia a riferirci quando suo fratello non lo aiuta in qualcosa o gli fa male, ma sempre con espressioni semplici.
Non si concentra molto quando gli facciamo un discorso un po’ più articolato o gli raccontiamo una storia: deve essere breve. Quando proviamo a giocare insieme a lui, ad esempio con le costruzioni tematiche della Lego, ci segue per un certo tempo ma poi comincia a giocare alla sua maniera (spesso distrugge le costruzioni e sparge i pezzi per tutta la stanza), isolandosi.
Sembra avere difficoltà di coordinazione con le mani: non ama fare puzzle e quando ci prova non usa entrambe le mani per aiutarsi ma solo una alla volta. Altro esempio: all’entrata della scuola, al mattino, doveva attaccare una sua foto con un gancino a triangolo ad un chiodino fissato sulla parete e necessitava sempre di aiuto per riuscirci.
Non riusciamo a togliere il pannolino, né per la cacca, che vuole fare appartato, né per la pipì per la quale non ci avverte mai. Non abbiamo ancora capito se sia consapevole o meno dello stimolo.
A dicembre 2019 lo abbiamo fatto visitare da una neuropsichiatra e la diagnosi è stata di “Disturbo multisistemico dello sviluppo caratterizzato da disturbo della coordinazione motoria fine e grosso- motoria, difficoltà dei tempi di attenzione con oppositività, aggancio di sguardo non sempre costante, inficiato dai tempi di attenzione e difficoltà relazionali in presenza di intenzionalità comunicativa ed apertura sociale in presenza di alcuni interessi sensoriali atipici. Lo sviluppo psicomotorio risulta ai limiti inferiori della norma – sviluppo psicomotorio borderline, corrispondente ad un’età mentale totale di 28 mesi per età cronologica di 36.”
Ci è stata consigliato il trattamento di neuro-psicomotricità e cognitivo-comportamentale, che non abbiamo iniziato.
Abbiamo provato ad avere un altro parere. Dopo la visita era stata fissata una valutazione che, però, è stata rimandata a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
Dalla prima visita abbiamo visto molti miglioramenti, anche grazie alla frequenza scolastica, ed è per questo che abbiamo aspettato per intraprendere una terapia, cercando altri riscontri medici. Abbiamo pensato ad una diagnosi un po’ troppo drastica per un bambino di tre anni, comunque in piena evoluzione. C’era, forse, anche un rifiuto ad accettare la situazione, da parte nostra.
Il periodo di chiusura che stiamo affrontando in questo momento, però, sta minando le nostre speranze. Il bambino ha gravi problemi col cibo, come evidenziato sopra, e ha ripreso con la ripetizione delle frasi dei cartoni, cosa che era andata scemando prima della quarantena. Non è collaborativo e si oppone spesso, in svariate situazioni.
Vorremo avere un suo parere sulla situazione, sul come comportarci in questo periodo, oggettivamente complicato, e su eventuali trattamenti da iniziare, quando sarà possibile.
Grazie

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare: padre (49), madre (47) fratello (6)
età del bambino: novembre 2016
NASCITA
a che settimana: 38
Parto: naturale
alla nascita: peso 2,9 kg , altezza 48, circonferenza cranica 36
indice di Apgar: 1'…9…./ 5'…10
PRIMI MESI
allattamento: artificiale a orario.
inizio pappine, minestrine, ecc: 6/7 mesi
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale): età 6 mesi, facile
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari: difficoltà a causa di reflusso gastroesofageo
persone che lo accudivano: madre padre
eventuale ritorno al lavoro della mamma: madre non lavora
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: senza lattosio i primi mesi senza difficoltà particolari
Sonno: a volte disturbato causa reflusso
orari e modalità: prima passeggino, ora si addormenta con noi nel nostro letto e poi trasferito nel suo lettino
abitudini: ciuccio tolto a 18 mesi, biberon ora solo la mattina a colazione per il latte, a volte usa orsacchiotto per dormire, spesso anche il giocattolo preferito del momento
tempo video: televisione 3 ore
- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, sul passeggino, sul tappeto e libero di muoversi
seduto da solo a che età: 8 mesi
primi spostamenti a che età e come: gattonava e usava il girello a 9 mesi
primi passi da solo: 14 mesi
capacità motorie attuali: normali
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età: usa ancora il pannolino, se accompagnato in bagno fa la pipì ma non dice mai che ne ha necessità. Per la popò si ostina a farla nel pannolino, si chiude in una stanza e la fa.
- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi: 3 mesi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo: sempre fatto
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: piangeva e gesticolava in modo più intenso
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire: nessuna difficoltà particolare
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo: non piange facilmente e quando succede smette con un po’ di coccole
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: dai venti mesi diffidenza, qualche volta pianto
modalità di accudimento: ansioso a volte, tranquillo spesso
FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato: genitori, fratello, nonni
i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici?: a parte gli zii non molto
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: difficoltà
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE: poco verso adulti, di più verso i bambini
CONDIVISIONE cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere: ti chiama per giocare insieme ma non cerca molto l’attenzione delle altre persone
- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi: gridolini 4 mesi, lallazione da 6/7 mesi
prime parole: 8 mesi
due parole insieme: non ricordiamo
uso del no e del sì: non ricordiamo
frase minima (verbo e sostantivo ): 18 mesi orientativamente
capacità di dialogo: a parole ... senza parole... non ricordiamo esattamente

INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti: gioca con le costruzioni tematiche lego duplo, soprattutto con i personaggi come animali e persone e, se stimolato, entra nell’ambientazione del gioco e di una storia inventata inerente. Non dimostra particolari abilità di costruzione né molta continuità. Con i puzzle spesso preferisce disporre le figure e descriverle piuttosto che posizionarle. Ama giocare con i personaggi dei cartoni animati ripetendone scene e situazioni, non riusciamo spesso a distinguere se si tratta di riproduzioni di quanto visto in tv oppure di elaborazioni proprie. Gioca con la palla e con le figurine, con le macchinine. Gli piace saltare, correre, spingere oggetti per scaricarsi, andare sul monopattino
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc: scarabocchia con colori diversi, fa cerchi, usa tempera, pennarelli e matite.
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: abbastanza breve nella maggior parte dei casi
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE: capisce richieste semplici e brevi, non presta attenzione se il discorso diventa più articolato
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI: chiede cose a tutti
UMORE
- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc): non è iperattivo, è tranquillo in molte situazione ma è anche spesso vivace
adesione a regole, orari, limiti: abbiamo difficoltà a fargli rispettare regole, ad esempio a stare a tavola seduti
obbedienza agli adulti: non troppa
reazione a divieti, frustrazioni: se ripreso in modo forte piange
capricci, bizze: ci sono ma durano poco
paure, fissazioni: mani sporche, non vuole fare la doccia (in una vasca, a casa dei nonni, reagisce meglio), problemi con il cibo
- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido: non frequentato
Scuola materna: 1° anno. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento: primi tre mesi abbastanza difficili, da dicembre le maestre hanno manifestato maggior soddisfazione per l’atteggiamento del bambino, nella collaborazione, nel gioco e nell’interagire con gli altri e nel proporsi per le attività svolte. Non ha mai mangiato a mensa.

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare: non molti oltre ai parenti
- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia): prima della quarantena sveglia circa alle 8, colazione, accompagnato a scuola dalla madre (il padre e il fratello maggiore escono separatamente), alle 14 ripreso dalla madre, pranzo, alle 15 torna il fratello. Durante la settimana capita che accompagni il fratello nelle sue attività sportive oppure rimane in casa con un genitore o con una nonna. Nel fine settimana siamo soliti uscire molto, parco giochi, aree verdi, gonfiabili, passeggiate, visite ai nonni, centri commerciali, pasti fuori casa.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....): proviamo ad essere abbastanza fermi ma su alcuni aspetti, come il cibo e il sonno, cediamo spesso. Dorme a scuola, prima dell’uscita. Ora dorme nel pomeriggio, ad orari variabili, che influenzano poi il momento del riposo notturno, spesso diventa difficile farlo andare a letto e ci mette molto per addormentarsi.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc): guarda solo la televisione, ama cartoni animati, ne guarderebbe molta, cerchiamo di limitarlo, con qualche difficoltà.
- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc.: niente di particolare
Visite mediche, ospedale, altro: è sempre stato impaurito dai dottori, non ama le visite
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)
Altre osservazioni ……….

Commenti

Buonasera. Vorrei vedere anche, se siete d'accordo, dei filmati in cui si veda il bambino come è normalmente, in casa, insieme a voi, con le cose che usa normalmente. Credo che bisogna capire meglio la situazione.
Come si è concluso poi quel periodo di disturbi gastrointestinali? E il bambino come stava, aveva dolore, era stressato da visite ed esami? Ho l'impressione che sia rimasto un po' traumatizzato, magari non da cose enormi , ma da piccole cose ripetute, da eventi diversi che minavano la sua sicurezza e di fronte a cui il bambino ha reagito in quel modo.
La diagnosi mi sembra generica e poco significativa e non aiuta a capire e le terapie indicate sono come i cosiddetti ricostituenti che una volta i medici davano quando non sapevano che dare di fronte a cose poco chiare... "tanto male non fanno" (il che non è proprio vero...).

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.