crisi a 38 mesi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera dottore,
Mio figlio 38 mesi,nato con T.C a 41 settimane,nessun problema alla nascita,nessun problema con svezzamento, spannolinamento,ha parlato presto è camminato a poco più di 11 mesi.alla soglia dei 2 anni conosceva già lettere,numeri,colori e forme.
Ha sempre avuto una passione per le chiavi delle auto e per le stesse macchine!tale passione, in certi momenti dal mio punto di vista era più una dipendenza .ora vengo al punto,quest anno ha iniziato la scuola materna,l inserimento nn è stato velocissimo, sarà perché ha un fratellino (25 mesi di differenza)O solo semplicemente perché sono troppo ansiosa è protettiva. Superato questo momento, tutto ha proceduto bene fino a qualche mese fa!!A gennaio mia madre (nonna materna,con la quale viviamo) è stata in ospedale per un lungo periodo per gravi problemi di salute,a scuola c è un bimbo che lo picchia spesso e volentieri, problemi con una delle 2 maestre(che più volte lo ha pizzicato),mio figlio è sempre nervoso,non gioca più come prima,ovvero lancia le cose,le lascia a metà, preferisce stare con nonni,zii e cugini, piuttosto che con me!!anche se poi mi coccola e mi riempie di baci e ti voglio bene .
L unico gioco che al momento predilige sono le macchine, le studia nei particolari e ne conosce anche il marchio.
Non so se è una fase della crescita o qualcosa lo turba,ma nn lo vedo più solare, tranquillo, gioioso come un tempo. Se gli chiedo, (visto che parla come uno grande)mi risponde che sta bene,è felice,ci vuole bene,ma che è stanco di essere picchiato da quell amichetto e che a scuola nn vuole più andare.avrei anche pensato di farlo vedere da uno psicologo infantile per capire se sia successo qualcosa a scuola o semplicemente ancora nn ha smaltito lo stress vissuto in casa per la degenza di mia madre.
Lei cosa mi consiglia?
La ringrazio di vero cuore,spero che lei mi aiuti a tranquillizzarmi,visto che mi sento in colpa ed inadeguata,ho paura che con la nascita del fratellino lui nn si senta più sicuro del mio amore per lui

Commenti

Fratellino, asilo, assenza della nonna... Sono tanti spunti che messi insieme possono disturbare abbastanza, come tanti piccoli traumi insieme. In poco tempo per il bambino è cambiato tutto il suo mondo, quasi. E la mamma lo ha tradito mica poco, con il fratellino. E il voler bene è una cosa molto più complicata che dirlo, come usa oggi, all'americana...
Sull'asilo dovreste cercare di capire voi come vanno le cose, con quel bambino e la maestra. Il 'bullismo' per così dire inizia presto, e delle maestre, come si vede spesso, fidarsi è bene, ma con quel che segue.... Il bambino non può proteggersi da solo, dovete essere voi a farlo e vedere quello che è necessario.
Completi per favore le informazioni seguendo il questionario nella colonna a sinistra, forse riusciamo a capire qualcosa di più.

Grazie mille per la velocità di risposta.
Il bimbo come le dicevo è nato a 41 settimane con T.c. ,indice apgar 9 E 10.0,durante la gestazione ho dovuto praticare la clexane 4000 e fare a cicli siringhe di progesterone a causa della accorciamento dell utero al 5 mese.lq degenza post parto è stata di circa 15gg sia xché io ho avuto una microembolia,sia perchéil bimbo aveva l ittero.ho allattato al seno per una 15gg ma poi per le varie cure che ho dovuto fare,sono passata al latte artificiale.il bambino èsempre stato socievole,tranquillo,gioioso,solare e soprattuttoin caso di necessità rimaneva volentieri con mia madre o mia sorella(ma anche con altri parenti)..con lo svezzamentotutto tranquillo,mai avuto problemi e lo stesso dicasi per il camminare e parlare..La nostra famiglia si compone di mio marito che fa l autista ,me,,il piccolo in questione,un fratellino di 18 mesi e i nonni materni.da piccolo èsempre stato abituato a stare con altri bimbi,tra ludoteche,parco giochi e cuginetti.ama fare puzzle da quando aveva 2 anni e mezzo,ama giocare con la plastilina,farina,fare sale colorato,andare in bici all aria aperta ed è un amante di macchine di macchine(ne conosce tt i marchi),ma anche delle chiavi di est ultime.fa qualche disegno,sa scrivere anche se nn perfettamente qualche letterina.
Da quando ha iniziatola scuola,però è diventato molto ribelle e nervoso,le maestre mi riferiscono che gioca e condivide con gli amichetti cibo e giochi.che nn sempre ha dei momenti dove mi cerca,ma che poi subito gli passa.
Che qualche volta si è rifiutato di fare attività,ma poi se io lo riprendo,lui a scuola la fa poi.in classe c è più di un bimbo che hanno dei "problemi",ma nn so di che entità,so solo che fanno psicomotricita e logopedia.tra questi bimbi c ène uno,che purtroppo picchia tutti i bimbi.
Tutto ciò è stato fatto presente alla maestra,che a suo dire loro nn riescono a gestire.
Sta di fatto che trovo mio figlio nervoso,piange per un no nulla è novità:vuole essere imboccato cosa mai accaduta,
Un paio di volte nn l ho trovato in classe,ma bensì a zonzo e in tutto ciò le maestre nn se ne sono neanche accorte.
Mi sono confrontata con altre mamme,le quali mi dicono che anche i loro bimbi a casa,poi sono così!!ho pensato di cambiare cambiare scuola,ma ho paura di crearli qualche trauma.io ad essere onesta,in questa festa proprio nn lo accetto e a volte ci litigo,voglio il mio bimbo dolce e nn riesco a capire quale realmente sia il suo malessere. Cerco di ritagliarsi degli spazi tt nostri,di assecondarlo quando possibile,ma nn mi basta. Ne ho parlato anche col suo pediatra e secondo lui,è un accumulo di stress dovuto a tt est episodi(ingresso a scuola fratellino sempre attaccato a me,nonna malata e quindi in ospedale).Lei crede che sia realmente così?cosa mi consiglia?è il caso si cambiare adesso scuola?

Non capisco bene la vostra organizzazione familiare. I nonni materni vivono con voi. Il padre è abbastanza presente in casa o per il suo lavoro è spesso via? Il bambino come ha reagito alla nascita del fratellino e, prima, alla gravidanza.?Come ha reagito al fatto che la mamma si occupava del fratellino, e come faceva lei ad occuparsi di tutti e due?. Con i nonni c'è qualche conflitto su come trattare i bambini?
Probabilmente c'è un po' di stress sia a casa che a scuola e questo ha superato un po' le capacità di resistenza del bimbo. Già il bimbo aveva dovuto 'rinunciare' alla mamma, poi è sparita anche la nonna!...
Magari bisognerebbe vedere in casa se si può dedicare più tempo al bambino, se necessario - visto anche che la mamma percepisce il timore del bambino di averla 'persa', e a volte reagisce aggressivamente -
E magari, in attesa di chiarimenti a scuola, fargli fare qualche giorno di vacanza ogni tanto e magari diminuire l'orario, visto che forse anche il fratellino resta a casa...

Dottore purtroppo e dico purtroppo,i nonni sono invadenti ,nel senso che se io dico qualcosa,o impedisco al bimbo di dare qualcosa, loro fanno l esatto opposto.
Praticamente il bimbo è abituato ad averla sempre vinta con nonni,zii e papà.l unica che più mette paletti sono io.
Il papà da un 4 mesi ha cambiato lavoro e quindi ora per fortuna dorme con noi e il Week end è libero. E ne approfitta per uscire col bambino e con me e l altro piccolino.
Per quanto riguarda la nascita del fratellino ,nn ha reagito molto bene,nel senso che alterna momenti dove la gelosia raggiunge il picco massimo. Sarà perché il fratellino è ancora allattato al seno,troppo attaccato a me,poi nonni e zii,dopo aver giocato un Po con lui,corrono subito dal piccoletto e li lui fa di tutto per attirare attenzione. Poi devo ammettere che con la degenza di mia madre in casa l aria era tesa ed è capitato che all uscita di scuola, il bimbo venisse preso da mia cognata (il piccolo frequenta con una cuginetti coetanea) .Io sono un Po sotto stress,il piccolo che mi sta appiccicata,tra le faccende di casa e tt il resto,forse l ho un Po trascurato.quando il tempo lo permette lo porto al parco a giocare con la bici ,invito su sua richiesta qualche suo amichetto a casa.ma lo vedo particolarmente sofferente nei confronti del fratellino,ogni motivo è buono per piagnucolare e dire che il fratellino lo disturba o che io sono solo sua e devo portarlo a scuola. Io cerco di farlo stare a casa quando rifiuta di andare a scuola o semplicemente per fargli capire che gli voglio bene e che io per lui ci sono e faccio quello che mi chiede.pero purtroppo qui i nonni si intromettono e discutiamo.

Bisognerebbe quindi cercare di stabilizzare la situazione a casa, che è un po' squilibrata, forse. Intanto direi che non è più necessario che allatti il piccolo. Dopo i sei mesi il latte materno non è più fondamentale e l'abitudine al seno diventa poco utile se non viziante. Lo so che ostetriche e c. parlano di allattamento ad oltranza, fino al matrimonio, in pratica, ma è un'esagerazione fanatica di questi tempi (veda questa pagina). Così si potrebbe cominciare a trattare il fratellino un po' più da grande, senza danni per lui, anzi, e riequilibrare la situazione almeno fra i bimbi. Non è questione di 'voler bene', ma di giustizia nel dare il giusto a ciascuno. Sono i fatti che contano, non le chiacchiere.
Con 4 adulti in casa poi certo è difficile stabilire i ruoli, ma bisogna che sia chiaro che i nonni sono in secondo piano, quando ci sono i genitori.
Stabilizzando la barca, per così dire, un po' alla volta il 'mal di mare' dovrebbe passare e il bimbo ritrovare più tranquillità. E anche il secondo dovrebbe trovare lo spazio giusto per lui.
Forza e coraggio, ce la potete fare!....Ma dovete collaborare, almeno fra genitori.

La ringrazio profondamente, seguirò i suoi consigli per il bene dei miei figli e per la mia tranquillità.
Grazie di vero cuore

Buongiorno dottore,
Le riscrivo xché nonostante tutto,sono preoccupata dall irrequietezza di mio figlio. Magari è solo perché gli sto troppo addosso,lo scruto,in pratica guardo tutto ciò che fa mio figlio con la paura di trovare qualcosa che non va.
Ho riparlato anche con le maestre che mi dicono di stare tranquilla, è un bimbo intelligentismo e più avanti rispetto agli amichetti, è solo semplicemente vivace e abituato voler far il leader.in effetti l ha sempre vinta,è stato trattato sempre con un Dio,coccolato,venerato e accontentato su ogni singola sua richiesta. Una cosa che proprio nn tollero è sta sua passione sfegatata x le macchine, ogni tanto lo sento parlare da solo mentre gioca e vado in paranoia.
Tutti e pediatra compreso mi dicono che sono io gli sto troppo addosso e che devo star tranquilla.che gli trasmetto le mie ansie e per qst lui talvolta si comporta male.

In particolare in che paranoia va? Che dubbi le vengono in mente? Spero che non siano sull'autismo o spettro autistico! Il bimbo non mostra nulla di tutto questo.
Che ci sia una crisi dovuta alle cose di cui abbiamo parlato va bene, ma dovreste poterla gestire con i cambiamenti e le attenzioni che ho suggerito. C'è qualche altro motivo per cui Lei va così in ansia?

Dottore diciamo che le mie paure nascono dal fatto che ho una nipote autistica e purtroppo ancora nn ho metabolizzato la cosa.sono consapevole che per mia fortuna il mio bimbo sia sanissimo,anche xché ad ogni dubbio mi sono rivolta subito a chi di dovere e che cm lei mi hanno detto la stessa cosa.
Sembra che oggi per forza di cosa i bimbi debbano avere qualche problema, ecco xché ho così tanta paura.in più da quando ho avuto il 2 bimbo, nn faccio altro che sentirmi in colpa col 1,vorrei rassicurarlo,avere tempo solo per noi 2 come un tempo, il giusto spazio che servirebbe ad entrambi entrambi per comprenderli e fargli capire che nn mi ha presa col fratellino, che lui è sempre il mio mondo e che li amo entrambi. Sono in una situazione dove mi sembra di nn dare abbastanza a nessuno dei 2.prima nn era così!!!grazie di cuore per i suoi consigli e soprattutto quando le scrivo ritrovo un Po di pace e riesco a dormire un Po.

Non so come stia sua nipote: oggi la diagnosi di autismo la danno a tutti, belli e brutti,per cui vale poco. Vista la mia esperienza in questi ultimi anni può darsi che non sia vera, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Ecco spiegata comunque questa sua preoccupazione apparentemente fuori luogo. Meglio così: cerchi di vedere suo figlio senza le griglie che si è messa sugli occhi. Ci aggiorni fra qualche tempo, anche con qualche video, se vuole.

Dottore per quanto riguarda mia nipote, purtroppo sono stati cambiati diversi centri ed attualmente è monitorata dal bambin Gesù, dove hanno confermato tale diagnosi e ad essere onesti,nn sono un medico,ma è una triste e brutta realtà, è così.
A me la cosa mi ha sconvolta nn poco ed è per qst che vivo male e con paura l infanzia dei miei bimbi.e cm lei stesso accennava,oggi c è qst strana "moda" di etichettare i bambini.c è un continuo bombardamento su qst aspetto ed io purtroppo ho paura e vado in panico.
La cosa che mi fa star male è che mio figlio mi ripete di amarmi,che sono la sua vita,xo kissa xché poi se vengono nonni o zii se ne va .lo so che è bene che lui si distragga,ma ho la sensazione che lui me li faccia x farmi capire,vedi cm mi sento quando tu stai col mio fratellino quando io sono a scuola!!e ci sto male,xché nn so cm fare per dimostrarlo che lo amo sempre allo stesso modo e che nn deve farmi i dispetti x attirare la mia attenzione, xché io sono lì per lui sempre,come e quanto vuole.

Non mi fido nemmeno del 'Bambin Gesù', a quanto ho potuto vedere e sentire. Sull'autismo sono tutti travolti dalla psicosi in atto, a mio avviso.
Da quanto dice e dai discorsi che riferisce mi sembra che sia andata un po' nel pallone. Non ha alcun senso con un bambino di 3 anni parlare di 'voler bene' e cose simili. E' totalmente assurdo, fuori luogo, che un figlio di 3 anni le dica quelle cose.
Cosa vuole che pensi un bambino. Per lui la mamma è la mamma, e basta, non ce n'è altre. Voler bene o non voler bene non ha alcun senso. Le 'vorrà bene' quando ottiene una cosa che vuole, le vorra male se lo brontola o gli nega qualcosa. anche i bambini si arrabbiano, e rimangono male, e hanno reazioni emotive e sentimenti, come gli adulti. Ma non c'entra il 'voler bene' come intende lei. Va di moda oggi il 'ti voglio bene', detto a sproposito in ogni momento, una classica americanata che era meglio non ci fosse arrivata.
Cerchi di darsi Lei una regolata, mi sembra che abbia perso i riferimenti. Suo marito, o altri, non se ne accorgono che è un po' nel pallone? Forse è un po' troppo caricata della fatica di due bimbi piccoli, e teme di non farcela, sia fisicamente che affettivamente. Cerchi di farsi aiutare da chi le sta accanto, non dai bambini!, e di riprendersi.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.