Spettro autistico in venti minuti

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Salve Dottore,
Ho un bambino di 4 anni che è un po' indietro rispetto ai suoi coetanei.Nel gennaio 2018 (a 3anni) decidiamo un consulto con una logopedista,dato che non parlava,siamo partiti da lì,e ci consiglia di fare una visita neuropsichiatrica dicendo che è prassi.Ci consiglia lei dove andare e dopo neanche 20 minuti la diagnosi è disturbo pervasivo dello sviluppo.Decidiamo di andare dalla nostra pediatra per metterla al corrente di questo e cade dalle nuvole,anche perché abbiamo ben capito non vede di buon occhio questo npi,però ci dice di portarlo da un altro,che è il direttore di un noto centro di ricerca qui nella nostra città.Ci andiamo,dopo aver aspettato un bel po',tanto che il bambino era nervoso,anche lui dopo neanche 20minuti ( e sono pure tanti) ci dice che nostro figlio è autistico,che non guarirà e che sarà un percorso non facile.Ci dice che per capire meglio doveva essere ricoverato lì per una decina giorni e tenerlo sotto osservazione,ci avrebbero chiamati appena possibile,perché i tempi erano molto lunghi.Per noi è calato il buio più totale.Lo iscrivo ad un asilo privato,perché al pubblico non me lo avrebbero preso dato che aveva ancora il pannolino.Qui le insegnanti,che sono suore,a cui ho spiegato tutto,appena lo hanno visto hanno escluso ciò che ci avevano detto.Inizia a fare logopedia da gennaio fino a giugno,senza molti risultati.A marzo inizia a fare psicimotricita'.Tra questa e l asilo iniziamo a notare dei piccoli progressi comportamentali:inizia ad arrabbiarsi di meno,prima aveva degli scatti di rabbia che qualsiasi cosa aveva davanti doveva scaraventarla;inizia a guardarci negli occhi e cerca il contatto fisico.Ancora però non parla,quando gli serve qualcosa fa da sé o ci prende la mano e ci porta davanti a ciò che vuole.
Dal centro di ricerca ci hanno chiamati due volte,la prima ho temporeggiato,la seconda ho risposto che avevamo provveduto diversamente.Ovviamente la nostra decisione l avevamo presa.Sperando di non aver sbagliato ma il nostro istinto ci ha detto di no.Gli aggiornamenti della psicomotricista sono positivi,anche perché lei ha dato subito per scontato che non fosse autistico ma che si tratta di un disturbo relazionale.A settembre ha ricominciato l asilo dove va molto volentieri,ci resta fino alle 4,le suore mi dicono che ascolta di più,resta seduto,non interagisce ancora molto con gli altri bambini,ma non sfugge come faceva prima,guarda negli occhi,sa contare e sa l alfabeto,canta, a modo suo, però canta e balla,adora la musica.Al saggio di Natale è stato lì con gli altri,quando io avevo paura che scappasse.Dalla psicomotricista continua ad andare e ci va con piacere perché giocando gli escono le parole.Certo è ancora indietro rispetto ai suoi coetanei,una piccola frase completa ancora non c'è,dice acqua,banana,pane,cioccolata e poi tante volte ripete a pappagallino.Mamma e papà non lo dice.
Mi perdoni dottore,per quanto mi sono dilungata ma continuerei ancora per farle capire meglio il mio bambino.
A breve le invio il questionario completo.Grazie mille

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Questionario
Può essere utile per la richiesta di consulto su bambini piccoli e non (questioni di sviluppo psicomotorio, linguaggio, comportamento, relazionalità, problemi scolastici, ecc): dopo aver illustrato i motivi della richiesta, si prega di allegare le seguenti informazioni, rispondendo se possibile a tutte le domande, anche se in modo sintetico, non più di due pagine, per favore. Potete fare copia/incolla sulla pagina del vostro consulto o sulla pagina email. Le varie voci sono una falsariga, uno spunto da seguire per dare le informazioni necessarie per conoscere lo sviluppo del bambino e l'organizzazione familiare e il modo di avere rapporto con lui.
Si consiglia di non limitarsi a risposte sì - no o poco più ma di rispondere descrivendo i vari aspetti con le proprie parole dando tutte le informazioni possibili.
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QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare:papà 43 anni,mamma 40 anni,sorella 8 anni
età del bambino 4 anni

problemi in gravidanza un paio di episodi di cistite
NASCITA
a che settimana ……39+5gg…….
Parto naturale
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica ...
(eventuali curve di accrescimento epoche successive) gr 3480,lunghezza 49cm,circonferenza cranica 35 cm
indice di Apgar: 1'…9…./ 5'………9.. durata del ricovero in ospedale 3 giorni

PRIMI MESI
allattamento: materno, a richiesta,.senza difficoltà
inizio pappine, minestrine 6 mesi
svezzamento (DISTACCO DAL SENO a 3 anni e 8 mesi,ovviamente seguendo un alimentazione normale
ritmo sonno veglia nei primi mesi:la notte si svegliava molto spesso e dormiva attaccato al seno.
persone che lo accudivano la mamma
eventuale ritorno al lavoro della mamma in quel periodo non lavoravo
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione non ha dato mai problemi nel mangiare,assaggia tutto .sonno:fino a quando c era il pensiero del seno si svegliava spesso per cercarmi,ora si addormenta con me ma nella sua cameretta e se si sveglia è perché chiede l acqua orari e modalità
abitudini gioca un po' con il tablet poi glielo tolgo e si addormenta,però deve esserci la mia presenza.....
tempo video: quando siamo in casa che non c'è asilo un paio d ore al giorno

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: nel box poco, sul tappeto e libero di muoversi
seduto da solo a che età .....7 mesi
primi spostamenti a che età e come: gattonando
primi passi da solo 11 mesi
capacità motorie attuali normali,corre,sale e scende le scale,adora saltare sul letto
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età a 3 anni fa la pipi nel wc ,ma era pensiero nostro,la popò nel pannolino altrimenti la faceva addosso.ora ci accompagna in bagno lui però succede a volte che se è distratto da un gioco la fa addosso.Di notte ancora pannolino

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi 5 6 mesi se lo si chiamava e gli si sorrideva lui ricambiava
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo:è sempre stato attratto da giochi di movimento,arrampicarsi,rotolare,correre pochi giocattoli ecco.E per un bel po' di tempo metteva tutto ma proprio tutto in bocca.Quando era più piccolo seguiva di più con lo sguardo
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione:il pianto
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire:verso i due anni e mezzo è iniziato un periodo di cambiamento,meno sorrisi,nessuna parola,se lo si chiamava non si girava
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo:sempre intorno ai 2 e mezzo ,3 quando si arrabbiava partiva in quarta e scaricava la rabbia gettando cose per terra,qualsiasi cosa,ed era difficile farlo calmare.Anche se poi abbiamo notato che se alzavamo un po' la voce si bloccava.Ora è diverso,se si arrabbia,con le buone e le coccole si calma.Anche perché abbiamo notato che tante volte si arrabbia perché non lo capiamo.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) dipende,ci sono persone che a prima vista lui ha amato subito,tipo la psicomotricista,le suore forse perché sono dolci e amorevoli...però grossi problemi riguardo ad ambienti nuovi non ne ha avuti
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro :credo di essere una mamma tranquilla,giocherellona,il periodo in cui metteva di tutto in bocca ecco si lì ero ansiosa
FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato la mamma i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici?si
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori se vado via io da casa e resta con il papà un po' piange ma poi gli passa,all asilo resta volentieri,ha pianto veramente pochissime volte.
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE preferisce stare più con gli adulti,anche se quando c'è la sorella che gioca con il cuginetto a rincorrersi lui partecipa
CONDIVISIONE cerca di condividere interessi, attività, stati d'animo cercando l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Si questo lo fa,quando finisce un gioco una costruzione,si dice bravo da solo ma poi cerca la nostra approvazione
- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi 6 mesi
prime parole intorno ai 10 mesi dice ma_ma..ma non credo per dire mamma
due parole insieme quando non vuole qualcosa dice no basta oppure si dice da solo bravo Simo,dai tre anni
uso del no e del sì a 18 mesi non dice no vocalmente ma scuote la testa,si non lo dice
frase minima (verbo e sostantivo ) no
capacità di dialogo nessuna
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti.gioca con le costruzioni,fa volare gli aerei,fa camminare le macchinine,gioca davanti allo specchio,specialmente quando balla,gioca con la pasta da modellare,mentre fa le formine degli animali,delle forme geometriche,dei numeri li riconosce e li dice o ripete
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc ...purtroppo non è per niente interessato a tutto questo.
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: nelle costruzioni e nei giochi con la pasta da modellare non è proprio breve,quei 20 minuti ci sta.Nei giochi all aperto,parco giochi,giochi acquatici,nei posti in cui si sente libero non si annoia mai
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE alcune richieste le capisce tipo vieni,è pronto da mangiare,vuoi questo o quello,ma se gli si chiede prendimi o portami questo o quello non lo fa o se accade molto raramente
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ci prende per mano e ci porta davanti a ciò che vuole,se noi facciamo finta di non capire e gli proponiamo cose che lui non vuole va via,poi ritorna,ci riprova e adesso sta succedendo che facendo cosi poi la richiesta esce:banana,acqua,biscotto,ciccolata,yogurt
- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc)fondamentalmente è un bambino tranquillo,capriccioso secondo me come tanti,però gestibile....lui si arrabbia di più quando non riesce a farsi capire
adesione a regole, orari, limiti, nessun problema
obbedienza agli adulti obbedisce a volte piangendo però noi con le buone e la calma cerchiamo di fargli capire e il più delle volte ci riusciamo
reazione a divieti, frustrazioni si arrabbia e tante volte corre nella sua cameretta e a volte si gestisce da solo e si calma altre volte gli proponiamo alternative e le accetta altre facciamo più fatica
capricci, bizze niente di esagerato
paure, fissazioni quando sente molto chiasso o ascolta qualcosa che non gli piace o sente urlare si copre le orecchie con le mani

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido non lo ha frequentato A che età ……………. Reazioni eventuali ………….
Scuola materna ha iniziato in ritardo a 3 e due mesi però no ha avuto grandi difficoltà.resta e mangia con piacere ........
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare nessun problema
- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc)nessuno… inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc)..siamo italiani.. contatti sociali siamo una normale famiglia di 4 persone,che ha contatti con amici e altri familiari...c'è serenità ecco
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia)la mattina siamo tutti fuori,genitori a lavoro e bimbi a scuola.io lavoro mezza giornata e alle 4 lo vado a prendere,il pomeriggio siamo in casa a parte due pomeriggi a settimana che andiamo dalla psicomotricista.il pomeriggio giochiamo insieme e quando io non posso accendo la radio,oppure il tablet o altre volte gioca da solo.anche se mi viene a prendere la mano che vorrebbe che fossi io con lui.poi la sera viene il papà che si dedica a loro e giocano insieme,per di più giochi di movimento
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....)credo che non siamo severi cerchiamo di far rispettare le poche regole che ci sono nella massima tranquillità.A letto ci andiamo intorno alle 21.30 ,lui dorme nella sua cameretta,ma si addormenta con me,dorme tranquillo.Da quando non è più attaccato al seno dorme serenamente fino alla mattina,a meno che si sveglia e chiede l acqua
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc)ascolta molto più la musica che vedere i cartoni,al tablet ci sta quel paio d ore al giorno,gioca a giochi educativi,non guarda video.Se prende il mio telefonino guarda i suoi video dell estate,del mare,delle vacanze oppure delle feste dell asilo o dell ultima recita di natale

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc.nessuno
Visite mediche, ospedale, altro a parte i due npi nessun altro
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)nessuno
Altre osservazioni quando è felice sfarfalla con le mani
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Ciò che ci preccupa è che per noi risulta diverso rispetto agli altri,se gli facciamo delle domande non risponde,il fatto che ancora non parli e poi è da un po' di tempo che si batte sulla testa con le mani.accade quando vuole darsi un ritmo,quando canta a modo suo,ma anche quando si arrabbia.Avevo dimenticato di indicarlo questo.
In mezzo agli altri bambini è diverso,dottore,lo notiamo....ed è questo checi preoccupa.Quanto prima le invio dei video.Grazie ancora

La situazione che ha descritto mi sembra veramente esemplare. Sgombriamo il campo dallo spettro autistico - che ha travolto purtroppo, temo, le capacità di osservazione e comprensione di gran parte degli specialisti, figuriamoci i non - e andiamo invece a occuparci del bimbo che come voi chiaramente notate, ha delle difficoltà di evoluzione che riguardano principalmente il linguaggio e un po' la sua maturazione globale. Aspetto i video, e vi chiederei di ripensare e descrivere come sono stati i primi due anni. Di per sè mi colpisce il lungo allattamento, che spesso ho notato coincidere con un ritardo del linguaggio e in genere della maturazione. Tendo a vederlo come un restare nel giardino dell'eden, con tutto a disposizione, e quindi scarso stimolo allo sviluppo 'culturale'. D'altronde la cultura, in bene e in male, si è sviluppata con la cacciata dal paradiso terrestre...
Il problema principale mi pare riguardi il linguaggio, come dicevo. Una volta il 'disturbo specifico di linguaggio' era la diagnosi prevalente, statisticamente, ben più dei disturbi pervasivi o spettri autistici. La proporzione oggi sembra essersi invertita, comunque non sapevamo nè sappiamo quasi niente nè dell'uno che dell'altro, possiamo solo cercare di vedere caso per caso di aumentare gli aspetti ambientali favorevoli e diminuire quelli sfavorevoli, se si trovano. Nessun ambiente è perfetto, così come nessun ambiente è privo di virus e batteri. Certi bambini hanno difese insufficienti, per motivi diversi, e devono essere protetti più di altri. Stessa cosa vale per gli aspetti mentali, anche qui ci sono fattori vantaggiosi e altri svantaggiosi. Questi possono essere nel bambino, e vanno fatti degli esami medici , e nella situazione ambientale, e andrebbe valutata analogamente. Fra gli esami medici direi indispensabile l'EEG nel sonno, per escludere o eventualmente curare la sindrome di Landau-Kleffner, e magari un esame del cariotipo a livello molecolare per avere un'idea della situazione: ci possono essere sindromi genetiche che danno ritardo evolutivo e del linguaggio, l'X fragile e altre, molto rare, anche se per queste ultime non ci sono attualmente cure specifiche.
Comunque, che ci siano malattie mediche o no, lo sviluppo e il comportamento sono legati all'interazione con l'ambiente e alla facilità o meno di comunicare ed essere capito. E' su questo aspetto che possiamo e dobbiamo intervenire.
Attendo i video.

Grazie Dottore per la sua risposta.
I primi due anni del bambino sono stati per lo più con me,forse troppo coccolato,ogni suo capriccio o malessere veniva sollevato dall attaccamento al seno.Non andando al nido non frequentava altri bambini della sua età anche se a due anni compiuti la mattina è andato in una ludoteca per un anno.E lì comunque giocava per conto suo,ma ci andava con piacere,sempre attratto da giochi di movimento( mollle,gonfiabili).
Sicuramente il fatto di stare sempre con me ha influito,a questo punto, negativamente.
Faremo gli esami che lei ci ha consigliato.Le abbiamo inviato i video tramite la mail di mio marito.
Grazie ancora

Nei filmati si vede un bambino fisicamente normale per l'età, senza evidenti anomalie di comportamento o di sviluppo, con i genitori, la sorellina, intento in varie attività, molte di tipo didattico, con i numeri, le lettere, ecc. o in vasca da bagno o mentre mangia. Il bambino pronuncia singole parole, nomi, numeri, lettere,in risposta e spontaneamente; a volte canterella per conto suo e parlicchia come in una lingua sua, mi pare, con un tono di voce un po' in falsetto. Sembra un po' 'addestrato' e le cose spontanee forse le fa per conto suo.
Anche quando facevo anch'io diagnosi di autismo non avrei certo pensato a questo vedendo il bambino. Certo c'è un problema di comunicazione e di linguaggio. La relazione con i familiari è sciolta, un po' più infantile della sua età, non ci sono aspetti di ritardo mentale. L'atteggiamento dei genitori è un po' didattico: invece che osservarlo e aspettare per vedere cosa fa spontaneamente sono loro spesso che cercano di guidarlo, con domande, ecc. Probabilmente è un effetto della preoccupazione di quest'ultimo anno, ma direi che può essere controproducente.
Direi quindi che principalmente vedo un problema di linguaggio mentre gli aspetti comportamentali riferiti ( rabbie, ecc) e le difficoltà di relazione sono verosimilmente secondari al problema principale. Le cause sono ignote e probabilmente non conoscibili attualmente ( verificando quanto già detto, con EEG nel sonno e esame genetico molecolare), però penso che il contatto fisico al seno e forse una scarsa esperienza del mondo extrafamiliare fino a pochi mesi fa possa avere frenato lo sviluppo simbolico e linguistico; non ci sono però certezze in tal senso.
A questo punto il bambino ha ancora tempo davanti a sè per recuperare. Io penso che il recupero possa essere facilitato lascandogli fare esperienze nel mondo intorno a sè, con gli oggetti e le persone, libero di seguire la sua curiosità e i suoi interessi, ovviamente nei limiti di sicurezza e sociali. Lo stimolo meccanico a ripetere parole ecc penso che sia scarsamente utile: il linguaggio nasce dal desiderio di comunicare e di condividere le esperienze e gli stati d'animo, e dal sentire la lingua parlata dagli altri intorno a sè.
Cambierei quindi l'impostazione che si vede nei filmati: bisogna stare di più a osservarlo e capire cosa vuole e cosa pensa, e seguirlo lasciando a lui l'iniziativa, invece che proporgli voi le cose da fare. Per facilitare la comunicazione può essere utile il metodo della Comunicazione Alternativa Aumentativa, che le logopediste dovrebbero conoscere e che si basa sul creare una lista di immagini , individualizzata, per usarla a supporto della comunicazione sia a casa che fuori, a scuola, ecc. Esistono programmi informatici utili allo scopo. Anche i segni possono essere utili a tale scopo, accompagnandosi alle parole.
Ma non parole imparate meccanicamente, come delle liste, di numeri o lettere o colori, ecc, ma parole utili per esprimersi e farsi capire.
L'importante è che il bimbo riesca a farsi capire da tutti e venga capito il più possibile. Questo è lo stimolo più importante per la comunicazione e lo sviluppo del linguaggio.

Grazie mille Dottore per il tempo che ci ha dedicato.Appena avremo i risultati degli esami la aggiorneremo.
Ancora grazie

Ho visto l'EEG inviato: non ci sono le alterazioni nel sonno tipiche della Landau Kleffner, che si può quindi escludere come causa del ritardo di linguaggio.

Buongiorno Dottore,
Grazie per la risposta.
In settimana faremo l'esame genetico molecolare.Grazie ancora.

buongiorno ci sono stati aggiornamenti?

No

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.