Bambino 3 anni e 5 mesi, spettro autistico moderato

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno Dottore, sono mamma di G., 3 anni e 5 mesi. A luglio siamo andati da uno psicomotricista perchè ci aiutasse nella gestione della rabbia di G. Abbiamo fatto solo 3 sedute, ma ci era stato detto che bene o male era tutto nella norma. A luglio G aveva 3 anni. A settembre iniziamo la materna, la maestra mi dice che secondo lei il bambino ha qualche ritardo... Cito "se gli dico di andare a prendere la borraccia, lui non va. Gli altri bimbi sì" "gli altri mi ascoltano, lui si fa i fatti suoi e gioca da solo". Il tutto in una modalità alquanto triste in un colloquio improvvisato con tanto di G alle sue spalle che giocava con la pista del treno e ripeteva "treno treno treno" e la maestra che mi diceva "vedi? potrebbe andare avanti così per ore" .
Torno a casa piangendo, convinta dalle parole della maestra che ci sia davvero un problema. Lei stessa mi ha parlato di autismo. Ricontatto lo psicomotricista di luglio. Facciamo in totale circa 14 sedute, due volte a settimana. Vedo progressi in termini di attesa, comprensione delle richieste, capacità di esprimere bisogni.
Nel frattempo cambiamo sezione alla materna, perchè quella maestra non mi convinceva e aveva fin troppi pregiudizi su G.
Parallelamente mi attivo con la pediatra per una valutazione NPI.
NPI predispone test Griffith III e ADOS.

Punteggi raggiunti Griffith III in età cronologica 39 mesi:
basi dell'apprendimento: 23mesi, 79
linguaggio e comunicazione: 32 mesi, 83
coordinazione oculo-manuale: 36 mesi, 85
personale-sociale-emotiva: 33 mesi, 73
grosso-motoria: 39 mesi, 101
età equivalente globale: 33 mesi
quoziente generale dello sviluppo: 80

Punteggi raggiunti ADOS in età cronologica 39 mesi:
area affetto sociale: 11
comportamento ristretto e ripetitivo: 2
punteggio complessivo: 13
punteggio comparazione ados-2: 6
classificazione: sintomi relativi allo spettro autistico di livello moderato.

Ci viene consigliato di praticare psicomotricità due volte a settimana per almeno un anno, la mattina, saltando due giorni a settimana la scuola. Rifiutiamo. Troviamo un altro posto, centro privato. Una seduta a settimana al pomeriggio.
Decisamente un altro approccio rispetto allo psicomotricista di luglio e del periodo ottobre- novembre. Qui c'è più emozione e lavoro pratico fornendo anche a noi genitori gli strumenti per portare avanti il lavoro dell'ora in seduta.
G ha sempre piacere ad andare dallo psicomotricista e quando è lì richiede spontaneamente l'attività di gioco che desidera fare.
Piccola nota: l'ultima volta ha chiesto di fare le bolle di sapone, ha soffiato anche lui. Ho approfittato e chiesto allo psicomotricista perchè questo gioco era inserito anche nel test ADOS e mi ha detto che serve a capire se il bambino è concentrato sulle bolle o sulla condivisione dell'emozione e scambio di sguardo. Dico che nel test ADOS , NPI mi aveva detto che non lo aveva superato. Lo psicomotricista mi dice che se il test fosse stato fatto in quel giorno, invece, lo avrebbe superato senza problemi.
Possibile che a distanza di neanche un mese quindi ci siano questi progressi in un bambino a cui è stata fatta una diagnosi di spettro autistico moderato?

Se sono qui a scriverle è perchè io e il padre non siamo per niente convinti di questo iter burocratico che mette nostro figlio sotto una lente di ingrandimento per cui se fa una cosa come la fa , se non la fa come avrebbe dovuto farla, ecc...
Se la maestra non ci avesse allarmati in quel modo, non avremmo fatto nulla di tutto questo perché con l'esplosione del linguaggio lui sta piano piano imparando a relazionarsi con gli altri. Sembra che non gli si voglia dare il tempo che gli serve. Non rientra in determinati parametri della sua età e quindi questi "specialisti" vedono un ritardo.
La triangolazione dello sguardo c'è, non sempre ma c'è
Presenta una certa ecolalia, così la chiamano. Anche differita - ripete frasi e scene dei cartoni animati (che ora non guarda neanche più) anche a distanza di mesi, ricreando la scena. Canta baby shark in continuazione , ora anche con un gioco pesciolino facendolo "nuotare" davanti al viso.
Se gli dico "cantiamo una canzone" e canto qualcosa di diverso da baby shark mi risponde "no mamma, fai baby shark" ma io penso sia NORMALE. Voglio dire... lo facciamo noi adulti quando ci piace tanto una canzone, non l'ascoltiamo ripetutamente? bah.
L'altro giorno, uscendo da scuola, ha visto le luminarie nella via. Erano a forma di pacchetto regalo. Le ha guardate e mi ha detto "prendi il regalo mamma!" "non ci arrivo, è troppo in alto, servirebbe una scala" "prendi la scala mamma" "non ce l'ho la scala! Non ci arrivo, vuoi provare tu?" "prova G!" (parla in terza persona, spesso) l'ho preso in braccio e ha fatto finta di fare uno sforzo per raggiungere la luminaria dicendo "Non ci riesco, è troppo in alto" . Io interpreto questo un gioco normale, di un bambino normale. Ma sinceramente, non so più a cosa pensare.
A volte sembra assorto in un mondo tutto suo. Se lo chiamo non sempre si gira, ma se gli dico vai di là prendi la borraccia e spegni la luce, lo fa senza problemi.
È autonomo, anche se molto pigro.
Mangia da solo, si mette e toglie le scarpe da solo.
Se non c'è un membro della famiglia chiede dov'è.
Se stiamo facendo qualcosa ci chiede "cosa stai facendo?"
Ci chiede abbracci e baci e quando glieli chiediamo noi non si rifiuta mai.
Io penso non abbia nulla .. ma sa com'è.. siamo nel tunnel ...

Le lascio il questionario compilato. Sono curiosa della sua risposta.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare: 4 + animale domestico (con il quale non ha mai dato problemi, anzi lo saluta e gli vuole dare da mangiare)
età dei componenti: mamma 32 papà 36 G.3 anni e 5 mesi, fratello minore 18mesi

età del bambino/a G. 3 anni e 5 mesi
problemi in gravidanza NO

NASCITA
a che settimana: 40+5

Parto NATURALE

alla nascita : 3kg230g peso, 52cm, circonferenza cranica 37
(eventuali curve di accrescimento epoche successive) nella norma
indice di Apgar: 1’ Min 10/ 5’ Min 10
durata del ricovero in ospedale: 3 giorni

PRIMI MESI

allattamento: materno a richiesta, nessuna difficoltà
inizio pappine, minestrine, ecc… a 6 mesi 
svezzamento definitivo (cioè DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), a 6 mesi non avevo più latte, distacco facile proseguimento con svezzamento classico e integrazione latte artificiale

ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà… a volte si svegliava di notte, ma nella norma

persone che lo accudivano… mamma di giorno + papà quando rientrava dal lavoro
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? 7 Orario? Full time asilo nido
persona sostitutiva ( nonni, babysitter,…)? Solo asilo nido reazioni del bimbo? Inserimento al nido senza problemi

EPOCA SUCCESSIVA

alimentazione : mangia di tutto, ultimamente non vuole la pasta o altro con il pomodoro (però mangia la pizza margherita)
sonno : dorme circa 2 ore al pomeriggio e la sera si addormenta intorno alle 22.00 e dorme fino alle 6.45 senza svegliarsi.
Dorme in camera sua dall’età di 1 anno e mezzo circa e ora condivide la stanza con il fratellino più piccolo.
Da piccolo si addormentava in braccio, poi lo abbiamo abituato ad addormentarsi nel lettino, ora che in stanza dorme il fratellino più piccolo, dal momento che lui parla anche a voce alta, lo lasciamo addormentarsi abbracciato con noi sul divano)

abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc): abbiamo tolto il ciuccio poco prima dei 3 anni. Ora ogni tanto lo richiede, vedendo il fratello minore che ce l’ha…

tempo video: televisione, telefonini, tablet… In epoca lockdown da Covid purtroppo ne ha fatto molto uso. Ora è un mese che abbiamo tolto qualsiasi tipo di dispositivo video, in quanto ci siamo accorti che ripete spessissimo scene di cartoni animati, anche a distanza di mesi.
Un esempio, ripete esattamente le battute di un episodio dei cartoni visto magari a marzo, quando ancora non parlava correttamente. Solo nell’ultima settimana sta iniziando a concretizzare ciò che ripete, ricreando anche la scena vista in tv (personaggio rompe garage macchinine, lo fa anche lui ripetendo le battute del personaggio - oppure indossa un cappello e ripete la battuta del personaggio “ti piace il mio cappello?” Quando fino a due settimane fa lo faceva senza preoccuparsi di indossare o meno il cappello)

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:

dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: box con i giocattoli solo quando ero sola in casa e dovevo ad esempio cucinare.Altrimenti sul pavimento libero di muoversi
seduto da solo a che età 6/7 mesi circa
primi spostamenti a che età e come: niente girello. Ha gattonato a circa 10 mesi
primi passi da solo 13 mesi

capacità motorie attuali : nella norma
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età: a 3 anni abbiamo tolto il pannolino, ora ci avvisa quando deve andare in bagno

SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita

primi sorrisi …7/8 mesi sorrisi consapevoli di relazione con l’altro
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, seguire con lo sguardo
Modi di comunicare e richiamare l’attenzione.

Successivamente:
facilità a capirlo e interagire: avendo iniziato a parlare “tardi” a 2 anni e mezzo, non era difficile per noi capire i suoi bisogni, ma l’interazione nel periodo precedente era difficoltosa, non ottenendo risposte verbali chiare. facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc Piangeva e gridava buttandosi a terra quando gli dicevamo NO. Avendo avuto una reazione simile durante una visita pediatrica, la Dott.ssa mi suggerì di ignorarlo in questi momenti, così abbiamo fatto e le crisi di pianto sono via via diminuite e ora quasi scomparse. 
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) Non dà molta confidenza. Se entra qualcuno di estraneo in casa fino a qualche mese fa si nascondeva e piangeva, ora cerca l’interazione magari chiedendo “cosa fate amici?”. Al supermercato mai avuto problemi. In coda in cassa saluta le altre persone “Ciao signore!” 
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro … Siamo sempre stati abbastanza tranquilli, intransigenti nel giusto (se dicevamo no, non cambiavamo idea). Ultimamente siamo più ansiosi, visto ciò che ci hanno detto…

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato Mamma, papà, fratellino, nonni il bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? Frequentiamo i nonni materni e paterni e lo zio. Amici poco ultimamente causa impegni e covid…

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori Se lasciato con i nonni non ha reazione, ci saluta e basta. All’inserimento alla materna ha avuto difficoltà i primi 3 mesi, ora entra tranquillo, incuriosito dal gioco della scatola che abbiamo realizzato in accordo con la maestra. Ogni mattina ha una scatola con all’interno un gioco sempre diverso. Ha avuto effetto per un mese, ora entra senza neanche chiedere della scatola e mi saluta sempre mandandomi un bacio e dicendo “ciao mamma!”

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... adulti: non tanta bambini: quando li vede li saluta “ciao bimbo! Cosa stai facendo?” Ma poi termina la sua attenzione. Al pacchetto ha detto “Bimbi, nascondino!” Chiaramente voleva giocare con loro e, avendolo capito, questi lo hanno accontentato.
CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) ....
Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere … Ci porta i suoi giocattoli preferiti, come gli aerei e ci dice “volare aereo” chiedendoci appunto di farlo volare. Ogni tanto controlla poi se lo facciamo, in caso contrario, ci sollecita di farlo ancora. Ci chiede di giocare insieme al garage, costruire la pista del treno. Non dice quando è arrabbiato, al contrario invece sorride guardandoci e dice “è felice!”

SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi 6/7 mesi circa
prime parole 8/9 mesi ha detto mamma, poi papà e acqua
due parole insieme …2 anni e mezzo 
uso del no e del sì ….No 1 anno e mezzo , SI 2 anni e mezzo circa
frase minima (verbo e sostantivo ) 3 anni 
capacità di dialogo: parla abbastanza bene utilizzando vocaboli correttamente, prima per chiederci ad esempio un biscotto , ci prendeva la mano e usava la nostra mano per prendere l’oggetto. Ora invece chiede verbalmente “mamma voglio i biscotti” 


INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti. Gioca principalmente con aerei, macchinine, garage, pista del treno, puzzle, chiodoni in maniera corretta. Nelle ultime settimane ha iniziato a giocare con le macchinine/aerei facendoli interagire tra loro “come stai? Andiamo a volare! Cerchiamo il carburante!” Non ama il gioco simbolico, anche se in seduta di psicomotricità lo ha sempre portato a termine correttamente 


DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) … non ama le tempere a dita, ma se gli si dà un pennello allora disegna. Comunque disegna linee, cerchi e sulla porta della doccia sa disegnare con il dito una classica barca a vela. Ha anche una lavagnetta magica con forme di quadrato, cerchio e triangolo e sa disegnare con questi un treno con vagoni.

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE se gli chiedo l’acqua me la porta. Idem accendere/spegnere la luce, mettersi le scarpe, togliersi la giacca, seguirmi, andiamo in bagno, comprende se non ha voglia o interesse non esegue.

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI sì, molto bene “ho fame” “voglio un biscotto” “voglio la borraccia” “babbo natale voglio tino robottino” “andiamo sul volante?” Quando vuole sedersi al posto di guida in box

UMORE , serio, ma quando ride lo fa di gusto

COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc) tranquillo
adesione a regole, orari, limiti, a casa sì abbastanza, a scuola ha difficoltà 
obbedienza agli adulti: abbastanza, nella norma
reazione a divieti, frustrazioni : lancia gli oggetti, fine a quel momento poi se gli si fa notare la cosa risponde dicendo “non si lanciano i giochi” o il nome dell’oggetto lanciato
capricci, bizze - penso nella norma
paure, fissazioni - nessuna

SCOLARIZZAZIONE

asilo nido SI a 7 mesi Full time - inserimento tranquillo - Dopo la chiusura per lockdown non voleva più andare e, con la maestra, abbiamo pensato di aiutarlo facendogli attaccare un adesivo sull’armadietto tutte le mattine. Così facendo il problema si è risolto.
Scuola materna SI , inserimento più difficile. Alla porta di ingresso indietreggiava e quando riuscivamo a farlo entrare gridava piangendo per alcuni minuti. Ora non ha più problemi ad entrare , come ho spiegato sopra.
La maestra ci dice che non interagisce con gli altri bambini, che gioca prevalentemente da solo. Accetta gli altri nello spazio, ma non vuole giocare insieme a loro. Quando la maestra spiega un’attività lui non la ascolta e, se accompagnato al tavolo per fare l’attività (disegno, ritaglio ecc) non sempre partecipa. Quando gli altri stanno seduti, spesso si alza. Durante i pasti viene convinto a stare al tavolo se porta con sé un gioco. Con l’insegnante buon rapporto, se ha bisogno di lei la cerca con lo sguardo e manifesta i suoi bisogni “dammi la mano” “scappa la pipì/cacca” . All’uscita saluta sempre con la mano , manda un bacio e saluta dicendo “ciao”
Al momento nessuna attività extra scolastica se non un’ora a settimana di psicomotricità. Prima faceva anche piscina, ora abbiamo abbandonato. Gli piaceva andare e voleva fare i tuffi.Si agitava se messo a pancia in su in acqua (come tanti altri bimbi)

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare ultimamente pochissimi. Frequentiamo sempre la nonna materna mattino/pomeriggio e i nonni paterni la domenica.

SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE

altri conviventi NO inserimento sociale della famiglia NO contatti sociali pochissimi causa covid…
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia) Sveglia presto, colazione con mamma e fratellino, arriva la nonna si va a scuola. Esce da scuola alle 16.00 , casa della nonna a fare merenda insieme alla mamma e al fratellino, si torna a casa , si gioca insieme, arriva il papà , si cena , si gioca insieme , si mette in ordine e si va a dormire.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc …..) io e il papà siamo molto fermi sulle decisioni, cerchiamo di accontentare quando è giusto, ma crediamo anche che i no siano importanti quanto i si. Sicuramente non comanda il bambino. 
tempo video , ora zero. Fino a un mese fa invece circa 2/3 ore al giorno 


EVENTI PARTICOLARI

sicuramente il lockdown l’ha cambiato molto. Prima non aveva timore dell’altro, dopo questo evento ha avuto difficoltà a fidarsi della nonna alla quale prima era invece legatissimo. Ora è tornato come prima. Poi anche la nascita del fratello post lockdown, quando G. Aveva circa 2 anni.
Visite mediche, ospedale, altro NO
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,…) NO


Commenti

La diagnosi di spettro autistico è diventata, a parere mio e di molti, priva di valore, perché ormai viene estesa a chiunque non sia assolutamente in linea con una 'normalità' teorica e assoluta definita solo con i test, diventati ormai una formula magica. Gli operatori ormai vedono solo quel fantasma, appunto, ma stanno però aumentando le critiche e le richieste di cambiamento, anche se ancora poco in Italia. ( Vedete i libri nella colonna a destra in basso e gli articoli sul dibattito in corso, stessa colonna)
Il bimbo mi sembra in buona evoluzione. Ha avuto forse un periodo incerto per eventi esterni, nascita del fratellino, uso della TV, effetti dell'isolamento da Covid, ma ora sembra sulla buona strada. Mandatemi magari dei video per conferma, istruzioni in colonna sinistra.. Leggete magari la pagina 'guardami giocare' e applicate il modo descritto per stare con lui. Bisogna badare eventualmente agli aspetti psicologici, non alle prestazioni.

Intanto grazie per avermi risposto.
Le ho inviato i video.

Dai video, in cui gioca con la mamma non facendo caso al fratellino (una forza della natura...?) che cerca di inserirsi fra i due, confermo che lo sviluppo psicomotorio, cognitivo, ecc è nella norma. In un video, la mamma gli chiede se si era arrabbiato, dopo l'unico momento di rapporto/scontro col fratellino, che di solito ignora: questo mi fa venire in mente che tutto è partito appunto da un problema di rabbia, mi pare, ma non lo ha specificato meglio. Ho l'impressione che l'arrivo del fratellino non sia stato ancora digerito, e che voi stessi non sappiate bene come fare a gestirli. In questi casi anche il rapporto con i coetanei diventa difficile, come se non sapesse come gestirli.... Forse è da mettere a fuoco questo aspetto, cioè i normali aspetti psicologici e familiari che spesso complicano le cose nel passaggio al mondo esterno.
Lo spettro autistico invece non c'entra assolutamente nulla, se non come specchietto per allodole che in questo momento confonde tutti, insegnanti e operatori, e impedisce loro di vedere le cose reali

La ringrazio INFINITAMENTE!!!
Per la tempestività della visione e risposta!
Si, il fratello è una forza della natura…ha centrato in pieno!
Tra loro si vogliono bene. Il piccolo lo esprime a parole e cerca G. , vuole spesso giocare con lui, ma appunto G. Non condivide i giochi e le attenzioni con il fratellino. Se però non c’è , lo cerca. Se piange, si preoccupa per lui e gli dice “va tutto bene” per calmarlo e mi avvisa sempre quando lo sente piangere o se cade per terra.
La rabbia è stato l’inizio di tutto, noi abbiamo ricollegato questa difficoltà nel gestire l’emozione proprio al post lockdown e nascita fratellino, due eventi che per G sono stati davvero difficili e accaduti insieme..
Intanto davvero grazie, mi ha tolto un enorme peso dal cuore!
Le auguro un sereno Natale

Gentile signora, non ho nominativi nella vostra zona da indicarvi, però se volete possiamo approfondire la conoscenza della situazione con una o due videochiamate, in cui possiamo avere il tempo necessario per vedere il bambino e parlarne. Comunque io consiglio di usare il metodo 'guardami giocare' e potete contattare gli specialisti dell'AIPPI che lo promuovono in Italia, anche con brevi interventi domiciliari. Nella pagina 'guardami giocare' , vedere sotto l'intestazione del sito, ci sono i link per contattare l'Associazione.

Buongiorno dottore, la aggiorno.
Dopo la diagnosi abbiamo intrapreso un percorso di psicomotricità in un centro privato, portando con noi la diagnosi.
Mio figlio durante l’ora con la terapista è tranquillo, accetta i giochi proposti. Al termine dell’incontro mi danno sempre buoni rimandi “ha disegnato” “ha fatto i percorsi” “se gli spostavo i giochi non si arrabbiava” “ha fatto gioco simbolico dando da mangiare al pupazzo” “ha fatto finta di essere un dinosauro e io ho fatto finta che il pupazzo si spaventasse e lui si è preoccupato dicendo “”scusa peppa! Ti ho spaventato!”” “ insomma , ogni volta che esce da quei 45 minuti di “terapia” non ho riscontri negativi, ANZI.
Non convinti della diagnosi dell’unonpia , io e il papà abbiamo deciso di andare da un NPI privato trovato a Milano , non so se posso fare nomi.. comunque una figura che ha scritto molti libri sul tema e ha un centro dove si pratica anche psicomotricità.
Abbiamo deciso di presentarci all’appuntamento senza portare con noi la diagnosi, ma solo i nostri racconti personali di come viviamo nostro figlio a casa e ciò che invece ci racconta la scuola, ovvero che non partecipa molto alle attività proposte e non gioca con gli altri.
Osservazione di più di due ore con questo NPI. Nostro figlio ha fatto tutti i giochi proposti, ha interagito con lui “signore mi dai il gioco” “fallo prima tu” “accendi la musica” ecc…
Al termine della visita ci ha detto “se devo fare una diagnosi vi dico che vostro figlio è normale, con una intelligenza sopra la media per i bambini della sua età” gli ha fatto fare dei giochi a incastro che solitamente si danno a bimbi di 5 anni e lui li ha fatti senza troppa difficoltà.
Non ci ha detto di fare alcuna terapia.
Ha notato un movimento oculare particolare, per cui ci rimanda da un optometrista.
Ci ha detto inoltre che il “problema” non è il bambino, ma la scuola. Questo perché le insegnanti non sanno come interagire con bambini così intelligenti. L’obiettivo delle maestre al giorno d’oggi , sempre parole del NPI, è di tirar su un squadra, senza rendersi conto che i bambini sono tutti diversi con i loro tempi e interessi.
Ci ha detto anche che G. Presta poca attenzione . Esempio, gli ha mostrato un gioco ad incastro e quando gli ha detto “guarda bene, ti faccio vedere come si fa poi lo fai tu” G si è girato dalla altra parte, ignorando ciò che gli era stato appena detto. Poi però ha comunque portato a termine il gioco.
L’ha anche portato nella stanza di psicomotricità per vedere come interagisse con spazio e giochi. G ha preso di tutto, macchine, palle, barca, treno, pista, xilofono .. se non arrivava a prendere qualcosa, si rivolgeva al NPI chiedendo di prendere il gioco , indicandolo.
Detto ciò, ora siamo in attesa che il centro dove stiamo facendo psicomotricità (che non sa ovviamente di questa visita che abbiamo fatto) vada a fare un sopralluogo a scuola con relazione di ciò che G fa e, soprattutto, di cosa fanno le maestre.
Ah! Il NPI di Milano ci ha detto una cosa che io e mio marito ci ripetiamo da mesi, senza che glielo dicessimo… “è quasi certo che vostro figlio si annoi molto a scuola perché non stimolato dalle attività proposte”
La terapista del centro di psicomotricità, quando le ho mostrato le foto che la scuola ci manda, vedendo sempre G in disparte , continua a proporre di fare richiesta per insegnante di sostegno che lo aiuti ad inserirsi nel gruppo classe . Ma io mi domando…. Non è uno “spreco” richiedere il sostegno per questa ragione? E poi, ha davvero bisogno del sostegno?!
Lei cosa pensa di tutta questa storia ?

La ringrazio, come sempre.

Molto interessante. Per favore mandatemi per email il nome del npi, potrei suggerirlo ad altre persone. Il sostegno mi sembra sbagliato e dannoso, oltre che indebito perché la legge 104 lo prevede per persone 'con handicap', e non me sembra proprio il caso di vostro figlio. Per gli aspetti psicologici, rabbia, ecc, che ipotizzavo invece piu che a una psicomotricista potete fare riferimento alle stesse persone che vi indicavo per il metodo 'guardami giocare', cioè a delle psicoterapiste per bambini e famiglie.

Grazie dottore,
Le ho risposto via mail indicandole il nome del NPI.
Volevo chiederle invece cosa pensa del fatto che G ripeta spesso frasi dei cartoni animati, che ormai non vede da 4 mesi circa..
si estranea e ripete ripete ripete…
Il NPI non le ha definite ecolalie, ma una nenia che G ripete a se stesso, apparentemente, senza senso. Il NPI ci ha detto che questo comportamento può essere indice di noia e di volontà di intrattenersi, come anche una chiusura nei confronti degli altri e quindi andrebbe ad aumentare il suo egocentrismo. Però non ci ha detto di fare chissà che cosa, ma quando lo fa in maniera eccessiva, di “riportarlo alla realtà” .
Io ho notato che lo fa più spesso quando è molto agitato, magari perché vengono a trovarci amici/parenti -cosa che non accadeva da mesi . Quando però siamo noi ad andare dagli altri non c’è questo comportamento così eccessivo.
Io penso che non sappia bene gestire le situazioni e per questo si “agita” gridando e dicendo frasi fuori contesto. Mi sto sbagliando?
Quando è con me è molto più tranquillo, mi ascolta e capisce sempre tutto quello che dico. Anche quando magari lo riprendo per qualcosa, adesso è aumentato il contatto visivo ed esplicita anche con il linguaggio del corpo (molto quello espressivo, che prima non era tanto sviluppato) le sue emozioni.
In generale, sulla base di quello che le ho detto, lei che idea si è fatto?
Grazie mille

Non mi sono fatto altre idee oltre a quello che ho già risposto. mi mandi altri video del bambino, e vediamo, le direi.

Questa volta i video non sono significativi: riprendono solo un singolo aspetto del bambino, il suo ripetere delle frasi fuori contesto. L'ultimo è meglio, c'è anche il contesto, il fratellino, un dialogo. Si vede che nelle prime frasi usa anche una voce in falsetto, mentre è più naturale nel breve dialogo spontaneo. Quindi sembra che ogni tanto fa finta, mette in scena, altre volte è vero. E' un po' manierato. Forse ha ragione quando dice che non sa gestire le situazioni si agita e dice frasi fuori contesto. Può essere un suo modo di gestire uno stress anche minimo, che forse nei filmati deriva dalla presenza del fratello, che lui non sa gestire. Forse è ancora scosso da qualcosa che l'ha come traumatizzato, e fare il cartone animato è un suo modo di rassicurarsi . I cartoni sono prevedibili e non 'pericolosi', come lo sono invece le persone. Fatemi vedere qualche video in cui è con giochi semplici, piccoli ,con la mamma a sua disposizione e un altro fa il video.
Non guardo i 'sintomi' di una fantomatica malattia, ma l'interazione e il significato, la situazione complessiva nella sua unicità.

Buongiorno dottore, le ho inviato nuovi video.
In alcuni gioca con me, in uno con il fratello, un altro dove ripete.
La domanda che ci poniamo noi genitori è: possibile che un bambino nello spettro sia presente in alcuni momenti e in altri no? Come se fosse un bambino perfettamente normale e poi in alcune situazioni no..

Con questi altri video, con mamma papà e fratellino si vede un po' di più. È piuttosto manierato con vocina in falsetto mentre fate i vari giochi, pongo, ecc. Mentre è molto più naturale quando fa il drago che spaventa la mamma. Mi sembra presente sempre ma spesso è in falsetto, non solo nella voce ma anche nei modi. La modalità in falsetto penso sia un mascheramento quando non è a suo agio. È diventata un'abitudine. Come ci è arrivato è difficile dirlo. Ha parlato sempre con il tono in falsetto, un po' a robottino?
Mi sembra che anche voi nei filmati spesso rischiate di mettervi ' in falsetto', per stimolarlo, attirarlo, ecc, e forse lui lo avverte. Inoltre rischiate di trascurare il fratellino, che cerca di partecipare ma a volte non riesce. Certo è difficile stardietro a tutt'e due insieme. Se possibile potrebbe essere utile a volte separarli, fra genitori o con la nonna, e fare un con lui mezzora o un'ora di 'guardami giocare', lasciandosi guidare da lui e cercando di osservarlo più che guidarlo, senza correggerlo o altro, libero di fare come vuole, più o meno.
Parlare di spettro autistico per me non ha senso, ogni bambino è unico e ha avuto esperienze diverse. Non c'è indicazione per esami medici, tanto meno per test per l'autismo... Sono molto usati ma seminano danni a iosa.

Bene, buon proseguimento. Mi aggiorni fra qualche tempo, per favore.

Grazie dottore.
Sono andata indietro nei video che ho sul telefono di quando ha iniziato a parlare e dire 2/3 parole , piccole frasi, e non c’è voce in falsetto. Oserei dire che ha iniziato a farla in concomitanza con l’inizio della materna e della psicomotricità…
Infatti una cosa che ho notato all’inizio di questo percorso è che i terapisti parlano con un tono di voce più alto e marcando molto i suoni delle parole. Tanto che, mi scusi se sembro maleducata, ma ricordo di aver pensato “ma come gli parlano? Mica è sordo e non capisce!” Può essere che con il tempo anche io sia stata un po’ contagiata da questo modus operandi per cui ho modificato l’intonazione della mia voce, senza neanche rendermene conto…
Sicuramente adesso parlerò con un tono normale.
Per quanto riguarda il fratellino, nel video si vede un pochino da parte ma di solito cerchiamo di giocare con entrambi, come ha detto lei non è semplice, specialmente quando tutti vogliono la tua attenzione.
Gli episodi di rabbia stanno diminuendo notevolmente . Sono mesi ormai che non si butta più a terra e l’altro giorno voleva mettersi le mie ciabatte e al mio secco NO mi ha gridato in faccia con voce quasi spezzata , mi ha guardata e ha detto “mi sono arrabbiato!” Gli ho detto “ok, mi dispiace che ti sei arrabbiato, ma ho detto no e rimane no” è stato in silenzio per pochi secondi e poi si è messo a giocare ad altro con la solita vocina.. come se nulla fosse successo. Normale? Atipico? Bo! Sinceramente non ci sto capendo più niente . La vocina spesso l’abbiamo associata all’imitazione di un personaggio dei cartoni..
Mio marito è sempre dell’idea che G non abbia nulla di riconducibile allo spettro, ma sia un bambino con i suoi tempi e che ha solo bisogno di fiducia e di essere lasciato in pace. Vorrebbe sospendere psicomotricità. Io sono perplessa e vivo nella costante condizione del “e se non facessimo il suo bene così?”
Oggi, per dire, è stata una bellissima giornata. Risveglio a parte, dove appena aperti gli occhi ha subito ripetuto una frase dei cartoni , poi piano piano si è come “risvegliato” e tornato tra noi. Ha visto i nonni paterni, ha mangiato seduto al tavolo , alla domanda “ne vuoi ancora?” Ha risposto “no, non ne voglio più” (con voce normale )invece del solito “no” . Ha giocato con noi, con il fratellino, ha finto di cantare al microfono, ha visto uno scoiattolo in giardino e ha detto “guarda! Uno scoiattolo!” Una frase di un cartone, ma contestualizzata. Stessa cosa quando ha visto un aereo nel cielo “sta volando via” , frase sentita in un cartone ma solitamente associata al palloncino che volava via..
l’altro giorno l’ho portato in una specie di salone con tanti giochi, al momento di andare via è impazzito, gridando e scalciando. Mio marito non riusciva a calmarlo. Io l’ho preso in braccio e allontanato dagli altri, spiegato che era finito il tempo e dovevamo andare via. Risultato? Calma totale. Un bambino che ha l’autismo o lo spettro, penso da ignorante in materia, credo sarebbe andato avanti nella sua crisi, sbaglio?
Ci sono dei comportamenti che mi fanno pensare che non possa rientrare in questo spettro ma sembra che gli altri mi vogliano ogni volta far ricredere di questo è ributtarmi nel tunnel…

Come mai non deve mettersi le ciabatte della mamma? I bambini spesso in una fase amano prendere e mettersi le scarpe dei genitori... Ovviamente certi 'no' sono inevitabili, e bisogna aiutare il bambino sopportare la frustrazione. Ma devono avere motivi reali.
Quanto all'autismo le consiglio di leggere il mio libro e di liberarsi di quel concetto, è privo di validità scientifica e , anche di senso. Le diagnosi mediche hanno un senso, epilessia, meningite, paralisi, ecc, la diagnosi di spettro autistico e altre come iperattività, dislessia, ecc non hanno alcun riscontro, sono inventate sulla base di 'sintomi' che possono avere varie origini, ma è più semplice per molti attribuirli a malattie biologiche, che però non esistono. Ogni bambino è unico e va visto nella sua situazione e nella sua storia.
Non date retta ai fantasmi e agli acchiappafantasmi, cioè ai cacciatori di spettri autistici, e occupatevi invece di capire le reali difficoltà, che spesso si basano sull'incomprensione e su modalità e abitudini dannose.
Lasciatelo libero, dedicandogli attenzione, rispondendo alle sue parole e richieste, ma senza stimoli didattici artificiali, domande finte, ecc. Trattatelo come una persona, piccola ma vera, con i suoi pensieri, timori, preferenze, volontà di cercando di capirlo e rispettare la sua personalità. Lasciate libero anche il rapporto fra fratelli, ovviamente con dei limiti, cercando di dare le stesse cose e attenzioni a tutt'e due, visto che sono così vicini. Mandatemi qualche video con i due fratelli insieme, senza intervenire voi, o quasi.

Buongiorno dottore.
La storia delle ciabatte era perché era nel letto e voleva dormire, poi si è messo a giocare dopo il mio no.
Solitamente lo lasciamo sempre fare con questo tipo di gioco, mette gli stivali della nonna, le nostre scarpe.. se mi vede che passo l’aspirapolvere mi dice “faccio io!” E gliela lascio volentieri.
Le manderò altri video con il fratello.grazie ancora

Buongiorno dottore, le ho inviato altri video come richiesto.
Penso saranno gli ultimi che vedrà perché finalmente mi sono decisa a fidarmi di chi ha sicuramente competenza in materia.
Ieri ho ricontattato NPI privato, del quale le ho passato il nominativo. Ho raccontato tutto, della diagnosi dell’uonpia, della maestra a scuola, la psicomotricità. Tutto.
Ebbene, mi ha ribadito chiaramente che mio figlio non ha nulla. Tanto meno l’autismo! Ha detto che su 40 bambini visti in questi giorni,10 erano nella nostra stessa identica situazione. Bambini intelligenti che vengono dati per autistici.
Una volta tolto questo spettro nel rapporto con mio figlio, sono sincera, ho ricominciato a vederlo per quello che è: un bambino dolce e che ha solo bisogno di tempo.
Gli fai una domanda a volte risponde altre no. Ma come penso sia normale!
Ho già detto anche alla scuola di non parlarmi più di insegnante di sostegno perché mio figlio non ha assolutamente nulla per cui richiedere la 104!
La ringrazio per tutto.
Attendo comunque un sul feedback sugli ultimi video perché se possiamo imparare siamo tutti orecchi!
Intanto abbiamo già modificato noi il tono di voce e vediamo i primi risultati con G che se gli diciamo di dire la stessa cosa abbassando la voce , lui lo fa senza fare il falsetto.
Grazie ancora

Vedendo il filmato in cui i due bimbi usano le costruzioni, vi direi di non fare domande né dare suggerimenti, se non richiesti, ma lasciate che il bimbo faccia da sé, come diceva la Montessori (leggetela),risolva lui le difficolta' . È difficile trattenersi dall'intervenire ma provateci, imparate ad osservare e basta. Commenti positivi vanno bene, senza troppa enfasi, ' veri ' ...
Il grande ha diritto di difendere il suo spazio dal fratellino ( e anche dai genitori...). Vale anche il contrario, ovviamente. I genitori devono 'dirigere il traffico ' fra i fratelli cercando di non fare ingiustizie.
Il papà deve trattenersi dall'intervenire e aspettare, se può. Gli adulti spesso interferiscono con quello che vogliono fare i bambini e ottengono un effetto contrario. Cercate di capire cosa pensa il bambino, e non fategli fare quello che vorreste voi, anche se vi sembra meglio...
Questa sembra la strada giusta. Andate avanti così e risentiamoci fra un po'.
Altra cosa, provate a fare addormentate i bimbi insieme, con una fiaba...

Buonasera dottore,
Come le ho scritto io e mio marito abbiamo deciso di interrompere la psicomotricità dopo il secondo colloquio con NPI di ... che ci ha detto che nostro figlio non è assolutamente autistico.
Ebbene, abbiamo chiamato il centro di psicomotricità. Quando mio marito ha detto alla dottoressa che questo NPI ci ha detto che G non è autistico, lei ha detto “ah bene! Sono contenta!”
Noi ci siamo guardati un po’ stupiti.. ci aspettavamo domande, una richiesta di vedere G… che poi, abbiamo sempre chiesto che lei lo vedesse ma dopo 3 mesi non ha mai trovato il tempo… comunque, ci ha suggerito di fare un incontro di saluto tra G e la terapista e, convinti, lo abbiamo fatto.
Più che un saluto mi sembrava un interrogatorio da parte della terapista che voleva capire perché siamo andati da un altro NPI..
le risparmio i dettagli, le volevo solo dire che alla domanda diretta “ma lei, che vede mio figlio, che idea si è fatta rispetto alla diagnosi dell’uonpia?” La terapista ha risposto “non concordo con la diagnosi di spettro moderato. Se c’è qualcosa è lieve e ad alto funzionamento, perché G è davvero molto intelligente. Basta dirgli una cosa una volta e la fa. Ha difficoltà nelle relazioni, nell’emparia e nella teoria della mente, oltre che sull’attenzione”
La mia risposta è stata la seguente “ha solo 3 anni e mezzo…..”
possibile che ci siano visioni così distanti?
NPI uonpia: spettro moderato, suggerimento di psicomotricità due volte a settimana per almeno un anno e poi logopedia
LOGOPEDISTA PRIVATO: non venite, a vostro figlio non serve
NPI del centro: dai punteggi ottenuti all’uonpia, suo figlio è come se avesse una febbre a 37 e , con le nuove direttive, oggi si “cura” anche quella. Basta 1 volta a settimana la psicomotricità
NPI privato, suo figlio non ha niente! È solo molto intelligente e questo destabilizza il sistema scolastico che non ha strumenti adeguati
TERAPISTA , se ha qualcosa è ad un livello lieve , ma lui è molto intelligente.. potrebbe essere un alto funzionamento

Io veramente, Dottore, sono basita da questa confusione totale di figure professionali. Sarebbe bello sapere chi mente sapendo di mentire, chi mente inconsapevolmente , chi non ha la più pallida idea di cosa fa nella vita e chi invece è onesto al 100%.

Perdoni lo sfogo, ma noi genitori ci affidiamo a figure di questo tipo e se ci fossimo fermati alla mera diagnosi chissà oggi dove saremmo finiti…

Concludo dicendole che la nostra pediatra ci ha detto “a questa età le diagnosi lasciano il tempo che trovano. Può essere che fra un anno la diagnosi sia ampiamente superata come anche no”
Ma allora che senso ha tutto questo?!

Mi sembra che meglio non si potrebbe descrivere il caos che regna nei servizi per i bambini e l'effetto che ha sulle famiglie. Se uno se ne accorge almeno può guardarsi dai pericoli e dall'affidarsi (come vorrebbero e come dice la propaganda) a persone che letteralmente non sanno cosa fanno e dove vanno. Se permette riporto il suo post su Facebook perché può essere utile ad altri.
Si vede anche chiaramente perché andrebbe fatta una moratoria nelle diagnosi sui bambini piccoli.

Buongiorno Dottore,
Come le dicevo abbiamo interrotto ogni tipo di terapia con G. e, sarà un caso (?) lui è decisamente migliorato!
La voce a robottino sta piano piano scomparendo lasciando spazio ad un dialogo con botta e risposta che prima era pressoché inesistente. In più quando gli diciamo di abbassare la voce , lui lo fa immediatamente. Risponde agli stimoli, si , no, a domande sulla giornata a scuola , cosa hai mangiato? Ti sei divertito? In più mi arrivano dalla scuola le fotografie di queste ultime settimane dove lo vedo più partecipe ai lavoretti, dipinge, usa la colla, le forbici, si è fatto pitturare tutta la mano per lasciare le impronte (gioco che ho riproposto a casa pitturando i piedi al quale ha partecipato volentieri) . Interagisce molto di più anche con i nonni, li cerca per giocare insieme, ma anche con noi ora dice “guarda mamma!” Per esempio per mostrare qualcosa che ha visto o fatto. Legge tantissimo ! Ovviamente non sa leggere, ma ha memorizzato le storie dei libri (ne abbiamo tantissimi) e dice “leggo io!” Raccontando la trama seguendo le pagine del libro. Insomma, la perfezione !
A scuola ancora mi fanno pesare il fatto che non interagisce con i bambini, non li cerca per giocare insieme, per lui è come se non ci fossero. Io penso sia questione di tempo … se non saranno settimane , magari a settembre li cercherà. Ha avuto un’evoluzione pazzesca nelle ultime settimane e aspettarsi che faccia tutto subito mi sembra folle!
Lo abbiamo portato all’acquario, al parco giochi, alle feste di compleanno dei compagni di materna e , a tutta onestà, nè io nè il papà abbiamo visto comportamenti “anomali” o tanto differenti rispetto agli altri bambini. Quindi non comprendo questa continua ricerca di un problema da dover risolvere da parte dell’insegnante. Quando ho tirato fuori il discorso che mesi fa ci eravamo fatte sul creare piccoli gruppi da due/tre bambini che forse potevano agevolare la socialità per G lei mi ha liquidata con un “diventa complicato per noi gestire tanti piccoli gruppi” e qui casca l’asino! Ripenso alle parole del NPI di Milano che mi disse “pensano di tirar su una squadra, bambini che fanno tutti la stessa cosa allo stesso momento! Follia”
Lei cosa ne pensa?
Grazie

Buongiorno dottore,
Oggi , su richiesta dell’insegnante, io e mio marito abbiamo partecipato ad un colloquio con la scuola. Presenti coordinatrice, maestra e psicologa che fornisce ( a detta sua) sostegno al plesso.
L’incontro è stato incentrato sulle difficoltà che nostro figlio presenta ancora in classe: non ascolta, non sempre risponde, non gioca con gli altri.
Nonostante abbiamo ripetuto più e più volte che è un bambino normale e che lo abbiamo fatto visitare da esperti, continuano a ripetere che non sanno come devono approcciarsi.
“Non sta nel cerchio con gli altri”
“Non mi dice quando deve andare in bagno , ma prende e ci va da solo dicendo “mi scappa la pipì”
“Non gioca con gli altri bambini”
Io sono veramente amareggiata… possibile che debba io mamma essere la persona che insegna ad una maestra come fare il suo lavoro? Io non ho di queste competenze.. io faccio la mamma e con me ci sono dinamiche differenti rispetto a quelle de mondo scolastico.
Dicono che non ascolta. Poi però se a casa gli chiedo qualcosa sulla scuola la metà delle volte mi risponde. Cosa hai mangiato oggi? Hai fatto tu questo disegno? Cosa hai disegnato? A me risponde! Perdoni lo sfogo… ma quando la psicologa mi ha detto che dovrebbe rifare psicomotricità non ci ho visto più!
Abbiamo passato mesi d’inferno credendo che fosse nello spettro autistico, gli siamo stati addosso e lo abbiamo sommerso di ore di psicomotricità! Una volta interrotto tutto lui ha fatto tantissimi progressi con noi! Se con la scuola non li fa , cosa possiamo fare?!
Sembra non gli vogliano dare il tempo… che se alla fine dell’anno non ha raggiunto determinati obiettivi allora c’è un problema.
Sono arrivati a dirmi “l’insegnante è preoccupata”.
Ma di cosa?
Sono molto delusa e amareggiata…

Ma il bambino va volentieri a scuola? Se lui ci sta abbastanza bene direi che si può passare sopra alle lagnanze delle maestre e andare avanti. Un po' alla volta dovrebbe adattarsi alle richieste. Pazienza e resistenza sono le doti necessarie.

Diciamo che entra poco volentieri.
All’ingresso principale c’è un ampio giardino che lui adora. Pieno di scivoli e tunnel che gli lascio fare prima di accedere alla struttura dalla porta principale.
Dopo un po’ di scivoli gli dico che è ora di entrare e spesso fa orecchie da mercante, a volte lo convinco a entrare dicendo che la maestra ha pronto un gioco per lui, o un libro. A volte funziona altre no e siccome l’ingresso deve essere rapido (stando alle regole covid che non permettono di sostare troppo…) se non entra di sua volontà , ahimè , lo devo prendere di peso e farlo entrare. Questo comporta (ovviamente!) un rifiuto del distacco e qualche grida di lamentela. Queste durano poco, così mi ha detto l’insegnante. Una volta che me ne vado poi lui si calma da solo, si toglie giacca e scarpe, sempre da solo.
Proprio ieri gli ho chiesto se gli piace andare a scuola e mi ha risposto di sì . Quando lo vado a prendere è sempre contento e vorrebbe giocare ancora sugli scivoli presenti nel giardino… ma sa… ci hanno detto che non si può stare oltre l’orario (lui esce alle 16.00 ma la scuola chiude alle 18.00) per motivi di sicurezza.. neanche se ci sono io con lui…
Nelle foto che la scuola ci manda io non lo vedo triste, non lo vedo arrabbiato. A volte gioca da solo, altre partecipa a poche attività.
Mi dicono “si avvicina se interessato, altrimenti si fa i fatti suoi”
Possibile che io non ci veda nulla di male?

Neanche io. Provi però a sveltire l'ingresso e l'uscita, qualche volta bisogna dire dei no, tutti dobbiamo rispettare delle regole...
Confermo dunque quanto scritto sopra

Avevamo già pensato di velocizzare l’ingresso e da domani lo faremo sicuramente. L’uscita già è più veloce.
Le racconto questo piccolo momento accaduto proprio oggi all’uscita.
Mio figlio ha visto una sua compagna di classe , eravamo fuori dal cancello della scuola, lei si gira lo chiama per nome e corrono l’uno verso l’altra aprendo le braccia e incontrandosi in un forte abbraccio. Poi si sono presi per mano e hanno camminato insieme.
Sono onesta, quasi mi sono commossa pensando proprio che le insegnanti non hanno capito davvero niente di mio figlio!
Grazie come sempre per la sua disponibilità

Buonasera Dottore.
Ad aprile abbiamo deciso di cambiare scuola materna dopo che la scuola ha chiesto un colloquio con tanto di coordinatrice, insegnante e psicologa del plesso. Ci hanno detto che sono preoccupate per nostro figlio, che secondo loro non conosce le preposizioni di luogo (quando a casa ha un libro proprio su questo e indicando mi dice “mamma il cane è dentro la cuccia” , ecc) . Quando mi hanno detto questa cosa ho chiesto perché secondo loro non le conoscesse e mi hanno risposto “perché non colora dentro gli spazi”. Dire che sono rimasta allibita da questa risposta è dir poco!
Ho capito che quella non era una scuola per lui, per noi. Così abbiamo cambiato. Quando ho detto a nostro figlio che quello era l’ultimo giorno a scuola mi ha guardata negli occhi e mi ha detto “è l’ultimo giorno?” Come se fosse stato sollevato.
Così a metà maggio abbiamo iniziato un nuovo inserimento in un asilo pubblico. Rispetto a prima notiamo un enorme miglioramento. Entra volentieri, al pomeriggio mi “racconta” qualcosa “ho disegnato” “ho giocato” “ho mangiato” ecc … fin qui tutto bene direi.
Oggi mi ferma la sua insegnante per dirmi che non mangia da solo, che non si lava le mani da solo, che quando passano da una stanza all’altra lui non sempre si muove, a volte si fa come cadere a terra col sedere e resta seduto lì e devono prenderlo su in braccio sennò non si alza. Non apparecchia il suo posto … l’altro giorno i bimbi disegnavano la loro figura e lui non l’ha fatta se non aiutato dall’insegnante.
Insomma…. Un po’ le solite cose.
C’è da dire che questo è stato un grande cambiamento per lui. Posto nuovo, persone nuove.
A detta nostra il nostro grande obiettivo era che entrasse sereno a scuola. E così è stato. Questo era ciò che volevamo prima di tutto poi pensiamo che il rispetto delle regole e dei tempi scolastici arriverà… in fondo sta frequentando in questo nuovo asilo da neanche un mese e solo da 4 giorni a tempo pieno!
La maestra mi ha detto che a pranzo non mangia da solo e la guarda come per dirle “me lo dai tu?” . Anche a casa a volte lo fa, altre volte mangia da solo… io penso sia solo una questione di pigrizia e di vedere fino a dove può spingersi… sbaglio?
Non vedo problemi di autismo o altro. Non più. Quello spettro che avevo davanti agli occhi è sparito, ma non so più come gestire queste pressioni scolastiche. Mi sembra sempre che le maestre vogliano solo bambini già fatti e finiti.

Macché autismo. Qualcuno pensa che con la riduzione del personale della scuola le maestre cercano di recuperare quante più insegnanti di sostegno possibili, a scapito dei bambini un po' più difficili. Per il resto mandatemi se volete qualche filmato fatto in casa e al parco giochi.

Buongiorno, si puo' avere il riferimento di quel NPI che visita in studio? grazie

Buongiorno, perdoni il ritardo nel risponderle ma era molto tempo che non rientravo sul sito.
Noi siamo stati dal Dr. Roberto Carlo Russo a Milano.
Molto attento, diretto, schietto.
Addirittura mi ha chiamata altre tre volte dopo la visita per sapere gli sviluppi.

Io sono in contatto con questi colleghi : prof Michele Zappella di Siena, dr EmidioTribulato di Messina , dr Roberto Carlo Russo di Milano.

Buongiorno Dottore, ero convinta non le avrei più scritto e invece.. eccoci qui.
In questo lungo tempo G ( oggi 5 anni e mezzo) ha fatto molti progressi, come: autonomie nell’andare in bagno, mettersi le scarpe, vestirsi, mangiare da solo; inizia a rispondere quando gli viene fatta una domanda (spesso se l’argomento è di suo interesse, altrimenti tende ad ignorare); a scuola va volentieri, tanto che ultimamente abbraccia le maestre.
Le scrivo perché abbiamo fatto un colloquio con le insegnanti in presenza anche della pedagogista che ci ha fatto questa premessa: “Non ha disfunzioni cognitive, ma ci sono processi sui quali è meglio lavorare in vista della scuola primaria per potenziare capacità che lui ha ma che fatica a mettere in pratica in alcuni momenti”.
Ergo: andate a fare psicomotricità.
Abbiamo fatto 3 incontri e abbiamo avuto una restituzione della terapista: scarsa capacità attentiva con tempi brevi, poca empatia e interesse per l’altro, oppositività nell’accettare attività che non gli interessano. Mi spiego. Sulle capacità attentive ci ha fatto l’esempio di un momento in cui lui le ha chiesto di prendere la palla e mentre lei si accingeva a prenderla, lui era già passato ad un altro gioco. Situazione simile seduto al tavolo, dopo 3 esercizi di replica di figure ha diminuito la forza nel tratto e si è allontanato. Sull’empatia perchè se ne sarebbe fregato del fatto che lei ad un certo punto si sia allontanata . Che lei ci fosse o meno poco importava a lui (secondo la terapista).
Quindi suggerisce di continuare con le sedute e ci ha già detto “se vedo che non funziono, vi chiederò un altro consulto npi ma da qualcuno diverso dal precedente perché so che non condivide le nuove direttive dei test ados ed è in là con gli anni. Come a dire che il neuropsichiatra dove siamo stati sia rincoglionito (scusi la brutalità) con l’età!
Per non perdere tempo le ho chiesto se in cuor suo sapeva già che avrebbe richiesto questo consulto e mi ha detto di sì. Quindi ho contattato diversi npi della zona . Primo posto aprile/maggio.
E quelli che ho sentito mi hanno già anticipato che farebbero un primo incontro conoscitivo e poi, se necessario, i test.
Parlandone con mio marito siamo contrari a ripercorrere questo mare in tempesta di test, aspettative, e soprattutto la nostra serenità come famiglia e nel rapporto con il bambino è di nuovo messa a dura prova e non lo vogliamo.
Quando in passato abbiamo tolto tutte le strutture e abbiamo detto basta, G è cresciuto! Con il fratello gioca, si preoccupa per lui, lo aiuta, certo.. litigano come è normale che sia. Fatica a stare con i pari. Vero. Non mi parla mai dei suoi compagni, li chiama “bambinacci” e una volta mi ha detto che non gli piace stare con loro.
Perché non interagisce con i pari, sta poco al tavolo a disegnare (attività che a lui non piace proprio), non risponde sempre alle domande e ripete frasi a volte non contestualizzate allora è per tutti un problema classificabile con il termine che conosciamo …..

Noi ci vediamo tanta immaturità ancora. Non è un bambino statico, ma piuttosto in continua evoluzione. Lo percepisco agli occhi degli altri come incompreso.

Ha cinque anni e mezzo e ti sa spiegare i pianeti, vuole imparare a giocare a scacchi, ha una memoria incredibile, e sente tutto, se una cosa gli interessa ti da retta altrimenti ti ignora un po’ ma alla fine ti risponde.

C’è una pressione su di lui e di conseguenza su di noi per quanto riguarda le aspettative di inizio scuola primaria che sono una spada di Damocle sulla testa e lo fanno già per sconfitto se non si interviene subito.
Cosa fare? Ho addirittura pensato di prendere la macchina e andare da Zappella! Anche se forse sarebbe inutile, mi direbbero che anche lui si è rimbambito con l’età! Lui che di studi ne ha fatti, di bambini ne avrà visti a migliaia e di pubblicazioni e ricerche ha fatto la sua vita… invece loro che abbracciano il nuovo sistema sono i medici del futuro e hanno già tutte le risposte.
La prego, ci aiuti a capire come possiamo fare a restare a galla…

Per carità non fatevi accalappiare da questi cacciatori di autismo che non capiscono nulla di bambini...
Gli interventi per prevenire futuri problemi sono fasulli, inutili, truffe. Se verranno difficoltà si vedranno a suo tempo e si vedrà cosa fare. Non c'è prevenzione in questo campo, è una balla, una truffa
Mandatemi dei video in vari contesti insieme a voi . Le istruzioni in colonna qui a sinistra in alto

Buongiorno dottore, questa mattina le ho inviato i video richiesti.

Nei video non vedo nulla di patologico o di problematico nel bambino.
Confermo quanto già scritto sopra. Non date retta alle maestre e non tornate dalla psicomotricista. Non gli serve a niente. Non stressatelo inutilmente.
Lasciatelo crescere da sé, con voi, normalmente , non c'è bisogno di altro. Ogni bambino è a sé, unico, per le sue caratteristiche e le sue esperienze.
Difendetevi dai cacciatori di autismo e procacciatori di clienti ai vari professionisti che si dividono gli ormai pochi bambini che nascono.
E preparatevi a resistere a questo sistema, che continua anche alle elementari. Sul gruppo facebook citato in alto a destra molti genitori discutono e confrontano le esperienze con sanità e scuola. E intervengono utilmente alcuni avvocati per consigli e informazioni legali .

Buongiorno Dottore, la ringrazio come sempre per la sua disponibilità. In questo momento è veramente di grande aiuto.
Io la penso come lei, ma come ha capito ormai sono anni che le scuole appena un bambino non segue la massa, corrono ai ripari e delegano alle famiglie quello che dovrebbe essere il loro lavoro. Stiamo proseguendo (ahimè) con la psicomotricità. Non tanto perché crediamo che ne abbia bisogno, ma per "tenere buona la scuola". Mai avrei pensato di fare una cosa del genere... ma sembra che così la situazione sia magicamente migliorata. Faremo altri due incontri e poi basta, perché né io né mio marito crediamo che nostro figlio abbia bisogno di queste terapie.
La scorsa settimana, dopo neanche essere stato la settimana precedente, la neuropsicomotricista ci ha detto che era migliorato nei tempi attentivi, migliorata la gestione della rabbia e migliorato anche nella turnazione all'interno del gioco (tocca a me/tocca a te). Magia! Dopo una sola seduta e averne saltata un'altra nel mezzo!
Oggi, mentre ero in sala d'attesa, sento che la terapista gli propone gioco simbolico "fingiamo di essere al ristorante" lui sento che partecipa, anche se non molto attivamente. Lui voleva fare un percorso a ostacoli e l'ha accontentato. Sento che cade, piange, le dice "mi sono fatto male qui" poi passa. Gioca ancora, riprendendo il percorso. "Ok, ma adesso andiamo al tavolo a fare un altro gioco". Da fuori mi sembrava tutto "normale" , finisce l'ora e mi chiama dentro per dirmi che l'ultimo gioco al tavolo non l'ha completato.
Si tratta di piccole figure da riconoscere e catalogare : cerchio, triangolo, rettangolo - FORME , nave, barca, aereo - Mezzi di trasporto e altri animali, oggetti, ecc... "Li nomina tutti, li riconosce e li sa catalogare" e fin qui.... non mi stupisco! poi mi dice "Quando però li tolgo tutti e gli chiedo di dirmene uno che si ricorda, si alza dal tavolo e se ne va" Quindi mi dice che devo a casa riproporgli un gioco simile.
Io non ci trovo il senso. Ok la continuità casa-scuola-psicomotricità e il "lavoro di rete" come lo chiamano loro, ma su questo aspetto che il bambino tende a fare un po' come gli pare non dovrebbe lavorarci lei in questi 45 minuti di terapia?!
Che poi..... a me, sinceramente, preoccupano maggiormente i bambini che ubbidiscono subito! Da quello che ricordo, anche io da bambina non ascoltavo molto le richieste degli adulti, poi crescendo ho imparato a farlo.
In base alla sua esperienza, potrebbe spiegarmi il senso di questa attività e come poter interpretare il punto di vista della terapista e quello del bambino?
Mi dice che non ama il gioco simbolico ... peccato che non sa che a casa con il fratellino giocano a far finta di essere tigri, cani, costruttori, chef, ... bah!
Poi l'altra sera da solo ha preso un libro prescolare di esercizi, si è messo accanto a me sul divano e mi ha chiesto "quale faccio?" era ora di andare a dormire, ma ha insistito per fare alcuni esercizi.
Riconosceva le figure rivolte verso destra/sinistra , un altro doveva disegnare a specchio riproducendo uno schema con quadrati e all'interno figure, univa la freccia dal più grande al più piccolo...
Mi ha fatto un disegno al contrario per creare la figura rivolta alla mia prospettiva... io basita. Poi mi ritrovo a filmare tutte queste cose altrimenti mi danno per pazza perché mi dicono che con loro non le fa!

Io continuo a vederci un bambino intelligente e, proprio per questo, incompreso.
Ha visto un video su youtube un mese fa, sui pianeti. L'ha visto due volte di numero e ha imparato tutto a memoria! Ha una piccola enciclopedia dello spazio e ti sa dire tutti i pianeti in ordine ciascuno con le sue caratteristiche. Sicuramente è particolare per la sua età, ma io non ci vedo un bambino che ha bisogno di fare terapia!!!

Grazie come sempre per l'ascolto e il supporto!

Infatti non ne ha bisogno, non gli serve a niente e forse il rapporto con quelle persone non gli fa bene, lo frustra inutilmente. Non le stia a sentire e resista a ogni pressione. Guardate il bambino con i vostri occhi e credete a quello che vedete voi, non a quello che dicono loro

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.