Bambino di 3 anni e mezzo ritardo del linguaggio e atipie

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno Professore, le scrivo per avere la sua opinione su mio figlio. Le anticipo che proprio per non essere travolti nel vortice delle diagnosi di autismo o spettro non abbiamo ancora portato il bambino da nessun specialista, io mi limito a osservarlo e a cercare di stimolarlo da quando ho notato i primi ritardi nel camminare e nel parlare nonché alcuni comportamenti particolari, mio marito non sembra preoccupato sostiene che ogni bimbo ha i suoi tempi.
In fondo le allego scheda anamnestica.
Il bambino ha iniziato l’asilo circa un mese fa’, l’inserimento era andato piuttosto bene ma dalla seconda settimana aumentando le ore di permanenza ha sviluppato un rifiuto tanto da avere incubi notturni e ripetere ossessivamente che vuole stare a casa, è diventato difficile persino vestirlo per fare una passeggiata.
Le maestre per quel poco che lo hanno osservato mi hanno riferito che il bambino ha interessi limitati per disegno di numeri e lettere, sottolineando che tra tanti colori sceglie il nero, che non interagisce con i bambini e soprattutto che rifiuta molti giocattoli come animali di plastica e inizia a piangere se mettono le canzoncine per i bambini chiedendo di spegnere la radio. Gli ultimi giorni dopo aver giocato da solo forse annoiato si è seduto su una sedia ad osservare gli altri bambini.
Tra le stranezze osservate da me: deficit di sviluppo del linguaggio, fa confusione con vuoi/ vuole e voglio e altri verbi nella coniugazione; paura degli animali anche finti, paura dei rumori forti, talora rifiuti immotivati di fare il bagnetto, di farsi tagliare le unghie; ripete spesso frasi non contestualizzate come quelle dei cartoni animati o frasi dette in famiglia giorni prima tipo ecolalie; il linguaggio spontaneo è limitato sebbene riconosca tutti gli oggetti e ne conosca il nome, parla solo se necessario a esprimere richieste e in modo rudimentale; presenta una certa goffaggine nella corsa, nei salti, sale ancora le scale un gradino per volta; spesso si rifiuta di salutare parenti e amici e ignora le nostre domande finché non alzo la voce e allora risponde quasi scocciato, spesso lo vedo muovere le mani in aria mentre conta non so cosa, quando gioca emette spesso suoni senza senso e gridolini che mi sembrano non appropriati alla sua età.
Se lo ritiene opportuno invierò alcuni video del bambino.
Le chiedo se ritiene opportuno portarlo o meno da uno specialista perché la nostra scelta di attendere non gli causi ritardo nel recupero e nella risoluzione di queste problematiche.
Cordiali saluti

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età 37 mesi
peso 15 kg, altezza 100 cm

Familiarità: sorella del nonno materno di 50 anni affetta da ritardo mentale medio ed epilessia, all’epoca i medici dissero che aveva subito alla nascita danni da ipossia. Nonna materna e mamma affette da disturbo d’ansia generalizzato.

Concepimento FIVET con embrione negativo per mutazioni cromosomiche
Problemi in gravidanza: NESSUNO. Per riacutizzazione della sintomatologia ansiosa ho assunto 0,5 mg di EN al dì durante tutta la gravidanza.
Nascita 39 settimane PESO 3400 gr
Parto: cesareo d’urgenza dopo tentativo di parto naturale e con ventosa (cordone ombelicale corto)
Indice di Apgar 9/10 10/10
Durata del ricovero in H 5 gg. Tutti gli esami effettuati compreso quello per l’udito sono risultati normali.
Crescita: sviluppo regolare ai vari controlli pediatrici, sempre su percentili medio alti per altezza e peso fino all’ultimo controllo pediatrico effettuato a Febbraio 2020

allattamento: SOLO ARTIFICIALE, tentativo di attaccarlo al seno durante la degenza, arrivata montata lattea con successiva mastite acuta (il bambino non riusciva a succhiare), il ginecologo ha reputato di interrompere farmacologicamente la produzione lattea.
svezzamento a 6 MESI, introdotta prima frutta, poi carne e verdure, creme senza glutine, pesce e poi graduale introduzione di tutti gli alimenti, nessuna allergia o intolleranza nota.
sonno , orari e modalità Fino ai 6 mesi nanna regolare con biberon ogni 3 ore, dai 6 mesi a 12 mesi regolare senza risvegli notturni nemmeno per poppate, dai 12 ai 30 mesi 1-2 risvegli notturni per poppata, a volte pianto notturno senza apparenti motivazioni, dai 30 mesi dorme dalle 22.30 alle 9.00 senza risvegli se non eccezionali (raffreddore o febbre), occasionale riposino pomeridiano di 2 ore soprattutto nel weekend quando sta con noi, dai nonni niente riposino pomeridiano.
alimentazione: dentizione regolare, mangia un po' di tutto, pasta di formato grande (tipo penne e rigatoni), pane, pizza, formaggio, carne solo schiacciata e verdure solo passate (non ama sentire cibo a pezzetti in bocca), preferenza da subito per cibi salati, non gli piacciono i dolci mangia solo qualche biscotto. Dieta poco varia vuole mangiare sempre le stesse cose.

abitudini abbandono spontaneo del ciuccio prima dei 2 anni, attualmente beve il latte ancora dal biberon mattina a colazione e la sera prima della nanna, beve acqua dalla bottiglia con tappo a scatto e da 1 mese ha imparato a bere dal bicchiere, ha un peluche preferito con cui si addormenta, ha difficolta’ a rimanere coperto.

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:

seduto da solo A 9 MESI
Non ha mai gattonato, dato che tardava a camminare abbiamo usato il girello dai 10 ai 14 mesi e con quello girava per tutta casa facendo manovre senza difficoltà.
primi passi a 16 MESI primi passi mano per mano a un adulto, autonomamente 19 mesi
lallazione a circa 4 mesi

prime parole a 20 mesi (papà, acqua, accendi -quando voleva le luci accese) a 24 mesi mamma, nonna, nonno, pappa, nanna, luce. Da allora ha fatto sempre progressi acquisendo nuovi termini anche se lentamente. Solo dopo i 24 mesi ha iniziato ad associare due parole insieme.

capacità motorie sale e scende dalle sedie, dal letto, sale le scale ma ancora non alternando i piedi, prova a saltare ma non ci riesce bene, un po’ goffo nei movimenti, spesso corre sulle punte.

controllo sfinterico (pipì e popò) siamo riusciti a togliere il pannolino a Giugno 2021, non ci ha mai detto se aveva fatto cacca o pipì, ma una volta tolto il pannolino in una settimana ha imparato a dire quando deve andare al bagno.

sviluppo del linguaggio conosce e ripete quasi tutte le parole, riconosce gli oggetti e ne sa il nome,
Attualmente formula frasi di 4-5 parole ma tende ad essere ripetitivo. Da poco ha imparato a rispondere sì alle domande (dopo mesi in cui gli proponevo domande tipo “vuoi il biscotto sì o no) prima rispondeva ripetendo parte della frase (vuoi un biscotto? risposta: vuoi biscotto).
risponde a domande che propongono un’alternativa (vuoi carne o pesce?) alle altre domande risponde con difficoltà (che hai fatto oggi? Che hai mangiato a pranzo?)
conta fino a 100 e conosce i numeri anche in inglese, conosce tutti i colori, molte forme, conosce tutto l’alfabeto (e’ rimasto affascinato dai cartone animati su lettere e numeri e li ha imparati da solo ascoltando la tv), ultimamente chiede cosa c’è scritto e ha iniziato a leggere parole semplici come papà o nonno.
quando viene accontentato a volte dice grazie e quando chiede qualcosa per favore.
quando vede qualcosa che gli piace usa molto spesso l’espressione wow! bello!
Spesso non risponde alle domande che gli vengono fatte.
Non saluta sempre chi gli dice ciao, solo quando dice lui; a volte guarda la persona che lo saluta e poi ricomincia a fare quello che stava facendo; quando qualcuno entra in casa (genitori, nonni o estranei allo stesso modo) non da attenzione alle persone finche’ non decide lui. Spesso gli dico saluta i nonni e lui gli volta le spalle, stessa cosa se i nonni chiedono saluta la mamma o il papà.
Se lo chiamano per nome mentre sta facendo un gioco che gli piace, il più delle volte non si gira nemmeno a guardare, se non è preso da altro invece di gira e guarda la persona che lo chiama.
Spesso quando faccio le videochiamate con i nonni materni che vivono lontani: si limita a sorridere, a volte li saluta, non risponde a nessuna delle loro domande, al massimo porta un giocattolo per farglielo vedere e ripete frasi di cartoni animati o cose che ha sentito.
Quando vengono a trovarci gioca anche con loro senza problemi pur vedendoli pochissimo.
Quando gli chiedo di guardarmi in faccia quando gli parlo si gira dall’altra parte quasi a dispetto.
Quando gli si chiede a che cosa vuoi giocare invece di rispondere prende la persona per mano e la porta vicino al gioco che vuole fare, soltanti insistendo risponde con una parola (tipo macchinine per dire volgio giocare con le macchinine), se non viene accontentato e se deve aspettare si arrabbia ma non cede alle nostre richieste anzi più insistiamo a fargli dire o fare una cosa più non la fa’.
Tende a ripetere insistentemente le stesse frasi tipo ecolalie.

Uso dei giochi
Gioca sia solo che in compagnia.
Ho notato che gioca con alcuni pupazzetti facendogli fare conversazione, li fa andare sulle giostre e gli fa fare il bagnetto, i discorsi che inventa non sono del tutto comprensibili, gioca volentieri con le macchinine, con la palla, ama scoppiare le bolle di sapone, adora contare e i numeri in generale (anche con il pongo chiede di costruire numeri), ama giocare a nascondino sotto cuscini e coperte, ama fare vola vola e toccare gli oggetti posti in alto (tipo toccare il lampadario o lo stipite delle porte quando è in braccio). Gli piace correre ed essere rincorso, si diverte se facciamo il solletico.
Dato che prendeva sempre il cellulare della nonna, gli abbiamo preso un tablet su cui guarda un’ oretta al giorno dei video per bambini o cartoni animati: segue le storie, ride se ci sono scene comiche tipo personaggi che fanno cose buffe, se cade un bambino dice oh no! mannaggia! Mi chiede cos’è quello?
Decide quasi sempre lui il gioco, se e’ interessato a qualcosa non ama essere distratto da cio’ che sta facendo… se gli dico ok adesso facciamo un altro gioco lui continua a fare il gioco che dice lui.
Non e’ interessato alle storie o alla lettura di libri, non ama ascoltare storie o favole che cerco di raccontargli, non ama se cantiamo (dice nooo per farci smettere)
Ama andare sullo scivolo (anche se è un po' timoroso e si butta a pancia sotto) e andare sull’altalena (conta mentre lo spingiamo su e giù)

disegno spontaneo con i colori scarabocchia per lo piu’ in senso circolare tipo spirali o linee, da qualche mese scrive lettere e numeri, disegna faccine con occhi e sorriso.

rapporto con le persone
Sempre stato abbastanza socievole sin dai primi mesi, con tutti e ha sorriso molto presto; dall’ eta’ di 16mesi e’ diventato un po’ lunatico (alcuni giorni più musone), sorride a chi scherza con lui ma non sempre soprattutto se lo distrae dai suoi interessi (capita magari di incontrare i vicini mentre usciamo per andare al parco e se ci fermiamo a parlare con qualcuno lui dimostra impazienza con le persone che gli parlano perché vuole andare alle giostre)
Quando vede altri bambini si avvicina e interagisce, al parco cerca sempre di giocare con bimbi più grandi di lui, quelli piccoli non lo interessano.
Come già detto, se preso dai giochi o da altro di suo interesse non si gira se viene chiamato (non importa sia la mamma, il papa’, i nonni), non guarda chi gli parla finche’ non decide lui di farlo, a volte sembra ignorare di proposito le persone.
Se invece vuole giocare o ha necessita’ tipo bere o mangiare guarda la persona e interagisce normalmente.

Comportamento
E’ sempre stato un bambino piuttosto tranquillo, sorridente e obbediente fino ai 18 mesi circa quando ha iniziato a mostrare “un bel caratterino” e sono emerse alcune opposizioni: tipo cambiare il pannolino, farsi tagliare le unghie, farsi tagliare i capelli.
Ubbidisce abbastanza agli adulti, quando è ora di mangiare viene a tavola, quando è ora di nanna si fa prendere e mettere nel lettino.
E’ un bambino prudente e riflessivo, ha sviluppato precocemente il senso del pericolo, non si lancia senza prima calcolare distanza e altezza, se pensa di potersi fare male dice “parura” (paura) oppure se vede qualcuno su una scala dice “attento”. Ha capito che non deve avvicinarsi ai fornelli e la forno e dice “scotta”
E’ sempre stato molto curioso, dall’eta’ di pochi mesi ho notato che osserva tutto e tutti, esamina i giochi per capirne il funzionamento; da circa 6 mesi chiede spesso “cos’e’ questo?” oppure “che c’e’ qui dentro?”, apre e chiude sportelli e cassetti
Non ha mai messo in bocca niente che non fosse ciuccio o cibo.
Si spaventa da sempre per rumori forti come phon o aspirapolvere e scappa in un’altra stanza o piange. Negli ultimi mesi è migliorato dopo che piano piano gli ho spiegato che cosa sono quegli oggetti rumorosi e che non deve aver paura.
Nell’ultima settimana ho notato che a volte si porta le mani davanti al viso e le guarda mentre le muove tipo disegnando linee nell’aria o facendo un gesto “tipo mettere il sale” ma non in modo ripetitivo o ossessivo. Inoltre noto che quando è concentrato su qualcosa è molto difficile o quasi impossibile distogliere la sua attenzione come fosse in un mondo tutto suo.
Non è un bambino affettuosissimo, da qualche bacio solo a me, dimostra affetto in modi alternativi direi: verso i 24 mesi ci mordeva braccia e gambe, adesso non lo fa più, piuttosto ci corre incontro e ci abbraccia oppure si accoccola, strofina il viso contro il mio; cmq non è una cosa frequente per lo più la sera prima della nanna.
Per il momento unica fissazione sono i numeri, conta sempre e vede numeri ovunque: es. se gli mostro un album di disegni da colorare lui legge il numero della pagina e si concentra su quello.
Ha sviluppato diverse paure: ha paura dell’acqua solo al mare, mentre ama il bagnetto e la piscinetta in giardino, ha paura di tutti glia animali sia veri che di plastica, ha paura delle bambole grandi, un po' del buio, ha paura degli oggetti che emettono rumori forti.

Reazione a divieti
A volte quando è nervoso sbatte i pugni, scalcia o lancia un giocattolo (soprattutto dopo essere stato rimproverato o non accontentato nelle richieste), altre volte piange ma si tranquillizza abbastanza velocemente. Si dimostra impaziente quando le sue richieste non vengono assecondate velocemente. Dopo essere stato rimproverato si offende, mette il muso e non rivolge piu’attenzione a chi lo ha rimproverato.

A scuola
Non ha frequentanto l’asilo nido.
Ha appena iniziato la scuola materna, dopo la prima settimana di inserimento in cui pareva contento di andare, dalla successiva dovendo passarci 4-5 ore ha iniziato a piangere e a rifiutarsi di uscire la mattina, con tanto di crisi isteriche, vomito, incubi notturni e per giorni ripeteva ossessivamente che l’asilo non gli piace e che vuole stare a casa sua, è diventanto difficile anche vestirlo per uscire a passeggiare perché associa il vestirsi con l’andare all’asilo.

Rapporti sociali
Non frequentiamo molte persone, pochi bambini; al massimo incontra i bambini al parco ma non ha ancora amichetti fissi con cui giocare. Sta principalmente con persone adulte.
I due mesi al mare frequenta la spiaggia tutti i giorni e lì gioca volentieri con i bambini, preferendo sempre quelli più grandi di lui.

Composizione familiare mamma e papa’ entrambi liberi professionisti, figlio unico.
Il nostro rapporto è solido e felice ma siamo caratterialmente agli opposti: lui molto sicuro di sé, combattivo e ottimista; io insicura, realista/pessimista e un po' ansiosa.
Mio marito ha sempre minimizzato i ritardi del bambino sia nel camminare che nel parlare, così come i comportamenti atipici che io noto. A Febbraio 2020 quando il bambino aveva 23 mesi volevo portarlo a fare dei controlli perché ancora diceva solo 10 parole e non ci chiamava per nome e avevo convinto mio marito a fare l’impegnativa dalla pediatra (anche lei aveva notato che parlava pochissimo), purtroppo con l’inizio dell’emergenza Covid 19, lockdown vari e paura del contagio abbiamo rimandato e il bambino in effetti ha fatto dei progressi. Io continuo a pensare che stia indietro nello sviluppo almeno di 1 anno rispetto ai coetanei.
Lui sostiene che sono una persona ansiosa (il che è vero) e che i bambini devono fare tutto con i loro tempi, che i comportamenti del bambino sono dovuti al suo carattere “forte e indipendente” per cui li considera quasi aspetti positivi. Avendo per motivi lavorativi conosciuto bambini affetti da ritardi mentali, del linguaggio e autistici sostiene che nulla in nostro figlio desta in lui preoccupazione e che anzi recupererà i minimi ritardi che io vedo e sarà anche più intelligente dei suoi coetanei.

Altri conviventi
I nonni paterni hanno casa vicino a noi e con loro passa moltissimo tempo sin dai primi mesi (io sono rientrata a lavoro quando aveva 3 mesi), da sempre passa con loro anche due mesi l’anno al mare (Luglio e Agosto e noi lo raggiungono sabato e domenica e durante le nostre ferie), spesso la sera dorme dai nonni dato che al mattino usciamo molto presto e preferiamo non sballottarlo o svegliarlo presto, c’e’ anche una tata che aiuta i nonni in caso di necessita’.
Da sempre socievole con tutti, da piccolo non aveva problemi ad essere preso in braccio da amici e parenti.
Sicuramente sia i nonni che la tata lo hanno molto viziato e accontentato, ha ricevuto molte attenzioni essendo l’unico nipote e le sue richieste spesso sono state anticipate avendo tante persone a sua disposizione non ha mai avuto la forte necessità di farsi capire.
Reazioni Al Distacco:
Essendo stato sin dai primi mesi affidato alle cure di nonni e tata, non mostra preferenze o attaccamento particolari a nessuno di noi, sta bene con tutti, se vanno via i nonni o la tata o i genitori non ha mai pianto né protestato.
E’ contento di stare con ognuno e riconosce ad ognuno un ruolo (papa’ giochi fisici e gioco con la palla, la mamma costruzioni, bolle di sapone e gioco col pongo, nonna nascondino, il nonno gli costruisce giochi artigianali e gli ripara i giocattoli rotti)
Organizzazione familiare e modalità educative:
Sia nonni che genitori applicano la stessa condotta abbastanza permissiva ma lo rimproverano quando fa i capricci o altri atteggiamenti negativi. tutti lo stimolano a parlare, a rispondere a domande, a fare nuovi giochi.
La figura più severa sono io, il papà è più permissivo e interviene solo quando il bambino ha reazioni eccessive.
Eventi particolari
Ho sempre pensato che stare con i nonni, con noi e con la tata senza un attaccamento particolare a qualcuno fosse una cosa positiva per l’indipendenza del bambino; forse ad oggi era la giustificazione che mi davo per stare tranquilla del fatto che siamo genitori spesso assenti, viaggiamo per lavoro anche in altre Regioni, stiamo fuori una settimana una volta al mese.
Sta con me circa 3 ore al giorno dalle 18 alle 21, dopo la pappa lo porto dai nonni per la ninna; sta con entrambi i genitori il sabato e la domenica.
La comparsa di questi problemi del linguaggio e del comportamento riesco ad associarli solo a questo ma non capisco se sono dispetti per “punirci” di esserci poco o conseguenze della nostra poca presenza.

Salute ha fatto tutte le vaccinazioni, non ha mai avuto malattie, tranne un’influenza di 10 gg con febbre e stomatite emorragica (febbre mai sopra i 39 gradi e mai avuto convulsioni febbrili)

Dalla lettura sembra un bambino un po' scontroso e abituato ad essere 'servito e riverito', che è partito un pò tardi motoriamente ( non ha risposto alle modalità di accudimento, dov'era tenuto, ecc, indicate sul questionario, oltre ad altre informazioni utili) e che è vissuto fino a tre anni da piccolo principe. Al contatto con l'asilo ha reagito subito, accorgendosi della differenza di ambiente e di ruoli, rifiutando la novità.
Le sue osservazioni sembrano indirizzate sul dubbio di autismo: ovviamente a me risulta inutile e fuorviante il solo pensarci ( veda il mio libro 'La Bolla dell'Autismo'), ma certo oggi alcuni specialisti sostengono che ci può essere addirittura un autismo asintomatico, 'sotto soglia'. Assurdità, a mio avviso, che però circolano come spettri per il mondo, facendo un sacco di danni. Fra cui l'idea che sviluppo comportamento e apprendimento dipendano solo da meccanismi cerebrali e non da dinamiche psichiche e situazione ambientale ed esperienze connesse.
Invece mi sembrano sensate le sue osservazioni sull'ambiente, con tante persone senza grandi differenze di attaccamento, un po' forse come nelle famiglie aristocratiche dove i bambini erano accuditi da balie e istitutori.
Mi sembra però 'funzionare' normalmente. Non vedo particolari 'problemi' di linguaggio o di comportamento ( da 'piccolo principe'), ma non capisco che idee del mondo, delle relazioni e delle comunicazioni lui si stia formando nella sua mente, forse molto aristocratiche.
Può essere utile vedere dei filmati insieme a voi, ai nonni, ecc.

Grazie Professore, mi scuso se ho saltato informazioni utili ma ho scritto così tanto che devo essermi persa.

Per quanto riguarda la domanda su dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: nei primissimi mesi veniva tenuto in braccio, a volte su un dondolino musicale ma prevalentemente sul lettone finché non è stato in grado di tenersi seduto, poi su un tappeto morbido in salone anche se non ha mai gattonato e infine sul girello per stimolarlo a camminare.
Quando eravamo in giro sempre sul passeggino.

In realtà non ho mai pensato all’autismo ma temo che se lo portassi dallo specialista alcune sue caratteristiche potrebbero farlo erroneamente rientrare nella diagnosi di spettro.
Piuttosto mi chiedo se fosse ipotizzabile un ritardo generalizzato dello sviluppo in correlazione con l’assunzione di benzodiazepine in gravidanza sebbene a basso dosaggio.
Sono d’accordo con lei che sia stato eccessivamente servito e riverito e che i nostri ritmi di lavoro abbiano decisamente influito sul suo comportamento e su questo stiamo lavorando seppur tardivamente.
Come faccio a inviarle i video?

Per WhatsApp al mio numero che trova in 'contatti'.

Il modico ritardo motorio potrebbe dipendere anche da un accudimento nei primi mesi che non favoriva l'iniziativa motoria. Dal quarto quinto mese un bimbo, da sveglio e fuori dai pasti, dovrebbe essere messo su un tappetino per terra, in compagnia, spesso in posizione prona, con dei giochini intorno, in modo da stimolare movimenti attivi e autonomi per iniziare a spostarsi attivamente e raggiungere gli oggetti che vede. Una modalità che spesso non viene attuata.

L'immagine del bambino che viene dai video non corrisponde a quella che veniva dalle informazioni. Sembra un bambino simpatico gioioso, attento, interessato, contento che voi giocate con lui, comunicativo, con un buon linguaggio. Non so che volete di più. Non è bella invece la scena in cui lei gli impone la presenza del pesciolino che gli fa paura facendolo piangere e insistendo nonostante lui dica disperato che non gli piace e di metterlo via... Avrà i suoi motivi, no? E devo dire che anche il papà con le costruzioni forse gli porta via il posto e fa tutto lui... La Montessori diceva " insegnami a fare da solo".
Con tutto ciò il bimbo appare sereno e tranquillo e non vedo alcun aspetto patologico.
Forse dovreste osservarlo di più e intervenire di meno, e cercare di conoscerlo e scoprire il bambino che è , in evoluzione nella sua scoperta del mondo e di se stesso, invece che volerlo diverso. Le paure esprimono qualcosa , sono da capire, non da reprimere.
Mi sembra quindi che dobbiate maturare voi come genitori, per lasciar crescere liberamente il bambino e non ostacolarlo con questioni o caratteristiche vostre, magari ansie e sensi di colpa forse dietro aspettative perfezionistiche poco a misura di bambino.
Tornando quindi al suo post iniziale direi che gli aspetti del bambino da lei segnalati mostrano che sta passando una fase complicata di fronte ai cambiamenti e alle richieste dell'ambiente che lo stressano un po'. C'è da fare attenzione a non stressarlo troppo, tollerando le sue reazioni e accettando le sue preferenze, lasciandolo libero all'interno di limiti di sicurezza per l'età. Vediamo che succederà nei prossimi mesi..

Grazie Professore, seguiremo sicuramente i suoi consigli soprattutto riguardo ai nostri comportamenti cercando di lasciargli maggiore libertà di espressione e di non reprimere le sue manifestazioni di paura; la aggiornerò tra qualche mese.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.