Richiesta parere su bambino in crisi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno dottore,

Ho un bambino di 5 anni e mezzo, molto intelligente, vivace ed attaccatissimo a me. L’ultimo anno e mezzo è stato per lui molto particolare: prima il lockdown del 2020 (per il quale ha dovuto interrompere la frequentazione della scuola materna), poi abbiamo venduto casa ed abbiamo vissuto per 8 mesi con i nonni e per tutelare i nonni da eventuali contagi da Covid, abbiamo evitato di mandarlo a scuola tenendolo a casa fino allo scorso Aprile. Ha quindi ripreso la scuola verso fine Aprile 2021, quando cioè abbiamo traslocato nella nostra nuova casa. Mi rendo conto che lo stress ed i cambiamenti per lui sono stati tantissimi e temo che tutto questo abbia avuto delle conseguenze sul suo comportamento. Ormai da un po' di mesi, è tutt’altro che sereno. Oltre a normali momenti di gioco e di allegria (è pur sempre un bimbo di 5 anni), è spesso irascibile, scontroso, cupo ed ha spesso delle fortissime crisi di rabbia, anche più volte nell’arco della giornata. Queste crisi isteriche si scatenano per i motivi più futili e disparati (per esempio se non riesce a trovare un determinato giocattolo, se trova qualcosa fuori posto nella sua camera, oppure se non riesce a fare qualcosa nel modo inc ui vorrebbe). Fatica ad accettare i no, la frustrazione del rifiuto gli provoca degli scatti d’ira con urla fortissime, tanto da spesso rauco. Inoltre risponde spesso male, soprattutto ai nonni ed a scuola si sono verificati due episodi in cui ha alzato le mani con due compagni. Inutile dirle quanto io e suo papà siamo preoccupati e quanto ci sentiamo impotenti. Ovviamente ci mettiamo in discussione anche come genitori e ci chiediamo in cosa abbiamo sbagliato. Sembra che tutte le cose importanti per noi e che cerchiamo di trasmettergli ogni giorno(ovvero il rispetto per gli altri, la gentilezza, ecc..) abbiano l’effetto contrario e che anzi lui si comporti totalmente all’opposto.Io in particolar modo soffro molto nel vederlo in preda a queste crisi isteriche e non riuscire a calmarlo, né ad insegnarli come gestire le sue emozioni. Sono molto preoccupata per lui e mi chiedo se, secondo il suo parere, questi comportamenti denotino qualcosa di serio.

Spero tanto di ricevere una sua risposta.

Grazie mille in anticipo

Commenti

Bisogna sempre prendere sul serio i segni di disagio dei bambini ( e anche dei grandi...). Ma non vuol dire che ciò significhi che ci sia qualcosa di 'grave', in particolare qualche 'malattia' o 'disturbo' da 'diagnosticare'.
Per approfondire mandatemi le notizie indicate nel questionario bambini, colonna qui a sinistra, per cercare di capire meglio sia l'evoluzione del bambino che dell' ambiente imtorno a lui.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare......3 persone; età dei componenti ......mamma 38 anni, papà 40 anni, bimbo 5
anni e mezzo.; altre notizie (bilinguismo, immigrazione interna o dall'estero, ecc.)
età del bambino/a (data di nascita) 27/01/2016
problemi in gravidanza.............nessun problema
NASCITA
a che settimana ………settimana 41+5
Parto (naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) ……………parto cesareo dopo travaglio e fase
espulsiva non completata per mancato impegno nel canale del parto
alla nascita: peso, altezza, circonferenza cranica ......... peso 4,2 Kg, altezza 54 cm, non ricordo la
circonferenza cranica
(eventuali curve di accrescimento epoche successive) …...sempre al 90 percentile
indice di Apgar: 1 ……./ 5 ……….. durata del ricovero in ospedale……...ricovero in ospedale durato 1 mese
per grave infezione postparto

PRIMI MESI
allattamento: materno ……. artificiale ……… a orario o a richiesta... difficoltà... allattamento artificiale a
orario
inizio pappine, minestrine, ecc..... inizio pappine al sesto mese
svezzamento definitivo (cioè DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età ………
facile ... difficile .... svezzamento nella norma, completato più o meno intorno al 9 mese
eventuali difficoltà......
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà...... il bimbo ha sempre dormito molto, anche appena
nato. Spesso dormiva anche per dieci ore consecutive
persone che lo accudivano......il primo mese, al mio rientro dall’ospedale, sono stata aiutata dalle nonne,
in quanto ero molto debilitata
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi?... Orario?......Rientro al lavoro a 9 mese, part
time dalle 08:30 alle 15:30
persona sostitutiva (nonni, babysitter, ...)?........ reazioni del bimbo? ..... nonna paterna Il bimbo era
tranquillissimo

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ......, orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc.) dorme ancora nel
lettone
, dorme < tutta la notte (in media 9/10 ore).
Con il cibo è sempre stato molto selettivo e poco propenso alla sperimentazione di nuovi sapori. Sta iniziando ad essere più curioso dallo scorso anno.
abitudini (ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ...... Si addormenta toccando un mio neo
sporgente, che cerca anche durante la notte. Cerca sempre il contatto fisico anche nel sonno

tempo video: televisione, telefonini, tablet....... Guarda spesso i cartoni animati, raramente il telefono.

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: (in braccio, nel lettino, nel box, sul
passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.) ....... Da sveglio stava a volte nel box, a volte in braccio,
a volte sul tappetino con i suoi giochi
seduto da solo a che età ......... 5/6 mesi
primi spostamenti a che età e come: (rotolando, strisciando, uso del girello) ....... non ha mai gattonato,
ha sempre provato a tirarsi su attaccandosi a mobili e pareti, già dai 7/8 mesi
primi passi da solo............ 11/12 mesi
capacità motorie attuali......... capacità motorie nella norma. Ha di recente imparato ad andare in bici
senza pedali, ama arrampicarsi sugli alberi al parco, ama correre ed anche il monopattino
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età ........ abbandono del pannolino a tre anni e
mezzo

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ……... ha iniziato a sorridere e ad interagire già dai primissimi mesi di vita, così come anche
seguire me ed il papà con lo sguardo.
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo........ Molto curioso verso qualsiasi
tipo di oggetto, voleva sempre toccare tutto ed “assaggiarlo”. Ha avuto una fase orale molto prolungata
(fino ai 4 anni)
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione……… Quando era molto piccolo richiamava la nostra
attenzione con versetti, smorfiette del viso, muovendo le manine ed anche piagnucolando

Successivamente:
facilità a capirlo e interagire......... è sempre stato molto facile capirlo perché già dai due anni ha iniziato
a parlare molto bene, scandendo bene le parole.
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc. ……. Piagnucola spesso e non è sempre facile
consolarlo, soprattutto se è molto nervoso
. Quasi sempre però accetta di essere abbracciato, coccolato e
preso in braccio, anche nei momenti di rabbia.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) ………… un po'; diffidente verso
persone poco conosciute, curioso rispetto ad ambienti nuovi
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ………. Metodo di
accudimento sicuramente un po' apprensivo, ma sempre amorevole ed attento.

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato............ il bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici?
…...... Il bimbo passa molto tempo con i nonni materni, gli zii e la cuginetta di 7 anni
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori................ dipende molto dal suo stato emotivo nel momento del
distacco. A volte reagisce bene e non si preoccupa molto, altre volte piange.
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... adulti ...... bambini ....... Molto curioso ed aperto verso
gli altri bambini, cerca sempre l’interazione con loro. Poco propenso a relazionarsi con gli adulti che
conosce poco
CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione
delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) ......
Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere ........ Parla spesso delle attività
svolte a scuola, dei suoi compagni. Cerca sempre la nostra attenzione ed approvazione, soprattutto
quando fa qualcosa di cui si sente orgoglioso (per esempio quando va in bici)

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi……. ha iniziato a pochi mesi
prime parole ...... 6/7 mesi
due parole insieme ...... 9/10 mesi
uso del no e del sì ....... 9/10 mesi
frase minima (verbo e sostantivo) ..........non ricordo esattamente, ma è stato piuttosto precoce
nell’iniziare a parlare. A 2 anni e mezzo faceva discorsi piuttosto articolati (lo hanno sempre sottolineato
anche le educatrici del nido)
capacità di dialogo: a parole ... senza parole...
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti (gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa
giochi e oggetti…………. Gioca spesso con dinosauri e supereroi, finge di essere spiderman, oppure finge di
andare a lavoro in macchina. Fa anche giochi di combattimento tra dinosauri, mostriciattoli e animali vari.
Non ama molto giocare da solo e spesso chiede che io o il papà giochiamo con lui perché da solo si
annoia.
DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) ..........Fino allo scorso anno non era
per niente interessato al disegno, diceva di trovarlo noioso. Da quando ha ricominciato a frequentare la
scuola materna, si è ricreduto ed ha fatto grandi progressi. Disegna la classica casetta, i fiori,
l’arcobaleno. A volte disegna se stesso, mamma e papà, spesso solo la testa senza il resto del corpo.
Traccia gli occhi, il naso, la bocca sorridente, ma omette spesso braccia, tronco e gambe.
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga ........... è molto curioso, quindi se si parla di
argomenti di suo interesse (per esempio i dinosauri, i fossili, i pianeti), diventa molto attento ed
interagisce con continue domande.
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE .......... Comprende tutto, fa molte domande quando
qualcosa non gli è chiara. Si innervosisce se viene liquidato con una spiegazione superficiale e poco
soddisfacente.
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI .........Pur sapendo esprimersi molto bene, negli ultimi
periodi entra in crisi per cose futili e spesso non sa nemmeno lui perché. Questo lo fa sentire frustrato e
la sua frustrazione sfocia in un’escalation di rabbia.

UMORE ………. negli ultimi 3 mesi l’umore è altalenante. Passa dall’essere sorridente e tranquillo ad avere
forti crisi di rabbia, scatenate anche da motivi futili (per esempio se trova qualcosa fuori posto nella sua
camera, se cerca di far stare in piedi un pupazzo e questo cade, oppure se non riesce ad infilare i calzini
nel modo in cui vorrebbe e quindi gli danno fastidio.

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc) ......... E’ molto capriccioso, piagnucola spesso, non accetta di
buon grado i rifiuti e le regole. Ubbidisce di malavoglia e si ribella molto, soprattutto con i nonni, che
devono sempre subire le sue urla e spesso anche le sue rispostacce. Nonostante venga costantemente
sgridato per questo, molto spesso tratta male i nonni materni. Ha spesso paura di fare la cacca perché
essendo un po' stitico ha paura di sentire dolore, quindi bisogna spesso ricordargli che deve svuotarsi e
vive la cosa con un po' di stress
. E’ molto meticoloso e preciso, si arrabbia se non riesce a fare le cose nel
modo in cui vorrebbe
. Quando è in preda alla rabbia, urla talmente forte da diventare rauco e non è per
niente facile calmarlo.
adesione a regole, orari, limiti, ....
obbedienza agli adulti .....
reazione a divieti, frustrazioni ....
capricci, bizze ...
paure, fissazioni....
- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido ……… ha frequentato il nido…. A che età ………… 2 anni e mezzo Orario ……...Full time....
Reazioni …sempre andato volentieri .……….
Scuola materna …….la frequenta attualmente………….. eventuali difficoltà di inserimento,
ambientamento............ha perso diversi mesi, quindi il rientro non è stato semplice, ma comunque va
sempre volentieri. Adora i suoi compagni ma è poco espansivo con le maestre
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........rapporti con gli insegnati..... con i
coetanei.... attività estra-scolastiche (sport, ecc) ....
RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare
...........nell’ultimo anno e mezzo, al di là del contesto scolastico, ha frequentato solo parenti (causa
pandemia)
- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) abbiamo convissuto per 8 mesi con i nonni materni in attesa di
cambiare casa………… inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc).... contatti sociali...
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come
siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia) ..............Viene portato a scuola e preso
nel pomeriggio dai nonni, perché noi genitori usciamo presto al mattino e rientriamo a casa intorno alle
18:30
Il bimbo fa merenda a casa dei nonni con sua cugina.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chicomanda:
adulti o bimbo? ecc .....)............ I nonni sono molto più permissivi di me e di mio marito, spesso
abbiamo la sensazione che lui tenga sotto scacco tutti noi adulti.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) …… Guarda i cartoni prima di
andare a scuola e la sera prima di dormire. No telefono
- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, traslochi, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....
Visite mediche, ospedale, altro...... Ha smesso di frequentare la scuola materna a Febbraio 2020 ed ha
ripreso a metà Aprile 2021, con un’ulteriore interruzione di 15 giorni a Maggio perché si è ammalato di
Covid. Dopo la convivenza con i nonni, da Aprile ci siamo trasferiti nella nuova casa. Finalmente ha la sua
cameretta e molto più spazio per giocare, ma spesso proprio la cameretta è grande fonte di stress e
nervosismo per lui (ha paura che si rovinino i suoi giochi, si arrabbia se le cose vengono spostate, ecc.)
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)
Altre osservazioni ……….

Dalle notizie rilevo alcuni aspetti 'educativi' e abitudini non ottimali per l'età ( il dormire con la mamma, il contatto fisico obbligato con lei , il toccarle il neo...), e l'assenza dei genitori per quasi tutta la giornata...
Inoltre ci sono molti sintomi di disagio del bambino ( oltre al nervosismo e alle crisi di rabbia, il problema della cacca, l'ossessione per le sue cose, l'essere diventato forse un piccolo tiranno..), alcuni forse che durano da tempo e altri che sono insorti negli ultimi mesi, forse precipitati dai cambiamenti recenti. Indubbiamente è giusta l'espressione 'bambino in crisi' ed è importante capire i motivi per aiutarlo a uscirne presto.
Non sono molto chiari i motivi.
La mia impressione è che forse l'organizzazione che avete trovato per la gestione familiare non è ottimale. La vostra assenza durante il giorno forse vi induce a concedergli il contatto fisico la notte ( sovvertendo un po' l'ordine dei posti a dormire...), che però in realtà non va bene, perchè non è più un poppante, e peggiora il problema della vostra assenza diurna, invece che compensarla. E' un compenso che lo rende più infantile e lo confonde sui ruoli familiari e gli crea altri problemi di crescita .
Se la prende con i nonni spostando su di loro forse la rabbia che prova per voi genitori.
Si sente insicuro, come se fosse su una barca che ondeggia e sembra non avere piloti adeguati, per cui i passeggeri vanno nel panico e si sentono alla deriva.
Si dispera per le difficoltà forse perchè per reazione alla situazione cerca di rendere tutto perfetto e si sente quasi responsabile lui che le cose non funzionino bene. Forse perchè teme che gli adulti non lo facciano abbastanza, si sostituisce a loro e cerca di prendere il comando, senza ovviamente saperlo fare...
Mi sembra quindi che sia da rimediare a queste cose, altrimenti rischiate di perdere le redini della situazione e lui può "cadere in mare", per così dire.
Provate a pensare a possibili cambiamenti organizzativi e di orari vostri, per essere più presenti e stare più stabilmente alla guida della barca.
Se vedrà che riprendete il vostro posto di guida probabilmente si rassicurerà e i sintomi rientreranno. E' bene contemporaneamente trattarlo più da grande e rimetterlo a dormire al suo posto, smettendo le concessioni troppo infantili, così che anche i genitori prendano più chiaramente il loro posto e le loro funzioni, che in questo momento sono disturbate anche dalla confusione che si è creata, in una fase evolutiva che è abbastanza delicata per l'equilibrio dei rapporti familiari. Tutto questo si riflette su di lui che non capisce più nulla e spesso va nel panico di fronte appunto a futili motivi che però in realtà sottendono i motivi più seri che ho cercato di indicare.

La ringrazio moltissimo per la sua analisi. Ovviamente mi porta a mettermi in discussione e per certi versi anche a sentirmi in colpa, perché se un bimbo non é sereno non può che dipendere da qualcosa in cui si é mancato come genitori. Secondo lei, oltre a rivedere un po di cose nel nostro ambito familiare, é il caso di far seguire il bimbo da un terapeuta? Come possiamo aiutarlo a contenere i momenti di rabbia? Grazie

Quando una barca instabile traballa per le onde, certo i passeggeri hanno il mal di mare e qualcuno vomita, ma l'importante è stabilizzare la barca e magari trovare acque tranquille. Qualcuno magari cercherà di assistere i passeggeri come può per consolarli e tranquillizzarli, ma non serve chiamare un gastroenterologo, il problema da risolvere è l'altro. Almeno a mio avviso. Altrimenti si rischia che i passeggeri stiano magari un po' meglio meglio, ma che poi la barca affondi con loro a bordo. Una volta stabilizzata la barca si potrà vedere se qualche passeggero continua a vomitare e necessita di un aiuto più specifico, di gastroenterologia o di psicoterapia, ecc.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.