Ritardo nel linguaggio - bimbo di 3 anni

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno Prof. Benedetti,
sono la mamma di un bimbo di 3 anni compiuti da poco.
Qualche mese fa sono stata contattata dalla pedagogista (esterna) dell'asilo nido per un colloquio, dopo che la maestra di mio figlio le aveva chiesto di osservarlo in quanto non aveva (secondo lei) contatto visivo. La pedagogista mi ha consigliato una visita da un neuropsichiatra perché dalla sua osservazione il bambino poteva avere dei problemi (es. non fa finta di bere da una tazzina vuota di plastica). Dopo un po' di titubanza, mi sono convinta ad avere un parere in un istituto di neuropsichiatria di Milano. Il contatto di sguardo e risposta al richiamo sono stati riscontrati presenti. Mi hanno scritto gioco tendenzialmente rigido (non riscontrato in famiglia e nemmeno all'asilo). Inoltre, mostrando le foto delle sue costruzioni sono rimasti sbalorditi (e anche all'asilo). Conclusione: disordine neuroevolutivo in corso di inquadramento e sollecito a rivolgersi all'UONPIA per la presa in carico. Sono consapevole del suo ritardo nel linguaggio, ma riesce a comunicare in mille altri modi. E' un bambino curioso, molto furbo, grande osservatore, ama ridere e fare gli scherzi, imparare il funzionamento di qualsiasi cosa io utilizzi, collaborare e ridere con gli altri bambini. Gioca spesso con i suoi cani facendo loro dei trabocchetti. Riconosce lettere e numeri senza che nessuno gliel'abbia insegnato (probabilmente i cartoni animati). Se si mette in testa di fare o di non fare qualcosa è molto difficile fargli cambiare idea.
Ieri, sotto consiglio della maestra ho fatto una seduta dalla logopedista e non avendo collaborato con lei, quest'ultima mi ha chiesto se guarda negli occhi e se si gira quando viene chiamato. A quel punto mi sono cadute le braccia.
In attesa di poter fissare un appuntamento con Lei (nel caso venisse a Milano), vorrei un suo consulto perché i dubbi che hanno gli altri su mio figlio, mi mettono un po' di ansia.
Non voglio cadere nella "rete", confido in una Suo prezioso parere.
Cordiali Saluti

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QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare: padre, madre, bimbo. età dei componenti mamma 43 anni, padre 47 anni;

età del bambino(data di nascita): 10/01/2018

problemi in gravidanza:nessuno

NASCITA
a che settimana: 10 giorni dopo il termine (parto indotto)
Parto: naturale con epidurale
alla nascita : peso 3,540 kg, altezza 52 cm

PRIMI MESI
allattamento: pochissimo al seno + artificiale
inizio pappine, minestrine, ecc...: 6 mesi
svezzamento facile
la colazione la fa con il biberon
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà: i primi mesi dormiva tutta notte
persone che lo accudivano: mamma
eventuale ritorno al lavoro della mamma: 9 mesi, inserimento asilo nido. Pianti per il distacco.

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: mangia di tutto a periodi
sonno: si addormenta tardi e poi dorme tutta la notte
abitudini: biberon, orsacchiotto
tempo video: televisione, tablet la sera

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: sul tappeto, libero di muoversi ecc. ....
seduto da solo a che età: circa 8 mesi
primi spostamenti a che età e come: 8 mesi strisciando e poi a gattonare
primi passi da solo: 16 mesi
capacità motorie attuali: tutte acquisite
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc): spannolinamento in corso

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi: 1 mese
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, seguire con lo sguardo: 1 mese
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: piangendo
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire: media
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo: dipende
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto): la reazione non è sempre la stessa. Dipende dal suo umore.
modalità di accudimento: apprensivo, ma tranquillo

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato: mamma e papà.
Il bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? sì (covid permettendo).

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: pianti i primi giorni all'asilo

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE: dipende dall'adulto e attratto dalle bambine più grandi, anche quando le vede in tv

CONDIVISIONE: sorride compiaciuto quando gli viene detto bravo, quando riesce a fare qualcosa lo porta da far vedere, si arrabbia quando non riesce a fare le cose come dice lui.

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi: primi mesi
prime parole: dice solo no e i nomi dei cani, ma detti male e raramente
due parole insieme no
uso del no e del sì: solo del no
frase minima (verbo e sostantivo ) no
capacità di dialogo: senza parole: indica le cose o le prende lui direttamente
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti: utilizza gli oggetti nel modo corretto e ama costruire con lego e altri oggetti per costruire. osserva gli oggetti reali e li realizza con le costruzioni (es. sedia, garage che si apre, case, anatre, ecc,,,)
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: se quello che sta facendo gli interessa molto presta molta attenzione, altrimenti si stufa.

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE: comprende sia i funzionamenti degli oggetti reali, sia i comandi che gli vengono dati

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI indica

UMORE

- COMPORTAMENTO
a volte tranquillo, a volte capriccioso, a volte iperattivo
adesione a regole, orari, limiti: all'asilo sta alle regole a casa no
obbedienza agli adulti: all'asilo obbedisce e a casa un po' meno
reazione a divieti, frustrazioni: capricci
capricci, bizze: quando si arrabbia molto lancia le cose
paure, fissazioni: quando camminiamo deve sempre stare con la manina (e prima in braccio). Vuole sentirsi utile in casa: deve far partire lavatrice, lavastoviglie, fare il caffè, accendere i diffusori, chiamare l'ascensore, citofonare, dare la pappa ai cane, ecc...

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido sì. A che età 9 mesi Reazioni eventuali: pianto durante l'inserimento.
eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento: solo inizialmente

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare: con il covid le occasioni sono diminuite, ma quando venivano amici a casa, soprattutto bambini lui era felice e giocava.

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi: no
inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc): no contatti sociali: asilo, nonni, qualche amichetto ogni tanto
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia): asilo nido dalla mattina al pomeriggio tardi. Accompagnato spesso dalla mamma, visita ai nonni prima dell'ingresso a casa serale. Gioco, cena, preparativi per la nanna.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili): il no è per le cose gravi (es. quando esagera a fare gli scherzi ai cani).

orari di sonno: dalle 23:00 alle 7:30
dove dorme: nella sua cameretta e a volte con i genitori o solo con la mamma
chi 'comanda': adulti o bimbo? : a metà
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc): guarda i cartoni sul tablet la sera

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....: NO
Visite mediche, ospedale, altro......:NO
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...):NO
Distingue e indica numeri e lettera e mette in ordine i numero dall'1 al 10 (distingue anche lo zero).

Beh, intanto c'è da dire che la maestra non poteva far osservare il bambino da una pedagogista senza l'autorizzazione dei genitori, e tanto meno questa era autorizzata a contattarvi per un colloquio e darvi indicazioni. C'è una violazione della privacy macroscopica e sanzionabile. Forse dovete segnalare l'accaduto alla direzione della scuola diffidandoli da simili comportamenti. La maestra può ovviamente segnalarvi eventi o comportamenti del bimbo, ma dovrebbe rimandarvi al pediatra in primo luogo. Non a una logopedista privata. Il sospetto di conflitto di interessi viene...Ma di questi tempi se ne vedono di cotte e di crude.

Dalle notizie del questionario c'è in effetti un ritardo del linguaggio e non capisco molto le modalità di comunicazione e il livello di comprensione reciproca e condivisione di interessi e il contatto con le persone. Per questo magari fatemi vedere il bambino con voi in dei video, come da indicazioni nella colonna qui a sinistra..
Con che orari ha frequentato il nido dall'inizio ad ora? E quanto tempo complessivamente passa giornalmente davanti ai video ( tv, ecc). La televisione è tendenzialmente accesa o spenta, quando siete in casa? Che modalità avete e avete avuto di stare con lui e come è il suo atteggiamento verso di voi? Come definireste il vostro modo di comunicare in casa: siete comunicativi, chiacchieroni, silenziosi...
I bambini apprendono il linguaggio dall'ambiente circostante, quindi è molto importante vedere che ci siano gli 'ingredienti' necessari alla fioritura delle loro capacità...

Innanzitutto grazie per la risposta tempestiva.
Raccolgo le informazioni e i video richiesti e la aggiorno al più presto.
Grazie e cordiali saluti

Gli orari del nido, sono dalle 9 alle 17. In effetti la sera passa molto tempo con il tablet, soprattutto prima di andare a dormire.
Quando siamo a casa la sera la tv è tendenzialmente accesa. Solitamente dopo cena giochiamo un pochino con le lettere e i numeri, ultimamente. In effetti, più che parlare, quando è con me collaboriamo e chiedo a lui di fare determinate cose (es. prendi le ciotole dei cani, apparecchia, accendi le lampade ecc....). Mio marito torna spesso tardi la sera e non abbiamo la possibilità di cenare insieme, quindi non c’è molta occasione di chiacchierare. Probabilmente dobbiamo migliorare questo aspetto.

Le segnalo la pagina "guardami giocare" (link in colonna destra). Veda se è una cosa che potete provare a fare, se non fate già in maniera simile. Forse anche il tempo/tablet è eccessivo, e non facilita l'interazione e la comunicazione. Provi a sostituirlo con qualche attività comune, lettura di libri, racconto di fiabe, magari prima di dormire, facendogli compagnia.

Provvedo subito.
Buona serata

Ho visto i video. Direi che non si vede alcuna particolare anomalia, a parte che non dice nessuna parola. Ma l'interazione e le risposte alle richieste della mamma sono assolutamente giuste, direi.
Bisognerebbe vedere magari anche il bimbo mentre gioca liberamente con dei piccoli giocattoli, vicino a un adulto seduto per terra che lo guarda giocare, senza interferire ma solo rispondendo alle richieste del bambino, cioè secondo il metodo decritto nella pagina 'guardami giocare', che vi consiglio di applicare.
Sembra quindi solo un ritardo del linguaggio, in un bambino senza altri problemi. E' una cosa frequente, ci sono i bambini che 'sbocciano tardi'. Si possono fare ipotesi sulle cause, ambientali o costituzionali, ma rimaniamo nel campo delle ipotesi, non ci sono cause conosciute sicuramente. Forse il tempo al nido è eccessivo per lui, se possibile lo diminuirei per fare esperienze insieme che portino a condividere interessi e alla voglia di comunicarli e scambiare le idee. Nei video forse è troppo direttiva, o meglio non ci sono interazioni non direttive, mi pare, se non col cane. A questa età i bambini non hanno bisogno di direttive, imparano esplorando e imitando e assorbendo dall'ambiente, come diceva la Montessori. Non vedo indicazioni a logopedia per il bambino, (tanto più se la logopedista pensa subito all'autismo, che qui non c'entra per niente) se mai a cambiare un po' organizzazione familiare e aumentare in genere gli scambi liberi, in modo che ci siano gli ingredienti che il bambino può assorbire e fare suoi. Per parlare ci vuole prima di tutto la voglia di condividere e comunicare quello che passa per la mente, facendo esperienze insieme, non solo istruzioni per l'uso. Non so se l'esperienza al nido sia interessante . Giochi verbali, filastrocche, canzoncine possono aiutare. Inoltre badate a non far venire la fobia del linguaggio con un'eccessiva attenzione e pressione a parlare. Si possono usare anche segni e segnali e immagini e aspettare che poi vengano liberamente anche le parole, senza forzarle. L'importante e comunicare ed essere capiti.

Grazie infinite per la Sua preziosa risposta. Ho capito perfettamente quanto mi ha scritto e farò il possibile per rispettarlo.
Sono forte sostenitrice del metodo montessoriano, tanto che a settembre mio figlio inizierà l’asilo con questo indirizzo.
Tempo fa ho letto il Suo libro molto attentamente, e mi ha fatto capire tante cose.
Grazie ancora.
Un caro saluto

Osservazione skype. Bimbo quasi 3 anni e ½ , sta tutto il tempo occupato con i lego, all’inizio e alla fine curioso della mia immagine allo schermo, poi volta la schiena e alla fine viene a coprire lo schermo con qualcosa, come per togliere il disturbo,.... Però muto per tutto il tempo. Ma quando il papà cerca di fare qualcosa lo respinge irritato, cercando di mandarlo via, non vuole nemmeno che lo guardi giocare, ed emerge che ha come preso il comando in casa, pretendendo che tutto si svolga come vuole lui. Al nido invece non è così, non impone il suo volere.
E’ così nel sonno, dove ancora decide quasi lui dove dormire, nel mangiare, che a casa è limitato quasi solo al biberon di latte a cena e prima di dormire, non so per il gabinetto. Mentre sembra mangiare all’asilo, e con meno problemi nel weekend.
Sembra aver come instaurato una tirannia in casa e i genitori hanno perso un po’ il timone della barca. Inoltre il bambino sembra quasi vivere il padre come un disturbo e spesso lo respinge e lo manda via.
Direi quindi che per prima cosa è da cercare di rimettere le cose a posto, e i posti e i ruoli e le prerogative dei genitori, gradualmente, e cercare di aumentare le occasioni di stare col padre in momenti gradevoli, tipo parco giochi, ecc., alternandosi con la mamma.
Consiglio di applicare con lui ogni giorno il 'guardami giocare', anche dal papà, quando possibile, per cercare di riequilibrare il rapporto con i genitori.
Gli va data la libertà e l’autonomia nell'attività di gioco, e nel mangiare, limitando però l'uso del biberon, mentre va ripristinata l’autorità dei genitori nella gestione della casa, e degli animali di casa ( tre cagnolini), e nelle regole e nei limiti, che devono essere pochi ma buoni, come si dice.
Per il ritardo di linguaggio è indicato fare l’eeg nel sonno per escludere la sindrome di Landau Kleffner.

2a osservazione via whatsapp. Il bambino è curioso, interessato, gioca per quasi tutto il tempo, attivo, tranquillo, nsenza comportamenti anomali, ma non dice nessuna parola, se non un no a una richiesta della mamma. Ha cominciato anche a dire il sì e 'ciao'. Cominciata la scuola materna, senza difficoltà. In generale le cose vanno meglio. Siamo in fase di educazione sfinterica, ancora vuole fare la cacca nel pannolino. Proposto di provare a prendere l'abitudine di stare 10 minuti sul vasino, dopo cena, con pazienza. Ancora molto variabili i posti a dormire, da insistere pazientemente per differenziarli e regolarli, così come i ruoli di genitore rispetto a bambino, e così le funzioni e le responsabilità, che altrimenti rischiano di perdersi nel caos e di perdere il controllo della 'barca'. Più ordine e buon senso anche per i pasti, differenziando bene quelli a tavola, dal biberon prima di dormire. In generale i bambini vanno lasciati liberi e autonomi , ma all'interno di limiti, spazi e regole che devono dare gli adulti.
Si conferma che il problema sembra essere stato un certo caos educativo e organizzativo favorito anche da paure dei genitori.

Aggiungerei per favorire il linguaggio di provare a usare i video didattici che trovate su GEMIINI ( link nella colonna qui a destra ). Mi sembra un metodo interessante che sfrutta l'attrazione dei bambini per i video e propone dei video molto semplici, a livelli crescenti di capacità , che sembra funzionino. E' in inglese, ma sono molto semplici e potrebbero costituire un iniziale corso di inglese, come ne vengono fatti tanti anche ai bambini piccoli, che potrebbe far scattare l'interesse per parlare. Vi consiglio di guardarlo, anche se non è semplicissimo orientarcisi. Non credo che ci sia nulla di simile in italiano.

Grazie dottore per l’ottimo lavoro che ha fatto con nostro figlio. È il nostro punto di riferimento. Cordiali saluti

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.