Figlio manipolato dal padre

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Ciao,
sono divorziata con un figlio di 3 anni. Dal tribunale gli è stato concesso di stare da solo col figlio solo ultimamente. Mi accorgo che il padre tende a manipolare il figlio ripetendogli che il figlio deve stare con lui, che il figlio sta benissimo con lui e mettendolo contro la mia famiglia.
Mio figlio torna a casa dalla visite del padre nervoso, rompe oggetti o dice "cattivo" a qualcuno senza averlo mai fatto prima!
Volevo capire come potermi comportare nei confronti di mio figlio per renderlo sempre sereno e non farlo cambiare o soffrire per questi atteggiamenti del padre, poichè col padre è impossibile stabilire un dialogo e farlo cambiare.

Grazie

Commenti

Se la situazione fra i genitori è così compromessa da non poter parlare, temo sia necessario che ci sia un mediatore che segua la situazione, parlando con entrambi separatamente e magari poi insieme, se possibile, e vedendo l'evoluzione del bambino. In casi difficili di solito è il tribunale stesso a dare questi incarichi, spesso dopo una CTU.
Col bimbo bisogna avere pazienza e se possibile non fargli domande sul padre e se dice qualcosa lui parlargli tranquillamente occupandosi però solo di casa propria. Per così dire meglio che una mano non sappia quello che fa l'altra, a mio avviso. Cioè ognuno è padrone a casa propria e non si possono imporre regole dall'esterno. Se poi ci sono dubbi fondati sul benessere del bambino in certe condizioni si può solo ricorrere alle vie legali.

la ringrazio vivamente.
Una mediazione in passato c'è già stata ma con scarso successo poichè il padre non ascoltava i suggerimenti della mediatrice, tanto che ad ogni seduta eravamo costretti ad affrontare sempre gli stessi argomenti perchè le problematiche si ripetevano costantemente nonostante in mediazione lui fingesse interesse. Ho provato a parlare col padre anche fuori mediazione ma anche se lì per lì sembra un dialogo sensato, noto che quando torna a casa continua con i suoi comportamenti spesso negando anche l'evidenza. Per cui adesso ho rinunciato a parlarci perchè continuerebbe a mentire e a proseguire col suo atteggiamento.
Per ora non c'è una grossa problematica anche perchè il tribunale gli ha concesso solo da poco di poter stare da solo con suo figlio. Volevo però cercare di capire se fosse possibile fin da subito porre rimedio a questo comportamento prima di arrivare ad un un punto ormai troppo difficile da gestire.
Se mi consiglia di non stressare il bimbo con domande sul padre, procederò in tal senso. Per la sua esperienza un buon comportamento da parte della madre potrebbe annullare gli effetti del comportamento errato del padre?

Più che altro un bambino si abitua e si adatta ai due ambienti: per così dire a fare il musulmano da una parte e il cristiano dall'altra, senza troppi problemi se i genitori non si fanno la guerra e non lo usano come arma uno contro l'altro. Perciò la cosa migliore è cercare di non alimentare le ostilità. Se il bambino vede che la mamma è tranquilla e a casa non cambia niente, dovrebbe poter sopportare un regime diverso dal padre. Bisognerà ovviamente vedere come procedono le cose.

Questa sua risposta mi tranquillizza.
La ringrazio!

_________________________

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.