La mia esperienza nella Bolla

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno Dottore,

Vorrei raccontarLe di come credo di essere entrata nella famosa bolla dell'autismo di cui Lei parla nel libro e le chiedo aiuto per uscirne fuori:
Mio figlio è nato nell' agosto del 2020... Un periodaccio tra covid e la mia gravidanza con gestosi conclusasi a 38+2 con parto naturale con induzione per arresto crescita fetale.
Io e il mio compagno abitiamo in Lombardia, ma le nostre famiglie vivono in Abruzzo, motivo per cui, a causa del Lockdown, siamo riusciti a rivederci soltanto 8 mesi dopo la nascita del bimbo.
Da qui è facile comprendere che sono una mamma sola. La mia forza è dipesa da mio figlio ed insieme al suo papà abbiamo affrontato tutte le avventure piacevoli e meno piacevoli (colichette per 3 mesi, poi a 6 mesi l'arrivo dei primi dentini ecc ecc) con determinazione e serenità.
Intorno agli 8 mesi ha cominciato a lallare.
Quando a 9 mesi ha conosciuto i nonni, ovviamente non essendo abituato, era tutto un pianto. Guai a separarsi dalla mamma!! Eppure con pazienza e amore nel giro di pochi giorni si era innamorato dei nonni materni!
Le vacanze in Abruzzo finiscono, si ritorna nella vita di tutti i giorni (io sono disoccupata, il mio compagno lavora tutti i giorni tranne la domenica e rivede il piccolo a pranzo e dalle 18 in poi) . Il bimbo cresce e affronta il periodo del gattonamento (proprio alla fine dell ottavo mese), giocava nel box non più di 10 minuti, voleva spesso stare in braccio o condividere il tappetino che avevo sistemato a terra, insieme a me. I suoi giochi preferiti erano le costruzioni grandi da mordere, lo xilofono e un peluche che riproduceva suoni e musiche leggere.
Nei mesi successivi, all'avvicinarsi del primo anno di vita, viene spostato nella sua cameretta insieme al suo lettino con le sbarre e dorme sereno con solo qualche risveglio notturno. Prima di allora ha sempre dormito da solo nella sua culletta in camera con noi.
A 13 mesi altra vacanza dai nonni e dopo quattro giorni di "adattamento" riesce a trascorrere del tempo prezioso con loro.
A 13 mesi arrivano anche le prime parole "Papà - mamma- apu (acqua)" e ad indicare qualcosa per bisogno o interesse.
Fin qui sembra tutto ok. Ma..
Alla visita di controllo del 15esimo mese La pediatra mi sottopone ad un test che si chiama M-Chat, spiegandomi che sono delle semplicissime domande che lei rivolge a tutti i genitori dei bimbi di 15mesi.
Da quel momento inizia il mio personale calvario.
Dalle varie domande emerge un "rischio moderato" di sviluppo di spettro autistico perchè il bimbo:
- non ancora camminava;
- non faceva gioco di simulazione
- non ci portava oggetti o giochi per farceli vedere
- se noi guardavamo (senza indicare) un punto della stanza, lui non seguiva il nostro sguardo.

La pediatra mi disse di osservarlo bene e che se entro i 18 mesi non recuperava queste lacune, sarebbe iniziato un iter per approfondire le criticità del bambino.
Non sa quanto ho pianto, di nascosto, in silenzio, quante notti insonni, quanto stress sono nati dopo questa visita.
Ho cominciato a vederlo con occhi diversi, quasi pregandolo che facesse quelle cose che ancora non faceva.
Mio figlio non "faceva finta" di dare la pappa ad un peluche, ne di parlare al telefono.
Non ci portava i suoi giochi, i suoi scarabocchi.
Quando fissavo un punto della stanza lui mi guardava e poi rideva.
(Avrà pensato che ero proprio pazza)
Eppure a 15 mesi ed una settimana inizia a camminare!
A 15 mesi e mezzo inizia a fare i versi di alcuni animali e brum brum per ogni cosa che ha le ruote.
A 16 mesi il suo vocabolario si allarga ulteriormente con altre onomatopee e paroline semplici (pappa, carta, pipì) e impara ad indicare le varie parti del corpo su richiesta. Comprende piccole istruzioni e richieste del tipo " prendi quel gioco?" Oppure "leggiamo un libro?"
A 17 mesi ci porta i suoi giochi, perchè vuole che lo aiutiamo o che interagiamo.
Nonostante tutto questo la mia testa continua a rimanere incastrata dentro alla bolla.
Mi chiedo di continuo Perchè?? Perchè nonostante i progressi io continuo a guardarlo come se avesse dei problemi? Perchè non riesco a farmi bastare il cosa fa, ma mi soffermo su cosa NON fa?.
L'unica risposta che riesco a darmi è che la nostra società ha ormai bisogno di etichettare, di schematizzare, di omologare tutto. Persone e sentimenti compresi e che essendo io una persona sola e sensibile abbia dato a questo test un'importanza che non meritava all'epoca.
Alla visita dei 18 mesi la pediatra mi ha rimproverata del fatto che il piccolo piangesse disperato e non riusciva a consolarsi neanche in braccio a me. (Non voleva essere visitato o comunque avvicinato ad una persona estranea). Mi ha ribadito che normalmente a quest'età i bimbi hanno superato la paura dell'estraneo e che se anche alla visita dei 24 mesi sarà così bisognera indagare...
Dottore, arrivati a questo punto e sperando di non averla annoiata, le espongo i miei dubbi:
È vero che il piccolo ha ancora paura degli estranei (specie gli adulti di genere maschile), quando li vede piange e fa di tutto per venire in braccio. È vero anche che non sorride agli altri bambini, si limita ad osservarli e raramente imitarli.
Viaggia volentieri in aereo con me e il papà, è appassionato di macchine (in strada si incanta a guardare i camion e fa girare le ruote delle sue macchinine per alcuni minuti)
Quando è contento, per qualsiasi motivo, tende a sfarfallare con le mani e quando è pensieroso mette sempre un dito nell'orecchio, finp a farselo diventare rosso fuoco.
Fa il gesto del ciao ciao solo se glielo chiedo io, anche battere le mani, lo fa solo su richiesta.
Non sa ancora salire le scale da solo senza la mia mano a sostegno.
Di tanto in tanto inciampa e cade, ma si rimette subito in piedi.
Dice spesso di NO anzi è la sua parola preferita, lo dice anche al posto del SI.
Non gioca con la palla. Non la guarda neanche. Se insisto o qualche bambino al parco gliela porge lui scappa dicendo No, tutto offeso.
È poco coccolone, difficilmente riusciamo a ottenere abbracci e baci. (Questo da sempre)
Di fronte a questi dubbi/timori, lei cosa ne pensa dottore? Se ha bisogno di altro materiale per le valutazioni sono disposta ad inviarglielo.
La ringrazio infinitamente.

Commenti

Le direi di mandarmi dei video, seguendo le istruzioni nella colonna qui a sinistra, e magari anche il questionario, sempre qui a sinistra, per completare le informazioni.
Ma a prima vista direi che non ci sono cose allarmanti. Purtroppo anche molti pediatri non guardano più i bambini ma solo i test, con grande danno sia per la loro professione, temo, sia per bambini e famiglie, inutilmente precipitate nel panico.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare 3.; età dei componenti 32, 31 e 19 mesi;

età del bambino/a 24/08/2020

problemi in gravidanza: Gestosi diagnosticata a 32 settimane e rallentamento crescita fetale

NASCITA
a che settimana 38+2
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) Naturale con induzione
alla nascita : 2kg375 gr e 49 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive) abbiamo raggiunto il 50 percentile di peso a 6 mesi
indice di Apgar: 1'9/ 5'10.. durata del ricovero in ospedale 3 giorni

PRIMI MESI
allattamento: artificiale fin da subito per mancanza di latte materno. difficoltà: nessuna
inizio pappine, minestrine, ecc...: Frutta a merenda a 4 mesi e a 5 mesi pappine
svezzamento definitivo (cioè DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età 6 mesi, facile
eventuali difficoltà : nessuna
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà...: I primi 3 mesi sono stati difficili per via delle colichette. Le aveva a tutte le ore del giorno e della notte. La situazione è migliorata dal 4 mese e tranne nel periodo "dentini in uscita" ha sempre avuto un sonno regolare e tranquillo.
persone che lo accudivano: la mamma e il papà
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi?... Orario?..... No, nessuno.

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: qualche capriccio per il cibo intorno al 13esimo e 15esimo mese a causa dell'uscita dei premolari e canini. sonno 1 riposino pomeridiano di circa 2h e mezza e poi la sera dalle 21 circa alle 7.30 del mattino. Dorme nel lettino con sbarre, nella sua cameretta. Si addormenta da solo, solitamente senza nessun capriccio, con il suo doudou e le carezze della mamma.
abitudini: ciuccio solo per dormire, raramente durante il giorno. Biberon per il latte al mattino e la camomilla la sera. È molto affezionato al Doudou, lo porterebbe sempre con se, ma glielo lasciamo solo per il momento "nanna".
tempo video: è poco attratto dalla televisione che teniamo accesa solo di sera dopo cena.
Gli mostriamo i cellulari solo per videochiamare i nonni lontani una volta a settimana o per fargli ascoltare di tanto in tanto una canzoncina da you tube.

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: (in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.) i primi mesi, per via delle coliche, la preferenza erano ovviamente le braccia della mamma e del papà, successivamente poco il box (si stancava subito), preferiva stare sui classici tappetini in gomma per bambini.
seduto da solo a che età: intorno al settimo mese
primi spostamenti a che età e come: dapprima rotolando (quinto mese), strusciando (6 e 7 mese) gattonando dall'ottavo, fino al 15esimo
primi passi da solo a 15 mesi
capacità motorie attuali: camminare, arrampicarsi sul letto, divano.
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età: usa ancora il pannolino

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi: quasi da subito
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo: intorno ai 2 mesi di vita.
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: all'inizio piangendo, poi facendo dei versetti di lallazione dopo il 6 mese.
Successivamente: chiamando mamma, papà, babba (nonna).
facilità a capirlo e interagire: di solito non ci sono difficoltà.
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ... Intorno ai 13 mesi si arrabbiava più facilmente rispetto ad oggi, magari mentre giocava e non riusciva a fare qualcosa. Oggi piange molto di meno, ma è anche più restio nel farsi consolare.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) molto timido e diffidente con persone nuove o che non vede spesso, solitamente abbozza un sorriso, ma se la persona cerca di entrare subito nei suoi spazi inizia a piangere disperatamente.
Di solito negli ambienti nuovi si comporta con diffidenza, se si accorge che si tratta di uno studio medico inizia a piangere.
modalità di accudimento: inizialmente, nonostante le difficoltà della gravidanza e del basso peso del piccolo, ero molto tranquilla e cercavo a mia volta di trasmettere sicurezza. Poi, per i motivi citati nel consulto, sicuramente sono diventata più apprensiva e ansiosa.

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato: i genitori e i nonni materni. i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? Si, vede quasi tutte le settimane una coppia di amici dei genitori. Purtroppo solo una volta al mese i nonni che sono lontani.

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: ci sono state poche occasioni per valutare le reazioni al distacco, di solito se il bimbo rimane con i nonni resta abbastanza tranquillo, ma chiama continuamente la mamma. Quando è rimasto con i nostri amici invece ha pianto parecchio, ma era più piccolo (aveva 1 anno)

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... Osserva molto sia i bambini che gli adulti. Non rimane indifferente.

CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) si, di solito mentre è impegnato in un attività ci guarda come per valutare la nostra reazione, stessa cosa quando sa che sta facendo qualcosa per cui non siamo d'accordo. Ci porta gli oggetti della vita quotidiana o giocattoli, per mostrarli o per chiedere di aiutarlo a fare qualcosa.

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi 6 mesi
prime parole 13 mesi
due parole insieme ...non ancora, anche se ultimamente dice: È Mio.
uso del no e del sì: dice solo No (con gesto del capo) da quando aveva 14 mesi.
frase minima (verbo e sostantivo )....
capacità di dialogo: a parole ... senza parole...
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti.
Usa gli oggetti e giocattoli sia in modo funzionale (tipo fare le costruzioni o usare correttamente lo spazzolino per i denti o un pettine) che non (se si stanca di giocare delle volte butta per terra i giochi oppure fa girare le ruote delle macchine), imita alcune funzioni del quotidiano: per esempio la mamma che toglie la polvere dai mobili oppure ogni tanto fa finta di cucinare.

DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) ... Scarabocchi ma anche puntini

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: dipende dal tipo di attività, se ha a che fare con giocattoli che suonano o le macchinine la durata è maggiore rispetto ad altre attività (sfogliare un libro, disegnare, fare le costruzioni)

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE : solitamente comprende bene quello che gli diciamo e gli chiediamo.

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI: di solito indica quello di cui ha bisogno o che vuole

UMORE: negli ultimi mesi è stato altalenante. I primi mesi era sereno, sorridente.

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc) : dal 17esimo mese ad oggi è diventato più capriccioso, a volte anche provocatorio di fronte ad una negazione del genitore. Mentre all'esterno (parco, supermercato, casa di amici e parenti) è attivo, ma rimane tranquillo.
adesione a regole, orari, limiti: come tutte le famiglie abbiamo imposto delle regole, sulle quali siamo ferrei. Stessa cosa anche negli orari della nanna alla sera. Ha poche proibizioni, ma quelle che ci sono devono essere rispettate sempre.
obbedienza agli adulti: dipende dalla giornata. Ci sono giorni in cui tende ad obbedire di più e altre in cui bisogna insistere molto.
reazione a divieti, frustrazioni : negli ultimi mesi ha avuto reazioni di frustrazione e rabbia di fronte ai divieti, gettandosi a terra e allontanandoci con impossibilità di motivare o di calmarlo.
capricci, bizze i capricci di solito non durano moltissimo. Abbiamo adottato la strategia dell'ignorare il capriccio così da invogliarlo a calmarsi e ricercare il genitore subito dopo.
paure, fissazioni.... Ultimamente fissa le scarpe delle persone e le indica e, sempre ultimamente, quando i genitori o i nonni lo guardano lui dice "No" con tono frustrato e con la mano cerca di colpire il viso di chi ha di fronte.

- SCOLARIZZAZIONE Nessuna (abbiamo fatto richiesta al il nido per settembre)
asilo nido ………. A che età ……………Orario ....... Reazioni ………….
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........rapporti con gli insegnati..... con i coetanei.... attività estra-scolastiche (sport, ecc) ....

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare ........ Sono poche perchè o nostri parenti sono tutti in Abruzzo e quindi vede perlopiù amicizie, colleghi di lavoro del papà.

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) nessuno inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc).... contatti sociali...
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia)
La giornata tipo comincia intorno alle 7.30 quando il bimbo si sveglia, si parte con la colazione insieme alla mamma e poi dopo un 15 minuti di coccole sul letto o divano, ci si cambia e o si esce a fare la spesa oppure si rimane in casa a giocare. Nel mentre il bimbo si intrattiene da solo la mamma fa le faccende e preparara il pranzo.
A pranzo arriva anche il papà, si mangia tutti insieme e poi mentre la mamma sistema la cucina il papà dedica del tempo al bimbo.
Quando il papà torna a lavoro, il piccolo va a fare la nanna, solitamente dorme dalle 13.30 fino alle 16.00 e quando si sveglia si fa merenda e, se il tempo lo permette, si va al parco altrimenti si cerca un'alternativa. La sera torna il papà dal lavoro, si cena tutti insieme alle 19.00 e poi si cerca di passare del tempo insieme. Se abbiamo qualcosa da fare (doccia, sistemazione casa) si rimanda a dopo le 21 quando il piccolo è a nanna.
Una volta alla settimana facciamo una videochiamata con i nonni e lui soprattutto i primi minuti è contento di rivederli.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....) Siamo piuttosto ferrei, mentre quando è giù dai nonni gli sono concesse più cose rispetto a casa. Dorme nel suo lettino da quando aveva 6 mesi, ad un anno è stato spostato nella cameretta e non ci sono stati problemi.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) davvero pochissimo, solo di sera, ma non è attratto dalla tv a meno che non sente qualche musichetta allegra delle pubblicità

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, traslochi, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....
Visite mediche, ospedale, altro......
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) Esame dell'udito quando aveva 6 mesi, risultato tutto nella norma.
Altre osservazioni ……….
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Nelle notizie del questionario mi colpisce un po' l'insistenza sulle regole 'ferree', su cui non si deve transigere, chissà se la comparsa di bizze e capricci ha a che fare con una gestione forse troppo rigida di certi aspetti.
Nei due video ugualmente mi colpisce che Lei mamma sembra annoiarsi di guardare quello che fa il bambino, dopo un po', e lo sprona a fare altro. Mi sembra che il suo intento è educativo, o addirittura di fargli cessare di girare le ruote, perchè possibile 'sintomo'... Il bambino sembra contento della sua presenza, ma non vi divertite, nessuno dei due, Lei forse per l'ansia che il bimbo non faccia cose giuste, il bimbo perchè forse sente questa pressione. E' un aspetto educativo e relazionale forse influenzato dalla 'bolla', come diceva anche Lei, che disturba... Le raccomando invece di lasciare il bambino libero di fare quello che preferisce, nel gioco, oltretutto non obbligatoriamente al tavolino, ma anche per terra, sedendosi accanto e interessandosi a quello che fa per conoscerlo, capire cosa gli passa per la testa, cioè con interesse a lui, non alla sua prestazione. Rischia anche di non essere spontanea, ma di farlo come per lavoro, come una educatrice. Provi a liberarsene e lasciarsi andare, forse scoprirà cose impreviste nel bimbo.
Mi mandi video in altri momenti, mentre mangia, ecc., magari anche con il papà...
Nei video si vede l'interazione, cosa importante, fondamentale, non vogliatemene se metto a fuoco degli aspetti potenzialmente critici. Qualche piccola modifica a volte può avere effetti macroscopici, come togliere un granellino di sabbia da un ingranaggio...

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.