REGRESSIONE DEL LINGUAGGIO

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Salve Dott.,
Per fortuna ho scoperto questo sito e mi farebbe piacere avere un opinione da lei.
Ho già letto alcuni post sull’argomento, ma ci tenevo a sottolineare la mia personale esperienza e sentire un suo parere a riguardo.
Ho un bimbo di 2 anni e 3 mesi,
Purtroppo nato anche lui in periodo Covid e post, si può dire che non abbia mai avuto una vasta socializzazione, che sicuramente ha influito negativamente, anche perché ha una visione quasi totalmente centrata su di lui, e non è abituato a situazioni di gioco con altri bambini, ma con la bella stagione che arriva ho già notato grandissimi miglioramenti e vedo che si propone anche a giocare con loro.
Non ha comunque nessun problema con familiari o estranei, anzi va spontaneamente, sorride saluta tutti.
Non è andato all’asilo nido, ma comincerà la scuola materna a settembre.
Ha cominciato a lallare abbastanza presto, chiacchierava davvero tanto, poi a marzo dell’anno scorso ho ripreso a lavorare e c’è stato un piccolo blocco, ma dopo pochi mesi ha cominciato a parlare ( mamma, papà e versi degli animali) ed era anche piuttosto spinto a non fermarsi lì.
Verso novembre ha cominciato a parlare sempre meno, fino a quando non ha più detto una parola, o meglio ha cominciato a farsi capire benissimo a gesti ed espressioni facciali, emette suoni di diversa natura ma niente più mamma papà e versi di animali.
Premetto che l’unica variazione da settembre scorso è stato l’inserimento di una nuova tata, ma al di là del linguaggio non abbiamo notato altre variazioni in lui.
A gennaio ho provato a consultare una logopedista, che ci ha detto che il bambino ha avuto molto probabilmente una regressione di linguaggio allo stadio iniziale ( vocalizzazione), ma non si sa di che natura, attribuibile ad un qualche trauma, ma non riusciamo a risalire a cosa possa essere dovuto.
A casa le stimolazioni ed i comportamenti nei suoi confronti non sono mai cambiati, quindi non sappiamo davvero cosa possa essere accaduto.
Attualmente facciamo sedute di un ora/settiman in presenza, dove la logopedista ci insegna come stimolarlo è come giocare insieme a lui e dice di notare dei cambiamenti.
Ma in realtà io le scrivo per un fatto che a me sembra singolare, a cui non riesco a dare una vera e proprio spiegazione e vorrei capire se la cosa possa succedere realmente e perché.
Ho notato che mio figlio passa degli step, le spiego meglio.
Ho notato che impara molto velocemente, nei giochi, nei gesti e nelle attività.
Ma quando si tratta di parlare, impara a “dire” qualcosa e poi è come se lo accantonasse.
Spiego meglio: ha fatto qualche giorno a dire “abba” per dire acqua, poi più nulla.. diceva paaaa, per palla, poi nulla.. faceva il verso del russare sentendo il suo gioco, poi nulla.. e via dicendo sempre così..
Infine vorrei concludere con un’altra domanda: è possibile che le troppe attenzioni a stimolarlo a parlare creino il risultato inverso?
Vorrei sapere da lei che significato dare a questo comportamento e soprattutto Sapere secondo lei cosa dovremmo fare noi per aiutarlo.
Grazie mille per la sua consulenza.

Commenti

Posso rispondere alla sua ultima domanda, che è generale: è sicuramente possibile che un eccesso di stimoli e attenzione su parlare possa avere un effetto contrario. Invece per le questioni più particolari bisogna conoscere il bambino, la sua situazione e la sua storia. Anche se è sempre difficile ricostruire le esperienze che può aver avuto e come può aver risposto. È bene concentrarsi sulla situazione presente e su quello che può facilitare o ostacolare il suo sviluppo. Per tutto ciò io chiedo sempre il questionario e dei filmati attuali, se vuole aggiungerli seguendo le istruzioni in colonna sinistra.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.