Il mio bimbo di due anni non parla

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera Dottore,
vorrei farle qualche domanda per riuscire a comprendere meglio come approcciare al mio problema.
Premetto che sono sicura di avere prima di tutto io, un problema, perché ciclicamente mi faccio assalire dai dubbi riguardo mio figlio. In altri momenti invece, mi dico che forse esagero nell'attenzionare troppo tutte le singole cose che fa e minimizzo.
Sono in questa situazione da quasi un anno, in attesa che mio figlio parli e in attesa di risolvere questi conflitti dentro di me.
Premetto che mio figlio è un bambino estremamente vitale, molto attivo e dinamico (già da quasi un anno fisicamente è molto avanti, rispetto ai suoi compagni, non solo quanto a fattezze ma proprio ad abilità - almeno così nel nostro piccolo abbiamo appurato).
Va all'asilo dai 13 mesi anche se il primo anno ha frequentato solo due mesi (dopo sarebbe arrivata l'estate) e quest'anno ha iniziato a Novembre senza particolari stacchi, se non per qualche virus con febbre. Si può dire che l'anno scorso non abbia frequentato moltissimo visto che essendo il primo anno di asilo ha preso di tutto (sempre nell'ordine di virus, influenze, ecc che si sono sempre risolte in breve tempo) mentre quest'anno è andata meglio. Ho scelto per il secondo anno lo stesso asilo dopo aver provato al comunale per una settimana senza esito. Al comunale piangeva disperato mentre al privato dal secondo giorno si era già ambientato.
Devo dire che veniamo da una situazione familiare abbastanza singolare: il mese prima che nascesse mio figlio è morto mio suocero, mentre il mese successivo alla sua nascita ho perso mia madre che era in ospedale da diversi mesi per una patologia cronica. Non è stata per nulla un periodo facile. Ho trascorso quasi tutta la mia gravidanza in ospedale per assistere mia madre, sola con il mio compagno perche' il resto della nostra famiglia vive in un'altra regione. Nonostante ciò, mio figlio è venuto alla luce bello come il sole, di parto naturale, il giorno dello scadere della 40esima settimana.
Alla nascita, dopo un travaglio di tre ore era un pò ipotonico, quindi è stato per qualche ora nella culletta termica e finalmente l'ho potuto riabbracciare.
Oggi, ha un caratterino niente male. Capriccioso, forse un pò viziato ma anche molto simpatico e furbetto.
I miei dubbi si sono concentrati su un paio di cose, da un annetto a questa parte. Non riesco a interpretare alcune caratteristiche molto marcate del suo modo di fare.
Devo fare un'altra premessa. Io, mio figlio e suo padre viviamo molto soli, senza parenti vicino a noi e con pochi amici. La nostra casa non è molto frequentata da amici perché purtroppo non siamo riusciti molto a legare con la gente del posto (stiamo in questa regione da tre anni). I parenti li vediamo 1/2 volte l'anno, solitamente durante le feste di Natale e d'estate.
Mio marito è capitato che sia stato fuori per lavoro per lunghi periodi. E questo ha coinciso, l'anno scorso, ad esempio, con il periodo in cui il bambino stava iniziando a dire qualche parola come "acqua", "papà", "cacca", "pappa".
Non è mai stato un grandissimo chiacchierone e non lo è tutt'oggi, che queste parole sembra le abbia completamente dimenticate. Non le dice più ma continua a emettere urletti e solo da qualche settimana sillabando la parola "mam-ma" è riuscito a ripeterla.
Anche all'asilo erano straniti dal fatto che non parlasse vista la sua età, mi dicevano che era sicuramente molto pigro da questo punto di vista, pur compensando con il farsi capire. La direttrice e le maestre dicono che lui capisce tutto e, concordano con me sul fatto che si faccia capire in tutto e per tutto. Solo per fare un esempio, se vuole i biscotti, ti accompagna davanti alla credenza prendendoti per mano e posandoti la mano sullo sportello in cui sono i biscotti.
Ha iniziato un pò tardi ad indicare con il dito. All'inizio ero in ansia perché non lo faceva e perché aveva altre 2 fissazioni che "non mi tornavano", sulle quali anche le maestre mi avevano chiesto spiegazioni: una passione sfrenata per le ruote da girare (macchinine ecc) e poi quando non voleva fare qualcosa o qualcosa non gli piaceva, portava le mani alle orecchie.
Inizialmente mi stranivo - io non ho mai avuto alcun rapporto pregresso con i bambini, sono figlia unica ed unica nipote fino a 5 anni fa da parte paterna e materna - poi ho cercato di stare serena e di vedere se fosse una cosa che sarebbe durata nel tempo.
Entrambe quelle che per me erano "fissazioni" (magari lui stava solo scoprendo il mondo) sono svanite. Solo dopo ho ricollegato che uno dei primi giochi di mio figlio era stata una girandola - forse non c'entra nulla - e proprio noi lo avevamo portato a girare girare girare quel gioco con tanto di applausi e feste.
Oggi, le sue "fissazioni" sono cambiate ma non mi danno meno da pensare. Eppure è strano perché tendenzialmente non sono mai stata una persona ansiosa.
Oggi mio figlio fa due cose che non comprendo. La prima: corre intorno al tavolo o accanto alla siepe o accanto al muretto, girando lievemente la testa dalla parte della siepe o del muro per guardarli con la coda dell'occhio. E' una cosa che fa anche in macchina..guarda dritto e poi ad un tratto gira la testa poco poco e guarda con la coda dell'occhio quello che scorre accanto a lui.
L'altra cosa che mi stranisce è la mancanza del linguaggio.
Oggi dice solo "mam-ma" appunto se spronato malgrado la lallazione sia presente e continua (non sta mai zitto).
A scuola le maestre dicono che non sia poi così socievole (la direttrice dice che gioca con gli altri bimbi solo per rubargli i giochi), ma con le maestre è tenero e dolce, le bacia, si fida, gli fa grandissimi sorrisi ed è sereno. Con loro fa i balletti, gioca con le costruzioni e ascolta le favole che raccontano.
Con gli altri bimbi abbiamo notato che se sono più grandi li segue e li osserva volentieri. Spesso si ferma davanti ai loro giochi e ride, come fosse imbarazzato per poi procedere col suo gioco. Magari di corsa. Con i suoi coetanei non sembra essere interessato alla relazione. Può essere che il fatto che non frequenti altri bimbi oltre che all'asilo unitamente al nostro "isolamento" non voluto, abbiano potuto creare qualche problema di relazione o di interazione?
E invece, per quanto riguarda il linguaggio..mi dicono di non preoccuparmi perché fino a tre anni ho due amiche con figli maschietti (forse più pigroni) che non hanno parlato.
Io non saprei. Non vorrei perdere tempo nè cercare il pelo nell'uovo magari analizzando troppo una situazione che a chi ha più dimestichezza può sembrare normale. Ma a me certe volte vengono i dubbi se sia davvero tutto a posto o meno e credo di volermi rasserenerare. Anche e soprattutto per lui che sicuramente sentirà la mia ansia in questo senso.
Spero mi possa dare qualche risposta. E spero di averle dato gli elementi per valutare.
Grazie per quanto potrà.

Commenti

Cerco di comprendere meglio mio figlio, sperando che io sia visionaria e che sia tutto perfettamente nella norma. Se così non fosse, non vorrei perdere tempo aspettando che qualcosa cambi.

Dimenticavo di dire che un'altra fissazione che ha al momento è quella di aprire e chiudere le porte. Abbiamo insegnato a nostro figlio a farlo circa 8 mesi fa con tantissimo entusiasmo. All'apertura gli facevamo un sacco di feste e alla chiusura chiedevamo dove fosse. E' un gioco che lo ha sempre appassionato moltissimo (continua a farlo anche nell'armadio e quando esce si aspetta la nostra reazione). Ma di recente abbiamo notato che lo fa in maniera ossessiva, a volte come fosse un antistress, altre ci è sembrato per attirare l'attenzione e, infine, altre volte quando è stanco o annoiato (se per esempio torna stanco dall'asilo e noi siamo impegnati a cucinare quindi magari gli diamo meno spazio). Può stare anche 5 minuti a farlo di fila, soprattutto sbattendo forte la porta soprattutto in apertura.
Scusi per questi commenti ma avevo dimenticato una delle domande per me fondamentali. Grazie.

Molti bambini parlano dopo i due anni. Comunque mi dia altri elementi che mi servono seguendo le notizie richieste nel questionario-bambini, colonna qui a sinistra. Se vuole può mandarmi per email dei video, seguendo le istruzioni qui accanto, sempre colonna a sinistra.

Buongiorno dottore,
grazie intanto per la sua risposta. Le inoltro qui il questionario che mi ha suggerito, con le risposte. Seguiranno i video inoltrati via mail. Grazie mille.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare 2 adulti,1 bambino; età dei componenti 35 papà, 38 mamma

età del bambino/a 2 anni e 3 mesi

problemi in gravidanza.............no

NASCITA
a che settimana 40esima esatta
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà)……………naturale senza difficoltà anche se il bimbo è nato ipotonico e ha avuto necessità di culletta termica per un paio d'ore dopo il parto. Non ha pianto alla nascita ma al controllo pediatrico posteriore di qualche minuto alla nascita
alla nascita : peso 3.450, altezza 52cm, circonferenza cranica non la ricordiamo
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...sempre sopra i percentili di crescita
indice di Apgar: 1'……./ 5'……….. durata del ricovero in ospedale 3 giorniQUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

PRIMI MESI
allattamento: materno per i primi due mesi con aggiunta perché non si attaccava al seno, allattamento a orario che poi coincideva con la richiesta
inizio pappine, minestrine, ecc... svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età …6 mesi… facile ... difficile ....eventuali difficoltà....facile, nessuna difficoltà, ha da subito mangiato verdure e frutta, carne e pesce bio, creme e poi pastine, sempre passato di verdure, quasi mai brodino
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà...ha sempre dormito abbastanza, i primi mesi si svegliava per due poppate notturne, non abbiamo avuto alcuna difficoltà e tutt'oggi dorme tra le 10 e le 11 ore per notte
persone che lo accudivano...mamma e papà
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi?... reazioni del bimbo?
la mamma lavora da casa e papà è libero professionista quindi spesso si trova a casa anche per mesi interi
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione regolare, curioso dei cibi nuovi, sonno regolare, orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc) ha sempre dormito nella sua culla, in camera con mamma e papà, di recente in camera sua (1 mese), nel lettino montessoriano quindi altezza molto ridotta. si addormenta in presenza di uno dei genitori con canti o favole e/o giochi poco dinamici (orsetto che proietta luci sul soffitto, qualche volta solletico.

abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ..... Appassionato al ciuccio, difficilmente passa intere giornate senza. In accordo con le maestre del nido di giorno evitiamo di usarlo se non per pianti inconsolabile, dorme scoperto da sempre, nessuna coperta se non nei primi sette/otto mesi di vita.
tempo video: televisione, telefonini, tablet...televisione massimo due ore al giorno adora Masha e Orso e si immedesima in Orso, imitandone i versi e le pose (mani sulla testa quando Masha fa monellerie, versi quando Orso cerca di disincastrarsi da qualcosa), niente Tablet e telefonini (qualche mese fa era estremamente appassionato ai video sul cellulare e forse quasi ossessionato, per cui abbiamo tolto questa cattiva abitudine. ora se vede un cellulare non piange perché lo vorrebbe anche se si incuriosisce. A differenza di prima, che ogni volta che vedeva il cellulare nelle mani di qualcuno correva a guardare cosa ci fosse dentro (ha sviluppato nell'arco di pochi mesi la capacità di scegliere l'applicazione YouTube e di scegliere i video preferiti da guardare), adesso guarda negli occhi me o il papà, cercando un consenso e se diciamo “no” e togliamo il cellulare dalle mani, si sposta e fa altro.

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc. ....In braccio o su passeggino e seggiolone. A terra a 8/9 mesi
seduto da solo a che età .....5 mesi e mezzo
primi spostamenti a che età e come: rotolando, strisciando: a 4 zampe ma per poco, appena ha iniziato a gattonare, ha subito provato a stare in piedi ed partito con i primi passi accompagnato
primi passi da solo........11 mesi
capacità motorie attuali....corre, si arrampica bene, cade difficilmente, ottimo equilibrio e controllo degli spazi
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età.....non ancora, ha ancora il pannolino; visto che non parla anche se ultimamente si toglie da solo spesso il pannolino, toglierlo completamente è difficile perché non comunica quando deve fare pipì e cacca.

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ...pochi mesi, forse 3
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo mostrata da subito
cerca di comunicare e richiamare l'attenzione? si con urletti oppure facendo cantilene con la voce senza però articolare bene suoni specifici
facilità a capirlo e interagire...si
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ... il primo anno di vita non piangeva mai, a meno che non stesse poco bene, oggi un po' più capriccioso, ma se in braccio smette subito di piangere (soprattutto con la mamma)
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) ...curiosità ma anche timidezza, dipende dalle persone e da come si relazionano con lui. A volte, se si è molto bruschi nell'invadere il suo spazio intimo si ritrae e nasconde gli occhi con le mani; altre volte invece nasconde sempre gli occhi con le mani ma sorride e se ci si interagisce a breve saluta con la manina, batte cinque e guarda negli occhi interessato alla relazione.
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ... sicuro, poche ansietà soprattutto rispetto alla sua mobilità anche se quando fa molti capricci è difficile prendersene cura in maniera poco apprensiva, visto che non ne capiamo la fonte. Quando non sappiamo se per esempio piange per un disturbo o per capriccio (è capitato con la dentizione, per i quali ha sofferto davvero molto): a volte ci sembrava un capriccio e invece era un fastidio, un disturbo e lì' è difficile non farsi prendere dal panico.

CONDIVISIONE cerca di condividere interessi, attività, stati d'animo cercando l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere ... Condivide con mamma e papà, prende le mani e invita a batterle insieme a lui, cerca lo sguardo complice, cerca la vicinanza per la condivisione soprattutto se guarda un cartone animato o balla una canzoncina da mimare. Lo fa ugualmente con le maestre, con persone anche che conosce da pochissimo e gli fanno simpatia. Non è un bambino che cerca di attirare l'attenzione su di se da parte di altre persone che non siano i genitori, a meno che non trascorra del tempo con le persone in questione e allora si, si diverte e mostra compiacimento se festeggiato o se gli si battono le mani e gli si dice che è bravo, ecc.

SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi...5/6 mesi
prime parole ......11 mesi
due parole insieme ... non ancora
uso del no e del sì ....non pervenuto
frase minima (verbo e sostantivo ).... no
capacità di dialogo ... non pervenuta se non a modo suo con gorgheggi, cantilene ma senza articolazione particolare di sillabe o altro (spesso TITITITITITI, GNU GNU, PAPAPAPAPA, SSSSSSCCCCC, BABABABABA)
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti.
Gioca a far finta di parlare col telefono, di cucinare e mangiare ciò che cucina, bravo con forme e incastri delle costruzioni, predilige giochi fisici da fare in due, ma non disdegna anche macchinine, trenini, triciclo, libri in autonomia. Adora gli strumenti musicali: utilizza xilofono, pianola, tamburo e ha un tavolo apposito per gli strumenti che suona sedendosi sulla sua seggiolina, anche da solo. Non gli piacciono molto le flash cards, anche se a momenti sembrano il suo gioco preferito. Gioca con la fattoria degli animali, schiacciando tutti i tasti e sentendo versi degli animali e suoni, canzoncine. Sta imparando ad abbinare suoni a nomi degli animali e da poco alla nostra richiesta su come fanno mucca, scimmia e leone risponde: mmmmmmm, uhuhuhuh e auuuuuuu.
Utilizza triciclo e macchine sue, sulle quali può salire e anche il camion dei pompieri che fa camminare per la casa (anche senza ripetere il suono brum brum col quale io lo stresso, probabilmente) e poi gioca con orsetti e pupazzi che parlano ed emettono luci e suoni (adora Topolino) ed è molto attratto anche dalla casetta che gli hanno regalato i nonni a natale: entra, esce, porta tutto li dentro, rilancia tutto fuori, stacca porte e finestre e ci invita spessissimo ad entrare a giocare con lui dentro la casa, entra ed esce dalle finestre e dalle porte e spesso non vuole che usciamo da li, malgrado lui esca.

DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc ...
Disegna scarabocchi ma ha imparato a fare il cerchio quasi subito. Ama i colori. Disegna con: i colori da dito, i gessetti, i pennarelli e le matite (pastelli), usa anche le penne e gli abbiamo impedito di scrivere su qualsiasi cosa. A tal proposito ha due parti di muro, sulle quali sa che può scrivere: una in cucina e una in salotto, che poi sono quelle che ha iniziato a pasticciare per prime. Ci siamo accorti che qualche volta calca molto la penna sul foglio (disegna su un diario abbastanza grande che gli abbiamo fornito) fino a quasi fare i solchi sul foglio.

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... ...
Attenzione breve anche se durante il suo primo anno e mezzo di età con i libri che erano il suo gioco preferito ci passava ore. Diciamo che a differenza di quanto facesse quando era piccolo, fino ai 12 mesi circa, era sempre molto attivo ma passava periodi più lunghi anche seduto a guardare libri, giochi ecc. da quando invece ha iniziato a camminare è una continua corsa, scoperta, arrampicamento e sembra ci sia poco tempo e spazio per giochi invece più riflessivi.
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE ..................si, non verso i coetanei ma per gli adulti tutti e sempre a meno che non sia assonnato o stanco o disturbato da qualcosa (mall di pancia, denti, ecc).

figure principali cui è attaccato............mamma e papà, che sono le uniche due figure di riferimento visto che il bambino non ha alcun contatto con i parenti che vivono lontani. Però quando andiamo a trovarli, dopo un periodo di ambientamento in casa, inizia a relazionarsi bene anche con loro. A farsi prendere in braccio, a giocare solo con loro, a ridere e giocare e apprezzare il loro interesse verso di lui. Non gli piace essere forzato nella relazione: non ama chi si appiccica da subito a lui. E' innamorato delle sue cugine di 10 e 7 anni.

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori................Il distacco dalla mamma è avvenuto solamente in due occasioni: la prima a 12 mesi la mamma è partita per lavoro per 4 giorni ed è rimasto col padre, con il quale non ha sofferto il distacco. La seconda e ultima volta, invece, è stato qualche mese fa, sempre per lavoro per 4 giorni e il padre mi ha riferito che mi cercava dentro casa, quando l'ho visto in videochiamata rideva felicissimo e poi ha detto per la prima volta mamma. Al mio rientro, ho ripetuto a lui la parola “mamma” e da allora la dice a richiesta.
Diverso il distacco dal padre, pessimo. Partito per due mesi per lavoro nel periodo di inizio lallazione poi fermata e per altri due mesi quest'anno, nei quali all'asilo le maestre mi dicevano di essere disperate perché irriconoscibile (nervoso, capriccioso, irritato. idem a casa con me). Il padre capita parta per lavoro e stia fuori anche un mese di fila. Sembra risentirne in termini di nervosismo. Quando è tornato dai suoi viaggi, il bambino – anche all'asilo, confermato dalle maestre che non sapevano di questa assenza -, è tornato ad essere collaborativo e sereno.

RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti ...... bambini.....
i bambini più grandi lo appassionano molto. se andiamo al parco e ci sono bimbi di 5 anni che giocano con la palla ci entra in relazione e vorrebbe giocare con loro. viceversa al parco con altri bimbi della sua età difficilmente condivide a meno che non si tratti di correre, sua grande passione. Con gli adulti nessun problema, socievole e aperto
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE .... le maestre mi dicono che capisce tutto, dalla A alla Z. A casa a me sembra che non sia così. a molte mie richieste non risponde. non si gira sempre se lo chiamo, ne esaudisce le mie richieste al 100%. Spesso sembra lo faccia di proposito perché magari si tratta di richieste che non ama particolarmente. Altre volte, invece, sembra che proprio non comprenda il registro verbale pur essendo partecipe (si vede che vorrebbe comunicare qualcosa, è un bambino molto volitivo ma non riesce e allora si innervosisce e fa storie).

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI .... Estremamente comunicativo. Indica, ti conduce all'oggetto desiderato (dal telecomando per i cartoni alla credenza per il biscotto) ma riesce a farlo più per cose pratiche che per bisogni tipo sonno, sete, fame. io ormai riconosco i versi e so comprenderlo, dall'esterno non saprei anche se ribadisco che le maestre sostengono che si faccia capire e capisca molto bene.

COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc)....,
adesione a regole, orari, limiti, .... Siamo nel pieno del rifiuto delle regole, dei capricci mai visti prima d'ora e dei pianti che si concludono completamente e improvvisamente se ottiene ciò che richiede o con il ciuccio. molto attivo, talvolta non riesce a star fermo, ha molta energia ed è sicuramente un bambino estremamente fisico.
obbedienza agli adulti ..... poca, sembra per i fatti suoi. A volte sembra un adulto perfettamente in grado di scegliere per se. Non so se possa essere legato al bisogno di autonomia. Fino a pochi mesi fa giocava molto di più da solo, adesso invece vuole compagnia anche in giochi che prima faceva da solo.

reazione a divieti, frustrazioni .... piange, si butta a terra e li rimane se per esempio gli si evita di scappare al parco verso qualcosa che non va o se non gli si consente di uscire di casa quando lui va davanti alla porta di ingresso facendoci capire di aprire la porta perché vuole uscire.

capricci, bizze ... parecchi, meno che per mangiare e dormire. per mangiare fa la sceneggiata napoletana al primo boccone quasi sempre per poi, dopo aver assaggiato, mangiare tutto bene e regolarmente. Lo fa anche all'asilo. Il primo cucchiaio è tragico, a meno che non sia morto di fame perché magari si ritarda il pranzo.

paure, fissazioni.... paure nessuna fino a qualche mese fa. adesso sembra aver timore quando lo si lascia in una stanza improvvisamente. fa un urletto facendo finta di piangere e quando viene recuperato, smette subito.
Fissazioni due in particolare: aprire e chiudere le porte e correre tenendo la testa ruotata di lato per guardare le immagini che gli scorrono accanto con la coda dell'occhio. quest'ultima é molto nuova, di un mese al massimo. La fissazione delle porte forse abbiamo capito da dove viene. gli abbiamo insegnato a farlo per fare il gioco del "cucù" lo fa anche col suo armadio, ci si chiude dentro e poi esce con faccia soddisfatta. Però è un incubo, perché gli piace farle sbattere e a volte si sofferma sulla fessura che pian piano lascia la porta, chiudendosi; altre volte invece si fissa sul meccanismo della maniglia, alzandola e abbassandola e aprendo poco per poi chiudere sbattendo la porta.
Quando era più piccolino aveva la fissazione di girare le ruote delle macchinine e in generale di molte cose che ruotavano. Avevamo attribuito questa cosa al fatto che uno dei suoi primi giochi fosse stata una girandola, con la quale si divertiva moltissimo e per il cui gioco lo incitavamo e premiavamo con tanti applausi.
Oggi non gira più le ruote quasi mai ma, oltre alle porte di casa, è molto fissato con le porte dei negozi, in particolar modo se scorrevoli automatiche. Ci si mette davanti e le fa aprire e chiudere continuamente ed eccitatissimo, fa degli urletti di entusiasmo ogni volta che si aprono. Ai giochini comunali, che si trovano in pieno centro, spesso se non sempre, preferisce andare davanti le porte a fare questo gioco invece che giocare su altalena, castello ecc. Ha conosciuto tutte le commesse della zona! E poi, se rimproverato e riportato sui giochi, cerca di scappare sempre li.
Quando noi facciamo finta di andare via, lui si gira, ci fa ciao ciao con la manina e prosegue verso le porte automatiche in maniera molto disinvolta.

SCOLARIZZAZIONE
asilo nido A che età 13 mesi Reazioni eventuali Si è inserito bene, dopo soli 3 giorni. Difficilmente piangeva o si disperava anche se le maestre avevano notato un comportamento che non capivano: si tappava le orecchie e piangeva. Loro pensavano a otiti, invece in realtà era un meccanismo che utilizzava quando non gli piaceva qualcosa o non gli andava di fare qualcosa. Adesso non usa più questo metodo.
Il primo anno di nido (privato), ha frequentato dai 13 ai 15 mesi ammalandosi spesso, quindi ha frequentato per un totale forse di 35/40 giorni. Quest'anno invece, a ottobre è stato preso al nido comunale che abbiamo dietro casa e per 8 giorni abbiamo provato a farlo inserire ma non c'è stato verso. Lo trovavamo sempre in lacrime e sempre molto affranto, col singulto rimaneva anche per ore dopo averlo riportato a casa. Abbiamo così pensato di riportarlo al privato e dopo due giorni era ambientato, felice di andare a scuola (ogni mattina appena arriviamo davanti alla scuola ride e batte le manine felice). Si trova molto bene a scuola, bacia tutte le maestre e va in braccio con tutte, sorride a tutte anche se non della sua classe. Credo però sia stato commesso un errore, a inizio anno, forse oggi riparato. Per aver già compiuto due anni, è stato inserito da novembre a marzo nella classe dei bambini che dai due anni vanno verso i tre. La classe però era fatta solo di bimbi dai 2 anni e mezzo in su e si è trovato tra quasi-coetanei che però facevano attività più evolute rispetto a lui, abituati magari a stare seduti per diverso tempo a fare lavoretti, disegni, inglese e musica. Infatti a marzo è stato spostato nella classe precedente, dove adesso ci sono anche bambini della sua età, oltre che più piccoli (dai 3 mesi ai 2 anni e mezzo). La ragione risiede nel fatto che al momento dell'iscrizione nella classe del nido non c'erano bimbi della sua età ma solo di pochi mesi. Durante l'anno sono poi arrivati e si è ritenuto di farlo stare in classe con loro. Anche se non c'è stata una vera e propria rottura in questo. Le maestre sono state brave a creare una certa continuità (le due classi fanno insieme tantissime attività in palestra, come i percorsi psicomotori ecc) e le maestre di riferimento sono le stesse per la mattina. Il pomeriggio invece la classe è mista e sono tutti insieme. Lui adesso adora la maestra della classe dei più grandetti ma ama anche quelle dello scorso anno con cui passa la maggior parte del suo tempo (l'anno scorso era innamorato della maestra che anche oggi adora della classe dei piccolini).

RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri........ ...Purtroppo non abbiamo molti rapporti sociali, né particolari incontri con amici o coetanei di mio figlio, tranne d'estate, quando gli amici che stanno altrove ritornano per un mese o due, e allora si relaziona bene con loro, ci fa giochi, li ascolta e gli piacciono molto (gli adulti). Anche con i coetanei (bimbi di un anno più grandi) li osserva e li imita ma non socializza tantissimo perché fanno giochi diversi. Si divertono, insieme, a correre avanti e indietro per il giardino, coordinati da noi adulti in una corsa da un punto all'altro. Se lasciati liberi e in autonomia, ognuno svolge le sue attività preferite.

SITUAZIONE FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) …………Tutta la famiglia vive distante per cui vede i parenti raramente. Quando andiamo a trovarli (due volte l'anno), dopo un primo periodo (generalmente una settimana) di ambientamento, si trova bene e interagisce bene con loro, sempre con modalità simili a quelle con cui si relaziona con mamma e papà.
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia).......La giornata tipo prevede la sua uscita dall'asilo alle 16,30 ed eventuali commissioni, spese, giro in bicicletta d'estate o in spiaggia (adora l'acqua e il mare) oppure parco o isola pedonale con giochi per bambini come castelli e altalene, scivoli. Ama le altalene e anche i canestri da basket (rimane molto impressionato e divertito nel vedere chi gioca a basket, vorrebbe fare altrettanto e inneggia alla palla, ride e batte le manine)
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? Ecc .....).........: le modalità educative sono mamma permissive e papà ferme. Il papà talvolta si fissa sulle cose e rimane tropo rigido sulle sue posizioni e invece io non sopportando i capricci, spesso cedo. Comandano sicuramente gli adulti in fatto di alimentazione e sonno. Non è stato abituato a scegliere in autonomia cosa fare in questi due ambiti.Mangia da solo da parecchi mesi, anche se quando è stanco o svogliato va aiutato.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) 2 ore massimo al giorno
Abbiamo anche un cagnolino con cui gioca da un annnetto, perché SBAGLIANDO, li abbiamo tenuti un po' separati inizialmente. Con lui giocano correndo insieme, mio figlio gli tira la palla e lui gliela riporta e cosi all'inifito e poi gli da sempre il suo cibo. Che sia un biscotto o qualsiasi altra cosa, con lui condivide molto e in maniera adeguata (non lo picchia, non gli fa sevizie).

EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....: Abbiamo cambiato casa ai suoi 11 mesi, quando ha iniziato a camminare. Ha accettato benissimo il cambiamento anche perchè la casa è più grande e accogliente e gli consente di correre e fare tante attività (casetta, tubo tunnel con tenda e palline morbide, correre con le macchine ecc.)
Visite mediche, ospedale, altro...... NESSUNA
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...): NO
Altre osservazioni ……….
Tra gli eventi particolari, c'è stata sicuramente la morte di mia madre alla quale ero molto legata, molto giovane e prematura, che ha creato non pochi abbassamenti di umore e situazioni di tristezza altalenante. Spero nel bambino non abbia causato troppi problemi. Sicuramente il nervosismo di dover fare tutto da noi, con il mio compagno che ha perso il padre due mesi prima che nascesse il bambino e tre mesi prima che morisse sua suocera, non ci ha aiutato. Non sapevamo nulla di bambini eppure abbiamo dovuto rimboccarci le maniche e fare, per il suo bene, il possibile e l'inimaginabile. E' stato bello ma anche molto faticoso e ricco di momenti di sconforto. Il bambino risente sicuramente della nostra cronica stanchezza – non ci riposiamo mentalmente da almeno due anni e mezzo – e talvolta forse non riusciamo a comprenderne in maniera ottimale le esigenze. Spererei di dargli un equilibrio, malgrado il nostro anche se raramente vacilla.

Indubbiamente Lei tende ad analizzare le cose forse in modo eccessivo e un eccesso di informazioni e osservazioni rischia di confondere e non far vedere bene le cose essenziali.
Lo sviluppo psichico sembra comunque regolare e anche il linguaggio ha tempo per svilupparsi. Le 'manie' per porte ecc non hanno particolare significato, se non diventano tali da impedire altre attività, così come la scoperta della sua ombra o comunque il guardare di lato... Che conta è l'evoluzione delle sue capacità e l'interesse per ambienti, cose e persone, che sembra nella norma. La situazione ambientale può essere un po' squilibrata per l'isolamento familiare e le prolungate assenza del padre che il bimbo sembra patire. Forse lunghi periodi da soli madre e bambino non fanno bene a nessuno dei due. Magari un po' di ansia della mamma emerge nella quantità di osservazioni registrate e nella lunghezza dei testi, quasi avesse paura di dimenticare qualcosa, e non si fidasse di sè.
Penso che si possa aspettare tranquillamente e vedere come andrà nei prossimi mesi, cercando di avere esperienze positive di frequenza di altre persone, senza bombardarlo di stimoli e richieste di parlare, e cercando di spiegare bene le assenze del padre - se non si possono ridurre, magari per quest'anno. Quando il padre non c'è per lunghi periodo forse bisognerebbe avere una baby sitter per affiancare la mamma per qualche ora.

Ciao Erika,
sono nella tua stessa situazione, il mio bimbo ha 3 anni e sto attendendo la diagnosi. Volevo sapere se avevi risolto, spero tanto di si. Grazie mille

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