Didattica a distanza

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera dottore, volevo chiederle cosa ne pensa della didattica a distanza fatta per i bambini della scuola materna, vengono fatti fare dalle maestre disegni e lavoretti mentre si sta al telefono (tramite Google meet) per un'ora al giorno (dal lunedì al venerdì), c'è da dire che a 3 anni molte cose non ancora vengono fatte dai bambini (tipo disegnare oggetti ben precisi), quindi vengono fatte richieste che naturalmente dobbiamo coadiuvare noi genitori insieme a loro; la classe è frequentata anche da bambini di 4 e 5 anni che naturalmente sanno fare di più: secondo lei questo è un metodo adatto a 3 anni e generalmente per la scuola dell'infanzia?

Sarebbe interessante sentire l'esperienza di chi la sta facendo. Come vivono i bambini di tre anni, e anche gli altri, questa esperienza? E anche i loro genitori. C'e' da ricordare direi che la materna non è scuola dell'obbligo, non deve essere equiparata alle altre scuole successive. Il significato e il valore delle esperienze pre-scolari, si diceva una volta, sono molto diversi, a mio avviso

Secondo me il problema è che le maestre devono attenersi alle direttive ministeriali, che fissano determinati obiettivi anche alla scuola dell'infanzia, per questo mi sembra tutta una corsa contro il tempo: vengono fatte attività secondo me non adatte a bambini così piccoli ed addirittura vengono sottoposte anche a valutazione (nonostante siano fatte al telefono durante videochiamata e insieme ai genitori). Trovo tutto ciò assurdo. Poi nel nostro caso la fortuna è che io come mamma posso seguire il bambino in prima persona, altrimenti delegare la Dad ai nonni sarebbe stato impossibile. La mia impressione appunto è che venga fatto tutto in anticipo ed in maniera affrettata, quindi questo genera molta ansia anche in noi genitori che ci troviamo ad "insegnare" ai nostri figli come se fossimo in una classe! Mi piacerebbe comunque conoscere il parere anche di altri genitori coinvolti nella Dad.

Tema interessante! Sono un'insegnante delle scuole superiori e per ovvi motivi ho dovuto fare esperienza di DAD. Posso solo dire che tenere alta la concentrazione e la partecipazione a distanza è molto difficile, perfino con ragazzi già grandi. Tuttavia, considerando la tipologia di ordine scolastico è indubbio si tratti di una grande risorsa, necessaria in situazioni simili a quelle che stiamo vivendo.
Ha altrettanto un suo valore negli altri ordini "obbligatori", quando non può essere garantita la presenza. Con dei distinguo: la sua efficacia è direttamente proporzionale all'età degli allievi.
La DAD necessita di un certo grado di autonomia e autodisciplina. La relazione didattica è sempre un fattore fondamentale, ma minore è l'età dell'alunno, maggiore è la necessità di osservare, orientare, motivare e contenere. Questi fattori contano moltissimo anche con gli adolescenti, ma sono imprescindibili con coloro che si affacciano all'apprendimento scolastico.
Comprendo la necessità per i colleghi della scuola dell'infanzia di tenere alto il senso di comunità. So di colleghi che lo scorso anno organizzavamo delle call collettive per far sentire i bimbi ancora parte di un gruppo. Ricordo l'iniziativa di una maestra che raccontava ogni sera una favola e coinvolse anche bimbi non suoi alunni. Ha un suo perché, forse, il percorso di pregrafismo che si cerca di portare avanti anche online, seppur esistano diverse scuole di pensiero al riguardo.
Comprendo meno il discorso sull' "esercitarsi" fatto coi bimbi più piccoli. Si percepisce ormai che la prestazione sia divenuta una forma didattica, già per i piccolissimi, peraltro soggetta ad osservazione e giudizio.
La finalità della scuola dell'infanzia pare racchiudersi in una visione preparatoria al mondo scolastico.
Da insegnante e da genitore, questa prospettiva solleva molte domande. Sarebbe utile creare dei momenti di scambio e riflessione più strutturati tra i diversi ordini, dove gli insegnanti siano però affiancati da altre professionalità, in primis psicologi dell'età evolutiva e pedagogisti, onde evitare il ripiegamento su posizioni ombelicali.
L'altra questione è squisitamente pratica. Portare avanti la DAD con bimbi piccoli presuppone l'intervento di altri adulti (genitori, nonni, baby-sitter). È una possibilità sostenibile sul lungo periodo? Come mutano gli equilibri scuola-famiglia?

Posso dire, alla luce di una valutazione ricevuta oggi dalle maestre sul bambino che ha frequentato per 2 mesi e mezzo che questa Dad è solo un contentino per noi genitori per far finta che si faccia qualcosa di buono per i nostri figli (già dalla materna) ma in realtà invece cela ben altri scopi, ovvero intanto quelli di far essere presenti durante queste videochiamate anche le insegnanti di sostegno che hanno il compito di scovare eventuali difetti e disservizi presenti nei nostri figli ( li chiamo disservizi perché ho avuto chiaramente la conferma del fatto che
i bambini non vengono considerati tenendo conto delle loro attitudini, delle loro esigenze e delle loro caratteristiche legate naturalmente alla tenera età, ma vengono semplicemente catalogati in base a lettere (S, N, Ip) come se si stesse parlando di articoli di abbigliamento o di merce da porre sugli scaffali di un supermercato.) Già è grave dare delle valutazioni così presto, a 3 anni e dopo una frequenza così breve, poi in un periodo del genere in cui, almeno qui da noi, è un mese che i bambini stanno tutti a casa. Poi vengono fatte fare almeno nel nostro caso attivita' non adatte a bambini di 3 anni, tipo contare, tagliare con le forbici, fare insiemi...ma è il ministero dell'istruzione che prevede queste attività? Poi da fare davanti ad un telefono? Posso solo affermare che alla luce di tutto ciò la scuola pubblica odierna non mi piace per niente.

Poi un altro mio dubbio è se questa "analisi" di tutti i bambini che viene fatta in diretta dalle insegnanti di sostegno durante la Dad (perché a questo punto ho sempre più il sospetto che la loro presenza sia dedicata a questo) può essere considerata una violazione della privacy dei bambini. Queste maestre di sostegno non svolgono nessuna attività specifica durante queste Dad, se non quella di mostrare che realizzano gli stessi lavoretti che vengono fatti fare ai bambini, quindi non ne capisco proprio la funzione.

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Ho riflettuto sulla Dad e onestamente da mamma spero che non ci sia più bisogno di farla perché priva i bambini del contatto con i loro coetanei e almeno nel nostro caso sono state fatte fare attività noiose e ripetitive davanti ad un cellulare davanti ad una platea di maestre che non hanno portato benefici a nessuno dal mio punto di vista

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.