Bambino di 2 anni e 9 mesi secondo la npi ha comportamenti atipici

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera Dottore,
mi scuso anticipatamente per il protrarmi, ma vorrei chiederle un consulto.
Sono la mamma di un bimbo di 2 anni e 9 mesi. Ormai non sto dormendo più la notte e mi sento una pessima madre.
Mio figlio è stato sempre un bimbo sorridente e molto socievole, attento a tutto ciò che lo circonda. Fin da neonato non ha mai dato nessun problema, andava in braccio a tutti e non ha mai preso il ciuccio. Da inizio anno giocando gli ho insegnato i colori, le parti del corpo, l'alfabeto e i numeri dapprima me li indicava e ad oggi li ripete e li dice. In più quando lo invito ad aiutarmi a preparare la cena partecipa con entusiasmo. Riordina i giochi ed Emula ciò che facciamo senza fatica. E' un bambino che ama il contatto, gli piace essere coccolato ed essere affettuoso, stare al centro dell'attenzione (come il papà), ballare, giocare a nascondino e ad essere rincorso e acchiappato. Da circa un mese ha lasciato il seno che lo aiutava ad addormentarsi, in quanto gli ho spiegato che oramai è grande ed anche se mi ha detto NO alla fine ha capito e si addormenta abbracciandomi.
A settembre siamo andati una settimana in vacanza, ospiti di amici (3 giorni da una coppia e 3 giorni da un'altra), quindi ha cambiato ambienti senza problemi. Anzi una coppia ha una bimba della sua età e hanno giocato senza problemi e mi sono meravigliata che la chiamasse per nome.
Il problema, secondo me, è che ha un vocabolario ridotto per la sua età, forse dato dal fatto che sia io che il papà l'abbiamo sempre anticipato senza dargli la possibilità di esprimersi.
Giusto un anno fa in una visita dalla pediatra si parlava del poco interesse di mio figlio di parlare e lei mi consigliò di portarlo ad una ludoteca in quanto secondo il suo parere mio figlio doveva stare insieme agli altri bambini (Figlio unico e senza cugini).
Purtroppo alla ludoteca non è andato per timore di mio marito in primis, poi venne il periodo natalizio e infine si incominciò a sentire del covid-19 e il lockdown è stato il colpo di grazia, in quanto sempre chiusi in casa senza vedere nessuno, abbiamo fatto l'errore di consentirgli di usare il cellulare più del dovuto mentre prima acconsentivamo solo per la durata dei pasti.
Quest'anno ha iniziato l'asilo come anticipatario, contro il parere di mio marito e di mia mamma, visto il periodo in cui siamo ma io sono stata fiduciosa. Parlando con le maestre e chiedendo info, mi hanno sempre detto che è un bimbo molto intelligente che capisce tutto ma non comunica verbalmente. Con gli altri bimbi si fa capire a gesti. E' tutto nuovo per lui visto che deve imparare a condividere sia gli spazi che i giochi ed è il motivo per cui l'ho iscritto.
All'improvviso mi è venuto il pensiero che magari avesse bisogno di un aiuto, così mi sono rivolta alla pediatra la quale mi ha consigliata una visita NPI presso l'ASL, ( anche se ha ribadito il suo pensiero) solo che la prima data utile era dopo 5 mesi così mi sono decisa di anticipare i tempi andando dalla stessa NPI però privatamente. Peccato averla scoperta solo ora Dottore, sarei andata all'appuntamento sicuramente preparata.
E qui che rimango sconcertata in quanto, ero conscia di ricevere la notizia di un supporto ma non quella di ascoltare che mio figlio avesse tutti i suoi comportamenti atipici (frase ripetuta più e più volte). Quindi tutti i pregi che credevo avesse mio figlio invece erano per lei tutte atipie, il tutto stabilito in meno di mezz'ora e senza richiedere un ulteriore incontro. Possibile che non mi sia accorta di nulla accecata dall'amore di mamma?! E' questa la domanda che mi sta affliggendo.
Alla visita siamo andati io e mio marito, forse era meglio andare da sola in quanto lui ha la tendenza ad esagerare ed ingigantire sempre e infatti così è successo. Detto ciò, ci ha rivolto le domande di rito dalla gravidanza al cibo, dal sonno al modo di comunicare.
Mi spiego meglio. Entrando in un ambiente nuovo mio figlio ha incominciato ad esplorarlo e per la NPI è iperattivo, tra i giocattoli che gli ha proposto c'erano delle macchine (il suo giocattolo preferito) non va bene e no va bene che sia lui a decidere i tempi e i modi, dopo una ventina di minuti in cui la Dott.ssa lo chiamava e gli parlava alla fine mio figlio si è avvicinato e l'ha abbracciata e qui altro problema perché secondo lei neanche questo è un bene, inizialmente io e mio marito pensavamo che fosse a causa del covid-19 e invece no, si è limitata a dire solo così che non andava bene e che non doveva farlo. Poi le abbiamo detto che guarda video o cartoni in lingue diverse oltre l'italiano e che una volta l'ho sentito ripetere i colori in inglese e neanche questo era positivo. Preciso che quando dico i colori in inglese lui mi indica il colore corretto ed il fatto di sentirgli dire i colori in inglese l'ho vista come una cosa positiva.
Ad alcune risposte che le fornivo mi guardava con scetticismo o incredulità, tipo mio figlio mangia tutto, ha già tolto il pannolino anche di notte da circa 3 mesi, che indica perfettamente ciò che vuole sapendo dov'è e/o prendendomi con la mano portandomi vicino al frigo o alla dispensa. Sull'argomento sonno, mio figlio ha sempre amato il seno e finchè lo allattavo anche di notte i suoi risvegli erano diversi, poi tolto la notte (è rimasta la coccola per addormentarsi) i risvegli sono diminuiti a 1 max 2 volte. Preciso che è sempre andato a dormire presto, 9-9.30 max e sempre pisolino dopo pranzo, ma la sensazione è stata come se si aspettasse risposte diverse e non credendomi.
La cosa che la NPI mi ha fatto notare, che non mantiene il contatto visivo e che a volte non si gira quando chiamato. Non ho mai dato peso a ciò pensando che fosse perché troppo preso dal gioco o dalla tv o dai video sul cellulare. Anche perché se lo chiamo e siamo in stanze diverse viene, se gli domando qualcosa pur non guardandomi mi dice si o no o comunque fa un cenno con la testa, quando gli chiedo di fare qualcosa la fa, non sempre ma molto spesso. Poi, oltre a giocarci, gli piace mettere in fila sul tavolo le macchinine e poi comunque gioca con altri giocattoli, tipo cavallo, pallone, con i lego fa la fortezza con le torri . I peluche li mette nel letto vicino a lui e fa finta di dormire. Infine gli piace correre intorno al tavolo a volte da solo ( solitamente quando non usciamo) e altre invitandoci a seguirlo per giocare ad acchiapparello.
Non sono una persona che non affronta il problema o superficiale, ed il fatto di non aver visto problemi o sottovalutato mi fa sentire una madre orrenda. Inoltre mi chiedo ma è possibile che i bambini siano giudicati canalizzandoli in un solo verso? Non si prende in considerazione anche l'ambiente familiare e soprattutto il tempo che ha impiegato per la valutazione lo reputo troppo poco. Per lo meno questa è l'opinione che mi sono fatta da questo brevissimo incontro.
Mi ha prescritto una visita oculistica con fondo oculare e una visita dall'otorino con ABR che ho già provveduto a prenotare. In più vuole prescrivere un piano terapeutico che ci darà alla metà di dicembre.
Rimango in attesa di una Vostra risposta e colgo l'occasione per porgerle i miei distinti saluti.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare 3; età dei componenti mamma 37 e papà 73;
età del bambino 21/02/2018

problemi in gravidanza: nessuno.

NASCITA
a che settimana: 42.
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà): cesareo visto che non ha funzionato nè l'ossitocina e nè lo scollamento delle membrane.
alla nascita: peso 3.720, 52 cm, circonferenza cranica 34.5
(eventuali curve di accrescimento epoche successive) tutto nella norma
indice di Apgar: 1'8/ 5'9. durata del ricovero in ospedale 4 giorni

PRIMI MESI
allattamento: misto fino al 5° mese in quanto all'inizio ho avuto difficoltà e mancanza di appoggio sia materiale che psicologico,
quindi sotto consiglio della pediatra all'inizio mi consigliò di fare in questo modo. Io non ho mai allentato la presa con il latte materno poi ha rifiutato il biberon e latte artificiale.
inizio pappine, minestrine, ecc...: iniziato con la frutta a 4 mesi e mezzo
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale): distacco dal seno età 2 anni e 8 mesi, anche se era da tempo più una coccola ed uso ciuccio per addormentarsi.
Il distacco non è stato traumatico, solo il primo pomeriggio ha pianto
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà: Appena ritornati a casa ha pianto per un paio di giorni. E' sempre stato un dormiglione, si svegliava solo per la poppata,
generalmente ogni 3-4 ore. Poi è diventato più attaccato al seno tanto da avere continui risvegli notturni, finchè ho tolto la poppata notturna con grandi crisi di pianto
persone che lo accudivano: sempre io ed il papà

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione adora frutta e verdura poco la carne e il pesce, sonno da quando ho tolto il seno e spostato nella cameretta nel suo letto dorme tutta la notte,
generalmente 21.30/22 fino alle 7/8 andiamo sul lettino a volte gli racconto le fiabe altre volte si addormenta subito, da un paio di settimane porta con sè i peluche
abitudini: non ha mai voluto il ciuccio. tempo video, televisione, telefonini, tablet: prima del primo lockdown gli proponevo il cellulare solo ai pasti poi è diventata un'abitudine anche dopo.
La mattina per circa un'ora vede video in tv ed il pomeriggio idem e da 15 giorni circa ho tolto l'abitudine del cellulare a tavola, se proprio vuole gli faccio prendere un gioco.

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: nel passeggino se non avevo la possibilità di vederlo quindi lo portavo con me in giro per casa altrimenti l'ho sempre
lasciato libero di muoversi
seduto da solo a che età: 6 mesi
primi spostamenti a che età e come: circa 7 mesi cercava di gattonare, uso del girello 9 mesi ma non gli piaceva molto perchè lo limitava negli spostamenti non potendo andare ovunque volesse
primi passi da solo: 9 mesi e mezzo
capacità motorie attuali corre avanti, indietro, adora ballare, fare capriole, ha il senso dell'equilibrio
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età 2 anni e 5 mesi (abbiamo iniziato con lo spannolinamento a maggio), fino a metà settembre nel vasino poi sul wc

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi: ha sempre fatto grandi sorrisi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, seguire con lo sguardo: molto curioso ed attento, guarda con interesse come se studiasse la persona o l'oggetto, la sua attenzione ed il seguire
con lo sguardo li vedo limitati a ciò che veramente gli interessa
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: dice o mamma o papà, vieni, indica precisamente ciò che vuole.
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire: fa capire bene ciò che vuole
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo: adora essere coccolato, piange se si fa male ma il bacino sulla bua guarisce tutto
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...): curiosità e poi vuole interagire con chiunque, mostra i giocattoli, se non viene seguito tocca per attirare l'attenzione,
prende per mano e porta la persona dove vuole andare. quando è al parco con gli altri bimbi, magari più grandi di lui, lui li segue imitando ciò che fanno e se non lo considerano lui si mette davanti
alla loro faccia per essere visto cercando anche il contatto fisico
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro: da parte paterna molta molta molta apprensione su tutto, ansia e preoccupazione, da parte materna completamente
l'opposto cercando di incentivarlo.

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato: mamma. Il bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? a parte il periodo in cui stiamo vivendo, in principal modo persone adulte in quanto i cugini
sono molto grandi e abitano in regioni diverse. Quest'anno aveva iniziato l'asilo ma tra riprese e sospensioni ha frequentato 15 giorni circa.

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: se è con me ed il papà esce c'è un pianto che dura per un paio di minuti al massimo e viceversa. Quando è capitato di doverlo lasciare alla nonna per una o due
ore i pianti sono stati inconsolabili finchè la nonna disperata non lo portava a fare una passeggiata ma al nostro ritorno veniva in braccio e ricominciando a piangere.

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE: verso tutti, adulti e bambini.

CONDIVISIONE cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc.. si, dipende da ciò
che sta facendo. Se siamo distratti, chiama per far vedere ciò che ha fatto, tipo dopo che ha fatto la fortezza con i lego e batte le mani o fa e dice ok con la mano per farsi complimentare
oppure dopo aver "disegnato" ci porta il foglio. Gioca da solo e quando si è scocciato viene a chiamarci. Adora giocare ad acchiapparello, quindi ci chiama per essere preso.

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi: 6 mesi
prime parole: mamma 8 mesi, grazie 10 mesi
due parole insieme: mamma vieni, ma non lo dice sempre
uso del no e del sì: 2 anni e 8 mesi
frase minima (verbo e sostantivo ) no
capacità di dialogo: a parole: senza parole: si è sempre fatto capire indicando esattamente l'oggetto e dov'era riposto.
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ): I giochi li usa in modo corretto, i lego per costruire, il pallone per giocare a calcio, i dinosauri
che lottano tra di loro. solo con le macchinine, oltre a giocarci a terra li mette sul tavolo allineati
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio su tutto il foglio e sta imparando a fare i cerchi
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve per il disegno o per le attività assegnate dalla maestra (la scuola ha proposto la LEAD per i bimbi dell'asilo). Lunga: per i giochi o i
video su youtube anche in lingue straniere, attento quando lo coinvolgo a cucinare... gli piace molto.

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE: tutto anche se è in un'altra stanza. Lo sto coinvolgendo alla preparazione dei pasti e fa quanto gli si dice. Capita che quando gli si fa una domanda,
lui non ci guarda ma risponde con la testa senza guardarci come capita che la stessa domanda gliela ripetiamo più volte senza avere nessun riscontro finchè non mi metto davanti. Questo succede
quando lui è preso dal giocare o vedere la tv

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI: se vuole bere dice acqua, i bisogni fisiologici li chiama correttamente e poi corre in bagno, se vuole lo yogurt o il gelato lo dice andando
vicino al frigo, se ha sonno mette la mano sulla guancia e chiude gli occhi
UMORE: solare e sorridente

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc): generalmente è tranquillo, se si trova in un luogo nuovo o che gli piace o con altri al di fuori dei genitori è contento/eccitato
adesione a regole, orari, limiti: all'inizio è ribelle poi le segue anche senza indicazioni. Il problema sovviene quando io gli impartisco una regola o limite ed il papà gli fa fare ciò che vuole,
come ad esempio saltare sul letto. Poi ci sono occasioni di ribellione che stronco sul nascere con un no secco e motivando.
obbedienza agli adulti: al papà pochissimo, alla mamma di più.
reazione a divieti, frustrazioni: le reazioni sono diverse dal semplice no, al pianto o far finta di non ascoltare (me ne accorgo dallo sguardo non diretto scocciato) e fare o continuare a fare
ciò che vuole
capricci, bizze: i capricci quando non ottiene ciò che vorrebbe a volte capita che butta a terra arrabbiato i giochi poi dopo la reazione da solo li riprende. E di rado quando si sveglia dalla
pennichella piange
paure, fissazioni: paure in generale non ne ha, perchè quando lo vedo restio lo sprono ad andare avanti tranquillizzandolo, come ad esempio uno scivolo di quelli chiusi. La sua paura grande è il
distacco da noi genitori in primis e, anche se meno, dalla nonna e dallo zio.

- SCOLARIZZAZIONE
Al nido non è andato.
Scuola materna 2 anni e 7 mesi. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento: prima dell'inizio gli raccontavo che sarebbe andato a scuola, che sarebbe stato con gli altri bimbi e lui era
contentissimo, tanto che quando gli dicevo di andare lui era già vicino alla porta. I primi 2 giorni d'inserimento sono stati bellissimi in quanto lui andava molto volentieri, mi salutava e si
metteva a giocare. Poi un giorno all'uscita lo sento piangere da lontano come un disperato, perchè anche se io ero andata in orario a prenderlo le altre mamme erano andate prima e lui vedendo
gli altri bimbi con le loro mamme si è sentito solo (spiegazione datami dalla maestra). Da allora portarlo a scuola è diventata un'impresa. Vidi dalla finestra, di nascosto, come si comportava,
per evitare di influenzare lui e le maestre, e mi è sembrato tranquillo l'ho visto giocare, relazionarsi alla maestra e rispondere (a modo suo) alle domande che gli venivano fatte.

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare: molto socievole. Se c'è qualcuno che vede per la prima volta, lo osserva per qualche minuto e poi
si avvicina lo abbraccia , si fa seguire prendendo per mano, fa vedere i giochi.

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) no. inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc)no. contatti sociali...
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia): D. dorme nella sua
cameretta, quando si sveglia vuole me, mi dice che deve fare la pipì e da lì lo vesto. Gioca con il papà il tempo di prepararmi, circa 10/15 minuti. Gli propongo un paio di alternative per la
colazione, anche per incentivarlo a rispondermi, dopodiché lo faccio mangiare. La mattina guarda video su youtube o di bimbi o cartoni, anche in lingua straniera, per un tempo di circa un'ora.
Trascorso il tempo o chiudo e dico basta o si scoccia da solo e si mette a giocare. Per il pranzo ci sono sempre stata io e dopo che rassetto la cucina, fa la pennichella con me vicino.
Al risveglio verso le 16/16.30 gli faccio fare merenda e poi si mette a giocare. Circa un'ora prima di cena il papà gli da il cellulare e poi lo faccio cenare. Dopo di ciò si mette a giocare o
da solo o con il papà, il tempo di riordinare e finchè non è ora della doccia, che fa insieme a me, gli metto il pigiama, da la buonanotte al papà e andiamo a fare la nanna.
.modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....): e qui casca il problema! Io sono ferma e severa, capendo però gli
stati d'animo, e comando io, mentre il papà gli fa passare tutto quindi molto molto molto permissivo e con lui comanda D. E questo provoca scontri tra di noi in quanto spiego che questo comportamento
è destabilizzante.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc): Generalmente 2/3 ore massimo

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc.: no.
Visite mediche, ospedale, altro: Lo portai al pronto soccorso dopo il vaccino per lo streptococco b in quanto mi preoccupai dopo che gli somministrai la tachipirina e la febbre invece di scendere
salii, fortunatamente non superò i 39.5 ed il tempo di arrivare all'ospedale era scesa un pò. Mi tranquillizzarono facendogli una visita accurata. A inizio giugno del 2019 mio marito, troppo
apprensivo, volle farlo vedere da un'ortopedico perchè D. ogni tanto cadeva, il dottore non trovò nessun problema anzi disse che per un bimbo che camminava da solo dall'inizio di marzo era
bravissimo, andava avanti indietro e laterale. Mio marito non convinto lo fece visitare anche a luglio e a fine settembre, finchè il dottore, in modo non proprio paziente, gli disse che non
vedeva nessun problema
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) udito e vista prenotati uno a fine dicembre e l'altro a metà gennaio.
Altre osservazioni ……….
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Commenti

Signora, mi sembra proprio che suo figlio non abbia nessun problema, ma solo che come tutti abbia avuto la sua strada, le sue esperienze, e le sue particolarità, che lo rendono unico, come ogni altro bambino. Non mi sembra proprio 'atipico'... Molti bambini allattati a lungo parlano in ritardo, forse perché avevano tutto a disposizione e non avevano bisogno di chiedere. In quello che mi scrive non vedo niente di preoccupante. Lo sviluppo mi sembra procedere entro l'ambito della norma.
Per sicurezza mi mandi qualche video per email (veda le istruzioni, colonna qui a sinistra) o per whatsapp (mi scriva un'email per avere il numero di telefono)

Ho visto 5 video del bambino, che gioca, che usa i colori a dita, che mangia, che scherza.... nessun problema, il bimbo e' vispo, vivace, a suo agio, organizzato, adeguato per la sua età, interessato, comunicativo. per parlare c'e' ancora tempo, non occorre fare nulla nessun intervento. Lasciatelo continuare come finora. Fra casa e scuola mi sembra che abbia tutti gli stimoli necessari .Mi aggiorni fra un paio di mesi

La ringrazio infinitamente. Se posso chiederle un'ulteriore consiglio e poi l'aggiornerò all'anno nuovo.
Stasera è successa una novità. Mio figlio ha preso il cellulare, cliccato sull'icona whatsapp e poi sulla foto dello zio. Gli ho chiesto se volesse scrivergli un messaggio e mi ha risposto di si, così ho fatto lo spelling di una frase semplice "zio un bacio" e lui ha scritto. E' stato contentissimo! A dire il vero, forse presa dalla troppa euforia, ho anche cercato un gioco che lo facesse scrivere tipo "chicco banco leggi e impara" visto il suo interesse. La mia domanda è sbaglio, sto correndo troppo visto che lo sviluppo della comunicazione verbale è lenta?

E' bene lasciare il bambino libero di seguire i suoi interessi e la sua curiosità, con dei limiti di sicurezza e di rispetto dei diritti altrui . Non occorre insegnare, a questa età. Il bimbo 'assorbe' da quello che vede intorno a sé. Le consiglio di leggere il libro sui bambini fino a tre anni indicato nella colonna destra, di un'educatrice montessoriana. Se 'scrive ' ancora lo riprenda in video e me li faccia vedere. Sembra un po' presto, anche per la Montessori...
Aggiungo che mi ha colpito il gioco con le boccettiine allineate per terra e poi raggruppate e lui che si diverte molto camminandoci sopra ecc. Come gli e' venuto?

Buongiorno Dottore,
un giorno mio figlio aveva allineato a terra i giochi ed il papà che doveva passare ci ha camminato su.
Non ha più scritto "sotto dettatura" ma ogni tanto si mette davanti al pc o alla tv e fa finta di scrivere.
Se mi permette ancora, appena riesco a riprenderlo, vorrei inviarle un video mentre gioca con le macchinine sulla tavola allineandole. E' l'unico video che non sono riuscita a fare perchè appena vede che lo riprendo cambia atteggiamento, quindi falsando il suo comportamento abituale.
La ringrazio e cordiali saluti

Allineare le cose è solo un vezzo, un interesse, non un sintomo di patologia. La patologia, o meglio le difficoltà si vedono dall'insieme, non da singoli 'sintomi', e neanche dalla loro somma....
Nemmeno scrivere anzitempo è un sintomo, solo che di solito prima uno fa scarabocchi e poi via via qualche forma e poi copia la firma, ecc. Ma verso i 4 o 5 anni. Se uno vede in casa che tutti scrivono, gli viene voglia anche a lui... Come i figli dei musicisti suonano da molto piccoli, perchè ci sono gli strumenti in casa e gli altri suonano.
La Montessori consigliava le lettere solide, staccate, fatte con cartoni colorati - oggi sono di plastica - Ma è presto. Comunque quello che gli piace e fa spontaneamente è da lasciarlo libero di fare. Gli adulti devono però trattenersi dall'influenzarlo.

Buonasera Dottore,
volevo informarla quanto segue.
Come le avevo accennato, la NPI ha rivisto mio figlio ( le ho inviato un messaggio whatsapp). Onestamente sono andata per pura curiosità. Appena entrati, sono stata in silenzio, ascoltando con molto piacere, che mio figlio lo trovava diverso, più comunicativo, reggeva bene lo sguardo, interessato al gioco che gli ha proposto e interessato a lei in quanto le prendeva la mano e la portava vicino al gioco. Solo alla fine l'ho informata che non aveva ancora iniziato la terapia, lei stupita ha dato merito alla scuola. Ed anche qui, io sorridendo, le ho detto che a causa del virus proprio nella sua scuola, classe e disposizioni varie, è stato costretto a casa. E a queste parole, la NPI è sbiancata e non ha detto più nulla.
La novità è stata leggere la parola egocentrismo, anche perchè a voce non ha esposto il suo pensiero.
La ringrazio, le auguro buon Natale e porgo cordiali saluti.

Bene, vediamo come procede, se vuole, cercando di non disturbarlo troppo. Ricambio gli auguri, a Lei e a tutti i lettori.

Buongiorno Dottore,
La volevo aggiornare sull'evoluzione di mio figlio. Il 21 c.m. compirà 3 anni.
Dall'inizio di gennaio ad oggi, a scuola va molto più volentieri e le crisi di pianto sia all'entrata che all'uscita sono scomparse. Risponde spontaneamente si o no, vicino alla scuola c'è un laghetto e dice "pesciolini rossi", mentre guardava Bing,
un cartone animato, ha ripetuto treno rotto invece di fare ciufciuf ma non l'ha ripetuto più, mi dice gira per cambiare canale,
youtube per vedere i video, cellulare, pronto nonna anche facendo finta di telefonarle, via rivolto al papà quando sta facendo la pipì perchè non vuole la sua presenza in bagno,
all'uscita dall'asilo quando gli chiedo cosa ha fatto non dice nulla
ma se gli domando se ha colorato
allora mi risponde si rosso, blu, arancione insomma elencandomi i colori.
Purtroppo il suo linguaggio non ha avuto miglioramenti o perlomeno non come me li immaginavo.
Ha incominciato a dire frasi semplici composte da 2 parole, ad esempio mamma ni(vieni), papà oe (dove) sei,
e comunque dice quasi sempre le finali so(rosso), sa (rosa), ta (ruota)...
Nel parlare con le maestre, ci hanno detto che vuole comandare,
a modo suo si fa capire, gioca con gli altri bimbi.
All'uscita saluta gli amichetti e questi ricambiano.
Trovo migliorato il suo modo di colorare, prima faceva scarabocchi su tutto il foglio mentre adesso anche se esce dai margini cerca di colorare il disegno.
Conta da solo a memoria fino al 9 e l'alfabeto sempre a memoria lo dice fino alla lettera G, conta sulle dita, mi dice 3 indicando il dito medio per dirmi gli anni.
Inoltre mentre facciamo la doccia, con il vapore che si crea, scrive (a modo suo) le lettere sul vetro indicando e dicendomi A, B, C...
Gli piacciono le illustrazioni nei libri, gli ho comprato un paio di libri cartonati ma sembra avere interesse per i libri dei grandi, e quando vede le scritte, murales o insegne, si ferma per leggere le lettere.
La cosa che non mi spiego è che a scuola si rifiuta categoricamente di andare in bagno (forse perchè anche a casa vuole solo me?) e si nasconde sotto la scrivania della maestra e sotto i banchi senza riuscire a farlo uscire fuori.
Nonostante gli chieda se è successo qualcosa, per il rifiuto o per il nascondersi, lui abbassa lo sguardo o guarda altrove.
Altre notizie che apprendo sono da un bimbo che è un fenomeno, parla benissimo e mi racconta se piange e quello che fa.
Una cosa che ho notato è che nonostante non venga più allattato dal 24 ottobre, mentre dorme fa ancora il movimento di sunzione,
quando mi vede a petto nudo mi da bacini e vuole toccare il seno o mi scopre e si addormenta con la testa sui seni ( questo però non lo fa sempre.
Rimango in attesa di un Vostro riscontro e colgo l'occasione per porgerLe cordiali saluti

Mi sembra che il bambino vada avanti e continui il suo sviluppo. Non ci vuole fretta. Va bene così. Non lo faccia 'colorare', ma disegnare liberamente, su un foglio bianco!, altrimenti odierà disegnare. Colorare serve proprio a inibire i bambini, è un'inutile noiosissima tortura.
Mi sa che a Lei dispiace staccarlo fisicamente da sè, anzi sembra quasi che voglia tenerselo ancora attaccato al seno. Ma così lo trattiene, gli impedisce di crescere e di maturare verso un contatto più simbolico, comunicativo, a distanza. Lo lasci andare, è il destino dei figli, e delle mamme, se non vogliono sacrificarli tenendoseli per sè.

Innanzitutto la ringrazio per disponibilità e professionalità.
Non l'ho specificato nel precedente messaggio.
Mio figlio colora sul foglio bianco ma a volte mi porge un pennarello, il nero, ed un foglio per farmi disegnare, poi quando ho finito si riprende il foglio e colora.
Per quanto riguarda il distacco è vero, ho un conflitto tra mente e cuore visto il vissuto antecedente a mio figlio. Mi piace quando mi cerca ed abbiamo i nostri momenti di coccola. Cercherò di evitare quel tipo di situazioni che lo possono ancorare in maniera non sana per lo sviluppo.
Grazie ancora. Cordiali saluti

Buonasera Dottore,
purtroppo dopo qualche giorno dalla nostra ultima comunicazione, le scuole si chiusero ed io per evitare che mio figlio fosse sempre con me e senza più stimoli "esterni", presi appuntamento con una psicomotrice/logopedista un paio di volte a settimana, spiegandole il tutto.
Mio figlio, a parte il distacco iniziale, va volentieri, la chiama e le fa carezze e quando gli domando se si è divertito mi risponde di si.
Inizialmente mi aveva proposto di fare psicomotricità ma datosi che dai primi incontri mi veniva riferito che faceva tutto bene, avevo proposto di iniziare con la logopedia ma a mio figlio l'obbligo non piace o meglio si rifiuta e non partecipa più, quindi la Dott.ssa mi ha spiegato che avrebbe combinato le due attività.
Noi a casa stiamo cercando di fargli capire le sillabe e fargliele ripetere visto che continua nelle parole semplici a dire solo le lettere finali, ad esempio ora dice moto e non solo to.
A tutto ciò, aggiungo che da circa una settimana ho deciso di ridurre a 30 minuti massino un'ora televisione/cellulare.
A sorpresa, perchè non sapevo, mi ha rilasciato una relazione che vorrei porgere alla Sua attenzione.
La ringrazio anticipatamente.

Non sono le 'spinte' e le forzature che aiutano un bambino che fa i primi passi, e così nemmeno un bambino che fa i primi passi nel linguaggio. A casa con voi e all'asilo la sua comunicazione sembra sufficiente a farlo comprendere dagli altri, nelle sue prime parole ancora iniziali. Capirlo, rispondergli e stare attenti alle sue richieste è quanto serve come stimolo per imparare a parlare sempre meglio, non c'è bisogno di altro , basta l'esperienza normale. Le costrizioni, le frustrazioni e le 'spinte' possono anzi fargli male. Non fategli ripetere, ma invece ripetete voi per conferma che capite quello che dice. Si perfezionera' da solo . mi mandi pure la relazione, alla mia mail

Dottore,
le ho inviato l'email.
A casa con noi o con i nonni o ancora con alcune persone adulte si sforza di comunicare a modo suo ma all'asilo poco e nulla, anche quando è capitato di incontrare altri bimbi tace, purtroppo vista la situazione veramente molto di rado. Infatti le maestre il giorno prima della chiusura mi dissero che i bimbi dell'asilo vanno vicino, cercano di parlargli ma lui a parte qualche finale delle parole non si sforza, tant'è che poi intervengono affinchè non venga isolato dal gruppo.
Addirittura "consigliandomi" una visita foniatrica in quanto, secondo la loro esperienza a contatto anche con bimbi con varie problematiche di linguaggio, mio figlio non è un bimbo nè da psicomotricità e nè da logopedia. Questo secondo il loro punto di vista.
Quanto da lei consigliatomi sul ripetere e confermare che capiamo ciò che dice, lo si fa. Pensavo che lo scandire le sillabe e fargliele ripetere potesse essere un buon esercizio.
Mi scuso se mi pongo come una persona logorroica o insicura, ma vorrei cercare di fare il possibile per il bene di mio figlio; tutto ciò grazie al Suo aiuto

Gli 'esercizi' di scandire e ripetere sono inutile e frustranti per il bambino e stressano il rapporto con voi. La relazione descrive un bambino nella norma come sviluppo globale con un ritardo del linguaggio. Questo può 'sbocciare' a volte in ritardo, si parla di 'parlatori tardivi', in inglese è più poetico, 'late bloomers', (fiori che sbocciano tardi). Non hanno bisogno di 'terapie'. Ci sono bambini che parlano anche a 4 o 5 anni, addirittura qualcuno dopo i 6. La comunicazione del bambino è buona,così come la sua comprensione e il suo contatto con le persone, ovviamente condizionato dalla ancora mancanza del linguaggio parlato. La cosa migliore è lasciargli i suoi tempi, avere una comunicazione buona con lui, usando voi le parole in modo normale, senza pretendere che lui usi le parole. Alcuni bambini per timidezza nell'ambiente esterno proprio non aprono bocca all'asilo mentre parlano fuori, si usa il termine di 'mutismo elettivo'. Accoglierli e non fare pressione e accettare il loro modo di fare è il modo migliore per aiutarli a sbloccarsi e superare le paure. Concentrarsi sul linguaggio rischia invece di acuirle e di rendere le cose più complicate.
Cercate di resistere a tutti quelli che vogliono dare consigli, ricordando quello che diceva Fabrizio de Andrè , sul " dare buoni consigli perchè non possono dare cattivo esempio".
A mio avviso psicomotricità e logopedia in un bambino così non servono. Per 'sbocciare' bisogna che ci sia spazio intorno, se lo spazio è troppo angusto e oppresso anche gli alberi crescono poco e non si sviluppano appieno.

Buonasera Dottore,
mi scuso. Credevo di aver inviato il messaggio dal cellulare ma mi sono sbagliata.
Innanzitutto auguri posticipati per la Pasqua.
L'asilo è ricominciato ieri e ci va ancor più volentieri ed oggi le maestre mi hanno detto che lo trovano migliorato nella comunicazione.
Dopo la Sua risposta, ho interrotto le terapie.
Cerco di dargli più spazio possibile, anche se il papà non è incline a farlo.
Ne approfitto e la disturbo ancora per chiederLe un consiglio.
Mio figlio a scuola proprio non ne vuole sapere di fare la pipì, le maestre hanno provato in vari modi portandolo in bagno da solo, insieme ad un compagno di classe, seduto, i piedi ma lui nulla... il massimo che fa è abbassarsi i pantaloni e dire no pipì e rialzarle tutto, la trattiene per tutta la mattinata arrivando a casa con gli slip leggermente bagnati. Neanche il premio lo scalfisce (se la fai a scuola mamma ti porta a vedere i pesciolini oppure mamma ti da una caramella) E' come se fosse bloccato!
La ringrazio.
Cordiali saluti.

Si vede che non vuole farla! Per qualche motivo suo. Perchè costringerlo, o forzarlo con premi e punizioni? Quando lo vorrà, la farà anche lui. Ma è proprio così difficile lasciar crescere un bambino in pace!
Le consiglio di non occuparsi di quello che fa a scuola. Ci penseranno le maestre, non tocca a Lei da casa pensarci. Lei badi a lasciar crescere suo figlio e che abbia le esperienze sufficienti a casa e con voi. Senza forzarlo e senza richieste e ricatti e premi e punizioni, che sono solo ostacoli sul suo percorso di crescita. Ovviamente ci vogliono limiti e regole, poche ma buone, perchè il 'traffico' va regolato da segnali e semafori, altrimenti è il caos. E bisogna sapere quali sono i posti e i ruoli e non fare confusione ...

Non mi ricordo a che mail o messaggio si riferisce, all'inizio

Il messaggio di cui parlavo non è stato inviato per un mio errore dal cellulare, era un ringraziamento e un augurio di buona Pasqua. Me ne sono resa conto solo oggi.
Pensavo che potesse esserci un consiglio a cui non avevo pensato.
Ho capito.
La ringrazio nuovamente.
Cordiali Saluti

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.