cellule staminali per l'autismo?

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Un genitore mi chiede un parere sulla terapia propostagli con cellule staminali intratecali per il figlio con diagnosi ufficiale di Disturbo dello Spettro Autistico. Viene proposta da un centro medico in un paese fuori dell'Unione Europea. Qualcuno ha decantato dei grandi miglioramenti dopo l'intervento.
La mia risposta è questa: "ho letto il documento e qualche articolo reperibile in internet sull'argomento.
Come le dicevo credo che la terapia con cellule staminali sia una speranza, in molte patologie mediche, ma resti ancora solo a livello sperimentale, che io sappia.
Per quanto riguarda l'uso nei casi di 'spettro autistico' un dubbio ancora maggiore viene dal fatto che in questo caso si tratta non di una malattia specifica ma, come descrivo nel mio libro La Bolla dell'Autismo, di un calderone in cui sono messe situazioni molto diverse fra loro, che non derivano quindi da una unica malattia. Trattandosi quindi di situazioni diverse senza una precisa diagnosi medica, in realtà, mi sembra che sia improponibile una simile 'terapia per l'autismo', che si configura in effetti come uno sparo nel buio, senza sapere se e cosa si potrà colpire. Con tutti i rischi di un intervento chirurgico a migliaia di chilometri da casa.
Tutte le 'terapie per l'autismo' hanno la stessa limitazione, per cui sono criticate da molte parti, ma sicuramente quelle intrusive e pesanti a livello fisico, come appunto il trapianto intratecale di cellule staminali omologhe, cioè prelevate dallo stesso paziente, non mi sembrano approvabili.
Le terapie sperimentali devono inoltre essere proposte esplicitamente come tali, e devono d'altronde rispettare precisi protocolli standard, altrimenti ricadono in comportamenti illeciti e sanzionati dalla legge."

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.