9 anni bambino ribelle

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno, il nostro piccolo ci fa disperare. E' molto sveglio, a scuola è tra i più bravi, ma per fargli fare qualsiasi cosa è sempre un dramma. Non si vuol lavare i denti, quindi ogni sera ci sono discussioni infinite con dramma (piange spesso) per farglielo fare. Non vuol fare i compiti: molto spesso non rispetta le consegne, soprattutto ora a scuola chiusa. Passa intere giornate senza fare nulla, spesso passa 3/4 giorni con lo stesso pigiama, giorno e notte. Non tollera che lo aiutiamo o gli indichiamo almeno come iniziare i compiti: si indispettisce anche se solo gli guardiamo un quaderno. Col padre litiga in continuazione, lo offende (ciccione, vecchio...). Con me almeno si concede qualche momento di affetto. L'unica attività che non smette mai di fare è stare addosso al fratellino, per criticarlo e mortificarlo ad ogni occasione.
Penso che sia un bimbo infelice, e non so davvero come possiamo fare per dargli la serenità che gli manca. Urla e litiga in continuazione con tutta la famiglia, eppure lo amiamo molto, e non gli manca niente. E' molto cocciuto, in qualsiasi momento della giornata con lui sorgono discussioni senza fine. E' snervante per tutti.
Mi rendo conto che stiamo sbagliando atteggiamento con lui, ma non so davvero come possiamo fare per rimediare. Siamo esasperati.

Commenti

Si può ipotizzare, usando una metafora, che a un certo punto le vostre strade si sono separate, all'inizio senza accorgersene, fino a che a un certo punto sono emerse le difficoltà, cioè probabilmente i modi diversi di vedere le cose, ognuno pensando di avere ragione, o meglio pensando che l'altro abbia torto. Invece forse dipende appunto dal diverso punto di osservazione.
Direi che è una crisi che rigarda tutta la famiglia e anche il fratellino, e che bisogna affrontarla appunto mettendo a fuoco il funzionamento familiare. Se volete possiamo provare a farlo qui, cominciando dal descrivere la storia e la situazione della famiglia e di come siete arrivati a questo punto, cominciando dalle informazioni indicate nel questionario bambini.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
Padre 58 anni, madre 48, figli 14, 9, 7 anni.
Nessun problema in gravidanza
NASCITA
settimana 41
Parto naturale
alla nascita : peso 4200 g, altezza 53 cm, circonferenza cranica 36
curve di accrescimento epoche successive: statura 75mo entile, peso 50mo centile
indice di Apgar: 9./ 10 durata del ricovero in ospedale 3 giorni
PRIMI MESI
allattamento: materno nessuna difficoltà...
inizio pappine, minestrine, ecc 6 mesi.
svezzamento (DISTACCO DAL SENO), età 2 anni facile
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà: risvegli frequenti.
persone che lo accudivano: genitori, nonna paterna
ritorno al lavoro della mamma: a 1 anno, reazioni del bimbo: niente di particolare.
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione regolare, sonno regolare, orari normali, dorme nel lettino si addormenta con una fiaba.
abitudini: orsacchiotto tempo video una/2 ore di televisione, qualche volta giohi nel tablet.
- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: veniva tenuto sul tappeto, libero di muoversi
seduto da solo a 6 mesi
primi spostamenti a 8 mesi gattonando
primi passi da solo a 11 mesi.
capacità motorie attuali: molto agile
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a 18/20 mesi
- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi a pochi mesi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, seguire con lo sguardo: pochi mesi
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: pianto, parlando
Successivamente: molto espressivo, quando in grado parlando.
facilità a capirlo e interagire: si
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc: si
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) socievole, un po’ diffidente ma coraggioso
modalità di accudimento: sicuro.
FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato i genitori e la nonna
il bambino vede frequentemente altri adulti e gioca spesso con gli amici.
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: non ha avuto difficoltà di ambientamento al nido e nemmeno al’asilo.
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE Curioso verso gli adulti, ama stare coi bambini anche più piccoli.
CONDIVISIONE: Estremamente riservato. Non ama condividere le proprie emozioni, si arrabbia se riceve i complimenti per qualcosa.
SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi: prima dell’anno
prime parole 12 mesi
due parole insieme 15 mesi
uso del no e del sì 12 mesi
frase minima (verbo e sostantivo ) 15 mesi
capacità di dialogo: a parole 18 mesi senza parole 12 mesi.

INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti E’ abile e ha fantasia.
DISEGNO SPONTANEO
dai 3 anni e mezzo sa fare figure riconoscibili (case, persone, ecc.)
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: lunga
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE si
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI si
UMORE spesso arrabbiato.
- COMPORTAMENTO
Molto attivo,
adesione a regole, orari, limiti: cerca sempre di superare i limiti, come una continua sfida, mette continuamente in discussione le regole e le decisioni dei genitori.
obbedienza agli adulti: da solo è diligente ed educato. In compagnia dei fratelli è incontrollabile, sempre al limite o anche oltre.
reazione a divieti, frustrazioni: senza discussioni nelle rare occasioni in cui li ritiene giusti, altrimenti si arrabbia e piange facilmente.
capricci, bizze: quando si convince di qualcosa è inamovibile. Giusta o sbagliata che sia, non cede e non torna indietro, piuttosto cade stremato da urli e pianti. Inutile discuterci, solo dopo essersi calmato si può riflettere con lui sull’accaduto.
paure, fissazioni: Forse ha paura di essere inadeguato a scuola o in altre occasioni, anche se è molto bravo.
- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido a 20 mesi. Inserimento normale, sebbene fosse molto attaccato alla mamma.
Scuola materna da 3 anni, nessuna difficoltà.
Successive scuole Primaria apprendimento ottimo comportamento un po’ vivace, a volte atteggiamenti di sfida con alcune maestre.
RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare: nella norma.
- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi no. Inserimento sociale della famiglia normale, riservata ma con vari amici. Contatti sociali quotidiani con amici di scuola e vicini.
Organizzazione familiare per l'accudimento: I piccoli sono portati a scuola e ripresi dai genitori, qualche vola dalla nonna.
modalità educative; ferme, ma non eccessivamente severe. Orari adeguati ai piccoli. 'Comandano': gli adulti ma i bimbi brontolano molto e si sentono liberi di criticare e mettere in discussione l’autorità.
tempo video: un po’ di più nel fine settimana, altrimenti al massimo un’ora al giorno.
- EVENTI PARTICOLARI,
La nascita del fratello minore l’ha molto cambiato. Fino a due anni era un bimbo allegro e socievole, salutava le persone dal finestrino dell’auto. Poi è diventato introverso, geloso, forse un po’ insicuro. È un bimbo speciale. Riesce molto bene in tutto quello che fa. Ma non sopporta i complimenti, come se non riuscisse a considerarli sinceri. Difficilmente riesce ad essere sereno: sembra che non riesca a trattenersi dall’infastidire gli altri familiari, dal provocarli in continuazione, come se il suo obiettivo fosse “farsi odiare”.

La nascita del fratello che "l'ha molto cambiato" è avvenuta 7 anni fa (coincide quasi con andata al nido e svezzamento dal seno ed educazione sfinterica: si sono concentrati in poco tempo eventi destabilizzanti forse, nell'insieme), mentre "fino a due anni fa" era "allegro e socievole,.. (poi) è diventato introverso, geloso, forse un po’ insicuro". Viene da chiedersi cosa è successo, più o meno due anni fa. E in cos'è che era cambiato alla nascita del fratellino. Comunque il suo disturbare tutti indica che c'è qualcosa che lo disturba dentro di sè, che cerca di scaricare sugli altri. Qualcosa non nel senso di una malattia, ma un qualche groviglio di sentimenti e relazioni con voi e con se stesso che non lo lascia tranquillo.
Bisognerebbe approfondire quindi questi aspetti. Per così dire sembra che il 'traffico' sia un po' impazzito e i 'vigili urbani' non riescono ad intervenire adeguatamente e forse aumentano la confusione e l'ingorgo. Provate a raccogliere le idee e mandarle per email, ma forse bisognerebbe vedersi a distanza, via skype o whatsapp entrando un po' nella vostra situazione familiare, un po' come un tempo facevano a SOS TATA, vecchia trasmissione televisiva, per vedere se si trova qualche spunto. Quasto va fatto eventualmente come consulto privato. vedi

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.