CMS (complex motor stereotypies)

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera dottore, le scrivo perché mi piacerebbe che lei ci parlasse in maniera più approfondita , se possibile, di questo argomento che ha destato in me molta curiosità. Qualche settimana fa ci avete invitati a visitare questa pagina Facebook (https://www.facebook.com/groups/motorstereotypy/?ref=share). Qui si parla di stereotipie motorie e questi genitori Fanno riferimento ad una categoria diagnostica ( se così vogliamo chiamarla) CMS ed in particolare di un sottogruppo (IIM : intense imagery movements). Ho notato che in America se ne parla molto e sembra quasi essere una “caratteristica” che non viene sempre associata ad una qualche diagnosi, invece in Italia la
Parola stereotipia è indivisibile da quella di Autismo ! Ovviamente mi corregga se sbaglio! Lei cosa mi sa dire su questi intensi movimenti immaginari? È quello che mi interessa di più! Accetto
Link, articoli , libri in qualsiasi lingua ! Grazie

Ho aggiunto alcuni riferimenti nella pagina delle stereotipie motorie. I movimenti non sono 'immaginari', ma reali, e sicuramente non sono associati obbligatoriamente a disturbi particolari. Le cause e i meccanismi patogenetici non sono conosciuti, ma si rileva la possibile associazione con situazioni di ansia, stress e disagio psicologico.
Anche in Italia si cominciano a differenziare dal grande calderone dei sintomi 'autistici'.

Ecco un articolo in proposito
European Journal of Paediatric Neurology (2015), http://dx.doi.org/10.1016/j.ejpn.2015.10.006
https://www.researchgate.net/publication/283484977_Intense_Imagery_Movem...

L'articolo studia una decina di bambini già grandi (sui 10 anni) con movimenti iniziati da piccoli (da pochi mesi a 3 anni circa). Riferisce che alcuni hanno contemporaneamente anche diagnosi di tic, adhd, spettro autistico, e misura le loro prestazioni neuropsicologiche, che risultano un po' ridotte nei casi anche con diagnosi di SA.
Mi sembra da notare quanto viene scritto verso la fine.
"...il risultato delle prestazioni in tutti i casi suggerisce che una mancanza di stimolazione cognitiva... può contribuire all'impegno in atti di immaginazione interna.
...Non è chiaro perché questi bambini mostrano anche
movimenti stereotipati,
... quando i bambini sono impegnati in episodi di IIM essi stanno
concentrando la loro attenzione internamente (cioè sulla loro immaginazione),
come risultato di questo, i bambini possono perdere quello che succede in giro (ad esempio, conversazioni, istruzioni) e appaiono in qualche modo assenti.

Si conferma che si conosce poco o niente della cause e del significato di queste manifestazioni, che finora non avevano avuto una grande attenzione degli specialisti, se non facevano parte di altri disturbi conclamati. Stanno venendo studiati come un nuovo 'disturbo', divisi in 'sottogruppi', ma è scorretto a mio avviso il fatto stesso di considerarli un 'disturbo' (traduzione psichiatrica di 'patologia'), cosa che la psichiatria sta facendo di molte manifestazioni umane, come ad esempio il lutto per una perdita.
Mi confermo nella mia impressione che anche in questi casi sia da esaminare la situazione globale del bambino (non tanto misurare le sue abilità e le sue prestazioni ai test) per valutare se il suo sviluppo stia procedendo e il suo 'funzionamento mentale' sia nella norma e se ci siano aspetti di disagio ed eventuali ostacoli da mettere a fuoco e cercare di modificare.
Il rischio è che fra poco diventino una nuova malattia, un nuovo 'disturbo' con gli specialisti e i centri deputati alla diagnosi e alle indicazioni terapeutiche che probabilmente rientreranno nella triade/panacea di psicomotricità, logopedia e terapia comportamentista di modifica del comportamento sgradito.
I bambini sono sempre di meno e le 'malattie' e gli specialisti sempre di più: qualcosa non va per il verso giusto, ho l'impressione. Essere genitori sta diventando sempre più difficile. E anche essere bambini.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.