WEBINAR autismo una visione diversa , con M Zappella, E Tribulato, D Novara e G Benedetti
PSEUDO-AUTISMO: DIFFICOLTÀ DELLO SVILUPPO REATTIVA TRANSITORIA
WATCH ME PLAY-GUARDAMI GIOCARE un intervento per genitori e bambini in difficoltà e una modalità di interazione consigliata per tutti .
GRUPPO GIADE di genitori per condivisione, confronto e auto-aiuto
'LA BOLLA DELL'AUTISMO . Il libro per evitare la TRAPPOLA DELL'AUTISMO.
Commenti
gbenedetti
Mar, 29/10/2019 - 17:42
Collegamento permanente
Mi sembra che il parere della
Mi sembra che il parere della npI sia che il bambino abbia solo un ritardo del inguaggio e d'altronde per avere un sostegno è necessaria la certificazione di handicap sec la legge 104. Non mi sembra proprio il caso. Ormai le maestre vogliono solo bambini facili e già 'scolarizzati'... E che ci stanno a fare, allora, a insegnare la fisica quantistica ai bambini?
Sulle difficoltà del bimbo ad andare a scuola può incidere sia la nascita di una sorellina da poco, sia una accoglienza non proprio ottimale a scuola. In entrambi i casi mi sembra che sia da aver pazienza e aspettare che il bimbo 'digerisca' un po' alla volta i bocconi pesanti che ha dovuto ingoiare, per così dire...
In generale non credo che la logopedia serva molto in questi casi, se non ai genitori in mancanza di altri punti di riferimento ...
Mamma86
Mar, 29/10/2019 - 19:50
Collegamento permanente
Grazie mille Dottore. Noi lo
Grazie mille Dottore. Noi lo abbiamo iniziato a mandare a logopedia su consiglio della nostra pediatra e poi aumentato a due volte la settimana dopo la relazione della npi. Le insegnanti mi hanno richiesto di far venire la logopedista a scuola per farle vedere quali sono secondo loro le difficoltà che ha in classe mio figlio.Per loro il bambino andrebbe fatto seguire singolarmente da una insegnante perché ha difficoltà ancora ad accettare i divieti e le regole. Considerando che la scuola è iniziata da un mese e che tra inserimento, influenza, orario ridotto e logopedia mio figlio ha frequentato in tutto 40 ore, mi sembra presto ed eccessivo chiedere il sostegno..La nascita della sorellina è stata per lui, inoltre, un bel cambiamento..In pochi mesi ha dovuto affrontare l’arrivo della sorellina, l’asilo e l’inizio della logopedia e secondo me tutto questi fattori hanno aumentato in lui un senso di frustrazione che magari emerge di più all’asilo dove è inserito in un grande gruppo. Lei per il ritardo del linguaggio cosa può consigliarci per aiutarlo?grazie infinite
gbenedetti
Mer, 30/10/2019 - 11:30
Collegamento permanente
Appunto, tanti cambiamenti
Appunto, tanti cambiamenti possono superare la capacità di resistenza di un bambino e causare un arresto, generalmente transitorio, dello sviluppo. Non bisogna focalizzarsi sul linguaggio, che è solo la ciliegina sulla torta, bisogna vedere il tutto. Se, come sembra, il bambino è stressato da tante cose, è bene ridurre un po' lo stress, magari eliminando le cose eliminabili ( non la sorellina, quindi ....) Ma la logopedia, che non serve, forse sì, per concentrare le forze sull'adattarsi a scuola. Cercando di sostenere a casa il bambino, dandogli il suo spazio e il suo tempo in modo d capire che il suo posto è ben saldo anche se è arrivata la sorellina. Nei fatti, non a parole.
La richiesta del sostegno è assurda e sbagliata. Come se a uno che zoppica un po' per una lieve botta ricevuta si dovesse ingessare tutta la gamba per tutta la vita. Probabilmente con un po' di pazienza il bimbo si adatterà e, passato lo stress anche il linguaggio fiorirà. L'aiuto va dato al 'terreno' dove sta la piantina, per così dire, noi ai singoli fiori un po' in ritardo a sbocciare...
Mamma86
Mer, 30/10/2019 - 15:45
Collegamento permanente
Grazie
Grazie mille. A scuola non sono soddisfatte della relazione fatta dal npi, secondo loro dovrei portare il bambino da un nuovo npi perché sono convinte che necessiti del sostegno..stanno mettendo in discussione il lavoro di una professionista. Mi sembra che vogliano trovare a tutti i costi un problema a mio figlio. Ma la scuola senza il mio consenso può chiedere il sostegno?inoltre un insegnante può permettersi senza informare la famiglia di chiamare la logopedista che segue mio figlio?
Grazie ancora
gbenedetti
Gio, 31/10/2019 - 11:30
Collegamento permanente
No, nessuna delle due. Sono i
No, nessuna delle due. Sono i genitori a decidere nel primo caso, e c'è violazione della privacy nel secondo caso. Ma ne capitano di tutti i colori, come vedete. Bisogna sapere i propri diritti e difenderli, per difendere anche il bambino da situazioni che possono disturbarlo. Pensateci e comunicate alla logopedista la vostra decisione. Avrete modo anche di valutarla dalla sua risposta. Perchè dovrebbe avere il sostegno secondo le maestre? Ha un comportamento incontenibile da loro?
Mamma86
Gio, 31/10/2019 - 14:18
Collegamento permanente
Grazie
Mio figlio è uno dei pochi che non frequentato il nido e in più è il piccolo della classe. È un bambino molto vivace, non abituato a fare attività al tavolino perché, forse sbagliando, anche d’inverno è sempre stato abituato a stare fuori e a fare giochi all’aperto. come le dicevo nel primo messaggio lui deve essere ancora scolarizzato e accettare i no, inoltre non parlando esprime molto le sue emozioni con il corpo..adora stare con gli altri bambini ma ancora non ha imparato a condividere i giochi e a rispettare i turni..le maestre hanno detto alla logopedista, e non a me, che il bimbo è ingestibile. Necessita del sostegno secondo loro perché non riescono a stargli dietro e fino a che non avrà il sostegno mi hanno invitata ad andare a prendere il bambino slle 11.30 escludendolo dalla possibilità di mangiare a scuola con i suoi compagni..Io Sto cercando in tutti i modi di venire incontro alle esigenze delle insegnanti ma mi sembra assurdo richiedere il sostegno e stressare il bimbo con ulteriori visite.
gbenedetti
Gio, 31/10/2019 - 14:30
Collegamento permanente
Non solo assurdo, è contro la
Non solo assurdo, è contro la legge: non è handicappato, ma solo più piccolo! Forse quelle maestre hanno sbagliato mestiere. Oppure quell'asilo e quelle persone non sono adeguate a un bambino piccolo e da scolarizzare , appunto. Sentite la direttrice. E' daa valutare il male minore fra accettare un orario ridotto aspettando che il bambino cresca o cercare un altro asilo .
Mamma86
Gio, 31/10/2019 - 16:03
Collegamento permanente
Con mio marito stiamo
Con mio marito stiamo valutando di cambiare asilo, anche perché il bambino quando torna da scuola è molto nervoso..io temo che le maestre usino il ritardo del linguaggio di mio figlio per arrivare ad avere una ulteriore insegnante in classe.La npi che lo ha visto ha detto che è solo un bambino vivace, nemmeno iperattivo, a cui vanno date delle regole(colpa nostra che soprattutto nell’ultimo periodo della gravidanza gli permettevamo di fare tutto quello che voleva).grazie mille Dottore per la sua disponibilità