Emorragia cerebrale e ritardo linguistico

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Egregio Dottore buongiorno,
sono la mamma di un bambino di 26 mesi e mezzo,nato con taglio cesareo a 36+5 causa oligodramnios.Alla nascita manifesta un disturbo respiratorio che poi verrà diagnosticato come polipnea transitoria del neonato.Rimane per cinque giorni sotto monitoraggio nel reparto di terapia neonatale e alle dimissioni scopriamo che ha effettuato un'ecografia cerebrale per sicurezza, risultata negativa.Col passare del tempo la pediatra di base si accorge dell'aumento eccessivo della c.c del bambino, la quale cresceva anche diversi centimetri in una settimana, e ci ha consigliato con urgenza una nuova ecografia cerebrale. Nel frattempo il bambino era ipotonico e di poco movimento ma non ne eravamo preoccupati poiché anche la sorella maggiore lo era stata e con la giusta fisioterapia ha superato tutto con esiti positivi.Dall'ecografia emerge un accumulo di liquor da continuare a monitorare. Cosi viene fatto e intanto veniamo presi in carico del centri di Npi del nostro paese.Il bambino inizia un percorso di fisioterapia in cui viene confeata un'ipotonia molto evidente.A tre mesi non muoveva i piedi se stimolato,ad esempio.Intanto monitoriamo circonferenza cranica ogni tot tempo ed eseguiamo diverse altre ecog. cerebrali che riconfermano la presenza di questo idrocefalo apparentemente esterno e benigno. Il bambino fa piano piano i suoi progressi motori pur mantenendo un importante ritardo motorio(parere del neuropsichiatra) e all'inizio dello svezzamento (dal latte artificiale) il piccolo manifesta evidenti problemi nella deglutizione ed una tendenza a leccare il cibo facendo fuoriuscire la lingua anche dopo oltre un mese di tentativi.La pediatra allarmata da questa 'lingua fuori' e da un aumento ancora evidente della circonferenza cranica, anche se meno veloce dell'inizio,ci fa fare una risonanza cerebrale (a Padova). Dall'esame emerge una dilatazione dei ventricoli ed un accumulo di liquor piuttosto abbondante.Facciamo esaminare le immagini della RMX ad una Dott.essa neurochirurga pediatrica la quale ritiene che il bimbo abbia solo idrocefalo esterno benigno. A sei mesi questa prima RMX,attorno agli otto mesi il neuropsichiatra allarmato dal lento progresso motorio del bambino ci consiglia un avidità da un determinato neurochirurgo,il quale,visionando la risonanza già eseguita, evidenzia la presenza di un'atrofia cerebrale preoccupante,dovuta ad una emorragia cerebrale che il bambino avrebbe avuto probabilmente vicino o durante la nascita.Parla anche di 'vene pontine' assottigliate e di elevatissimo rischio di emorragia cerebrale.Consiglia di continuare con la fisioterapia ma stando attentissimi agli stimoli proposti.Cosi facciamo e quando all'età di circa 18 mesi finalmente il bambino (dopo aver utilizzato tutori,carrelli...)comincia ad iniziare a camminare, il neuropsichiatra ci prescrive un caschetto sanitario anticolpi.È molto complicato descrivere questo lungo percorso in quanto di per sé è un percorso pieno di dubbi ed incertezze.Prima che il bimbo cominciasse a stare in piedi, gli venne prescritta una elettromiografia che evidenziò denervazione a nervi corrispondenti le braccia.Per cercare di concludere,nel mese di Ottobre 2018 viene eseguita una seconda RMX cerebrale in ospedale diverso dal precedente esame.Il neurochirurgo che ci aveva in carico e che aveva parlato del rischio di emorragia ci telefona e dice che il bambino non necessità di operazioni,che l'atrofia c'è ancora e stop.Riportiamo l'esito scritto al neuropsichiatra il quale non soddisfatto ci invia da una dottoressa radiologia che confronta le due risonanze sostenendo che il bimbo non avesse mai avuto atrofia cerebrale e che però continua a presentare idrocefalo benigno riassorbibile da solo e vene pontine sottili ma compatibili con l'età. Come può immaginare io e mio marito abbiamo la testa colma di domande e dubbi che ancora devono essere chiariti e probabilmente mai lo saranno. A breve avremo una nuova visita privata dalla dottoressa neurochirurga che inizialmente aveva detto si trattasse solo di idrocefalo esterno, per vedere se secondo lei è vero che ci è questa necessità di usare il caschetto o meno(il bambino adesso soffre per il caldo con questo caschetto in modo impressionante).Purtroppo non riusciamo ad avere il nome di qualche ospedale,centro o medico che possano darci dei chiarimenti circa la questione di queste vene sottili.Perciò il neuropsichiatra ci ha riconsigliato una visita con la prima neurochirurga(di Treviso) anche se era stata lei stessa a non vedere né atrofia né vene sottili ma solo idrocefalo.Adesso il bambino cammina e cerca di correre,a livello fino motorio ha una buona competenza,mangia da solo ma ancora tende a mandare l'acqua di traverso e a non gestire pezzi grandi di cibo se richiedono una masticazione più complessa(riesce a gestire un grissino ma non una briosche).A livello linguistico fa ancora moltissime lallazioni e dice poche parole:mamma,papà (o babà), tata(sorella e fratello),cacca,nanna(nonna),ba (cane),co(gallina).Capisce e si fa capire bene ma adesso le sue necessità comunicative stanno aumentando,ha le idee chiare di cosa desidera e ha bisogno ma non è in grado di comunicarcelo perciò sta cominciando a ricorrere alla gestualità a cui lui stesso da un senso ripetendola sempre nel medesimo contesto (ad esempio grazie è una mano aperta;ancora è tutte e due le mani aperte mosse in avanti e indietro).Per il resto indica e produce un continuo 'HHH' per dire ciò che ovviamente non riesce a dire e noi non capiamo portandolo ad una situazione di frustrazione e sofferenza.A settembre dovrebbe riuscire ad effettuare una valutazione logopedica presso il centro di npi che lo ha seguito a livello motorio. Le mie domande sono:saprebbe lei consigliarci un centro o un medico specifici esperti nella valutazione di queste vene pontine? Inoltre, questa emorragia confermata anche dal medico radiologo, potrebbe essere la causa di questo lento sviluppo in generale?Come possiamo escludere la presenza di una lesione permanente al linguaggio? Saprebbe darmi qualche delucidazione in merito?Grazie in anticipo e distinti saluti

Commenti

Avrei bisogno di qualche dato, come le misure della crescita del cranio nel tempo fino ad ora ( la curva di crescita della circonferenza cranica del libretto pediatrico) e i referti delle risonanze, se possibile anche le foto delle risonanze, se sono inviabili per email. Inoltre alcune date dello sviluppo: quando il bambino è stato seduto autonomamente, quando ha cominciato a muoversi, a gattonare, a mettersi in piedi e camminare. Il bambino sembra intelligente e comunicativo, e scopre da sè l'uso dei gesti, visto che ancora non ha le parole. A due anni e due mesi c'è ancora tempo. Se il bambino ha avuto un ritardo anche nelle altre competenze, è possibile che il linguaggio segua lo stesso iter. Se volete mandatemi anche qualche filmato, insieme a voi, con dei giochi, ecc. Penso che Verona, Milano, Firenze, ma anche altre città, abbiano Neurochirurgie pediatriche affidabili. L'idrocefalo ( cioè un'eccessiva quantità di liquido nell'encefalo) è dovuto a un ostacolo ( spesso a seguito di un'emorragia) alla circolazione e scarico del liquido cefalorachidiano e porta spesso a un aumento della pressione intracranica. Questa nei bambini dà luogo alla crescita eccessiva delle dimensioni della testa, risolvibile con l'inserimento di una valvola che scarica nel circolo venoso il liquor in eccesso. Se indicato è un intervento non complicato che può evitare le conseguenze di un'eccessiva pressione intracranica.

Buonasera Gentilissimo Dottore Benedetti,
Le scrivo dopo circa un mese da quando le ho scritto la pra volta perché aspettavo di avere nuove informazioni da darle circa la situazione di mio figlio;comincio intanto col darle i dati che mi aveva chiesto:la circonferenza cranica era di 36 cm alla nascita,ad un mese 38 cm,al terzo mese 41cm,a tre mesi e mezzo 42 cm,a cinque mesi e mezzo 45,4 cm,a sei mesi 46,3cm,a sette mesi 47 cm,a ad otto mesi 47,5 cm,a nove mesi 48 cm,ad un anno 48,9,a a 14 mesi 49cm, a 17 mesi 49,5 ;come può vedere ad un certo punto la crescita esponenziale della cc si è ad un certo punto stabilizzata e la pediatra di base ha interrotto il controllo della misurazione,spostando l'attenzione sullo sviluppo concreto del bambino e delle sue capacità.
Il piccolo è stato seguito nel centro di neuropsichiatria infantile del mio paese dall' età di tre mesi,in quanto nei primi tre mesi di vita non aveva avuto alcun miglioramento a livello motorio,era tale e quale alla nascita:pugni chiusi,gambe a 'ranocchia',capo ipotonico,piedi e gambe immobili, difficoltà nella suzione.In concomitanza la pediatra ha iniziato ha farci fare ecografie cerebrali di controllo nelle quali appunto risultava questa raccolta di liquor che veniva interpretata come idrocefalo benigno del lattante. All'età di 5 mesi il bambino ancora non muoveva i piedini,a fatica li spostava solo se solleticato e stimolato con massaggi;nel frattempo inizia incontri di fisioterapia durante i quali la fisioterapista cerca di capire cosa poter fare per aiutare il bambino a mettere in atto semplici iniziative motorie fino ad allora quasi assenti; attorno ai 4 mesi(allattamento artificiale per assenza latte materno),
Iniziamo a proporre la prima frutta omogeneizzata ma dopo un mese il bambino ancora fatica a capire che deve aprire la bocca dinnanzi al cucchiaino e non tirare fuori la lingua per leccare; un mese dopo ancora nessun miglioramento,il piccolo estrae la lingua e tre quarti di quello che si riesce ad inserire nella bocca esce.Ai sei mesi viene visto dal neuropsichiatra che conferma importante ritardo motorio e ci invita ad andare a Padova presso un determinato medico per fargli interpretare la risonanza effettuata a sei mesi,la quale era sta già interpretata da un altro neurochirurgo il quale riscontrava solo idrocefalo esterno.A Padova il quadro sembra essere molto più grave,il cervello risulta essere piccolo'come un paio di scarpe piccole in una scatola grande' e quindi a rischio elevato di emorragia a causa del suo sbattere nell'ampio spazio attorno;demoralizzati e abbattuti continuano la fisioterapia di supporto con la raccomandazione di esporlo solo a stimoli semplici e tranquilli.
Attorno ai 9 mesi comincia a stare seduto con un cuscino sulla schiena,comincia a mangiare le prime pappe,impara ad aprire la bocca e anon tirare fuori la lingua ma spesso vomita il cibo che gli va di traverso(pur essendo omogeneizzato);non ha mai gattonato; attorno ai 19 mesi comincia a camminare ma solo dopo averlo supportato con diversi ausili (tutori,carrellino..)in quanto i muscoli delle gambe erano ancora ipotonici e il centro di npi ha ritenuto importante cercare di 'metterlo in piedi' prima che le gambe iniziassero a deformarsi per la continua postura da seduto(non riesco a spiegare bene questo punto).
Il bambino adesso a 28 mesi cammina abbastanza bene ma nonostante l'altezza elevata,ha degli atteggiamenti che lo fanno apparire sicuramente più piccolo, è come se fosse relativamente 'crudo' ed immaturo. A metà giugno è stato rivisto dal primo medico neurochirurgo che aveva visto nella RMX solo idrocefalo benigno; riconferma idrocefalo benigno(ma non dovrebbe assorbirsi completamente attorno ai 24 mesi?)e rischio di emorragia per le vene pontine troppo libere,ritiene però che la situazione potrebbe essere migliorata e di rifare RMX a settembre; considera assurdo proteggere il bambino con un caschetto anti colpi(consigliato dal neuropsichiatra) e ritiene che si debba lasciare che la natura faccia il proprio corso:se si verifica un'emorragia,si riassorbe l'ematoma con una canula,facendo un forellino nel cranio. Capisco che in certe situazioni non vi sia soluzione, però che un bambino di due anni venga lasciato a se stesso senza almeno cercare di ridurre i rischi a cui può andare incontro e permettendogli di sperimentarsi liberamente nello spazio sapendo che con il caschetto può avere una protezione in più,non mi sembra particolarmente professionale,un' emorragia cerebrale (tra l'altro già avuta appunto o appena nato o poco prima di nascere) non è certo un problema da poco e da sottovalutare,o sbaglio?Insomma il quadro medico è alquanto dubbio,idrocefalo esterno,atrofia cerebrale,diagnosi che si scontrano tra loro mettendo al primo posto la competizione tra medici ed ospedali ed intanto noi genitori siamo qui che non capiamo cosa abbia o non abbia il nostro bambino a livello cerebrale. Per quanto riguarda il linguaggio,le lallazioni sono apparse attorno ai 7/8 mesi ma molto semplici (ma ma-ba ba) e così sono rimaste senza evolversi fino a circa 18 mesi,quando ha cominciato a chiamarmi 'mamma';da lì le lallazioni sono ricominciate sempre sotto forma di mamma e banana ma più frequenti e ripetute anche per un'ora di seguito;adesso che ha 28 mesi dice:mamma,babà/papà,cacca,nonna,nanna,pappa,Momo(caramella,no,tata(sorella),ti/mi che sarebbe si(da due giorni),Coco(gallina),bau(cane),nao(gatto),nam nam(per indicare che ha fame),Ah ah(per indicare che ha sete). Per il testo un continuo verso modulato(non so se ha presente la scimmietta del personaggio del cartone animato"Curioso come George",la quale esprime a versetti anche ragionamenti complessi ed interessanti,lui assomiglia molto a questo personaggio... ),continua ad utilizzare dei gesti da lui pensati per 'dire' ciò che non riesce a fare a parole; perde parecchia saliva e fa fatica a masticare certi cibi,tipo una fetta di pane(lo ritrovavo con la bocca piena con il pane 'impaccottato' o lo vomitava) o qualsiasi cibo morbido tendente al gommoso(come io bordo della pizza..). Ultimamente ha fatto un incontro sempre in neuropsichiatria dallo psicologo che ritiene che il bambino necessiti di supporto per monitorarne l'evoluzione del linguaggio,stimolando le varie aree del cervello con determinate attività (associazioni forme colori ecc ecc), ed ha utilizzato il termine di 'disprassia' per indicare difficoltà del bambino a livello fono articolatorio(ha la lingua come 'pesante', 'goffa').Ho letto che Lei non ha molta 'simpatia' rispetto a questi termini e neppure nei confronti di stimoli ed incontri logopedici prima dei tre anni. Premetto che il centro che ci segue ovviamente ci segue con un team a capo del medico neuropsichiatra e che le 'terapie' proposte sono solo stimoli e non esercizi veri e propri proposti con insistenza. Sottolineo anche che il termine disprassia è stato in questo caso indicato come sintomo e non come malattia o patologia. Secondo lei,nel caso del mio bambino che ha oggettivamente avuto una emorragia cerebrale alla nascita o poco prima e ha sicuramente avuto uno sviluppo lento e supportato con stimoli ambientali mirati, è eccessivo continuare a monitorarne l' andamento del linguaggio o è necessario, viste le oggettive difficoltà che ha nel comunicare?Tutte queste incongruenze mediche vissute in questi oltre due anni,hanno contribuito a non farmi più capire se il bambino abbia dei problemi oggettivi oeno,se abbia dei problemi superabili o no, se abbia delle difficoltà superabili o se a livello cerebrale sia già 'stabilito' che più di così non parlerà mai. La ringrazio per l'ascolto e mi scuso per la confusione dei pensieri espresso,ma questa è la situazione che vivo/viviamo,confusa e piena di dubbi e incertezze.

Le lallazioni: ma ma e ba ba non banana:-) errore del cellulare

La crescita della testa mi sembra meno drammatica di come descritto. Solo al sesto mese era arrivata ai limiti della norma per poi rientrare ai valori della nascita, verso l'85.mo percentile.
Clinicamente sembra esserci un modesto ritardo nelle tappe motorie e un lieve ritardo del linguaggio, però in evoluzione e la muscolatura della bocca forse ancora immatura. A due anni e 4 mesi c'è ancora tanto tempo per andare avanti.
Ho l'impressione che forse un eccesso di medicalizzazione ha fatto fare confusione. Non ho idea se ci sia o no stata una reale patologia, magari mi mandi per email referti ed esami fatti. Potrebbe essere utile vedere il bambino in qualche video.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.