tanti dubbi e tanta ansia

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

buongorno, vorrei sottoporle la situazione comportamentale di mia figlia, che ha 3 anni e 2 mesi, fonte di tanta ansia che qualcosa possa non essere "normale" in lei.
è sempre stata una bambina calma, ha sempre dormito tanto (dalle 5 settimane di vita tutta la notte), ha sempre mangiato regolarmente e tutto. l'anno scorso a settembre (quando lei aveva 2 anni e mezzo) abbiamo iniziato l'inserimento al nido. le prime 2 settimane sono state un pochino traumatiche perchè la mattina non voleva andare ma poi si è tranquillizzata. il problema è che lei non socializza assolutamente con nessuno dei suo compagni e coetanei. stravede x i cuginetti (ne ha una di 7 e uno di 5 anni), gioca con loro e impazzisce appena li vede, ma non vuol saperne di interagire con i suoi coetanei, che sia al nido, che sia al parco giochi, che sia con parenti o amici che vediamo non regolarmente. inoltre da qualche tempo, 5/6 mesi diciamo, ha iniziato ad avere delle crisi di nervi se non ottiene ciò che vuole, sia a casa che all'asilo. nell'ultimo mese queste crisi a casa si sono attutite, forse grazie a noi che, conoscendola, cerchiamo di anticipare azioni o evitare di sottoporla a situazioni che poi farebbero scattare il capriccio. al nido va in crisi per un piatto di pasta tolto, o per un disegno non consegnatole, o perchè vuole rimanere e non venire via quando la andiamo a prendere, o per varie altre sciocchezze. inizia a piangere e urlare e niente e nessuno riesce a calmarla, solo assecondarla, solo così si calma immediatamente. abbiamo provata a ignorare i suoi pianti, ad arrabbiarci, ad abbracciarla o consolarla... difficilmente si calma, solo se la si accontenta nella sua richiesta o se si riesce a trovare un diversivo per distrarla. le maestre del nido l'hanno fatta controllare dalla psicologa infantile che collabora con loro, la quale mi ha riferito che è una bambina molto intelligente, curiosa, più avanti a livello cognitivo ma che ha questi "blocchi" che riconduce ad eventi stressanti del parto e della gravidanza. dice che questo suo nervosismo possa essere stato scatenato dall'aver effettuato tutti i vaccini in modo molto ravvicinato (gli ultimi, la varicella e la meningite, li ha fatti a distanza di 4 mesi l'uno dall'altro). mi ha riferito che potrebbe avere dei comportamenti che facciano pensare all'autismo, tipo il non socializzare, le crisi di rabbia non controllabilibi e inconsolabili, il voler fare sempre delle azioni schematiche... tipo ad esempio: all'uscita dell'asilo deve essere lei a prendere lo zaino, aprire il cancello, togliersi il grembiule, mettersi le scarpe... tutti i gg... se qualcuno prova ad aprire il cancello al posto suo si innervosisce.. così pure se quqlcuno le prende lo zaino al posto suo. di contro però... ha tante qualità che non lo fanno pensare... tipo il parlare in modo regolare, l'essere intelligente, il contatto visivo che tiene con chiunque. mi ha riferito infine di continuare a monitorarla nei prossimi mesi e tutt'al più di farmi prescrivere dei prodotti omeopatici che tonifichino il sistema nervoso.
non riesco a fidarmi di questa diagnosi e sono giorni ormai che vivo in continua ansia, non so se possa solo trattarsi di timidezza (io stessa da piccola ero esattamente così, fino ai 10/12 anni) e dell'essere un pò viziata o se davvero approfondire la questione per eventuali patologie. stamattina per dire siamo andate al nido e nel tragitto mi diceva che non voleva andare perchè si vergogna degli altri bimbi, le chiedevo di cosa e lei rispondeva "non lo so, però mi vergogno". non so più come interpretare queste sue difficolta, come aiutarla e come gestire soprattutto le sue crisi di rabbia. le inoltro a parte anche il questionario. mi piacerebbe tanto avere un suo consulto, grazie mille

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composizione familiare; età dei componenti mamma 37 papà 36;

età del bambino/a 3 anni 2 mesi

problemi in gravidanza nessuna, solo miei problemi fisici quali nausea e vomito prolungati, altri disturbi che hanno influito sul mio stato nervoso

NASCITA
a che settimana 38 + 2
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) naturale, travaglio piuttosto lungo, 16 ore
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica 3.050 kg. 49 cm.
durata del ricovero in ospedale 3 gg.

PRIMI MESI
allattamento: al seno per 10 gg. circa, poi prendeva il mio latte con il biberon fino a 3 mesi, successivamente latte artificiale
a orario, ogni 3 ore circa. purtroppo non riusciva ad attaccarsi al seno e succhiava per pochi minuti per poi addormentarsi, siamo passati quasi subito al biberon perchè non assumeva quanto doveva
inizio pappine, minestrine, ecc 6 mesi
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), 5 mesi frutta, 6 mesi pappine. ha sempre mangiato senza problemi fino ai 10/11 mesi, dove ha iniziasto a prediligere cibo solido, abbiamo quindi abbandonato le pappe. prima dell'anno di età
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà... ha sempre dormito molto e regolarmente, senza interruzioni notturne già dopo 5 settimane di vita
persone che lo accudivano... mamma e papà fino ai 6 mesi, al mio rientro al lavoro è stata con i nonni materni e paterni
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? 6 mesi; reazioni del bimbo? nessuna reazione apparente, è sempre stata felice anche di stare con i nonni

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione sempre regolare, mangia di tutto e con voglia, sonno regolare, orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc) attualmente dorme il pomeriggio 1/2 h e poi alla sera si addormenta sul divano con noi, dormendo poi tutta la notte fino alle 8.00.
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ciuccio, lo usa al momento solo nel momento del sonno, orsacchiotti che ha dalla nascita, indispensabili per addormentarsi, indispensabili dentro lo zaino dell'asilo, fino a qualche mese fa li voleva anche durante le attività
tempo video: televisione, telefonini, tablet... più o meno mezz'ora al giorno di tv e un quarto d'ora di tablet

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc. passava dal box al tappeto al passeggino per uscire
seduto da solo a che età 6/7 mesi
primi spostamenti a che età e come: rotolando, strisciando, uso del girello girello a 7/8 mesi, gattonando successivamente, dai 10 mesi più o meno
primi passi da solo primi passi a 13/14 mesi, ha inziiato a camminare autonomamente e in modo spedito a 15/16 mesi
capacità motorie attuali nessun limite, corre e cammina agevolmente
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età..... ha iniziato ad usare il vasino a 28 mesi, all'inserimento al nido c'è stata una regressione e ha voluto sempre il pannolino fino a che, a 34 mesi, ha iniziato lei a chiedermi di tiglierglielo, dopo 2 settimane anche di notte. non si è mai fatta bisogni addosso da quando ha chiesto di toglierlo

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ... 2 mesi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo: è molto curiosa di ciò che la circonda, osserva tutto, viaggiamo per passione e lei ci segue dappertutto, affrontando ogni situazione con curiosità e voglia di essere autonoma
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione. se vuole qualcosa ce lo chiede o lo indica, se non lo ottiene inizia ad innervosirsi con urla e pianti e difficilmente riusciamo a calmarla senza accontentarla
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire... non abbiamo problemi nel capirla ne lei nel farsi capire
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ... piange non appena si impunta e non riesce ad ottenere ciò che vuole
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) ... è molto diffidente in ambienti nuovi dove ci sono tante persone. in viaggio tutto ciò non accade, è sempre curiosa di esplorare, ma se andiamo ad una festa ai gonfiabili non si stacca da noi. è intimorita dagli altri suoi coetanei ma si lascia andare con bambini più grandi che la coinvolgono (non sempre)
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ... sono sempre stata molto tranquilla e non mi sono mai preoccupata più di tanto per la sua quotidianità, ultimamente soffro con ansia questi episodi di sua rabbia e "asocialità"

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato............ mamma papà nonno materno, zia materna, cuginetta di 7 anni i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici?..... zie, amici

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori................ nessuna reazione apparente, se la lasciamo dai nonni per tornare al lavoro non fa storie (è l'unico momento in cui ci stacchiamo da lei)

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... adulti ...... bambini..... ha interesse e interagisce più facilmente verso un adulto che verso un bambino (ad esclusione dei suoi cugini)

CONDIVISIONE cerca di condividere interessi, attività, stati d'animo cercando l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere ... è interessata a mostrarci un nuovo progresso o nuove cose che apprende.

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi... 3/4 mesi
prime parole ...... 8 mesi mamma e papà
due parole insieme ... 1 anno/1anno e mezzo
uso del no e del sì .... 1 anno/1 anno e mezzo
frase minima (verbo e sostantivo ).... 2 anni
capacità di dialogo ... ad oggi dialoga normalmente con noi familiari, con gli estranei solamente dopo un pò di tempo e comunque solo dopo essere stata coinvolta da qualcuno (ad esempio se la si coinvolge chiedendole di mostrare i suoi giochi o di giocare a qualcosa)
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti. è innamorata dei peluche e dei pupazzetti in plastica, del pongo, spesso chiede di disegnare anche se poi con i colori fa solo scarabocchi, righe colorate, arcobaleni. le piacciono i bambolotti e spesso fa finta di portarli a spasso, di metterli a ninna, di giocare al dottore, di darle la pappa. le piacciono i puzzle, alcuni li fa in autonomia (12 pezzi) per altri deve farsi aiutare. al nido fa tutte le attività, nei lavoretti e nei disegni è molto precisa, non vuole uscire dai contorni, nota molto se si sporca. nelle attività che riguardano l'essere messo al centro dell'attenzione, tipo salti, percorrere percorsi vari è sempre riservata come si vergognasse. adora le giostre quali scivolo, altalena, casette
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc ... a mano libera fa solo scarabocchi, linee, ci chiede di disegnare arcobaleni, ragni, sole, luna poi cerca di imitarli ma non riesce

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... ... se è davvero interessata presta un lungo interesse. esempio se giochiamo insieme con pongo o costruzioni riesce a rimanere interessata anche 1/2 ore. le piace andare al cinema e segue il cartone fino alla fine (1 h/1 ora e mezza).

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE .... comprende e si fa comprendere perfettamente

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI .... comunica tutte le sue necessità (a noi di famiglia), con gli estranei no, ha sempre bisogno della nostr apresenza

UMORE

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc)...., apparentemente tranquillo, è in grado di stare seduta a tavola, o sul divano o al cinema o sull'aereo per tutto il tempo. da circa 6 mesi è molto capricciosa e nervosa
adesione a regole, orari, limiti, .... ha i suoi orari per dormire e mangiare ma si adatta tranquillamente a cambiamenti (ad esempio la domenica dormiamo di più e si spostano i nostri orari... o in viaggio... se c'è fuso lei si adatta immediatamente ai cambi). le regole non le piacciono... se gliela manifestiamo nel suo momentoe di crisi non c'è verso di fargliela rispettare. se la anticipiamo, ovvero la avvisiamo prima che possa scattare una richiesta o un episodio è più accondiscendente
obbedienza agli adulti ..... non sempre obbedisce a ciò che chiediamo, se sta facendo una cosa per lei bella quale giocare o guardare un cartone che le piace non obbedisce a spegnere la tv o mettersi il pigiama o lavarsi, etc.
reazione a divieti, frustrazioni .... si innervosisce piangendo e urlando, non riesce a controllare la frustrazione del nostro no
capricci, bizze ... capricci per qualsiasi cosa lei voglia e non le viene dato. il papà cerca di assecondarla per sfinimento molto spesso, io cerco di non cedere e con me non si calma in nessun modo
paure, fissazioni.... nessuna paura in particolare... si fissa invece con semplici routine quotidiane... se va al bagno deve scaricare sempre e solo lei, nel caso, per sbaglio, lo faccia qualcun altro inizia a lamentarsi o a strillare. il latte la mattina deve essere preparato da lei, se va in cucina e lo trova pronto si infastidisce come per lo scarico... sono fissazioni temporanee, per 2 mesi magari è il latte.. per poi accantonare quella e passare ad un'altra fissa

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido si A che età 30 mesi. Reazioni eventuali inserimento non molto sereno, per i primi 10 gg. la lasciavo piangendo. successivamente è sempre andata tranquillamente attaccandosi molto ad una maestra (mia amica) e alla maestra di inglese

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare ........ ... non socializza con coetanei, a casa mi ripete il nome di tutti i suoi compagni dicendomi che uno è cattivo per un motivo invece una'ltra è brava per un altro motivo, etc... però non interagisce con loro, dice che si vergogna. idem con figli di amici (che vediamo non molto spesso). con noi di famiglia (adulti e bambini) socializza e interagisce normalmente

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) mamma e papà, zia materna nella casa di fianco
inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc).... nessuno
contatti sociali... famiglia, nido
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia)....... la mattina io la preparo e porto al nido prima di andare al lavoro; pranza al nido e poi i nonni vanno a penderla. io e mio marito arriviamo all'ora di pranzo a casa per la pausa e la vediamo per circa mezz'ora/40 minuti, lei rimane con i nonni, a volte nel pomeriggio ci sono anche i cugini. alla fine dle lavoro (18) la andiamo a prendere e torniamo a casa. giochiamo un pochino prima di cena (più con il papà dato che io mi divido tra cena e faccende). dopo cena giochiamo a nascondino o pongo o palla per una mezz'ora e poi ci mettiamo tutti sul divano dove lei si addormenta. il sabato e la domenica lo passa sempre con noi.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....)........., io sono più severa, mio marito molto più permissivo, lei spesso chiede qualcosa a lui sapendo già di ottenerla, io le dico molto più spesso "no" e questo a lei non piace.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) tv (cartoni) durante la cena, tablet dipende da quando le viene in mente.. se lo chiede circa 15/30 min max.

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc.... nulla di particolare
Visite mediche, ospedale, altro...... nulla, non ha mai avuto problemi medici
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) nessuno
Altre osservazioni ………. è una bambina molto autonoma, vuole fare tutto da sola, si innervosisce se qualcuno tenta di vestirla (per la fretta magari) o di pulirla al bagno, o di farle lo shampo, o di mettersi le scarpe. vuole fare il più possibile in autonomia, dal mangiare al versarsi l'acqua o il latte, all'andare al bagno, etc. allo stesso modo però, davanti ad estranei, è come si bloccasse.. come avesse un eterno senso di vergogna o di sentirsi al centro dell'attenzione. davanti a estranei mi chiede di portarla al bagno o di darle l'acqua o di darle un popcorn o un dolcino.
..................

Per favore non dia retta alla "psicologa dell'asilo": simili iniziative hanno un sapore interessato e pubblicitario; spero che vi abbiano chiesto l'autorizzazione ad osservarla particolarmente, altrimenti hanno commesso un abuso.
La bimba non ha niente di autistico. Apparentemente non ha ancora 'digerito' di andare all'asilo e non esser più l'unica bimba di genitori e nonni e di trovarsi a confronto con tanti coetanei e rivali. La vergogna deriva giustamente da lì, come dice bene la bambina. Probabilmente con quei comportamenti tirannici e bizzosi e pretenziosi cerca di ricreare ancora e far durare la fase in cui appunto era la principessa di casa e 'comandava' lei, probabilmente è stata un po' viziata.
Dovrebbe essere una questione di maturazione e abitudine e un po' alla volta prendere dimestichezza col mondo extra-familiare. Cercate di essere pazienti ma anche resistenti e di non cedere in tutto.
Non dovrebbe essere necessario nessun tipo di intervento, ma essere forse un po' più decisi con lei trattandola da bambina più grande, senza spaventarsi per le sue bizze e facendole capire che comandano i grandi, non a parole, ma con l'esperienza, pur senza arrabbiarsi e cercando di capirla...

grazie infinite pe ril suo consulto, mi risolleva molto, dato che sto vivendo davvero giorni di ansia e di angoscia.. sola tra la'ltro.. perchè ne mio marito ne i miei genitori vedono problemi dove io vedo montagne. la psicologa che collabora con l'asilo mi ha chiesto di controllarla e interagire con lei ed inizialmente ero anche contenta di questo "servizio".. però con il passare dei giorni sinceramente certe giustificazioni ai comportamenti di mia figlia mi sono iniziate a sembrare "inverosimili", facendomi venire tanti dubbi. proprio la scorsa settimana è arrivata un'altra delle sue forti crisi, la bambina aveva finito di fare un disegno tra le varie attività quotidiane scolastiche e voleva portarlo a casa per me. la sua maestra le ha spiegato che non poteva portarlo via perchè quel disegno doveva rimanere li, le ha offerto di farne un altro. inizialmente si è calmata ma successivamente, quando sono andate via dall'aula (e mia figlia ha capito di aver definitivamente "perso la battaglia") è andata fuori di testa. ha iniziato a piangere e urlare, come fa sempre non vuole essere coccolata o abbracciata.. e per finire è arrivata una delle titolari dell'asilo che le ha fatto muro, intestardendosi per farle capire che quel disegno non lo avrebbe mai portato via. mia figlia è rimasta un'ora e 10 minuti a piangere ed urlare, mio padre ha dovuto portarla via di forza da li e si è calmata solo una volta arrivata a casa tra le braccia di mia madre (io ero ancora al lavoro). le maestre mi hanno spiegato che non hanno voluto dargliela vinta per farle capire che ci sono dei limiti a ciò che chiede. io non so come valutare questo comportamento, da una parte sono dell'idea di essere fermi nelle decisioni e di non farle notare nemmeno un minimo cedimento.. dall'altra... tenerla più di un'ora nel pianto e nelle urla non so quanto possa farle bene e se davvero è questa la strada da intraprendere per una bambina con questo carattere. tra l'altro da quel giorno non entra più all'asilo senza ciuccio e orsetto, abitudine che avevamo impiegato almeno 4/5 mesi per toglierle e che da un pò di tempo non c'era più. grazie infinite ancora per la sua pazienza e mi scusi se mi dilungo nelle spiegazioni

In casi simili è bene spiegare alla bimba che è una regola che vale per tutti i bambini, non solo per lei. In fondo a mio avviso l'asilo è utile appunto perchè si imparano le regole, dette e non dette, del vivere comune. In famiglia a volte è diverso, ma già quando ci sono più bambini ci vogliono regole valide per tutti, distinguendo ovviamente le diverse età e responsabilità. Come al semaforo, se è rosso non si passa, e vale per tutti, perchè altrimenti ci sarebbe il caos, così le regole dell'asilo valgono per tutti. Se davano il disegno a lei poi lo avrebbe chiesto anche un altro bambino e così via... Si impara anche la giustizia.
La bimba un po' alla volta imparerà ad adattarsi come gli altri alle regole comuni, come ci tocca fare a tutti. E poi non ci soffrirà più. Come il titolo di un film di qualche anno fa, "questo dolore le sarà utile". In realtà non è nemmeno un dolore: è la fatica di sopportare le cose più o meno pesanti e faticose. Con l'allenamento la fatica non si sente più. O quasi.

grazie ancora per la sua disponibilità. in effetti mi dicono che hanno seguit proprio questa regola, le hanno spiegato che era una regola uguale per tutti i bambini ma lei non ne voleva sapere, come fa del resto ogni volta che le si dice no. è come se in quel momento non riuscisse o volesse recepire ciò che le viene imposto.
per quanto riguarda il suo essere "schematica" su determinate cose, tipo l'iter di uscita dall'asilo con l'apertura del cancello, lo zaino, il mettersi le scarpe da sola.... oppure il voler preparare lei tutte le mattine il latte e indispettirsi se lo trova pronto... oppure il voler aprire tutti i gg lei la finestra della sua camera quando si sveglia e indispettirsi se qualcuno la apre per lei... come lo interpreta??? solamente voglia di indipendenza?? le maestre dell'asilo mi hanno detto di far caso a questi episodi perchè potrebbero rientrare tra i sintomi dell'autismo...

No guardi, l'autismo non c'entra. Mi raccomando, non stia a sentire quelli che parlano di autismo perchè c'è in giro, fra addetti ai lavori, insegnanti, genitori, internet, una psicosi che dilaga sempre più facendo vedere autistici dappertutto. Come una volta si temeva l'invasione dei marziani, ora c'è quella degli autistici, dal lontano pianeta autismo fuori del sistema solare...
C'entra invece che probabilmente avete 'viziato' troppo la bimba e lasciato che prendesse troppo 'potere' in casa. Ma non serve a darle sicurezza. Bisogna che voi riprendiate le redini della puledrina che si imbizzarrisce quando trova ostacoli, e che a scuola continuino a trattarla come gli altri, senza spaventarsi delle sue bizze. Le piccole manie e ossessioni che descrivete non sono preoccupanti, sono un suo modo di cercare di rassicurarsi e controllare le cose e l'ansia che le viene per tutto lo stress: dovrebbero sparire un po' alla volta man mano che riportate la bimba al suo posto dandole una vera sicurezza. Probabilmente c'è qualcosa nell'organizzazione e funzionamento familiare che rende insicura la bimba e che voi non vedete. Bisognerebbe cercare di approfondire questo aspetto. Come quando c'è un alluvione, di solito il problema è a monte, da dove viene troppa acqua.

gentile dottore, la ringrazio molte per le sue spiegazioni e rassicurazioni. oggi però ne è successa un'altra e, causa le pressioni delle maestre e la mia "ipocondria", purtroppo non riesco a pensare in modo positivo. dall'asilo stamattina voleva per forza portare via un gioco, le maestre si sono opposte spiegandole il perchè non poteva portarlo via.. e lei ha iniziato a piangere e urlare come di consueto, per più di un'ora. le maestre mi hanno richiamata chiedendomi che strada intraprendere per il futuro.. se dargliela vinta per azzittirla (perchè lei appena ottiene ciò che vuole si azzittisce) oppure proseguire per la linea dura. mi dicono costantemente di farle fare uno screening in neuropsichiatria perchè loro non hanno mai visto tali comportamenti in altri bambini. velatamente vogliono farmi capire che potrebbe esserci un problema serio, ma non ne hanno la prova. io sto cadendo davvero in un baratro perchè vorrei fargli tenere la linea dura ma fino ad oggi, 7 mesi di asilo (nido), con la linea dura non hanno ottenuto nulla. il risultato è sempre lo stesso... pianti per un'ora e più fino a che qualcuno non va a prenderla e deve poi portarla via di forza perchè nessuno riesce a calmarla. a casa se si impunta con qualcosa ottiene più il padre perdendo un'ora a spiegarle perchè si deve o non si deve fare una cosa che io con un no fermo e deciso. ma è normale tutto ciò??? io non riesco più a capire se mi sto lasciando troppo influenzare dall'asilo vedendo in mia figlia comportamenti o sintomi autistici oppure se la situazione sia nettamente differente. spero nella seconda ipotesi ma non so come poterne avere la certezza. mi scusi lo sfogo ma non so davvero che pesci prendere, ne che tipo di comportamento adottare con lei. vorrei provare anche a cambiare asilo (e psicologa) ma non se se una nuova struttura e un nuovo inserimento possano risultare idonei e facili in questo momento e con queste problematiche (timidezza inclusa)

Le bizze di per sè non sono segno di nessuna patologia, bensì di una pervicace volontà della bimba di far prevalere i suoi capricci sulla volontà degli adulti. Il modo migliore di affrontarle, e di far maturare la bimba verso la necessità di obbedire ai grandi, è quella di restare calmi e pazienti, senza impaurirsi, e di resistere e non darla vinta alla bambina aiutandola a sopportare la sua frustrazione consolandola e distraendola.
Quanto alla consulenza neuropsichiatrica, qui sta già facendola, a distanza. Non voglio dissuadere dal rivolgersi a qualche mio collega, solo che oggi è facile, quasi la regola, avere diagnosi di 'spettro autistico' per ogni minima alterazione, anzi, anche senza alterazioni, visto che c'è l'idea dell'autismo 'asintomatico', o 'sotto soglia', come se fosse un'epatite che ancora non si vede... Ma, come quello di autismo in sè, è un concetto totalmente sbagliato e privo di qualsiasi reale dimostrazione, e pertanto sono sbagliate sia le diagnosi che le eventuali terapie indicate.
Quindi cercate di mantenere la calma e farvi forza per 'domare' la puledrina imbizzarrita, senza farle male...
Un po' alla volta , a domarla si impiegherà prima un'ora, poi via via sempre meno.
Non è 'colpa' della bimba se fa così: si è abituata a fare così perchè qualcosa intorno a lei non funziona in modo adeguato, e lei ha preso via via potere in modo tirannico. Ovviamente la bambina esprime in questo modo anche un disagio che non sa controllare, non per una malattia sua, ma per un garbuglio di sentimenti e relazioni. Potrebbe servire una consulenza a voi genitori per organizzare e gestire adeguatamente le cose, forse.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.