25 mesi sospetto spettro autistico

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Egregio Dott. Benedetti,
premesso che ho sempre avuto stima e fiducia nei confronti della medicina, mi trovo oggi ad avere qualche dubbio e perplessità in merito alla valutazione ricevuta da mio figlio in questi giorni.
Il bambino è sempre stato molto precoce, ha iniziato a dire mamma e papà a 5 mesi, le prime paroline (pappa, cacca, palla, luce, nonna, nonno, zia) verso i 10 mesi, ha camminato al compimento dell'anno ed è sempre stato un bambino affettuoso e buono, ha sempre risposto al suo nome e mi ha sempre guardata dritta negli occhi.
Verso i 18 mesi abbiamo iniziato a notare i primi cambiamenti: è come se si fosse spento, non dice più le parole che diceva prima e anche mamma e papà li pronuncia male (amma e appa).
Non si gira più quando lo chiamano, a meno che non si alzi la voce, non guarda mai negli occhi, se non per frazioni di secondo.
E' completamente indifferente alle altre persone. Se suo padre sta via una settimana per lavoro, al suo rientro a casa il bambino è completamente indifferente. Stessa cosa se arrivano i nonni che vede poco per via della lontananza. Il discorso cambia nel caso in cui vada via io: mi cerca sempre e appena rientro a casa mi viene incontro gridando mammaaa (si è l'unica volta in cui lo dice bene).
Al nido va volentieri, quando vede le maestre va subito da loro, si gira verso di me, mi saluta e manda un bacino con la mano.
Non socializza particolarmente con i suoi coetanei (ma vedo che anche i suoi compagni giocano da soli), mentre con i bimbi più grandi gioca volentieri. Devo dire che anche con gli adulti interagisce abbastanza, senza però condividere il gioco, diciamo che li usa per eseguire fasi del gioco che non riesce a sostenere da solo (ad esempio se gioca con un oggetto che deve essere acceso, lui prende la mano dell'adulto e la poggia sull'interruttore del gioco).
Non formula frasi, non indica mai (mi porta sempre verso l'oggetto del suo desiderio), corre con la testa girata lateralmente, e gioca quasi esclusivamente con le macchine (le usa in maniera adeguata, ma spesso le sbatte o le usa come se fossero un aeroplano).
Circa 2 mesi fa, su indicazione della pediatra, abbiamo avuto un primo colloquio con la neuropsichiatra, che ha valutato il bambino solo in due occasioni.
La neuropsichiatra alla fine del secondo incontro ha riferito di aver riscontrato alcuni elementi preoccupanti che richiedono la necessità di sottoporre il bambino ai test sullo spettro autistico, per capire se il bambino rientra e con quale livello di gravità.
Gli elementi preoccupanti sono:
- sfarfallio mani (l'unica cosa che vedo fare spesso con le mani è incrociare le dita, o metterle in bocca quando ha sonno);
- gira su se stesso (m dispiace ma non lo ha mai fatto, lo ha fatto solo una volta durante la visita ma stava simulando il volo dell'aereo);
- ritardo del linguaggio ( è vero, dice poche parole tra cui guarda, wow, amma (mamma), appa (papà), pappa, palla, nonno, no, si, aereo, caca (macchina), basta, alzati, tutti i versi degli animali, cacca);
- mancanza di imitazione ( in realtà imita spesso sia i gesti che alcuni suoni, fa molto gioco simbolico).
Io mi rendo conto che ci sono alcune cose del bambino preoccupanti (non si gira quando lo chiamo, quasi sempre non capisce quello che gli dico, non mi guarda dritto negli occhi), ma la cosa che mi preoccupa di più è che come unica soluzione a determinati comportamenti, le famiglie vengano sempre indirizzate verso lo spettro autistico.
Mi chiedo ma è veramente l'unica strada da percorrere? Non ci possono essere altre motivazioni e pertanto altri percorsi da intraprendere?
Mi perdoni se sono stata prolissa, le invierò il questionario compilato ed un video del bambino secondo le indicazioni riportate.
Grazie in anticipo

Commenti

Sono le cose che da vario tempo sto dicendo, temo un po' vox clamans in deserto. Non occorre quindi che Le dica che le sue domande sono giuste ed essenziali, ed è proprio quello che bisogna fare visto che una diagnosi di 'spettro autistico' non dice assolutamente niente di più, come se fosse una diagnosi di possessione demoniaca ( non ci vuole molto a fare una lista di potenziali 'sintomi' da sommare fino a produrre diagnosi di quel tipo...).
Occorre cercare ad ampio raggio che cosa può aver fatto 'spegnere', come giustamente scrive, la spinta evolutiva che prima il bambino mostrava di possedere, cercando i possibili fattori sia nel bambino che intorno a lui, per trovare i possibili rimedi.
Attendo quindi questionario e filmati per dare un parere. Da subito, però, data la storia di regressione del linguaggio e rallentamento dello sviluppo, posso dire che c'è l'indicazione a fare un EEG nel sonno, poichè la sindrome di Landau-Kleffner ha questi sintomi, non è altrimenti escludibile e va eventualmente curata con farmaci specifici ( antiepilettici).

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare mamma 33 anni, papà 35 anni

età del bambino: 2 anni

problemi in gravidanza: nessuno

NASCITA
a che settimana 40+ 5
Parto: naturale, liquido tinto di meconio tipo II
alla nascita : peso 3710, altezza 51 cm, circonferenza cranica 33,8
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 8/9 a 1/5 minuti durata del ricovero in ospedale 2 giorni.

PRIMI MESI
allattamento:esclusivamente artificiale a orario o a richiesta difficoltà: nessuna ha sempre mangiato volentieri. Non sono riuscita ad allattare al seno
inizio pappine, minestrine, ecc...
svezzamento facile età 6 mesi
eventuali difficoltà nessuna
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà: nel primo anno di vita ha dormito tutta la notte senza risvegli. Dai 12 mesi ha iniziato a svegliarsi tutte le notti almeno 2/3 volte piangendo, senza riprendere subito sonno. Ultimamente dorme tutta la notte senza risvegli, solo però se dorme nel lettone con mamma e papà. Anche se in realtà non ha mai dormito con noi ma sempre da solo nella sua culla.
persone che lo accudivano: i primi 5 mesi solo la mamma, il sesto mese la nonna, il settimo mese una parente, l'ottavo mese la zia e dal nono mese al nido con la babysitter un' ora al giorno). Dai 23 mesi ho deciso di lasciare il lavoro , per cui lo accudisco da sola e continua ad andare al nido.
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? 6 mesi reazioni del bimbo? tranquillo, non sembra aver patito il distacco.

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: mangia solo alcuni cibi, non mangia formaggio cremoso, non mangia verdure a pessi e pasta in formati troppo grandi. Mangia a volte da solo, predilige carne, pesce, e verdure schiacciate. Mangia ancora il latte dal biberon la mattina e a volte la sera.
sonno : orari e modalità : durante la settimana si addormenta alle 9 o davanti ad un cartone o sul passeggino.
abitudini : nessuna in particolare
tempo video: televisione 1 ora al giorno e a volte nulla. telefonini e tablet: è totalmente disinteressato alla tecnologia

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: libero di muoversi
seduto da solo a che età: 7 mesi
primi spostamenti a che età e come: strisciando a 6 mesi, gattonando a 10 mesi
primi passi da solo: 12 mesi
capacità motorie attuali: buone, sale e scende le scale da solo ma spesso vuole la mano per sicurezza. E' un po' goffo nei movimenti
controllo sfinterico: porta il pannolino, ma quando ho provato a lasciarlo senza ha trattenuto la pipì per qualche ora. L'ha fatta appena messo di nuovo il pannolino

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi: primi sorrisi spontanei 3 mesi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo: mostra più attenzione verso gli oggetti che verso le persone. segue poco con lo sguardo
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: nei primi 18 mesi indicava
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire: non indica ma si fa capire in altro modo. Se ha fame ti porta davanti al frigo, se ha sete ti chiede l'acqua, se vuole ancora un determinato cibo ti dice quello. Si fa capire senza indicare. Quando lo costringiamo ad indicare, fa un cenno con il dito.
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo: piange poco e riusciamo a consolarlo facilmente.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: indifferenza iniziale verso le persone, invece sembra adattarsi subito al nuovo ambiente, in realtà reagisce il suo corpo con febbre e inappetenza.
modalità di accudimento: apprensivo mamma e tranquillo papà

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato: il bambino nonè abituato a vedere altri adulti, parenti, amici. Vede quasi esclusivamente mamma e papà, ma è attaccato morbosamente solo alla mamma

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: indifferente papà, piange disperato per mamma

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE:adulti: indifferenza inziaile, li cerca solo quando servono per il suo gioco. bambini: cerca di interagire con bimbi più grandi, con i piccoli mostra maggiore indifferenza, anche se è molto affettuoso e mai aggressivo.

CONDIVISIONE cerca di ottenere l'approvazione e l'applauso di tutti, ama stare al centro dell'attenzione. se non si sente considerato cerca di richiamare l'attenzione, ad esempio mettendo in bocca oggetti pericolosi.

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi: 2 mesi
prime parole: 5 mesi
due parole insieme: raramente dai 2 anni
uso del no e del sì: li usa con cognizione
frase minima (verbo e sostantivo ): no
capacità di dialogo: assente
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti: uso delle macchinine in maniera corretta, a volte le batte sul tavolo o le fa volare, i libri fa finta di leggerli, l'aereo lo fa volare, la palla la lancia o la calcia.
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , cerchi

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: lunga per le macchine, breve per tutti gli altri giochi. Mantiene l'attenzione se guarda un cartone che lo interessa o se ascolta canzoni che gradisce.
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE: non comprende spesso le richieste. Comprende solo ciò che lo interessa, ma esegue ordini semplici come butta questo nella spazzatura, prendi la tazza, posa il biberon sul tavolo, dai questo a mamma ecc..

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI: riesce a farsi comprendere senza indicare

- COMPORTAMENTO
Abbastanza tranquillo, a volte capriccioso ma dopo il rimprovero non ripete l'azione se non a distanza magari di ore o di giorni

obbedienza agli adulti: è abbastanza obbediente
reazione a divieti, frustrazioni: piange e si butta a terra, a volte batte la testa sul pavimento, ma riusciamo subito a calmarlo con una carezza
capricci, bizze: raramente capricci, mai in giro o a casa di altre persone.
paure, fissazioni: ha paura di alcune scene dei cartoni ( tipo scene con lupi o scene effettivamente a tema pauroso. Mi sembrano sempre reazioni pertinenti).

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido 9/10 mesi. Reazioni eventuali: ottimo inserimento. Alla fine del primo anno di nido (ai 19 mesi), sembra aver subito un trauma per cambio maestre e compagni di scuola. Si trattava di un mese estivo, dunque le sue maestre erano in ferie ed erano sostituite da sconosciute. Il bambino piangeva all'entrata e all'uscita lo trovavamo sempre singhiozzante. Abbiamo segnalato questo evento alla neuropsichiatra, che si è dimostrata indifferente

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare: rare. una volta ogni 3 mesi per una settimana vede i nonni e gli zii.

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi : nessuno contatti sociali: pochi.
Organizzazione familiare per l'accudimento: alle 7 sveglia, prende il latte da solo, alle 8 il papà lo accompagna al nido alle 16 la mamma lo va a prendere al nido. Dalle 16 alle 19 gioca con mamma, alle 19 torna papà che gioca con lui, alle 20 cena, alle 21 nanna.
modalità educative : mamma permissiva, papà più severo
tempo video: solo televisione 1 ora al giorno, a volte video canzoncine sul cellulare

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà: nessuno
Visite mediche, ospedale: nessuna
Eventuali esami fatti e referti: esame vista nessun problema riscontrato.

Nei filmati si vede un bel bimbone che gioca con i familiari, a correre e altri giochi prevalentemente fisici, divertendosi con loro, pronunciando vari suoni. In uno invece, fuori di casa, con una certa confusione nell'ambiente, è fermo, immobile, sospeso, fino a che non viene smosso e allora riprende a usare le macchinine che ha in mano. Sembra quasi un'assenza. Se sono episodi che si ripetono bisognerebbe fare un EEG nel sonno per escludere una forma epilettica ( piccolo male, assenze). Potrebbe anche essere una reazione emotiva di paura verso il mondo non conosciuto, fuori della famiglia. Una volta esclusa l'epilessia mi sembra che si possa aspettare l'evoluzione spontanea dei prossimi mesi, sono molti i bambini che parlano anche dopo i due anni e mezzo o tre, senza altri problemi.
Il bimbo non sembra 'spento' come dicevate, dai filmati, ma sembra più piccolo dell'età, nel comportamento, come fosse ancora un po' "nel bozzolo". Comunque non ci vedo niente di ' autistico'. Magari bisognerebbe frequentare di più il mondo esterno, oltre al nido, per fargli fare più esperienza e conoscenza.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.