Novità in arrivo per il bimbo, qualche preoccupazione

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buon pomeriggio. Il nostro bimbo ha 2 anni e 9 mesi, e fino a qualche tempo fa ha avuto atteggiamenti tipicamente di un bimbo della sua età, ovvero, da non destare alcun pensiero alle persone che lo circondano, ovvero parenti, amici, maestre dell'asilo. Socievole, molto "sveglio", parla molto bene per l'età, gioca autonomamente ma non disdegna il contatto con gli altri bimbi, anzi, capriccioso in maniera normale per un primo figlio e nipote, che inevitabilmente è un po' viziato.
Da qualche settimana però le cose sono un po' cambiate, per lui principalmente: oramai il pancione della mamma è ben evidente e l'arrivo di una sorellina è stato ampiamente compreso dal bimbo. Inoltre, da settembre ha iniziato l'asilo senza grossi problemi di ambientamento, pare. Abbiamo iniziato a notare una maggiore suscettibilità, una maggiore tendenza a capricci, al dire sempre no, al voler fare solo tutto da solo, al far trascendere il capriccio in scatti d'ira e pianto, che possono essere anche piuttosto violenti ed esacerbati (pugni, calci, urla, pianto isterico) che lo hanno reso un bimbo molto meno trattabile del solito. Inoltre, alla notte, sembra mostrare una maggiore ansia nell'approccio alla nanna (che fa ancora con noi genitori): ha ripreso ad addormentarsi con maggior fatica, si sveglia di frequente e ultimamente, abbiamo passato delle notti con risvegli traumatici con pianti disperati (qui però sembra quasi il bimbo sia una sorta di finestra del sonno, dove lui, quasi ancora addormentato, piange e farfuglia "non voglio, vai via, ho paura, ecc". Poi improvvisamente stoppa il pianto e ritorna a dormire pesantemente (salvo poi risvegliarsi anche due tre volte con pianto).
Aggiungo anche il non particolare merito di noi genitori d'aver fatto un po' di ricorso a televisione per bambini, sia tramite TV, sia tramite tablet/telefono per gestirlo in alcune fasi della giornata, sempre ovviamente sotto nostra supervisione (oltre al blocco di tutti i contenuti non adatti a bambini).
Ha sempre avuto un po' paura del buio e del "mostro, lupo, streghe", anche se ovviamente un po' ne è anche attratto. Infine ultimamente, anche se perso nei suoi giochi, ogni tanto si rende conto di essere solo nella stanza, si alza e scappa cercando la mamma o il papà.
Ora, non avendo alcuna esperienza in merito e senza voler per forza sollevare un caso, mi sono rivolto a voi per una prima "chiacchierata".
Quello che più mi dispiace e mi colpisce, sono alcune delle sue frasi che prese in un contesto prive di "preoccupazione" ci fanno ridere, ma cominciando a dare un po' di peso a questi atteggiamenti, riflettono -forse- un po' di disagio che il bimbo vive. Frasi come "come faccio ora senza il mio papà" dette con scoramento, quando mi reco al lavoro; "sono confuso"; "non ho idee"; "ho la testa vuota"; "sono molto arrabbiato" sono solo alcune delle frasi meno da "bimbo".

Comunque un cambio nei comportamenti è stato notato, quindi meglio non sottovalutare alcuna situazione.
Grazie del riscontro

Commenti

Giustamente vi occupate delle manifestazioni del bimbo di fronte alla novità in arrivo, e che novità!
Indubbiamente il bimbo sembra presentire che è in arrivo un cataclisma che cambierà completamente il suo mondo ed è comprensibilmente preoccupato e in ansia. Sente che la mamma sarà occupata quasi completamente, non solo fisicamente come già si vede, col pancione, e giustamente si domanda come farà quando il padre andrà a lavorare. Nella 'barca' cambierà tutto, il peso complessivo, la disposizione, gli equilibri. Insomma il mondo che conosceva verrà stravolto e il suo equilibrio, anche, anzi lo è già. E' confuso e arrabbiato.
Direi che lo esprime anche a parole in modo molto maturo, oltre che nel comportamento e nell'essere diventato intrattabile. La sua ansia si manifesta nella notte con episodi di parziale risveglio agitato, chiamati 'paure notturne' (pavor nocturnus nel latino medico), che sono frequenti a questa età e in sè non richiedono altro che non quanto sembrate già fare.
E' un grande cambiamento per il bambino, in più ha appena digerito forse non ancora del tutto l'andata all'asilo, altro grande cambiamento.
Ma così è la vita, fatta appunto di cambiamenti che richiedono nuovi equilibri, che si raggiungono attraverso crisi più o meno evidenti degli equilibri precedenti.
In sè sembrerebbe tutto fisiologico e 'normale', ma ovviamente l'ambiente intorno può aiutarlo a affrontare e sopportare meglio il cambiamento e a trovare nuove coordinate per la sua vita che continua. Sarà necessario avere molta pazienza e attenzione e abituarsi, da parte dei genitori, ad avere il posto per tutt'e due i bimbi, senza trascurare nessuno dei due, senza sottovalutare le cose e senza drammatizzarle, ma 'resistendo' e cercando di tenere ben salda la guida della 'barca' familiare.

Una bimba che conosco, in condizioni simili ma più piccola ,per un periodo ripeteva spesso, fra sè e a chi era vicino, la nuova composizione familiare, la mamma, il babbo, lei, "il mimmi", aggiungendoci anche le persone della famiglia allargata, nonni, zii, come a rassicurarsi che la barca era abbastanza solida per sopportare l'arrivo di una persona in più. Anche se all'inizio il primo gesto a vederla era stato aggressivo, e anche dopo non aveva fatto mancare atti e reazioni che evidenziavano i suoi sentimenti e le sue paure.
D'altronde la storia dell'umanità ha a che fare con questi sentimenti fin dall'inizio, e non è sicuramente facile gestirli.
Pensarci e non trascurarli e pensare a come affrontarli da parte dei genitori è sicuramente un buon inizio.
In bocca al lupo!

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.