Aggiornamento

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno! Sono la mamma di un bimbo che attualmente ha 4 anni e 11 mesi. Ho scritto diverse volte sul vecchio sito ed ora vorrei aggiornarla sulla sua situazione. Mi sembra doveroso anche per chi ha casi simili e vuole capire l’evoluzione.
Non so se attraverso il mio nome utente lei possa visionare i miei post e le sue consulenze on line sull'altro portale comunque io volevo dirle che il percorso di mio figlio procede lentamente ma procede...
Abbiamo tolto il pannolino di giorno e ultimamente fa la pipì e la cacca da solo nel water in tutta autonomia, si abbassa i pantaloni e le mutandine, la fa e poi si pulisce e scarica e, cosa simpatica, mi dice di andare via perché vuole fare da solo...poi quando ha fatto tutto mi chiama perché vuole essere lodato!
Attualmente fa 1 ora di logopedia e 1 ora di psicomotricità a settimana in un centro della nostra città (siamo al secondo ciclo di 70 ore).
Tutto sembrerebbe andare bene però qualcosa mi turba: aveva solo 18 mesi quando siamo andati al Bambin Gesù dove lo hanno sottoposto per un ritardo nel camminare a una serie di esami compresa una RMN alla testa e alla fine lo hanno dimesso con una richiesta di sostegno per l’asilo e di terapia logopedia e psicomotoria con diagnosi di ritardo delle tappe evolutive. Il bimbo ha superato con i suoi tempi tutte le difficoltà della crescita. Ad oggi da un punto di vista motorio non è eccezionale ma nemmeno pessimo nel senso che corre anche se spesso cade, sale e scende le scale da solo, salta seppur con timore, lancia e prende la palla in modo preciso, ha una passione per il palleggio (ne abbiamo contati ben 70 una volta!) e il canestro (a distanza fa spesso centro pur essendo molto miope e portando gli occhiali).
Con la manualità fine invece penso ci sia ancora da fare in quanto non impugna ancora bene la matita, lo fa con indice, medio e pollice, e non colora nei margini, spesso esce fuori. Non taglia con la forbice.
NON DISEGNA NULLA! Solo scarabocchi!!!Perchè?
Ciononostante se c’è da prendere un oggetto piccolo a pinza riesce bene, anche con la forchetta, svita il tappo della bottiglia, clicca con precisione sul tablet anche cose molto piccole con l’indice…
La maestra dell’asilo privato, dove frequenta l’ultimo anno, si lamenta che non sta mai seduto ma che passa tutta la mattinata attaccato a lei…non lavora autonomamente ma solo se c’è lei vicina che lo “assiste” e gli dice quello che deve fare…
Quando ho riferito questo alla psicomotricista lei mi ha chiesto se il piccolo avesse il sostegno e quando io ho risposto di no lei sorpresa mi ha detto che lui ne ha bisogno e che lei pensava lo avesse!!!Mi ha chiesto il perché non avessimo chiesto il sostegno ed io ho detto che io e mio marito siamo contrari perché servirebbe solo a dare un’etichetta al bambino e che lui se la cava da solo benissimo e che secondo noi non ne ha bisogno ma che deve solo maturare un po’, crescere con i suoi tempi…Non le nascondo che mi ha fatta sentire molto in colpa. Poi io ho chiesto dove riscontrasse difficoltà mio figlio e lì ho capito che sparava a zero perché mi risponde che ha difficoltà nel lanciare mirata la palla e acchiapparla al volo (le due cose che sa fare egregiamente!!!!). Lì per me ha perso di credibilità…
Il problema è che fine mese terminerà il secondo ciclo di terapia e noi non siamo convinti di voler ricominciare un altro ciclo visto che secondo noi i progressi che ha fatto mio figlio sono da imputare all’asilo che secondo noi fa un lavoro grandioso. L’autonomia nel bagno per es. è merito loro come anche il mangiare da solo, mettere la cannuccia nel succo ecc. le cose della vita quotidiana per intenderci. Da considerare che lui sta lì dalle 8 del mattino alle 18,30 del pomeriggio tranne il lunedì e il venerdì che a causa della terapia esce alle 16,30.
Quello in cui io lo vedo indietro rispetto ai coetanei è il linguaggio. Lui dice tutto con ottima pronuncia ma si limita alle frasette funzionali, a comunicare. Lui non racconta ma non per carattere (è molto espansivo con tutti) ma proprio perché è frenato, bloccato, non saprei nemmeno io…il suo parlare non è fluido, non è articolato. Ha chiaramente delle difficoltà di espressione. Nessuna subordinata, nessun collegamento, nessuna storia. Solo comunicazioni di servizio. Secondo me non riesce a elaborare un discorso più complesso.
I suoi amichetti raccontano anche cosa fanno all’asilo, cosa hanno mangiato ecc. lui nulla di tutto ciò.
Perché non si sblocca la situazione? Sono preoccupata soprattutto in vista dell’anno prossimo quando andrà a scuola…Come farà? Le maestre subito noteranno questa cosa…Il fatto che non sta seduto, la mancanza di attenzione…Cosa devo fare? E’ possibile che quella sofferenza che ha avuto alla nascita di cui vi è un esito nella RMN possa aver influito a tal punto sull’aspetto linguistico? Il problema, non so se ricorda, era al corpo calloso, Io non so se può dipendere da questo…e soprattutto se la situazione rientrerà o no…
Inoltre, ha una fissazione che lo accompagna ormai da anni…una canzoncina con il video su youtube che lui vedrebbe anche 100 volte in un giorno e che chiede a tutte le persone che incontra. Se qualcuno gli chiede come si chiama lui risponde dicendo il titolo di questa canzone sperando che gliela facciano vedere sul cellulare. E’ possibile? Ha avuto altre fissazioni nel tempo (ruote passeggino) che sono andate via da sole ma questa è proprio dura da vincere!
Altra cosa veramente strana: lui non guarda nessun tipo di cartone, non li segue proprio. Ho provato a proporglieli in tutte le salse ma nulla! Gli altri bimbi li guardano accaniti, lui no.
E’ interessato solo dai video e canzoncine dello Zecchino che conosce a memoria anche a livello di posizione nel disco.
A proposito di memoria, la sua è ottima. La maestra lo loda sempre per questo. Poesie e filastrocche per lui sono una passeggiata.
Giochi: passa da un gioco all’altro da un secondo a un altro. Mi chiede il puzzle, lo butta a terra e poi mi chiede un altro gioco. Io gli dico che prima bisogna raccogliere tutto e che poi gli darò l’altro ma lui si innervosisce e butta tutto all’aria. A volte le prende anche, ma nulla. Con ciò voglio dire che non è viziato anzi…
Cosa devo fare? Vorrei un consiglio. Opero nella scuola e le dico che ne vedo veramente di tutti i colori e poi, sinceramente, non credo nel sostegno perché è solo un modo, in molti casi, per le insegnanti di scaricarsi da fatiche che potrebbero benissimo affrontare sole. Senza voler esprimere le mie idee sulla formazione degli insegnanti di sostegno che nella maggior parte dei casi lo sono per ripiego visto che non sono riusciti a insegnare nella propria classe di concorso.
A livello comportamentale anche c’è qualche difficoltà legata al suo carattere nervoso, non accetta i no, non aspetta nemmeno un attimo quando vuole una cosa, se gli nego il tablet a casa (la sera due ore e i week-end) comincia a picchiarmi calci, pugni, schiaffi a raffica e se mi avvicino anche testate. Si butta terra e batte i piedi piangendo e gridando come un ossesso e può continuare anche dieci/venti minuti. Se lo ignoro alla fine viene e dice: “Mamma, mi sono calmato!” e ritorna in sé salvo poi riesplodere al primo no…
Con lui non si va al ristorante, non si va al supermercato, non si va a fare una passeggiata, si rimane a casa per timore di doverlo gestire per strada con tutta quella gente che non sa e giudica…
Sonno: dorme come una pietra almeno dieci ore a notte da solo nel suo lettino.
Mio marito sminuisce sempre il tutto dicendo che il bimbo maturerà e che con i suoi tempi supererà tutte le tappe…che dobbiamo avere pazienza. Lui porta a terapia il bimbo per me ma pensa che non ce ne sia bisogno…Ma io dico: se un ospedale accreditato e famoso ci ha detto da tempo che bisogna intervenire che fai? Puoi ignorare?
Se vuole posso inviarle anche qualche video chiarificatore. Grazie di tutto come sempre. Scusi per la lunghezza del post. Lei è il rifugio quando sono giù, quando non so con chi parlare…

Commenti

Grazie mille per il tempo che vorrà dedicare a leggere il mio post.

(il consulto prosegue da questi precedenti )
Sì, mi invii qualche video, meglio se con youtube. La mia impressione è che ci sia un ritardo nella sfera simbolica -linguistica, che riguarda anche il disegnare, il gioco simbolico e l'uso del linguaggio, che pur ha imparato a livello di elementi. Può darsi che sia collegato con quanto segnalato nella RMN, di cui non è facile capire la causa, visto che non ci sono notizie di sofferenza alla nascita, e non mi sembra imputabile al modetso trauma cranico nel secondo anno. Si può pensare a una difficoltà di apprendimento che ha ritardato il suo sviluppo, sia motorio che simbolico.linguistico. Mostra una difficoltà alla frustrazione con reazioni comportamentali negative: magari bisogna essere più elastici nelle richieste. Ad esempio rimettere a posto non dopo ogni gioco, ma a fine 'sessione, diciamo, altrimenti per lui forse è troppo frustrante. Forse anche nel comportamento è bene non essere rigidi e cercare di contenerne le intemperanze in modo elastico.
La questione del sostegno si porrà alle elementari, se non migliora la capacità di apprendimento e il comportamento. In tal caso forse il sostegno potrà essere utile, pure con le riserve che Lei stessa segnala, conoscendo la situazione delle scuole. Occorrerà una certificazione secondo la Legge 104/92, per cui dovrà avere delle relazioni sul livello intellettivo e potrà essere utile la Risonanza.
Bisognerà decidere nei prossimi mesi, entro Febbraio, penso.
Bisognerà andare avanti con giudizio, con pazienza e resistenza e buon senso, per fare in modo che il bimbo faccia le esperienze migliori possibili e continui il suo sviluppo e l'apprendimento. L'importante è andare avanti, i tempi lo sono meno, e lui in fondo è andato avanti, pur mantenendo un certo ritardo. Segno che non avete sbagliato, finora, probabilmente. Più che psicomotricità ora sarebbe forse il caso di trovare una logopedista, anche per un aiuto nell'apprendimento, di cui si occupano le logopediste, appunto, in genere.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.