Aggiornamento bambino con ritardo di linguaggio

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera dottore,
Le scrivo sul nuovo sito dopo aver creato un nuovo profilo (con stesso ID) per aggiornarla sulla situazione di nostro figlio.
Ora ha 4 anni e 2 mesi e ha fatto ulteriori progressi anche se con il linguaggio siamo ancora indietro.
Non è ancora in grado di raccontare. Risponde spesso alle domande ma ad alcune, più articolate, no. Probabilmente perchè non è ancora in grado di comprenderle.
Riepilogando, quindi gli aspetti positivi sono: vocabolario ormai molto ampio, costruzioni di frasi e ripetizione di piccoli discorsi che ascolta da noi o dalla televisione; uso ormai da molto tempo del sì e del no in maniera appropriata; fa piccole richieste, formulando la domanda, esclusivamente per soddisfare un suo bisogno; è arrivato finalmente il fatidico sblocco con il cibo (non so se ricorda ma si opponeva fortemente ad ogni novità sul cibo, volendo esclusivamente pochi alimenti, ora invece assaggia tutto o quasi e se non gradisce dice "basta"); abbiamo eliminato definitivamente il pannolino la notte (in questo è stato molto bravo); esegue piccole consegne un pò più complesse rispetto a prima (per esempio "per favore vai in bagno, prendi il vasino e spegni la luce?").
Gli aspetti negativi invece sono questi: fa ancora molta confusione con i pronomi, soprattutto "io" e "tu", stessa cosa con la coniugazione dei verbi in prima e seconda persona (mi dicono essere un sintomo tipico dello spettro autistico!); spesso prima di rispondere ad una domanda, ripete la domanda stessa (ecolalia? Altra caratteristica dello spettro autistico...) noto negli ultimi tempi che questa ecolalia si è un pò affievolita ma ancora c'è; ha spesso momenti di nervosismo quando riceve dei no da parte nostra che sfociano in urli e rabbia, solitamente dura poco ma mi piacerebbe non lo facesse più (la novità degli ultimi giorni è che dopo aver sfogato la rabbia viene da me e mi dice "scusa mamma" e questo è un bene).
Nel complesso insomma mi sembra stia evolvendo bene. Io sono piuttosto tranquilla, mio marito meno, soprattutto perchè ci arrivano un pò di "frecciatine" dalle maestre d'asilo.
L'anno scorso, nonostante le pressioni, abbiamo rifiutato di mettergli il sostegno, perchè non ritenevamo ne avesse bisogno.
Le maestre stesse ci hanno sempre detto che ha un buon comportamento e lamentavano solamente che voleva spesso stare in braccio o che faticava un pò ad interrompere un'attività che gradiva per fare altro. Per il resto tutto bene.
Anche quest'anno sembra andare tutto bene dal punto di vista del comportamento, è un bambino ubbifdiente ed ordinato ma temo torneranno alla carica. Vedo sguardi indagatori soprattutto da parte di un'insegnante che fa sostegno ad un altro bambino e so che è una sostenitrice accanita delle osservazioni precoci sui segnali di autismo.
E' una scuola materna molto affollata e credo che l'insegnante in più faccia loro comodo, non tanto per seguire mio figlio ma per dare una mano a loro.
Cosa ne pensa della situazione attuale? Magari sarebbe opportuno spostarlo in un asilo con pochi bambini? O è meglio di no visto che lui va sempre molto volentieri alla materna e non mi ha mai dato alcun problema di adattamento?
Grazie in anticipo per la sua risposta

Commenti

I precedenti consulti a questo link: http://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=blog/3706

Purtroppo di questi tempi il fantasma dell'autismo aleggia in ogni dove, e bambini con qualche ritardo ne vengono spesso catturati dalla famosa 'rete' di specialisti educatori insegnanti ecc che prende tutti i pesci, senza distinguerli, e rischia di spopolare il mare...
Come ho sempre detto direi da tutta la storia e dai filmati visti, e dall'osservazione via skype, che vostro figlio ha solo un ritardo del linguaggio, in via di maturazione, per cui ancora non è "in orario" come da tempi previsti sulle tabelle. Il concetto di sintomi di spettro autistico è a mio avviso sbagliato, come dire che un colpo di tosse è sintomo di spettro polmonitico. Fareste una radiografia ad ogni colpo di tosse?...
Lasciate crescere il bimbo con i suoi tempi, senza badare a 'sintomi' fasulli e cercate di resistere alle frecciate e anche alle possibili cannonate di maestre e quant'altri.
Se credete possiamo anche rivederci su skype, il bambino la prima volta è andato molto bene.
PS cambiare asilo è sempre un trauma, piccolo o grande. Se non necessario lo eviterei, tanto poi anche in altre scuole non si sa che si trova

La ringrazio dottore per la Sua rapida risposta.
Cercheremo di seguire i suoi consigli e non badare troppo alle lenti di ingrandimento degli addetti ai lavori su di lui.
Io vedo che è un bambino che si adatta a tutto e a tutti. Nessun problema di inserimento all'asilo, anzi. Ha partecipato alle varie attività senza problemi. E' carente però nel disegno, ha fatto un omino scarsamente riconoscibile solo una volta, e preferisce colorare, ma penso che anche questo passaggio arriverà.
Ama le novità e non ha nessun problema a cambiare routine, non ha comportamenti anormali, stereotipie o manie, niente di tutto questo.
Vedo solo un linguaggio ancora da bambino piccolo ed in generale sembra essere un bambino più piccolo della sua età.
Secondo lei il fatto che sia anche minutino fisicamente può influire anche sul ritardo di linguaggio?
Riguardo a vederci via Skype, ne parlerò con mio marito poi le faccio sapere.
Nel frattempo le va bene se in questi giorni le mando qualche filmato attuale per mostrarle situazioni di gioco e familiari abituali?
Grazie di nuovo

Attendo i filmati

Buongiorno Dottore. Mi scuso se non mi sono più fatta sentire e non le ho ancora inviato i filmati più recenti (ho qualche difficoltà tecnica che spero risolverò a breve).
Nel frattempo le volevo dire che abbiamo fatto una valutazione logopedica da un'altra logopedista che in sostanza dice che il bambino presenta alcuni tratti autistici (ecolalia e confusione fra i pronomi nonchè anche sguardo un pò "sfuggente"). Nella valutazione però viene anche sottolineato il fatto che il bambino presenta molti punti di forza, una comprensione adeguata, un gioco ben strutturato, nessuna mania nè stereotipia anche se preferisce il gioco in solitaria.
La logopedista ci ha inoltre consigliato di consultare un'altra neuropsichiatra infantile di sua conoscenza per avere un altro parere, visto anche che con la prima non ci eravamo trovati molto bene. Abbiamo seguito il consiglio e siamo andati da lei. In questo primo incontro ha più che altro parlato con noi e ci ha proposto di fare una valutazione cognitiva del bambino in due sedute che abbiamo già in programma, visto che precedentemente ci si era limitati all'ados ma un'osservazione diretta vera e propria con valutazione cognitiva non era mai stata fatta. Questa nuova neuropsichiatra, a prima vista, mi sembra più "elastica" in quanto ci ha già detto che, per esempio, l'ecolalia può essere tutto o niente, nel senso che un bambino che presenta ecolalia non è per forza un bambino autistico. Spero vivamente che sia più obiettiva della prima dottoressa.
Le volevo chiedere, in attesa dei filmati, questa valutazione cognitiva del bambino che andremo a fare, in cosa consisterà esattamente? Che cosa dobbiamo aspettarci?
Grazie

Diffido molto di tutte queste cose, specialmente dell'intervento di tante figure diverse... La valutazione cognitiva sarà solo un altro tipo di test, col rischio che poi valutino i test e non il bambino. Tutto quello che possono dirvi in conclusione come diagnosi e prognosi ha poco senso perchè è basato su dati privi di reale valore.
Il mio consiglio è di guardare al bambino con i vostri occhi e pensare con la vostra testa e cercare di avere buon senso per lasciarlo andare avanti nel miglior modo possibile affrontando le eventuali difficoltà man mano che si presentano.

Se obiettivamente guardo al bambino con i miei occhi vedo che in un anno ha fatto moltissimi progressi ma è ancora molto indietro.
Se lo confronto con gli altri bambini della sua età c'è un'enorme differenza di linguaggio ma anche di sviluppo relazionale.
Preferisce il gioco da solo, col fratello ora gioca di più ma con i bambini dell'asilo no.
Altra difficoltà, non sempre capisce ciò che gli dico o forse non ha voglia di rispondermi a volte. Capita per esempio che a volte gli chieda "come stai?" e mi risponda col suo nome.
La maggior parte delle volte risponde in modo corretto ma a volte no.
L'ecolalia notiamo sia presente soprattutto in momenti di tensione o nervosismo, a casa nella routine quotidiana si è molto ridotta.
Le difficoltà principali che notiamo adesso sono: grande difficoltà ad accettare i divieti (urla e si arrabbia), nervosismo quando non riesce a fare qualcosa.
A volte mi chiede delle cose sottovoce e con titubanza perchè capisco che teme gli risponda di no e per lui è un pò una sofferenza.
Nei momenti di crisi di grande rabbia (sono rari per fortuna) ha cominciato anche a darmi piccole botte e a volte anche schiaffi.
Noi non concediamo, quando è no è no però è piuttosto testardo.
Come si può gestire al meglio questi momenti.
All'asilo lamentano soprattutto questo che a volte piange e urla per frustrazione o perchè non ha voglia di fare qualcosa, anche se mi dicono non essere una cosa frequente.
Mi chiedono anche consigli...cosa posso rispondere?

Non ci sono 'ricette' per affrontare i vari momenti, in qualsiasi bambino. Bisogna cercare di capirlo e di trovare il modo migliore di fargli accettare le cose a lui sgradite, se è necessario. Il rischio è che si crei un circolo vizioso in cui il bambino non viene capito nelle sue esigenze e si arrabbia e si oppone alle richieste ambientali con bizze e rifiuti. Non c'entrano diagnosi e terapie. Bisogna capire il bambino nei vari momenti e rassicurarlo, perchè la rabbia è sempre legata alla paura. Non è detto che sia facile. Pazienza e resistenza sono gli strumenti migliori, e la volontà di capirlo.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.