Bimbo di quasi tre anni con ritardo nel linguaggio

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno dottore sono la mamma di un bambino che compirà tre anni alla fine di dicembre.Ha ritardo nel linguaggio: non pronuncia nessuna parola a parte, in qualche occasione, si o no e suoni onomatopeici indicanti la macchina (brum) o il mangiare
(am) e poco altro. A volte ripete alcune semplici parole al momento in cui le diciamo ( per esempio papà o aglia per indicare dolore) ma poi non le dice autonomamente in modo funzionale quando ce ne sarebbe l'occasione.Le indico nel questionario tutte le notizie sul suo sviluppo e sui primi mesi,comunque dal punto di vista motorio non ha problemi.
Noto invece dei problemi nello sviluppo psichico: oltre al linguaggio assente mi sembra abbastanza indietro rispetto agli altri bambini. Mi sembra che giochi in maniera funzionale con i giochi e conosce la funzione di molti oggetti ( le indico notizie più precise nel questionario).
La nonna ha un soprammobile a forma di piccola sediolina con cui lui spesso gioca... giorni fa era vicino al mobile dove e possiata la sediolina: mia madre gli ha detto “ hai visto la sediolina?” mio figlio l'ha presa e si è seduto sopra. Gli piace molto la musica lo tranquillizza.
Anche se non parla si fa capire benissino: se vuole qualcosa mi prende per mano e mi porta verso il mobile dove tengo ad esempio i biscotti; se vuole che riempi il suo bicchiere di acqua mi porta la bottiglia, se vuole che gli pulisca il naso prende un fazzoletto e me lo porge, se siamo a casa di qualcuno e vuole tornare a casa va a prendere il giubbotto e lo porta a me o mio marito e si dirige verso la macchina facendo segno di aprire. Non gli piace molto il disegno : fa qualche scarabocchio per un minuto e poi abbandona.
Scherza molto con mio marito che gli fa fare soprattutto giochi fisici: lo prende in braccio e lo fa girare tipo giostra o lo butta sul letto: in quest'ultimo gioco mio marito tenendolo in braccio gli dice uno, due e tre e mio figlio al tre si lascia andare sul letto ridendo. Gli piacciono i cani, ne è incuriosito , si avvicina e li accarezza con delicatezza.
E' molto affettuoso: mi abbraccia, cerca il contatto è molto allegro, ride e sembra sereno.
Non è andato al nido per la questione covid e non abbiamo frequentato molte persone o bimbi sempre per il problema covid.
Con gli adulti soprattutto è molto socievole, anche se non li conosce in breve tempo gioca e ride con loro se gli danno spago. Con i bimbi, da quello che ho potuto vedere, è un po' diffidente: ad esempio giorni fa abbiamo passato la giornata con i miei cognati ed i loro figli di sei e due anni e mezzo; per un bel po' di tempo è stato un po' per conto suo giocando da solo... alla fine si è sciolto ed ha giocato un po' con loro.Alcune volte, invece cerca gli altri bimbi fin da subito, li vuole abbracciare, ma forse nella relazione è bloccato dal suo problema di linguaggio.
Sta tutto il giorno ad emettere suoni, sillabe ( fa fa- da da-te te etc) o strilletti e a parlottare tra se e se o anche verso di noi, qualche volta ripete delle parole ma spesso fuori contesto ( ad esempio dal nulla dice tic toc).Per quanto concerne la comprensione credo che comprenda qualcosa ma non tutto.
Rispetto a due o tre mesi fa molte volte si gira se chiamato ( non sempre), prima era un evento raro.C'è da dire che ha un carattere abbastanza ostinato anche se io oramai so come prenderlo.
In ogni caso rispetto a qualche mese fa lo vedo più comunicativo e mi sembra aver fatto alcuni piccoli progressi (anche se non nel linguaggio).A settembre ( quando il bimbo aveva 2 anni e 8 mesi) preoccupata del suo ritardo nel linguaggio mi sono rivolta al pediatra il quale mi ha consigliato di contattare una logopedista escludendo, però, la visita dal neuropsichiatra poiché il bambino aveva avuto, per il resto, le tappe della crescita giuste.
Ho consultato una logopedista ( che riceve nello studio del pediatra) che ha effettivamente riscontrato un grave ritardo nel linguaggio nonché un deficit di attenzione e mi ha consigliato una visita neuropsichiatrica. Io e mio marito ci siamo opposti a ciò pensando che “etichettare” il bimbo sin da così piccolo fosse un errore e supportati in questa decisione dai miei genitori, medici ospedalieri per 40 anni, ora in pensione. Abbiamo sentito di nuovo il pediatra che ci ha detto di fare logopedia e psicomotricità per sei mesi e vedere come va. Mio figlio, dunque, dal mese di ottobre vede una psicomotricista e una logopedista una volta a settimana.Subito dopo la nostra decisione , per così dire d'impeto, di evitare almeno per ora la visita dal neuropsichiatra mi sono imbattuta per caso nel suo sito: abbiamo letto il suo libro “la bolla dell'autismo” e sono stata ancora più soddisfatta della decisione presa, leggendo il suo pensiero e della tendenza, che non credevo così dilagante, a diagnosticare autismo o altre malattie a bimbi piccoli in base a linee guida per lo meno discutibili. Nel frattempo, a settembre, mio figlio ha iniziato l'asilo ( non ha frequentato il nido per il problema covid) e , dopo una prima resistenza mi sembra che vada con piacere non piange mai né all'entrata né all'uscita.
Nel frattempo la logopedista è tornata all'attacco con la questione della visita neuropsichiatrica, sostenedo di averne bisogno per impostare al meglio la terapia (nonostante ciò che aveva con sigliato il pediatra). Per il momento ho tergiversato e sta continuando con la psicomotricità e la logopedia ma credo che a breve torneranno all'attacco e, forse, potrebbero rifiutarsi di continuare in mancanza di una vsita specialistica.
Nel frattempo anche le maestre hanno voluto parlarmi dicendo che il bambino non interagisce con gli altri, non partecipa a nessuna attività che sta da solo a giocare, che fa i suoi strilletti e vaga per la stanza ( quest'ultima cosa la fa ogni tanto a casa quando è annoiato).
Mi hanno detto che non sta a loro fare diagnosi o proporre terapie ma che non possono strare sempre accanto a lui... che non possono rallentare gli altri.
Mi sembra un po' assurdo parlare di “rallentamento” degli altri o del programma con bimbi di tre anni o anche meno e mi sembra, come credo di aver capito pensa anche lei, che ormai anche i programmi per la scuola dell'infanzia sono infarciti di abilità da raggiunge, cose da imparare in una corsa continua verso la perfezione a cui, purtroppo, sono sottoposti i bimbi fin dalle fasce.
Credo, insomma, che , come si suol dire, si stava meglio quando si stava peggio, quando i bimbi erano considerati solo bambini .
Anche se velatamente credo che le maestre volessero proporre una maestra di sostegno ( che , sinceramente io non voglio perchè non ne vedo la necessità al primo anno della scuola dell'infanzia)
Io ho evitato di parlare delle terapie che fa e del suo percorso ( facendo tesoro di quanto da lei più volte detto sul mantenere la privacy dei nostri figli) mi sono limitata a dire che ho parlato con il pediatra, che il bimbo è un po' in ritardo e che deve crescere.
Per quanto concerne ciò che ho notato io nel rapporto con gli altri bimbi devo dire a volte è un po' diffidente , a volte che li cerca... li abbraccia mi sembra che voglia interagire ma forse è bloccato dal suo problema di linguaggio.
Fuori dalla scuola una mamma che non conoscevo mi ha fermato per dirmi che la figlia parla sempre di mio figlio, che gioca sempre con lui che è letteralmente impazzita per lui... per questo ciò che hanno detto le maestre almeno per quanto riguarda l'interazione con gli altri bambini mi sembra un po' strano.
La psicomotricista ha notato dei miglioramenti nell'attenzione rispetto alle prime sedute : sta seduto sulla sedia e con attenzione sceglie i giusti pezzi di puzzle di legno enche se non li ha mai visti
Insomma dottore sono molto molto preoccupata! Non vorrei cadere nel tunnel dell'autismo e vorrei attendere un po' di tempo per vedere l'evolversi degli eventi per vedere come vanno le cose e restando un po' scettica sulla validità di queste terapie (logopedia, psicomotricità e quant'altro).....nello stesso tempo non vorrei , con il mio immobilismo , nuocere a mio figlio.
Mio marito pensa che oggi ci siano troppe pretese nei confronti dei bimbi, che ognuno ha i suoi tempi, e propone di continuare con le terapie di psicomotricità e logopedia finchè non daranno l'aut aut per la visita dal neuropsichiatra, a quel punto propone di interrompere e di rivalutare le cose tra qualche mese.
Davvero non so cosa fare! Sono nello sconforto più totale! Non sono mai stata diffidente nei confronti dei medici poiché come ho detto i miei sono medici ed ho avuto sempre fiducia nella classe medica.
Leggere il suo sito, nonché il sentire alcuna esperienze di amici e parenti, mi ha però aperto gli occhi sul modo in cui la scuola, la maggior parte dei neuropsichiatri e i terapisti vedono i bimbi al giorno d'oggi: come dei numeri in una tabella, pronti a etichettare o a trovare disabilità a tantissimi bimbi ( se non alla maggior parte).
D'altra parte sono cosciente che mio figlio è indietro rispetto agli altri e non vorrei nuocergli .
Credo, d'altronde, che uno psichiatra che segua il trend oggi imperante ci metta cinqe minuti a dichiarare mio figlio autistico forse anche a causa di suoi comportamenti particolari ( ad esempio a volte sbatte le porte o corre lungo i muri guardando di sbieco).
Con mio marito avevamo anche pensato di cambiare asilo e di sceglierne uno con meno bambini ( in quello attuale ce ne sono circa 25) dove magari le maestre possano dedicarsi più a mio figlio. Ho paura che le maestre abbandonino mio figlio a se stesso anche considerando il comportamento un po' discutibile già durante l'inserimento (durato tre giorni e senza la presenza dei genitori).Mio figlio ed un altro bambino non ne volevano sapere di staccarsi dalla mamma e di entrare; le maestre hanno chiuso la porta della scuola lasciando me ed un altra mamma fuori con i piccoli, non cercando di invogliarli in nessun modo ad entrare e dicendo che se piangevano disperati avrebbero “contagiato gli altri che dentro si stavano calmando”.Mi sono molto arrabbiata ed ho preteso l'intervento del dirigente... solo dopo il suo intervento li hanno fatti entrare.
Questi episodi hanno in parte minato la fiducia nelle maestre.... mi sembra che cerchino la classe perfetta e le “cose facili”. Non so come mio figlio possa prenderla... cmq per il momento mi sembra che abbia dimostrato un buono spirito di adattamento poiché , dopo pochi giorni dall'inizio della scuola a non essendo mai stato con persone estranee né con altri bambini, è andato contento e senza piangere.
Non so , però se possa essere la scelta giiusta o se potrebbe comportare una regressione nel bambino.
Lei che mi consiglia? . Davvero non so che fare ogni scelta mi sembra quella sbagliata. Le invio il questionario e alcuni video. Mi scuso per la lunghezza ma volevo dare un quadro dettagliato.
Grazie.

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QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare: padre, madre e bimbo ; età dei componenti  padre 36, madre 36, bimbo 35 mesi; altre notizie ( bilinguismo, immigrazione interna o dall'estero, ecc.) no
età del bambino/a (data di nascita) 27.12.2018
problemi in gravidanza gravidanza fisiologica
NASCITA
a che settimana 40+ 6 - Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) naturale
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica Kg 3,980- 53 cm – circonf. Cranica 35
(eventuali curve di accrescimento epoche successive) Sempre perfettamente nella norma
indice di Apgar: 1' - 9 ./ 5’ -9 . durata del ricovero in ospedale 3 giorni
PRIMI MESI
allattamento: materno ……. artificiale ……… a orario o a richiesta... difficoltà...-Allattamento naturale a richiesta. Piccola difficoltà nei primi giorni ma poi è andato bene
inizio pappine, minestrine, ecc...- Inizio a 6 mesi con creme varie e poi pastina. Nessuna difficoltà, il bimbo ha sempre mangiato con appetito e non è mai stato diffidente nei confronti del cibo
svezzamento definitivo (cioè DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età ……… facile ... difficile ....eventuali difficoltà.... -Purtroppo ancora si attacca al seno per addormentarsi.
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà... Ritmo direi regolare. Nei primissimi mesi dormiva regolarmente, si addormenta facilmente, fino a 15-18 mesi faceva un pisolino la mattina ed uno il pomeriggio, ora solo pomeriggio
persone che lo accudivano...nei primi mesi essenzialmente la mamma con l'aiuto della nonna
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? Intorno ai 4 mesi ma part time e non tutti giorni. Successivamente al compimento del 1 anno di età ho iniziato a lavorare a tempo pieno (36 ore settimanali) A partire dai 14 mesi e fino ai 18 del bimbo, a causa del covid, ho lavorato totalmente in smart working da casa e quindi il bimbo stava con me e mi aiutava la nonna. Successivamente ho ripreso a lavorare ma recandomi in ufficio solo 2 o 3 volte la settimana.
persona sostitutiva ( nonni, babysitter,...)? Nonni materni reazioni del bimbo? Ci è sempre stato volentieri
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: Mangia più o meno tutto e da solo senza problemi.
sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc)- piuttosto regolare, dorme il pomeriggio ( circa 2 ore o anche di più) e la sera va a letto intorno alle 22.30-23 e si sveglia tra le 7 e le 7.30- Dorme nel lettone con me e per addormentarsi di solito ha bisogno del seno.
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) Mai preso ciuccio o biberon né oggetti particolari.
tempo video: televisione, telefonini, tablet circa 1-2 ore al giorno (alcuni giorni niente o molto poco)
- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: (in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.) : in genere sul tappeto e comunque libero di muoversi
seduto da solo a che età 5-6 mesi
primi spostamenti a che età e come: (rotolando, strisciando, uso del girello) prima rotolando intorno ai 9 mesi, a 10 mesi con il girello e teneva la posizione eretta con aiuto
primi passi da solo 13 mesi
capacità motorie attuali....E'un bimbo molto agile: corre, si arrampica, sale le scale da solo
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età.....Porta ancora il pannolino; ho provato questa estate a toglierlo ma è stato impossibile in primo luogo perchè non parla e poi rifiutava sia il vasino che il wc con riduttore ( mi sembra che non abbia ben capito la questione dei bisogni).
- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi 2 mesi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo : è sempre stato molto attento alle persone, curioso nei confronti degli oggetti che gli venivano porti e riusciva a seguire con lo sguardo
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: con gridolini, pianto
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire.- nonostante le difficoltà nel linguaggio è sempre stato molto comunicativo, è sempre riuscito tramite gridolini o prendendo la mano a far capire i sui bisogni
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc non è mai stato un bimbo molto piagnucolone; ha un carattere un po' ostinato e fa alle volte i capricci quando non ottiene ciò che vuole, di solito in questi casi cerco di rassicurarlo abbracciandolo e se continua lo ignoro. Smette in 5-10 minuti
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) In genere non è diffidente né nei confronti delle persone né degli ambienti nuovi; non ha mai pianto
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ...
FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato Nonni i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? Per la questione covid per molto tempo non abbiamo frequentato molte persone o bimbi. Ma da qualche mese stiamo riprendendo-
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori In passato tra i 18 mesi ed i 2 anni e mezzo avolte piangeva un pocino quando lo lascivo a casa di mia madre, ma si calmava in pochissimo tempo. Ultimamente sembra non patire il distacco; all'entrata dell'asilo dà la mano alla maestra senza problemi ed entra.
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... adulti ...... bambini.....Con gli adulti soprattutto è molto socievole, anche se non li conosce in breve tempo gioca e ride con loro se gli danno spago.Con i bimbi, da quello che ho potuto vedere, è un po' diffidente: ad esempio giorni fa abbiamo passato la giornata con i miei cognati ed i loro figli di sei e due anni e mezzo; per un bel po' di tempo è stato un po' per conto suo giocando da solo... alla fine si è sciolto ed ha giocato un po' con loro-Per quanto concerne ciò che ho notato io nel rapporto con gli altri bimbi devo dire che li cerca... li abbraccia mi sembra che voglia interagire ma forse è bloccato dal suo problema di linguaggio.
CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) ....Cerca di coinvolgere gli altri nelle sue attività prendendoli per mano e chiedendo di giocare con lui (magari a girotondo od altre cose)
Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere …
SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi...6-8 mesi
prime parole circa 2 anni e mezzo ma si tratta davvero di 4 o 5 parole che usa solo talvolta ( dice tina per dire tieni quando porge qualcosa, am a volte quando mangia, papà ma molto raramente ed in genere fuori contesto) In pratica non parla per niente o quasi.Sta tutto il giorno ad emettere suoni, sillabe ( fa fa- da da-te te etc) o strilletti e a parlottare tra se e se o anche verso di noi, qualche volta ripete delle parole ma spesso fuori contesto ( ad esempio dal nulla dice tic toc)
uso del no e del sì Dice si o no ma non spesso. Il no lo utilizza maggiormente in maniera funzionale
capacità di dialogo: a parole ... senza parole...: fa comprendere i suoi bisogni con i gesti, portandomi gli oggetti da usare o portandomi vicino al cassetto in cui è riposto l’oggetto che desidera.
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti.
E' molto bravo nei puzzle di legno ad incastri, riesce velocemente a completarlo; gli piacciono molto le macchinine, le fa camminare sul pavimento o sui mobili, usa una pista per macchinine e gioca a tirarle a noi. Gli piacciono molto le bolle di sapone, ride e le scoppia e gli piacciono molto le palle ed i palloncini... fin da piccolo ha imparato a giocare a pallone e gioca a calciare la palla con me o con mio marito tirandola in maniera precisa. Gli piacciono le costruzioni e mi sembra abbastanza preciso nell'impilare i pezzi; aiuta il nonno in giardino con spazzolone e rastrello; conosce la funzione di molti oggetti ad esempio prende il telefono e se lo porta all'orecchio o il mouse del computer ( quando non gli piace un video che sta vedendo mette la mano sul mouse per dire di cambiare.Fa girotondo con noi ed a “tutti giù per terra” si butta a terra.

DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc) Fa solo scarabocchi, ma in realtà il disegno sempre non interessarlo molto; prende raramente l’iniziativa e quado glielo propongo ci sta giusto un minuto,
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga ....In generale tende a cambiare spesso gioco, però devo dire che quando qualcosa lo interessa lo porta a termine ( ad esempio i puzzle ad incastri o le costruzioni smette quando sono finiti i pezzi). Nei giochi “fisici” è molto presente ed attento ed interagisce molto con gli altri per parecchio tempo
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE . Credo che capisca qualcosa ma non tutto. Non esegue le richieste che gli vengono fatte in genere ( a parte rare volte)
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI .... Anche se non parla si fa capire benissino: se vuole qualcosa mi prende per mano e mi porta verso il mobile dove tengo ad esempio i biscotti; se vuole che riempi il suo bicchiere di acqua mi porta la bottiglia, se vuole che gli pulisca il naso prende un fazzoletto e me lo porge, se siamo a casa di qualcuno e vuole tornare a casa va a prendere il giubbotto e lo porta a me o mio marito e si dirige verso la macchina facendo segno di aprire.
UMORE
- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc)....,Credo che abbia il comportamento tipico di molti bambiio è attivo ma non lo definirei iperattivo, ha anche i suoi momenti di pausa in cui si rilassa, Ha un carattere un po’ ostinato
adesione a regole, orari, limiti, ....obbedienza agli adulti .....reazione a divieti, frustrazioni capricci, bizze ...paure, fissazioni....
Non prende bene i divieti si mette a piangere e si dispera ma se non cediamo in 5 minuti la smette. In ogni caso aderisce abbastanza alle regole ( mangia e dorme più o meno sempre allo stesso orario e comunque non fa i capricci quando gli si propone di fare qualcosa) Non è un bambino pauroso.Una sua caratteristica per così dire un po’ stravagante è che gli piacciono molto i rumori soprattutto quelli che produce lui stesso ( nelle scale del palazzo si mette a strillare a voce un po’ alta per sentire l’eco; oppure spesso batte degli oggetti sul tavolo per produrre rumori).A volte corre rasente i muri e guarda con la coda dell’occhio e alcune volte butta qualche oggetto contro il muro credo per vedere come cade. Mi sembra, insomma che faccia “esperimenti pratici”.

SCOLARIZZAZIONE
asilo nido No. A che età ……………Orario ....... Reazioni ………….
Scuola materna Si eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............Si. Alla materna si è adattato in pochissimi giorni ( non piange né all’entrata né all’uscita anzi preme per entrare e alle volte non vuole andarsene) Le maestre in un primo tempo mi avevano detto che era un bambino molto dolce ed affettuoso che prendeva le maestre per mano e le cercava spesso. Pochi gioni fa hanno voluto parlrmi dicendo che il bambino non interagisce con gli altri, non partecipa a nessuna attività che sta da solo a giocare, che fa i suoi strilletti e vaga per la stanza ( quest'ultima cosa la fa ogni tanto a casa quando è annoiato) e che non riesce a seguire il loro programma ( che , come detto dalla rappresentante di classe è costituito principalmente da attività di disegno che mio figlio ama e ascolto credo di favole)
RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare Durante il covid incontrava solo i nonni ora anche parenti ed amici, in media una volta a settimana.
SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) NO inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc). NO. contatti sociali: incontriamo amici e parenti nel weekend ma non tutti i weekend
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia).
Il bambino si sveglia tra le 7 e le 7.30. Ci prepariamo e lo porto all’asilo. Intorno alle 12.30 mio marito o il nonno vanno a prenderlo all’asilo e a volte torniamo a casa a volte ci fermiamo dai nonni per pranzo e per il riposino pomeridiano. Nel pomeriggio in genere stiamo a casa o, certe volte, andiamo da mia madre. Di solito giochiamo insieme o, se siamo da mia madre ed il tempo lo permette, giochiamo in giardino. Mio marito a volte torna a casa per pranzo, e torna nel pomeriggio a lavorare, a volte no e torna la sera verso le 7 o le 8. Mio figlio cena tra le 7.30 e le 8.00. Dopo cena giochiamo un po’ insieme , un po’ guardiamo tv poi di solito verso le 22.30-23.00 andiamo a letto ( lui dorme con me).
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....)- In alcune cose mi rendo conto che sono un po’ permissiva, in ogni caso quando fa capricci inutili cerco di ignorarlo e quando si deve fare qualcosa si fa e basta. Dorme con me nel lettone
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) direi circa 2 ore
- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, traslochi, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....No
Visite mediche, ospedale, altro......No
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) No
Altre osservazioni …

Nei video si vedo un bambino normoconformato e con una normale motricità e un buon uso degli oggetti, costruzioni, giochi, ecc, ma con delle modalità di relazione e comunicazione un po' sui generis con le persone presenti, in questo caso la mamma e la nonna. Non mostra comportamenti 'strani'. Si altera a momenti mostrando irritazione sembra per la frustrazione di non essere capito in alcune sue richieste. La nonna sembra cercare di capirlo di più e in effetti sembra avere con lei un rapporto più semplice e tranquillo. Con la mamma sembra esserci un rapporto più complesso e difficile. Fa quasi sempre un suono accompagnando il gioco, come un finto linguaggio che imita talvolta una prosodia abituale, e rispondendo talvolta a botta e risposta in brevi scambi, tipo sì no e poco più. Comunica in modo non verbale ma abbastanza espressivo e sembra comprendere normalmente.
Dalle notizie non emergono aspetti particolari, ma mettono a fuoco di nuovo (come nei filmati) il rapporto con la mamma, per il mantenimento ancora dell'accesso al seno e per il dormire con lei, cose indubbiamente non rare ma che ho trovato spesso correlate con difficoltà di linguaggio e di sviluppo. Ne parlo nella pagina dello 'pseudoautismo'.
Ipotizzo quindi che ci siano stati fattori ambientali che hanno un po' condizionato abitudini e modo di comunicare, interferendo forse con il linguaggio. Il contatto fisico tuttora a livelli neonatali può aver ostacolato lo sviluppo di aspetti simbolici. Mi viene da associare il flusso continuo di suoni che gli occupa la bocca al flusso del latte materno che finora non è stato sospeso. La funzione linguistica della bocca potrebbe esserne stata ostacolata.
Non credo che psicomotricità e logopedia abbiano il minimo effetto su questi aspetti, a parte possibile capacità comunicative relazionali personali di cui però dubito, visto la spinta alla visita npi. Anche se a mio avviso è poco corretto fare logopedia solo per indicazione pediatrica, per di più nello stesso ambulatorio...
Credo che bisogna cercare di smuovere qualcosa nel rapporto madre-figlio , mettendo ordine nella disposizione dei posti a dormire (il papà non ha protestato di essere messo fuori?) e svezzando il bambino dal seno che lo ha trattenuto anche troppo a livelli neonatali, direi, almeno con una parte di sè. Si può seguirne qui l'evoluzione per sicurezza.
Da evitare come la peste accertamenti e test, in questo periodo, cercando di resistere anche alle pressioni della scuola e sperando che una buona evoluzione possa farle diminuire. Il bambino non sembra avere comportamenti 'disturbanti' verso gli altri, quindi la scuola può aspettare. In ogni gruppo ci sono elementi più difficili, è profondamente sbagliato separarli dagli altri, etichettandoli e delegandoli ad altri, specialisti o meno. A mio avviso.
Le scuole dovrebbero avere strumenti pedagogici propri per affrontare situazioni simili senza medicalizzarle subito, come dice da tempo anche il pedagogista Daniele Novara, anche via internet.

Grazie mille dottore cercherò di mettere in pratica i suoi consigli e la aggiornerò sulla evoluzione

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.