Comportamento bimba 32 mesi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno Dottore
Eccomi qua dopo più di un anno di assenza.
La bimba è cresciuta, ormai ha 32 mesi: cammina, salta sul posto (non ancora da un gradino più alto), sale e scende le scale (a volte per pigrizia o per avere una "coccola" chiede la mano), diciamo che comunque a livello motorio è sempre una bambina molto prudente ecco, come quando era più piccola (a casa è più slegata).
Parlare parla anche abbastanza bene, anche se a volte mi sembra non capire proprio tutto al 100% (non so se a questa età è giusto cosi...).
Parliamo ora di un paio di cose:
Spannolinamento: abbiamo provato a luglio (per solo 4 giorni), anche se in cuor mio sapevo che non era pronta, mio marito ha voluto provare comunque. Il primo giorno l'ha fatta sempre per terra (e già questo mi faceva pensare (è una un po schifiltosa e precisina quindi che la facesse per terra non me l'aspettavo), poi però la pipi del tardo pomeriggio è stata brava : c'era mio marito e l'ha pure avvisato così l'ha fatta sul riduttore. Primo giorno cmq positivo. Dal secondo giorno sempre peggio; tratteneva la pipì anche per 17 ore, rifiutava di sedersi sia sul vasino che sul riduttore. E' pero riuscita a fare una pipi scarsa nel vasino. Dal terzo giorno ancora peggio : continuava a trattnere e convincedola (tra unpianto e l'altro) a sedersi dul vasino o sul riduttore, quando sentiva arrivare lo stimolo grida e pianti e lei che voleva scappare!
Abbiamo sentito la pediatra e la sua risposta è stata : rimettetele il pannolino e aspettate tempi più maturi.
Io ho insabbiato l'argomento proprio per non ansiarla più ma in primavera volevo riiniziare anche perchè a settembre inizierà l'asilo. Perchè Dott questo comportamento di paura di farla? Tra l'altro quei giorni ovviamente nenache cacca...

Commenti

Si parlava di 'istruzioni per l'uso', l'ultima volta... Ma appunto con i bambini non funzionano, non sono elettrodomestici. Sono persone, con le loro idee, le loro preferenza, la loro volontà, i loro rifiuti e opposizioni, proprio come le persone adulte. Quando intervengono delle difficoltà bisogna cercare di capirne i motivi, capire i loro punti di vista. Certo non è facile, ma nessuno ha detto che vivere e crescere bambini è facile.
Per capire la situazione bisogna allargare l'osservazione a tutto il contesto, non solo focalizzarsi sul vasino per pipì e popò. Prendere atto che c'è un rifiuto della bimba e poi o, come ha detto il pediatra, limitarsi ad aspettare tempi più maturi senza più pensarci ovvero cercare di capire meglio tutta la situazione per capire i possibili motivi del rifiuto della bambina. Mi sembrerebbe meglio quest'ultima strada, anche se più impegnativa. Per farlo bisogna mettere a fuoco gli aspetti educativi relazionali organizzativi ecc vigenti in famiglia per vedere se ci può essere qualche aspetto che magari non è ottimale e può ostacolare l'evoluzione. Su ogni strada ci sono dei sassi, magari non danno noia abitualmente ma se qualcuno ci va contro e si inciampa creano problemi.
Non è facile vederli a distanza, ma ci si può provare.

Dottore mi scusi ma ha usato parole troppo complicate e non riesco a capirla...Lei mi suggerisce di capire perché la bambina si rifiuta ma io ho provato a chiederglielo ma inizia a piangere quasi come si sentisse sotto una lente di ingrandimento. Solo da pochi giorni mi dice quando ha fatto la cacca e mi dice se ci cambiamo, prima quando era lì che sforzava io le dicevo : fai la cacca? E lei spaventata: no no! Poi per cambiarla pianti che nn voleva. Come dicevo è qualche giorno che lo dice e io ho evitato la domanda : fai la cacca? (forse le dava fastidio) e nn so se è quello ma appunto me lo dice lei quando la fa.
Ora sta andando all asilo nella sezione primavera dove possono stare ancora col pannolino, infatti poi era un argomento che avrei poi voluto affrontare con le maestre, cercando magari di farmi aiutare. Mi sembra assurdo e mi sento oppressa dal fatto che ormai tutti i suoi coetanei sono senza. Tutti cosi in uno schiocco di dita l hanno tolto. Ma allora cosa nn va in mia figlia?

Mi spiace di non essermi spiegato bene. Però vedo che sta cercando di capire la bimba, osservandola e facendo attenzione e pensando al possibile significato e tenendone conto, evitando certe domande che potevano spaventare la bambina. Tenendo quindi conto di cosa poteva pensare la bambina la situazione si è un po' modificata e la bimba la avvisa spontaneamente. "Solo da pochi giorni mi dice quando ha fatto la cacca e mi dice se ci cambiamo" Quindi tenendo conto del punto di vista della bimba lei mamma ha cambiato il suo modo di fare e la bimba in pochi giorni ha fatto dei passi in avanti": direi che si è sentita capita dalla mamma e aiutata a superare le paure che aveva. Mi sembra un ottimo esempio spontaneo di quello che volevo dire.
Invece sotto, quando dice "mi sento oppressa dal fatto che ormai tutti i suoi coetanei sono senza( pannolino)... Ma allora cosa nn va in mia figlia?" è un esempio negativo dell'essere in preda ad ansie e preoccupazioni sue (paura del confronto con gli altri?) che la distolgono da sua figlia e invece che capirla e aiutarla venendole incontro la fanno pensare a chissà quali malattie che potrebbe avere.
Bene: cerchi di evitare di fare come nell'ultimo esempio e cerchi di fare sempre come nel primo, badando cioè di osservare conoscere bene sua figlia e capirla e rispettare il suo punto di vista per aiutarla.
Se fa così penso che sarà sulla strada buona.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.